Frattura scomposta femore
Il 16 aprile 2007 a seguito di un incidente stradale mio padre subiva la frattura del femore sx, frattura del bacino e politrauma torace. Era in fin di vita. Per fortuna si è ripreso ma rimane il grosso problema del femore. Purtroppo è diabetico e obeso. Nel mese di settembre 2007 è stato posizionamento di un fissatore esterno (per le sue condizioni generali non era possibile operarlo prima). Dopo l'operazione sono state anche necessarie varie trasfusioni di sangue. Ora a seguito dei vari controlli non vi è presenza del callo osseo. E' ricoverato in una struttura per la riabilitazione e da poco ha iniziato (grazie al fissatore) a muovere i primi passi. Abbiamo anche noleggiato una macchinetta per la stimolazione del femore... ma niente callo osseo.
Cosa possiamo fare ??? mi hanno addirittura detto che rischia l'amputazione della gamba. C'è qualcuno che può aiutarci???
ringrazio anticipatamente per l'attenzione. Francesco
Cosa possiamo fare ??? mi hanno addirittura detto che rischia l'amputazione della gamba. C'è qualcuno che può aiutarci???
ringrazio anticipatamente per l'attenzione. Francesco
[#2]
Salve,
dopo circa 11 mesi dal trauma, se ancora non c'e' evidenza di callo osseo, c'e' qualcosa che non va nel sistema di osteosintesi. Il fissatore esterno e' senza dubbio un eccellente mezzo di stabilizzazione in urgenza, proprio perche' e' poco invasivo e puo' essere utilizzato in casi dove, a causa del politrauma, puo' esserci il rischio di uno shock emorragico.
Pero' tale sistema va monitorizzato, magari dinamizzato per migliorare il contatto tra i monconi.
Dopo questo tempo credo che la frattura abbia bisogno di un diverso trattamento, con la rimozione del fissatore e magari, l'uso di un chiodo endomidollare.
Se la pseudoartrosi (la mancata consolidazione dell'osso) dovesse essere atrofica, quindi con scarsa capacita' dell'osso di creare un callo di riparazione, potrebbe essere necessario un trapianto osseo autologo (un pezzetto di osso preso dalla cresta iliaca di suo padre).
Su una cosa mi sento di tranquillizzarla. Non vedo motivi per un rischio di amputazione dell'arto.
Un saluto.
dopo circa 11 mesi dal trauma, se ancora non c'e' evidenza di callo osseo, c'e' qualcosa che non va nel sistema di osteosintesi. Il fissatore esterno e' senza dubbio un eccellente mezzo di stabilizzazione in urgenza, proprio perche' e' poco invasivo e puo' essere utilizzato in casi dove, a causa del politrauma, puo' esserci il rischio di uno shock emorragico.
Pero' tale sistema va monitorizzato, magari dinamizzato per migliorare il contatto tra i monconi.
Dopo questo tempo credo che la frattura abbia bisogno di un diverso trattamento, con la rimozione del fissatore e magari, l'uso di un chiodo endomidollare.
Se la pseudoartrosi (la mancata consolidazione dell'osso) dovesse essere atrofica, quindi con scarsa capacita' dell'osso di creare un callo di riparazione, potrebbe essere necessario un trapianto osseo autologo (un pezzetto di osso preso dalla cresta iliaca di suo padre).
Su una cosa mi sento di tranquillizzarla. Non vedo motivi per un rischio di amputazione dell'arto.
Un saluto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.4k visite dal 05/03/2008.
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