Innesto osseo femore

buona sera,
avevo scritto un paio di settimane fa su medicitalia riguardo al problema di mia sorella che ha subito innesto osseo con due teste femorali grandi e stabilizzazione con placca di Judet in seguito a grossa cisti aneurismatica 1/3 femore prossimale (misurava 8 cm e l'articolazione non era interessata grazie a Dio). disturbo perché volevo ancora un paio di informazioni se possibile e se non disturbo troppo. Ci è stato detto che i tempi dopo un intervento del genere sono assolutamente lunghi. L'intervento è andato bene e la prima lastra di controllo é prevista il 30 maggio, a 50 giorni esatti dall intervento, avvenuto il 10 aprile scorso. Le mie domande sono le seguenti (perdonate l invandenza):
-da quella data mia sorella potrà cominciare con un minimo di carico?
-mi hanno detto che l integrazione dell' osso richiede tempi lunghi. quanto precisamente?
-quando potrà camminare da sola senza stampelle, ossia come prima?
-esiste rischio di zoppia?
-potrà camminare con tacchi alti e fare attività fisica anche con la placca?
-rischia una necrosi del femore?
-un domani potrà rimuovere la placca senza avere problemi di stabilità?
grazie mille
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Ricordandole che a distanza non e' possibile fare diagnosi e suggerire terapie, le mie risposte sono le seguenti :
-da quella data mia sorella potrà cominciare con un minimo di carico?
= dipende dal grado di integrazione degli innesti
-mi hanno detto che l integrazione dell' osso richiede tempi lunghi. quanto precisamente?
=da 3 a 12 mesi a seconda dell'estensione degli innesti, della sede e dell'eta'
-quando potrà camminare da sola senza stampelle, ossia come prima?
= dipende sempre dalla guarigione (= tempo di consolidazione dell'area sede di innesto)
-esiste rischio di zoppia?
la zoppia puo' dipendere da molti fattori come dolore, accorciamento ecc.: dipende.
-potrà camminare con tacchi alti e fare attività fisica anche con la placca?
lo decidera' l'ortopedico curante in base al tipo di guarigione
-rischia una necrosi del femore?
e' un rischio possibile a seconda della sede dell'intervento
-un domani potrà rimuovere la placca senza avere problemi di stabilità?
se perfettamente consolidata, si'

Cordialita'
Dr.A.Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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Utente
Utente
la ringrazio molto x la Sua cortese e dettagliata risposta.
l ortopedico che ha in cura mia sorella aveva parlato di 3/4 mesi.
il livello dell intervento è 1/3 femore prossimale senza interessamento dell articolazione dell anca.
mia sorella ha 28 anni e non ha mai avuto dolore in sede dell intervento.
alla luce di ciò mi conferma il rischio di necrosi e lunghezza di guarigione?
grazie
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
Il terzo prossimale e' una definizione troppo vaga. Se non si vedono le immagini non si puo' stabilire l'area esatta ed il rischio relativo. Idem dicasi per i tempi necessari alla guarigione.
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Utente
Utente
grazie dottore. se avrà tempo per rispondermi Le farò sapere cosa ci dicono dopodomani in occasione della prima lastra.
buon lavoro e grazie di cuore
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Utente
Utente
Buongiorno dottore,
mia sorella ha fatto la lastra di controllo e l'ortopedico che l'ha operata ha prospettato ancora un mese di calze antitrombo e per ora deambulazione al 40% con due stampelle.
fra un mese potrà abbandonare una stampella e per quanto riguardo le punture in pancia ha sostituito con la cardioaspirina. ha detto che è molto contento di come sta andando il post operatorio.
Le indico con precisione la zona operata: il referto della radiografia dice controllo post operatorio in trattamento di cisti ossea aneurismatica del settore collo anatomico porzione inter trocanterica-sottotrocanterica e diafisaria iniziale del femore di destra con apposizione di innesto osseo e placca e viti metalliche di osteosintesi.
È una zona soggetta a necrosi quindi?
Quando si può considerare un pericolo scampato?
Grazie mille
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
La sede anatomica intertrocanterica/sottotrocanterica e' di solito ben vascolarizzata; infatti le fratture in quella sede (area laterale del collo del femore) si operano con un' osteosintesi proprio perche' possono guarire. Nella regione mediale del collo del femore, essendo la vascolarizzazione estremamente delicata per ragioni anatomiche, il rischio di pseudoartrosi delle fratture o la necrosi della testa del femore dopo frattura o per malattie vascolari/metaboliche e' molto piu' alto.
In conclusione 'a sede dell'intervento, da come descritto dal esame radiografico citato, e' a basso rischio.
Resta pero' il rischio della resezione chirurgica che comunque in alcuni limitati casi puo' creare dei problemi da valutare nel tempo (almeno 2 anni di attesa dopo l'intervento per escludere complicanze ischemiche della testa del femore).
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Utente
Utente
Dottore La ringrazio per la risposta chiara, competente e dettagliata.
Non sa quanto mi abbia tranquillizzata!
Grazie davvero. Questo significa lavorare anche con il cuore!
Che Dio La benedica e La aiuti sempre nella sua professione di medico e nella vita.
Buon lavoro