Erniazione discale: aggettivi

Salve,

nell'ultimo anno ho sofferto in 3 occasioni di "mal di schiena" nella regione lombare (maggio 2011, gennaio 2012 e maggio 2012). Le prime 2 si sono risolte da sole in qualche settimana, ed a parte il picco di fastidio (quasi blocco) di 1-2 giorni, erano sembrati fenomeni passeggeri. L'ultima, di 1 mese fa, ha invece cominciato a coinvolgere la gamba destra, che sento tirare in moltissime occasioni ormai durante la giornata (ad es. allacciarmi le scarpe e' un problema, ma anche starnutire o tossire, perche' il retro della coscia destra tira chiaramente), ma riesco a camminare senza problemi, a patto di non "allungare il passo". Mi sono quindi sottoposto ad RMN. Ho ritirato il referto giovedi' scorso ed a breve lo sottoporro' ad un ortopedico. Di seguito il testo:
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In L5-S1: ampia erniazione discale paramediana destra che determina vistosa impronta sul sacco durale e che entra in conflitto meccanico nei confronti della radice spinale emergente omolaterale. Ipointensità di segnale in T2 del tessuto discale per fenomeni degenerativi.
Ai restati livelli esplorati il compartimento disco-ligamentoso intersomatico non mostra immagini da riferire a conflitti meccanici nei confronti delle strutture meningo-neurali contigue.
Regolare morfovolumetria ed intensità di segnale del cono midollare e della cauda.
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Naturalmente mi interessa capire in generale se quello che vi ho esposto e' in qualche modo "ordinaria amministrazione" o qualcosa di cui preoccuparsi. In particolare, gli aggettivi usati nel referto suscitano la mia perplessità: "ampia" (erniazione) vuol dire preoccupante o solo estesa ma ordinaria ? "Vistosa" (impronta) vuol dire che sta causando danni o solo che e' facile individuarla ?

Se di aiuto nell'analisi, credo di essere il soggetto "pendolare-sedentario" tipo: passo circa 2h15' in media in auto al giorno, e lavoro seduto al PC per circa 9 ore in media al giorno (anche se cerco di alzarmi frequentemente ed a pranzo non lesino una passeggiata, possibilmente lunga). Ex giocatore di calcio, adesso nessuno sport da qualche anno (molto complicato causa lavoro). Per fortuna, non sono affatto sovrappeso.

Grazie in anticipo per qualunque contributo
Saluti
Peppe
[#1]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278 9
Il referto di una RMN non rappresenta una diagnosi ma solo la descrizione di quanto il radiologo ha visto guardando le immagini della RMN. Quindi il radiologo usa aggettivi che migliorano la descrizione di quello che ha visto (ernia del disco L5-S1 destra); la gravità, la "pericolosità" ecc vengono invece stabiliti dallo specialista (dall'ortopedico, nel Suo caso) in base al quadro clinico.
Va ricordato infatti che la RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla Sua storia clinica, alla descrizione dei Suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa.
Il referto descrive una ernia L5-S1 che giustifica la sintomatologia che lamenta; il tipo di trattamento viene deciso dallo specialista DOPo averLa interrogata, ascoltata e visitata e dopoa aver visto le immagini del dischetto.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
Utente
Utente
Buonasera dott. Donati,

la ringrazio per la sua attenzione. Mi trova totalmente d'accordo riguardo al ruolo del referto della RMN e del radiologo, non era mia intenzione mettere in discussione questo aspetto.
Temo che per equivoco io non sia riuscito ad esplicitare i dubbi che da quegli aggettivi mi erano scaturiti, ovvero se la mia situazione richieda particolare attenzione perché si tratta di patologie in uno stato avanzato/esteso/importante oppure se il quadro sembra abbastanza nella norma. La domanda è forse meno banale di quanto possa apparire, perché per indole tendo a non dare molto peso a fastidi e dolori fin quando non implicano inabilità (e può darsi che finora si sia trattato solo di fortuna) ed a tenere più bassa possibile la "soglia del panico". Talmente tanto, che sarebbe perfettamente plausibile se venissi "ripreso" ed invitato a correre al più presto ai ripari anziché indugiare trascurando la situazione (mea culpa, non sarebbe la prima volta).

Detto questo, rimango con lo stesso dubbio di prima non potendo, per mancanza di cultura e competenza, tradurre meglio il referto. Devo supporre che (in ossequio al buon senso ed alla prassi) mi tocchi attendere di arrivare alla visita con l'ortopedico per provare a capirci qualcosa di più.

La ringrazio ancora
Peppe
[#3]
Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278 9
Provo a rispiegarmi: il referto descrive una voluminosa ernia L5-S1 destra che spinge sulla radice destra, (e questa è la causa del dolore). . Il resto è a posto. Questa è la traduzione del referto.
E' evidente che a 36 non sia normale e che occorra una valutazione specialistica per valutare il quadro clinico. Di norma il trattamento è conservativo, con farmaci e cure mediche.
Cordiali saluti