Una rm al rachide lombosacrale,
Buongiorno, sono una signora di 52 anni, da oltre venticinque, soffro di dolori a livello della schiena dovuti essenzialmente ad una forma di scoliosi mai curata in età adolescenziale. Non ho mai fatto molto sport, se non atletica fino all'età di 18 anni. Solo verso i 30 anni ho iniziato a giocare a golf circa due volte la settimana, adesso lo faccio solo satuariamente. Con l'inizio della menopausa si sono aggravati sia i dolori che una forma di artrosi presente a livello delle mani e della colonna cervicale. Artrosi presumibilmente ereditaria in quanto riscontrata sia nella madre che nella nonna. Ho eseguito recentemente una rm al rachide lombosacrale, di cui fornisco indicazioni: esame eseguito con acquisizioni SE T1 pesate e GE T2 pesate sul piano sagittale ed acquisizioni SE T1 pesate sul piano assiale.
Alterazioni di segnale a carattere degenerativo sono presenti a livello di tutti i dischi intersomatici del tratto lombare.
Ridotti in altezza i dischi intersomatici da L2-L3 ad L5-S1.
Evidenti alterazioni degenerative spondilosiche sono presenti a livello delle limitanti somatiche con associati noduli di Schmorl in corrispondenza delle limitanti superiori di L2, L3 e L4.
Il calibro del canale vertebrale appare nei limiti.
Evidenti deformazioni su base artrosica delle faccette articolari posteriori particolarmente pronunciate a livello L4-L5 ed L5-S1.
A livello del disco intersomatico L1-L2 in sede posteriore paramediana sinistra è presente ernia discale che determina una iniziale impronta sul versante anteriore del sacco radicolare.
Modesta protrusione su tutta la circonferenza del disco intersomatico L2-L3.
Protrusione su tutta la circonferenza del disco intersomatico L3-L4.
Protrusione su tutta la circonferenza ma prevalente in sede posteriore del disco L4-L5 che determina una iniziale impronta sul versante anteriore del sacco radicolare.
Piccola ernia discale sottolegamentosa è presente a livello del disco L5-S1 in sede posteriore paramediana sinistra.
Non alterazioni di morfologia e segnale a livello del cono midollare e delle radici della cauda.
Ai limiti superiori del campo di vista dell'esame si evidenzia marcata riduzione in altezza del disco intersomatico D11-D12 associato ad evidenti alterazioni degenerative spondilosiche che coinvolgono le limitanti somatiche.
Questo è quanto; se qualcuno può darmi delucidazioni in merito, Le sarei molto grata. Ripeto che la stessa situazione si ritrova a livello della cervicale precedentemente analizzata ed a questo punto presumo che l'intera colonna vertebrale non versi in condizioni migliore.
Grazie. Mariella.
Alterazioni di segnale a carattere degenerativo sono presenti a livello di tutti i dischi intersomatici del tratto lombare.
Ridotti in altezza i dischi intersomatici da L2-L3 ad L5-S1.
Evidenti alterazioni degenerative spondilosiche sono presenti a livello delle limitanti somatiche con associati noduli di Schmorl in corrispondenza delle limitanti superiori di L2, L3 e L4.
Il calibro del canale vertebrale appare nei limiti.
Evidenti deformazioni su base artrosica delle faccette articolari posteriori particolarmente pronunciate a livello L4-L5 ed L5-S1.
A livello del disco intersomatico L1-L2 in sede posteriore paramediana sinistra è presente ernia discale che determina una iniziale impronta sul versante anteriore del sacco radicolare.
Modesta protrusione su tutta la circonferenza del disco intersomatico L2-L3.
Protrusione su tutta la circonferenza del disco intersomatico L3-L4.
Protrusione su tutta la circonferenza ma prevalente in sede posteriore del disco L4-L5 che determina una iniziale impronta sul versante anteriore del sacco radicolare.
Piccola ernia discale sottolegamentosa è presente a livello del disco L5-S1 in sede posteriore paramediana sinistra.
Non alterazioni di morfologia e segnale a livello del cono midollare e delle radici della cauda.
Ai limiti superiori del campo di vista dell'esame si evidenzia marcata riduzione in altezza del disco intersomatico D11-D12 associato ad evidenti alterazioni degenerative spondilosiche che coinvolgono le limitanti somatiche.
Questo è quanto; se qualcuno può darmi delucidazioni in merito, Le sarei molto grata. Ripeto che la stessa situazione si ritrova a livello della cervicale precedentemente analizzata ed a questo punto presumo che l'intera colonna vertebrale non versi in condizioni migliore.
Grazie. Mariella.
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Tante parole in questo referto di Rm per dire che ci si trova di fronte ad una condizione di rachide lombare con segni di artrosi. Le protrusioni discali sono il segno dell'invecchiamento della colonna, il disco intervertebrale con la senilità riduce il suo contenuto di acqua e dunque perde parte della sua funzione di ammortizzatore. L'ernia sottolegamentosa L5-S1 non dovrebbe causarle problemi.
Le consiglio:
- Ginnastica per rinforzo della muscolatura lombare e addominale;
- Evitare di trasportare oggetti pesanti (esempio buste della spesa)
- Uso saltuario, soprattutto quando sente la schiena stanca, di un corsetto lombare.
- Evitare lunghi viaggi in macchina e comunque dopo 45-60 minuti scendere e camminare almeno per 15 minuti
Cordiali saluti
Le consiglio:
- Ginnastica per rinforzo della muscolatura lombare e addominale;
- Evitare di trasportare oggetti pesanti (esempio buste della spesa)
- Uso saltuario, soprattutto quando sente la schiena stanca, di un corsetto lombare.
- Evitare lunghi viaggi in macchina e comunque dopo 45-60 minuti scendere e camminare almeno per 15 minuti
Cordiali saluti
Dr. Andrea Nardi
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Master di 2° livello in Chirurgia della Mano - Univ di Modena e Reggio Emilia
[#2]
Utente
La ringrazio Dottore per avermi rassicurata in merito alle tante parole della R.M. Del resto ho voluto scrivere tutto per fornire un quadro il più esatto possibile e capisco che con l'età certi peggioramenti siano naturali, ma , come Lei avrà letto, convivo con il dolore più o meno costante da un'infinità di anni e questo rende la mia qualità di vita inferiore alle aspettative dell'età stessa. Spero vivamente di poter risolvere con una ginnastica appropriata, ma ogni volta che ho fatto un tentativo di frequentare un corso , di qualunque tipo di ginnastica, (passiva, fisioterapica, pilates, da terra..) se non alla prima o alla seconda lezione, mi blocco per il classico "colpo della strega" (o presumo essere quello se non la presenza di ernia) e devo nuovamente interrompere.
Purtroppo faccio un lavoro che mi obbliga a stare in piedi per circa otto ore al giorno e devo continuamente fae flessioni con alzamento di pesi più o meno leggeri. Forse questo non mi aiuta.
La saluto cordialmente. Mariella
Purtroppo faccio un lavoro che mi obbliga a stare in piedi per circa otto ore al giorno e devo continuamente fae flessioni con alzamento di pesi più o meno leggeri. Forse questo non mi aiuta.
La saluto cordialmente. Mariella
[#3]
Utente
Gentile Dott. Nardi, mi permetto di chiederLe un ulteriore consiglio: mi hanno parlato di un tipo di ginnastica che si svolge esclusivamente su una panca (credo si chiami proprio "pancafit" o similare). Visto che tutti i tentativi precedenti mi hanno un po' demotivata se non proprio immoilizzata, potrò fare un tipo diesercizio che coinvolge esclusivamente i muscoli della schiena senza correre il rischio di bloccarmi nuovamente?
La ringrazio e La saluto cordialmente. Mariella
La ringrazio e La saluto cordialmente. Mariella
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.9k visite dal 23/02/2008.
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