Rottura legamenti caviglia
salve,
la scorsa settimana camminando per una strada ... tutta buche, ho preso una brutta storta ho sentito un tac ed un dolore fortissimo, tale da non riuscire ne a muovere ne a poggiare il piede. condotta al p.s. fanno una lastra che (poco chiara) non sembra evidenziare fratture, però l'ortopedico che mi visita teme un danno ai legamenti;prescrive crioterapia, riposo funzionale assoluto, piede in alto, consiglia di fare una ecografia articolare - muscolo tendinea al più presto, per potere "operare" con maggiore tranquillità.
il medico che mi sottopone all'esame dice, con termini meno tecnici, che ci sono i legamenti rotti;
riporto il testo del referto:
l'esame ecotomografico della caviglia dx condotto con sonda ad elevata frequenza, ha evidenziato
ispessimento disomogeneità strutturale del legamento peroneo astragalico anteriore che appare circondato a manicotto da versa mento fluido quale lesione distrattiva di alto grado;
ispessimento a disomogeneità struitturale del legamento peroneo calcaneale quale lesione distrattiva di medio grado;
dimensione fluida della guaina dei peronei;
il legamento deltoideo circondato da quota fluida se pur appare inserito.
tornata all'ospedale coll'ecografia, l'ortopedico ( un altro) osserva le ecografie mi conferma che c'é una "rottura", mette un tutore rigido e mi invita a tornare tra 20 gg per rimuovere il tutore.
alla mia domanda sul da farsi dopo la rimozione rispondeva nulla. sono un pò preoccupata non so cosa fare perchè l'altro ortopedico, mi aveva spiegato che, se come temeva, i legamenti si fossero rotti, sarebbe intervenuto chirurgicamente per ...riattaccarli, e comunque dopo un periodo di bloccaggio(con o senza rottura) avrei dovuto fare una buona riabilitazione, cosa che condividono sia mio zio (un oncologo ormai in pensione) sia il mio medico curante.
io ho sempre dolori fortissimi, che prima erano sopportabili, la porzione del piede visibile è gonfia e scura, ho pochissime sensibilità alle dita,mi duole e mi "formicola" la gamba fino al ginocchio, forse è troppo stretto lo .. stivale!
vorrei un vostro consiglio, come vi "muovete" in casi come questo? a chi devo dare affidamento? tornerò a fare i salti mortali come prima? e se la prossima volta trovo un terzo ortopedico?
io pensavo di fare una visita con un ortopedico di un'altro centro, ma ... aspetto la vostra risposta. grazie.
la scorsa settimana camminando per una strada ... tutta buche, ho preso una brutta storta ho sentito un tac ed un dolore fortissimo, tale da non riuscire ne a muovere ne a poggiare il piede. condotta al p.s. fanno una lastra che (poco chiara) non sembra evidenziare fratture, però l'ortopedico che mi visita teme un danno ai legamenti;prescrive crioterapia, riposo funzionale assoluto, piede in alto, consiglia di fare una ecografia articolare - muscolo tendinea al più presto, per potere "operare" con maggiore tranquillità.
il medico che mi sottopone all'esame dice, con termini meno tecnici, che ci sono i legamenti rotti;
riporto il testo del referto:
l'esame ecotomografico della caviglia dx condotto con sonda ad elevata frequenza, ha evidenziato
ispessimento disomogeneità strutturale del legamento peroneo astragalico anteriore che appare circondato a manicotto da versa mento fluido quale lesione distrattiva di alto grado;
ispessimento a disomogeneità struitturale del legamento peroneo calcaneale quale lesione distrattiva di medio grado;
dimensione fluida della guaina dei peronei;
il legamento deltoideo circondato da quota fluida se pur appare inserito.
tornata all'ospedale coll'ecografia, l'ortopedico ( un altro) osserva le ecografie mi conferma che c'é una "rottura", mette un tutore rigido e mi invita a tornare tra 20 gg per rimuovere il tutore.
alla mia domanda sul da farsi dopo la rimozione rispondeva nulla. sono un pò preoccupata non so cosa fare perchè l'altro ortopedico, mi aveva spiegato che, se come temeva, i legamenti si fossero rotti, sarebbe intervenuto chirurgicamente per ...riattaccarli, e comunque dopo un periodo di bloccaggio(con o senza rottura) avrei dovuto fare una buona riabilitazione, cosa che condividono sia mio zio (un oncologo ormai in pensione) sia il mio medico curante.
io ho sempre dolori fortissimi, che prima erano sopportabili, la porzione del piede visibile è gonfia e scura, ho pochissime sensibilità alle dita,mi duole e mi "formicola" la gamba fino al ginocchio, forse è troppo stretto lo .. stivale!
vorrei un vostro consiglio, come vi "muovete" in casi come questo? a chi devo dare affidamento? tornerò a fare i salti mortali come prima? e se la prossima volta trovo un terzo ortopedico?
io pensavo di fare una visita con un ortopedico di un'altro centro, ma ... aspetto la vostra risposta. grazie.
[#1]
Gentile signora, stia serena, non si angosci.
Le lesioni legamentose della caviglia non sono meccanicamente come quelle del ginocchio che creano enorme instabilità e poi il referto parla di lesione distrattiva di alto grado per il legamento peroneo astragalico e di medio grado per il legamento peroneo calcaneare.
Quindi va eseguita una rigorosa immobilizzazione della caviglia, senza appoggiare minimamente il piede al suolo.
Il gambaletto gessato o rigido come esso sia , ma ben continente, va portato per 25-30 gg., con divieto di appoggio del piede al suolo, ossia carico monopodalico sul piede sano con due bastoni ortopedici.
Dopo si eseguira una radiografia ancora, una ecografia, ed un accuratissimo controllo clinico ortopedico che stabilirà se e quando appoggiare cautamente il piede al suolo; ma certamente dovrà essere ben valutata la funzionalità articolare del piede e della caviglia lesa e fare dopo, nei tempi dovuti e nella maniera dovuta, una idonea, valida e completa riabilitazione funzionale.
Cordiali saluti
Le lesioni legamentose della caviglia non sono meccanicamente come quelle del ginocchio che creano enorme instabilità e poi il referto parla di lesione distrattiva di alto grado per il legamento peroneo astragalico e di medio grado per il legamento peroneo calcaneare.
Quindi va eseguita una rigorosa immobilizzazione della caviglia, senza appoggiare minimamente il piede al suolo.
Il gambaletto gessato o rigido come esso sia , ma ben continente, va portato per 25-30 gg., con divieto di appoggio del piede al suolo, ossia carico monopodalico sul piede sano con due bastoni ortopedici.
Dopo si eseguira una radiografia ancora, una ecografia, ed un accuratissimo controllo clinico ortopedico che stabilirà se e quando appoggiare cautamente il piede al suolo; ma certamente dovrà essere ben valutata la funzionalità articolare del piede e della caviglia lesa e fare dopo, nei tempi dovuti e nella maniera dovuta, una idonea, valida e completa riabilitazione funzionale.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Ex utente
Egregio dottore la ringrazio per la ....celerità!
la sua risposta ha fugato tutti i miei timori.
la ringrazio di nuovo e mi congratulo con tutti voi per il "servizio" che rendete.
.....quantu fa na 'uccia di meli nun fa na pinta di feli
traduco: quanto si riesce a fare una goccia di miele non si riesce a fare neanche con una pinta di fiele; ritraduco: un consiglio chiaro, esaustivo, e "sereno" auita più di un silenzio corrucciato e ...vago, perchè chi come me è "tabula rasa" in campo medico non sa cosa pensare, e fa mille pensieri contrariamente al medico che essendo un esperto fa un pensiero solo relativo al singolo "problema".
grazie, grazie di cuore.
la sua risposta ha fugato tutti i miei timori.
la ringrazio di nuovo e mi congratulo con tutti voi per il "servizio" che rendete.
.....quantu fa na 'uccia di meli nun fa na pinta di feli
traduco: quanto si riesce a fare una goccia di miele non si riesce a fare neanche con una pinta di fiele; ritraduco: un consiglio chiaro, esaustivo, e "sereno" auita più di un silenzio corrucciato e ...vago, perchè chi come me è "tabula rasa" in campo medico non sa cosa pensare, e fa mille pensieri contrariamente al medico che essendo un esperto fa un pensiero solo relativo al singolo "problema".
grazie, grazie di cuore.
[#3]
Gentile signora mi congratulo del suo acume e della sua saggezza e la ringrazio delle sue belle parole verso gli Specialisti di Medicitalia
Gentile signora mi permetto di aggiungere a quanto da lei sapientemente detto :
Anche per il medico, termine usato in senso lato, spesso tanti argomenti specifici sono " non dico tabula rasa ma non di competenza " ecco perchè è sempre più utile e sapiente rivolgersi ad uno specialista del settore, e poi anche se specialista, valutare quello effettivo " di campo e non di .............titolo o burocrazia ".
Proprio per evitare quei " mille e, aggiungo io, cattivi pensieri " cui accennava lei
Sono certo che mi ha compreso benissimo.
Cordiali saluti
Gentile signora mi permetto di aggiungere a quanto da lei sapientemente detto :
Anche per il medico, termine usato in senso lato, spesso tanti argomenti specifici sono " non dico tabula rasa ma non di competenza " ecco perchè è sempre più utile e sapiente rivolgersi ad uno specialista del settore, e poi anche se specialista, valutare quello effettivo " di campo e non di .............titolo o burocrazia ".
Proprio per evitare quei " mille e, aggiungo io, cattivi pensieri " cui accennava lei
Sono certo che mi ha compreso benissimo.
Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
Egregio dottore, ri...salve; ci ri...sentiamo.
Come da lei anticipato nella precedente missiva, ho "trovato" fra i tanti ortopedici che si sono avvicendati durante i vari controlli: metti il gesso, leva il gesso, fai l'ecografia, poi la visita poi....., poi..., quello che mi ha preso in carico, nel senso che fra i turni di ambulatorio visite (burocratico) e secondo le indicazioni degli altri medici del reparto l'esperto dei "problemi" legamentosi ai piedi.
così, come sensazione epidermica (a pelle) la mia impressione è stata molto positiva dalla sua prima "visita" quando mi ha prescritto di fare l'eco e di farglielo vedere, (leggere l'eco mettere e rimuovere il gesso ancora altri 2 ortopedici diversi). rimosso il gesso mi ha incontrata, visitata, sempre in reparto, e con molta semplicità mi ha detto esattamente le stesse cose che lei mi aveva anticipato. mi ha detto che tolto il gesso avrei iniziato la fisioterapia, e che in un secondo tempo in base al mio recupero ci saremmo seduti e valutato insieme sul successivo eventuale (molto eventuale)da farsi, mi ha spiegato che fino a qualche anno anzi decennio fa era una "moda" in casi come il mio operare, ma si è visto che anche senza intervento,ed in base all'uso che si fa dei piedi, con una buona riabilitazione si può recuperare bene. così ho iniziato la riabilitazione, ho fatto una rm , all'inail mi hanno anche rifatto l'eco e volevo sottoporre al suo consiglio ed alla sua traduzione i due referti visto che sono sempre....tabula rasa di certe "parolacce" premetto che adesso ho "studiato", non avendo altro da fare!!! ed ho chiara la -situazione anatomica- cosa è un legamento, un tendine, un malleolo, una tibia,una faccia articolare,...., ma sono sempre asciuttina sui termini tecnici utilizzati, anche se mi aiuta la conoscenza di latino e greco non ho capito gran che sulla situazione delle strutture interessate e le sarei grata se potesse erudirmi in proposito:
ECO (09/07/2012)-
paziente con riscontro ecografico di lesione di alto grado del legamento paa documentata in precedente ecografico del 21/05.
l'esame ecografico condotto con sonda......in data 09/07/2012 ha evidenziato:
-permane disomogeneità ecostrutturale del legamento peroneo astragalico anteriore la cui sede è occupata da versamento fluido e tessuto ipoecogeno;
-disomogeneo il legamento peroneo calcaneare ed il deltoideo come da esito distrattivo;
-distensione fluida della guaina dei tendini peronieri e del tibiale posteriore;
-regolare ecostruttura del tendine tipiale anteriore e dell'achilleo;
-diffuso edema dei tessuti peri articolari e versamento fluido nei recessi articolari.
RMN ( 10/07/2012)--premetto che il radiologo della rm non ha visto alcun referto precedente.
- Sfumata areola di iperemia dell'osso subcondrale, si osserva a carico della faccia articolare interna del malleolo peroneale; coesiste imbibizione edematosa dei tessuti moli contigui.
-Areola di iperemia dell'osso subcondrale a carico del calcagno,versante sottoastragalico.
-Si osserva fluido che circonda il tendine flessore lungo dell'alluce.
-Alterazione morfostrutturale e dell'intensità di segnale a carico del legamento peroneo-astragalico anteriore in relazione a disomogenea intensità con irregolarità e discontinuità del disegno fibrillare e fluido intra e perilegamentoso come da lesione distrattiva.
-Alterazione dell'intensità di segnale a carico de legamento perneo calcaneare in relazione a disomogenea intensità del disegno fibrillare a falda fluida che lo circonda; ma tuttavia appare inserito
-Presenza di oss trigonum accessorio.
-Regolare aspetto morfostrutturale e dell'intensità di segnale a carico delle rimanenti strutture capsulo-legamentose e muscolo-tendinee esaminate.
-Regolare aspetto osteostrutturale e dell'intensità di segnale a carico dei rimanenti segmenti ossei esaminati.
-Imbibizione edematosa dei tessuti molli e del comparto interno ed esterno.
-Versamento endoarticolare tibio-peroneo-astragalico e distensione fluida del recesso articolare posteriore.
il piede a guardarsi è sempre molto gonfio e perennemete rosso scuro porpora melenzana, doente non solo sul lato enterno ma soprattutto sotto il malleolo tibiale sul tratto di terminale dellatibia sotto il calcagno e lungo il margine interno dell'arco plantare e dimenticavo giusto nella parte superiore metà sinistra dove finisce la gamba e comincia il piede la sensazione è proprio di pietruzza incastrata che duole (di pallina che spunta fuori a mò di bozzetto)e mi impedisce di tirare su (piede a martello) il piede.
dopo le prime 4 sedute con manipolativa(I,II), tavoletta(I,II,III,IV), ciclette(I,II,III,IV), laser e magneto, il fisiatra che è cieco su indicazioni della fisioterapista che invece poteva constatare visivamente la -situazione- mi ha messo solo a laser e magneto, cosa che l'ortopedico condivide a metà lui è più propenso per un lavoro...lavoro manuale da parte della fisioterapista.
io non -metto lingua- tra loro, ma non trovo un punto di compromesso.
dimenticavo: da circa una decina di giorni non solo il piede, ma anche la gamba,il ginocchio e la coscia sono rossi e dalla mattina alla sera partendo dal basso fino all'inguine mi si gonfia e si oscurisce; in pratica diventa tutto circa 1 volta e mezza l'altro arto.tutto l'arto mi duole. il mio medico è in ferie ed il sostituto non dice gran che, lei cosa mi consiglia a tal proposito?
scusi se approfitto del suo tempo ma la cosa non mi piace e.... il fisiatra non ci vede!!
La ringrazio sempre per la sua cortesia, Angela.
Come da lei anticipato nella precedente missiva, ho "trovato" fra i tanti ortopedici che si sono avvicendati durante i vari controlli: metti il gesso, leva il gesso, fai l'ecografia, poi la visita poi....., poi..., quello che mi ha preso in carico, nel senso che fra i turni di ambulatorio visite (burocratico) e secondo le indicazioni degli altri medici del reparto l'esperto dei "problemi" legamentosi ai piedi.
così, come sensazione epidermica (a pelle) la mia impressione è stata molto positiva dalla sua prima "visita" quando mi ha prescritto di fare l'eco e di farglielo vedere, (leggere l'eco mettere e rimuovere il gesso ancora altri 2 ortopedici diversi). rimosso il gesso mi ha incontrata, visitata, sempre in reparto, e con molta semplicità mi ha detto esattamente le stesse cose che lei mi aveva anticipato. mi ha detto che tolto il gesso avrei iniziato la fisioterapia, e che in un secondo tempo in base al mio recupero ci saremmo seduti e valutato insieme sul successivo eventuale (molto eventuale)da farsi, mi ha spiegato che fino a qualche anno anzi decennio fa era una "moda" in casi come il mio operare, ma si è visto che anche senza intervento,ed in base all'uso che si fa dei piedi, con una buona riabilitazione si può recuperare bene. così ho iniziato la riabilitazione, ho fatto una rm , all'inail mi hanno anche rifatto l'eco e volevo sottoporre al suo consiglio ed alla sua traduzione i due referti visto che sono sempre....tabula rasa di certe "parolacce" premetto che adesso ho "studiato", non avendo altro da fare!!! ed ho chiara la -situazione anatomica- cosa è un legamento, un tendine, un malleolo, una tibia,una faccia articolare,...., ma sono sempre asciuttina sui termini tecnici utilizzati, anche se mi aiuta la conoscenza di latino e greco non ho capito gran che sulla situazione delle strutture interessate e le sarei grata se potesse erudirmi in proposito:
ECO (09/07/2012)-
paziente con riscontro ecografico di lesione di alto grado del legamento paa documentata in precedente ecografico del 21/05.
l'esame ecografico condotto con sonda......in data 09/07/2012 ha evidenziato:
-permane disomogeneità ecostrutturale del legamento peroneo astragalico anteriore la cui sede è occupata da versamento fluido e tessuto ipoecogeno;
-disomogeneo il legamento peroneo calcaneare ed il deltoideo come da esito distrattivo;
-distensione fluida della guaina dei tendini peronieri e del tibiale posteriore;
-regolare ecostruttura del tendine tipiale anteriore e dell'achilleo;
-diffuso edema dei tessuti peri articolari e versamento fluido nei recessi articolari.
RMN ( 10/07/2012)--premetto che il radiologo della rm non ha visto alcun referto precedente.
- Sfumata areola di iperemia dell'osso subcondrale, si osserva a carico della faccia articolare interna del malleolo peroneale; coesiste imbibizione edematosa dei tessuti moli contigui.
-Areola di iperemia dell'osso subcondrale a carico del calcagno,versante sottoastragalico.
-Si osserva fluido che circonda il tendine flessore lungo dell'alluce.
-Alterazione morfostrutturale e dell'intensità di segnale a carico del legamento peroneo-astragalico anteriore in relazione a disomogenea intensità con irregolarità e discontinuità del disegno fibrillare e fluido intra e perilegamentoso come da lesione distrattiva.
-Alterazione dell'intensità di segnale a carico de legamento perneo calcaneare in relazione a disomogenea intensità del disegno fibrillare a falda fluida che lo circonda; ma tuttavia appare inserito
-Presenza di oss trigonum accessorio.
-Regolare aspetto morfostrutturale e dell'intensità di segnale a carico delle rimanenti strutture capsulo-legamentose e muscolo-tendinee esaminate.
-Regolare aspetto osteostrutturale e dell'intensità di segnale a carico dei rimanenti segmenti ossei esaminati.
-Imbibizione edematosa dei tessuti molli e del comparto interno ed esterno.
-Versamento endoarticolare tibio-peroneo-astragalico e distensione fluida del recesso articolare posteriore.
il piede a guardarsi è sempre molto gonfio e perennemete rosso scuro porpora melenzana, doente non solo sul lato enterno ma soprattutto sotto il malleolo tibiale sul tratto di terminale dellatibia sotto il calcagno e lungo il margine interno dell'arco plantare e dimenticavo giusto nella parte superiore metà sinistra dove finisce la gamba e comincia il piede la sensazione è proprio di pietruzza incastrata che duole (di pallina che spunta fuori a mò di bozzetto)e mi impedisce di tirare su (piede a martello) il piede.
dopo le prime 4 sedute con manipolativa(I,II), tavoletta(I,II,III,IV), ciclette(I,II,III,IV), laser e magneto, il fisiatra che è cieco su indicazioni della fisioterapista che invece poteva constatare visivamente la -situazione- mi ha messo solo a laser e magneto, cosa che l'ortopedico condivide a metà lui è più propenso per un lavoro...lavoro manuale da parte della fisioterapista.
io non -metto lingua- tra loro, ma non trovo un punto di compromesso.
dimenticavo: da circa una decina di giorni non solo il piede, ma anche la gamba,il ginocchio e la coscia sono rossi e dalla mattina alla sera partendo dal basso fino all'inguine mi si gonfia e si oscurisce; in pratica diventa tutto circa 1 volta e mezza l'altro arto.tutto l'arto mi duole. il mio medico è in ferie ed il sostituto non dice gran che, lei cosa mi consiglia a tal proposito?
scusi se approfitto del suo tempo ma la cosa non mi piace e.... il fisiatra non ci vede!!
La ringrazio sempre per la sua cortesia, Angela.
[#5]
Gentile signora Angela: anzitutto ai rivolga ad uno specialista Ortopedico e ad uno specialista Fisiatra che possano valutare clinicamente ed esaminare scrupolosamente la sua caviglia ed i suoi suoi esami diagnostico strumentali.
Solo un accurato consulto specialistico può chiarire ogni dettaglio e dare il corretto programma terapeutico.
Lasci stare i termini tecnici specifici dell'ecografia e della rmn: le significano che lei ancora non è guarita.
Non ha senso eseguire la magnetoterapia nel suo caso clinico e qualora dovesse fare tale presidio terapeutico è una metodica la cui singola seduta dura 7-8 ore, per cui non è praticabile ambulatoriamente.
Esegua anche un ecocolor doppler all'arto inferiore interessato , in quanto ha delle turbe venose, caratterizzate da stasi venosa post traumatica, spesso vi è la sindrome di Sudek come complicanza di simili traumi alla caviglia o al piede.
Si curi bene con appropriate terapie farmacologiche e fisiochinesiche.
Esegua il nuoto pinnato in piscina, faccia kinesiterapia attiva e passiva.
Ginnastica propriocettiva,
Cordiali saluti
Solo un accurato consulto specialistico può chiarire ogni dettaglio e dare il corretto programma terapeutico.
Lasci stare i termini tecnici specifici dell'ecografia e della rmn: le significano che lei ancora non è guarita.
Non ha senso eseguire la magnetoterapia nel suo caso clinico e qualora dovesse fare tale presidio terapeutico è una metodica la cui singola seduta dura 7-8 ore, per cui non è praticabile ambulatoriamente.
Esegua anche un ecocolor doppler all'arto inferiore interessato , in quanto ha delle turbe venose, caratterizzate da stasi venosa post traumatica, spesso vi è la sindrome di Sudek come complicanza di simili traumi alla caviglia o al piede.
Si curi bene con appropriate terapie farmacologiche e fisiochinesiche.
Esegua il nuoto pinnato in piscina, faccia kinesiterapia attiva e passiva.
Ginnastica propriocettiva,
Cordiali saluti
[#6]
Ex utente
egregio dottore la ringrazio per la solerte risposta, e per i consigli suggeriti.
anche l'ortopedico dopo una visita, successivamente all'invio della mail, mi ha letteralmente ordinato di "sganciarmi" dal centro dove ero a fare riabilitazione, e con un piccolo stratagemma (ha suggerito una "terapia" con un macchinario che non avevano) ci sono riuscita, adesso vengo "seguita" dal fisiatra che inizialmente aveva stabilito il piano di "recupero" ( che poi anche se era stato condiviso a parole al centro inail non era stato messo in pratica ) e .per di più...ci vede!
il fisioterapista, molto preciso ed attento mi fa lavorare tantissimo, e non esistono laser, magneto o altre macchine.
e a differenza della fisioterapista dell'altro centro che dopo 9 gg di solo laser e magneto, in pratica 20min di lettino di qua e 20min di lettino di la (cioè tempo perso a quanto dicono ortopedico e fisiatra) pretendeva che dall'oggi al domani da due bastoni ....oplà dovevo lasciarli addirittura a casa ed andare senza, perchè i legamenti che non erano mai stati rotti, ma erano semplicemente un pò tirati, con qualche piccola fibra che si era un pò danneggiata ormai erano, testuali parole, "megio di prima" ! non ho parole !
sono felice invece di aver "incontrato" lei che all'inizio di questa avventura è stata la fiamma che ha fatto luce nel buio delle incertezze e delle non parole, che con la professionalità e la schiettezza che compete ad uno specialista che svolge con amore il suo lavoro, continua ad essere un "punto fermo" nella relatività e nel divenire della situazione.
dimenticavo che sia l'ortopedico che il fisioterapista mi hanno consigliato l'ecocolor doppler agli arti esattamente come lei.
devo inoltre dire che sia l'ortopedico (dell' o. civico) che il fisiatra ed il fisioterapista (poliamb. la loggia) sono due persone splendide e mi ritengo fortunatissima ad averle incontrate.
grazie sempre e scusi se ogni tanto la tedio con i miei "discorsi"; ci sentiamo, la terrò informata sui miei progressi, e ...grazie! grazie!
anche l'ortopedico dopo una visita, successivamente all'invio della mail, mi ha letteralmente ordinato di "sganciarmi" dal centro dove ero a fare riabilitazione, e con un piccolo stratagemma (ha suggerito una "terapia" con un macchinario che non avevano) ci sono riuscita, adesso vengo "seguita" dal fisiatra che inizialmente aveva stabilito il piano di "recupero" ( che poi anche se era stato condiviso a parole al centro inail non era stato messo in pratica ) e .per di più...ci vede!
il fisioterapista, molto preciso ed attento mi fa lavorare tantissimo, e non esistono laser, magneto o altre macchine.
e a differenza della fisioterapista dell'altro centro che dopo 9 gg di solo laser e magneto, in pratica 20min di lettino di qua e 20min di lettino di la (cioè tempo perso a quanto dicono ortopedico e fisiatra) pretendeva che dall'oggi al domani da due bastoni ....oplà dovevo lasciarli addirittura a casa ed andare senza, perchè i legamenti che non erano mai stati rotti, ma erano semplicemente un pò tirati, con qualche piccola fibra che si era un pò danneggiata ormai erano, testuali parole, "megio di prima" ! non ho parole !
sono felice invece di aver "incontrato" lei che all'inizio di questa avventura è stata la fiamma che ha fatto luce nel buio delle incertezze e delle non parole, che con la professionalità e la schiettezza che compete ad uno specialista che svolge con amore il suo lavoro, continua ad essere un "punto fermo" nella relatività e nel divenire della situazione.
dimenticavo che sia l'ortopedico che il fisioterapista mi hanno consigliato l'ecocolor doppler agli arti esattamente come lei.
devo inoltre dire che sia l'ortopedico (dell' o. civico) che il fisiatra ed il fisioterapista (poliamb. la loggia) sono due persone splendide e mi ritengo fortunatissima ad averle incontrate.
grazie sempre e scusi se ogni tanto la tedio con i miei "discorsi"; ci sentiamo, la terrò informata sui miei progressi, e ...grazie! grazie!
[#7]
Ex utente
Esimio dr. Caruso,
rieccomi alla sua attenzione.
Seguendo i suoi preziosi consigli da OTTOBRE., sono entrata in "carico" presso il centro di riab. e fisiat. sempre del del civico (dove ero già in "carico" come ort.), il fisiatra che mi ha visitato (è anche uno degli ort. del reparto di ortopedia che in prec. mi aveva seguito giù) ha riscontrato una "sindrome seno tarsica" successivamente una s. tunnel tarsale (ho fatto anche una emg richiesta dal'ort dell'inail); il trattamento è stato: ultrasuoni in immersione, tens, laser terapia (che poi ho dovuto interrompere per "fastidi" cutanei) e riabilitazione funzionale (di tipi diversi) ried al passo; rientro al lavoro dopo natale (litigando col dot. dell'inail perchè non era d'accordo, dopotutto io sono una insegnante quindi i prob. al piede ed alla gamba non inficiano più di tanto nel mio lavoro, ed io almeno sono tornata alla mia normalità),
tutto procede bene, io continuo a TUTTO OGGI la riabilitazione ogni gg ma continua la sintomatologia dolorosa anzi per certi versi peggiora dolori al calcagno, al t d'achille a tuta la pianta del piede, alla gamba, (problemi anche all'arto sn) e le solite fitte dolorosissime anche a riposo all'interno della caviglia.è rimasta inoltre una forte limitazione funzionale del piede( non articolo bene ne il piede ne le dita, ma questo lo sapevo gia) cammino ancora col bastone e in questo ultimo mese zoppico anche con quello (prima invece no) e.....certe volte preferirei mettere la faccia a terra anzicchè i piedi!!!
in GENNAIO mi sottopongo ad una v. di chirurgia plastica sempre al civico (vis. prenotata in Giugno!!!) perchè nalla caduta mi ero fatta male anche alla mano sx, il ch. plast. che mi visita mi fa fare una eco +emg(che farò a maggio), -- riassumo il referto: c'è il tunnel carpale post traum a sn, ma c'è anche a livello delle art. metacarpo falangee 1,2,3 a dx ----1,2 a sx qualcosa alla cartilagine articolare ed anche ai polsi. il ch. plast mi domanda se ho mai fatto vs. reumatologica.
alle mani di fatto ho dolori fortissimi, non riesco a tenere neanche una tazzina di caffè vuota! guido con difficoltà, mi poggio e... sono dolori!
premetto che:qualche giorno prima durante vs. oculistica per semplice controllo e misurazione (ho una leg. miopia ma credevo per alcuni fastidi che la graduazione non andasse più bene) la dottoressa (asl) mi prescrive una visita urgente reumatologica sospetta una collagenopatia- connettivopatia, +un campo visivo già fatto con riduzione dello stesso e scotomi (se non ricordo male il termine) da ripetere tra60gg. premetto che ho una serie di patologie
--cardiache (prolasso mitr, con lieve i.m., da qualche anno aritmia di quelle toste, in concomitanza con l'ip. pol. anche rigurgito tricusp, con lieve i. t. (spesso endocardite, pericardite, ecc)
--polmonari ( bronchectasie, bpco, una ipertensione polmonare in stato "fetale anomala" come la definisce scherzosamente il mio pneum. (che è uno spec di questa pat, presso il "cervello"), poi spesso pleurite, scissurite, ecc;
il mio curante (che conoscela mia situazione) in DICEM mi fa faredegli esami di sangue tra i quali uno di ricerca Anticorpi Anti Citrullina che risulta positivo e diagnostico per ARTRITE REUMATOIDE
risultato della 1 visita reumatologica ulteriori esami per avere certezza.
tornando alla caviglia eseguo, dall'ultimo "dialogo",1 RM e altre 4 eco:
in ordine temporale
2 eco in sede inail:
6/9/2012- paz con les ....docum in prec eco 10/07/12; l'es condott.....ha evidenziato --- disomogeneità ecostutt.del leg astr anter il cui rec è occupato da tess ipoecogeno come da es distr di alto gr;
-permane disomogeneo il leg peroneo calcaneare
-distensione fluida della guaina dei tendini peronieri
e del tibiale posteriore
-meno evidente edema dei tess periarticolari e il versamento fluido nei recessi articolari
-disomogeneità ecostrutt del legamento deltoideo come da esito traumatico
-invariati restanti reperti
2/10/2012- paz con les alto gr leg ..........eco del 6/9/12
l'esam ondotto...............:
-permane disom ecostr del leg per ast come da esit distr alto gr
-minima dist fluida della guaina dei t. peronieri e del tib possteriore
-disom ecostr del leg deltoideo come da esito distr
-inv gli altri reperti
RM 19/10/2012 es confrontato con rm del 10.7.2012
-in atto si evidenziano lievi aree di iperemia nel contesto dei seg scheletrici esaminati
-il leg per ast ant appare disomog, lievemente tumefatto ed iperintenso in T2 per la presenza di edema
nel complesso quasi regolare l'aspetto del leg per asr post
-irregolare aspetto del leg deltoideo e del peroneo calcaneare
persiste modica distensione fluida della guaina gdel tendine fless lungo dell'alluce e dei peronieri
presenza di non significativo versamento endoarticolare
-il leg per astr ant appare disomogeneo
2 al policlinico:
11/2/2013- l'esam...........ha evidenziato:
-ispessimento e disomogeneità strutt. leg peroneo astr quale esito di pregressa lesione distrattiva di alto grado
-ispess e disomog strutt del leg peron calcan quale les di medio grad
-distens fluida della guaina dei peronei
- il leg deltoideo appare circondato da quota fluida, se pur inserito
18/4/2013- l'esame di entrambi i piedi e cav .............ha evidenziato:
-i fasci LPAA dx si presentano disomogenei per la presenza di alcune calcificazioni nel contesto, come da esiti post. traumatici. minuta calcificazione si documenta anche in corrisp del LPAA di sn
-entesopatia calcifica di entrambi i tendini di achille
-disomogeneità ecostrutturale del tessuto adiposo retrocalcaneare dx in corrispondenza del triangolo di kager, meno accentuata a sn
-assenza di versamento articolare
- non evidenti alt a carico delle rest comp tendinee e leg periastragaliche esaminate
-alterazione ecostrutturale delle art metatarso falangee
-ipoecogenicità del n. tibiale
inoltre continuo ad avere prob di circolazione (sin post flebitica) c
il fisiatra mi dice che se confermata questa a A.R. e la connettivopatia mista ( che in pratica è una malattia autoimmune --cioè .....MI MANGIO Da ME!!) si spiegerebbe perchè la situazione alla caviglia non migliora ( è peggiorata anche l'altra)nonostante tutto quel che abbiamo fatto fino ad oggi, inoltre ha aumentato i tempi delle terapie soprattutto degli ultrasuoni in immersione (che devo dire sono efficacissimi il lunedì dopo 2 gg di sosta non mi si può toccare) lui avrebe voluto fare delle infiltrazioni, ma ha evitato visto che ...la terapia d'urto per l'a.r. è a base di cortisone e potrei "sparagnarmi questa bummiata" che poi potrebbe darmi fastidi.
mi ha detto di evitare di forzare, di alzare pesi, di sollecitare eccessivamente le art perchè potrebbero spezzarsi altri tendini e legamenti, ha attenzionato il t d'achille (anche il sn) perchè dice che è infiammato oltre che traumatizzato il dx e sovraccaricato il sn, ho fortissimi dolori muscolari e non solo alle gambe in effetti ( dice sempre il fis) riconducibili all'a.r. in questo contesto
vorrei da lei un parere schietto:
c'è questa infiammazione dell'achilleo?
iniziando le cure per a.r. potrò tornare a... zoppicare meno?
c'è il rischio che anche a sn si rompa qualche tendine?
e queste piccole calcificazioni sono post trauma o riconducibili ad altro? perchè come le avevo detto tempo prima non amo i silenzi e i bisbigli fra medici tra un ....ma c'è anche questo ...e questo ...e questo ..e...e.. poi dovrà "purtroppo" sottoporsi a ... a...a... come ha capito mi riferisco ai reumatologi e non al fisiatra che invece è SPECIALE!!!
dimenticavo ma dalle ecografie si vede o no che c'è il tunnel tarsale?
il fis dice di si, ogni volta che mi visita lo riscrive sul cartellino, e non vuole che mi sottoponga ad emg (quella con gli aghetti) perchè tanto.. è una tortura inutile visto che si può vedere anche in altro modo, ma l'ort vuole che la faccia comunque!
volevo anche chiederle se lei ha notizie di qualche "bravo"reumatologo qui a palermo mi hanno da più parti dirottato sul centro di reumatologia di bari, anche se ho già iniziato l'iter qui al civico .. non sono molto convinta, vorrei sentire un'altra campana!
mi scusi per la prolissità ma sono in arretrato di molti mesi e ho troppi dubbi che mi "frullano" per la testa.
grazie anticipatamente per il Suo intervento
rieccomi alla sua attenzione.
Seguendo i suoi preziosi consigli da OTTOBRE., sono entrata in "carico" presso il centro di riab. e fisiat. sempre del del civico (dove ero già in "carico" come ort.), il fisiatra che mi ha visitato (è anche uno degli ort. del reparto di ortopedia che in prec. mi aveva seguito giù) ha riscontrato una "sindrome seno tarsica" successivamente una s. tunnel tarsale (ho fatto anche una emg richiesta dal'ort dell'inail); il trattamento è stato: ultrasuoni in immersione, tens, laser terapia (che poi ho dovuto interrompere per "fastidi" cutanei) e riabilitazione funzionale (di tipi diversi) ried al passo; rientro al lavoro dopo natale (litigando col dot. dell'inail perchè non era d'accordo, dopotutto io sono una insegnante quindi i prob. al piede ed alla gamba non inficiano più di tanto nel mio lavoro, ed io almeno sono tornata alla mia normalità),
tutto procede bene, io continuo a TUTTO OGGI la riabilitazione ogni gg ma continua la sintomatologia dolorosa anzi per certi versi peggiora dolori al calcagno, al t d'achille a tuta la pianta del piede, alla gamba, (problemi anche all'arto sn) e le solite fitte dolorosissime anche a riposo all'interno della caviglia.è rimasta inoltre una forte limitazione funzionale del piede( non articolo bene ne il piede ne le dita, ma questo lo sapevo gia) cammino ancora col bastone e in questo ultimo mese zoppico anche con quello (prima invece no) e.....certe volte preferirei mettere la faccia a terra anzicchè i piedi!!!
in GENNAIO mi sottopongo ad una v. di chirurgia plastica sempre al civico (vis. prenotata in Giugno!!!) perchè nalla caduta mi ero fatta male anche alla mano sx, il ch. plast. che mi visita mi fa fare una eco +emg(che farò a maggio), -- riassumo il referto: c'è il tunnel carpale post traum a sn, ma c'è anche a livello delle art. metacarpo falangee 1,2,3 a dx ----1,2 a sx qualcosa alla cartilagine articolare ed anche ai polsi. il ch. plast mi domanda se ho mai fatto vs. reumatologica.
alle mani di fatto ho dolori fortissimi, non riesco a tenere neanche una tazzina di caffè vuota! guido con difficoltà, mi poggio e... sono dolori!
premetto che:qualche giorno prima durante vs. oculistica per semplice controllo e misurazione (ho una leg. miopia ma credevo per alcuni fastidi che la graduazione non andasse più bene) la dottoressa (asl) mi prescrive una visita urgente reumatologica sospetta una collagenopatia- connettivopatia, +un campo visivo già fatto con riduzione dello stesso e scotomi (se non ricordo male il termine) da ripetere tra60gg. premetto che ho una serie di patologie
--cardiache (prolasso mitr, con lieve i.m., da qualche anno aritmia di quelle toste, in concomitanza con l'ip. pol. anche rigurgito tricusp, con lieve i. t. (spesso endocardite, pericardite, ecc)
--polmonari ( bronchectasie, bpco, una ipertensione polmonare in stato "fetale anomala" come la definisce scherzosamente il mio pneum. (che è uno spec di questa pat, presso il "cervello"), poi spesso pleurite, scissurite, ecc;
il mio curante (che conoscela mia situazione) in DICEM mi fa faredegli esami di sangue tra i quali uno di ricerca Anticorpi Anti Citrullina che risulta positivo e diagnostico per ARTRITE REUMATOIDE
risultato della 1 visita reumatologica ulteriori esami per avere certezza.
tornando alla caviglia eseguo, dall'ultimo "dialogo",1 RM e altre 4 eco:
in ordine temporale
2 eco in sede inail:
6/9/2012- paz con les ....docum in prec eco 10/07/12; l'es condott.....ha evidenziato --- disomogeneità ecostutt.del leg astr anter il cui rec è occupato da tess ipoecogeno come da es distr di alto gr;
-permane disomogeneo il leg peroneo calcaneare
-distensione fluida della guaina dei tendini peronieri
e del tibiale posteriore
-meno evidente edema dei tess periarticolari e il versamento fluido nei recessi articolari
-disomogeneità ecostrutt del legamento deltoideo come da esito traumatico
-invariati restanti reperti
2/10/2012- paz con les alto gr leg ..........eco del 6/9/12
l'esam ondotto...............:
-permane disom ecostr del leg per ast come da esit distr alto gr
-minima dist fluida della guaina dei t. peronieri e del tib possteriore
-disom ecostr del leg deltoideo come da esito distr
-inv gli altri reperti
RM 19/10/2012 es confrontato con rm del 10.7.2012
-in atto si evidenziano lievi aree di iperemia nel contesto dei seg scheletrici esaminati
-il leg per ast ant appare disomog, lievemente tumefatto ed iperintenso in T2 per la presenza di edema
nel complesso quasi regolare l'aspetto del leg per asr post
-irregolare aspetto del leg deltoideo e del peroneo calcaneare
persiste modica distensione fluida della guaina gdel tendine fless lungo dell'alluce e dei peronieri
presenza di non significativo versamento endoarticolare
-il leg per astr ant appare disomogeneo
2 al policlinico:
11/2/2013- l'esam...........ha evidenziato:
-ispessimento e disomogeneità strutt. leg peroneo astr quale esito di pregressa lesione distrattiva di alto grado
-ispess e disomog strutt del leg peron calcan quale les di medio grad
-distens fluida della guaina dei peronei
- il leg deltoideo appare circondato da quota fluida, se pur inserito
18/4/2013- l'esame di entrambi i piedi e cav .............ha evidenziato:
-i fasci LPAA dx si presentano disomogenei per la presenza di alcune calcificazioni nel contesto, come da esiti post. traumatici. minuta calcificazione si documenta anche in corrisp del LPAA di sn
-entesopatia calcifica di entrambi i tendini di achille
-disomogeneità ecostrutturale del tessuto adiposo retrocalcaneare dx in corrispondenza del triangolo di kager, meno accentuata a sn
-assenza di versamento articolare
- non evidenti alt a carico delle rest comp tendinee e leg periastragaliche esaminate
-alterazione ecostrutturale delle art metatarso falangee
-ipoecogenicità del n. tibiale
inoltre continuo ad avere prob di circolazione (sin post flebitica) c
il fisiatra mi dice che se confermata questa a A.R. e la connettivopatia mista ( che in pratica è una malattia autoimmune --cioè .....MI MANGIO Da ME!!) si spiegerebbe perchè la situazione alla caviglia non migliora ( è peggiorata anche l'altra)nonostante tutto quel che abbiamo fatto fino ad oggi, inoltre ha aumentato i tempi delle terapie soprattutto degli ultrasuoni in immersione (che devo dire sono efficacissimi il lunedì dopo 2 gg di sosta non mi si può toccare) lui avrebe voluto fare delle infiltrazioni, ma ha evitato visto che ...la terapia d'urto per l'a.r. è a base di cortisone e potrei "sparagnarmi questa bummiata" che poi potrebbe darmi fastidi.
mi ha detto di evitare di forzare, di alzare pesi, di sollecitare eccessivamente le art perchè potrebbero spezzarsi altri tendini e legamenti, ha attenzionato il t d'achille (anche il sn) perchè dice che è infiammato oltre che traumatizzato il dx e sovraccaricato il sn, ho fortissimi dolori muscolari e non solo alle gambe in effetti ( dice sempre il fis) riconducibili all'a.r. in questo contesto
vorrei da lei un parere schietto:
c'è questa infiammazione dell'achilleo?
iniziando le cure per a.r. potrò tornare a... zoppicare meno?
c'è il rischio che anche a sn si rompa qualche tendine?
e queste piccole calcificazioni sono post trauma o riconducibili ad altro? perchè come le avevo detto tempo prima non amo i silenzi e i bisbigli fra medici tra un ....ma c'è anche questo ...e questo ...e questo ..e...e.. poi dovrà "purtroppo" sottoporsi a ... a...a... come ha capito mi riferisco ai reumatologi e non al fisiatra che invece è SPECIALE!!!
dimenticavo ma dalle ecografie si vede o no che c'è il tunnel tarsale?
il fis dice di si, ogni volta che mi visita lo riscrive sul cartellino, e non vuole che mi sottoponga ad emg (quella con gli aghetti) perchè tanto.. è una tortura inutile visto che si può vedere anche in altro modo, ma l'ort vuole che la faccia comunque!
volevo anche chiederle se lei ha notizie di qualche "bravo"reumatologo qui a palermo mi hanno da più parti dirottato sul centro di reumatologia di bari, anche se ho già iniziato l'iter qui al civico .. non sono molto convinta, vorrei sentire un'altra campana!
mi scusi per la prolissità ma sono in arretrato di molti mesi e ho troppi dubbi che mi "frullano" per la testa.
grazie anticipatamente per il Suo intervento
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 44.5k visite dal 25/05/2012.
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