Psoas iliaco accorciato che causa rotazione bacino
Gentili dottori da circa due anni ho un problema di natura posturale che non sono ancora riuscito a risolvere nonostante i numerosi consulti e terapie. Il problema sembra derivare da un muscolo psoas accorciato sul lato destro che mi causa una rotazione e retroversione del bacino verso destra con tutte le conseguenze annesse (false dismetrie, lombalgie, crualgie e rigidità al collo e all'addome).
Ho fatto diverse tipi di terapie riabilitative basate sulla ginnastica posturale al fine di ritrovare un corretto equilibrio muscolare (RPG, Mezieres, Souchard) ma gli esiti non sono stati soddisfacenti.
Ho anche eseguito tutti gli accertamenti del caso dal punto di vista reumatologico (spondiliti, sindromi autoimmuni etc…) e per fortuna non è mai emerso niente, idem per gli esami gastrointestinali (esami ematologici, feci, calprotectina fecale).
Mi è stato detto (fonte: osteopatia) che spesso un problema allo psoas è correlato con i denti del giudizio, ma nel mio caso i denti del giudizio sono cresciuti belli diritti senza dare problemi ai molari vicini anche perché il palato e la mandibola sono belli grandi quindi di spazio ce n'è a sufficienza.
Adesso brancolo nel buio e vorrei chiedervi quali esami e/o terapie potrei tentare per vedere di sistemare questo psoas…non ci sono esami pià specifici in grado di dire il perché questo muscolo si è contratto?
Ci tengo a precisare che ho anche fatto tutti gli esami posturali del caso (pedana barpodometrica, valutazione appoggio podalico etc…)
Ho fatto diverse tipi di terapie riabilitative basate sulla ginnastica posturale al fine di ritrovare un corretto equilibrio muscolare (RPG, Mezieres, Souchard) ma gli esiti non sono stati soddisfacenti.
Ho anche eseguito tutti gli accertamenti del caso dal punto di vista reumatologico (spondiliti, sindromi autoimmuni etc…) e per fortuna non è mai emerso niente, idem per gli esami gastrointestinali (esami ematologici, feci, calprotectina fecale).
Mi è stato detto (fonte: osteopatia) che spesso un problema allo psoas è correlato con i denti del giudizio, ma nel mio caso i denti del giudizio sono cresciuti belli diritti senza dare problemi ai molari vicini anche perché il palato e la mandibola sono belli grandi quindi di spazio ce n'è a sufficienza.
Adesso brancolo nel buio e vorrei chiedervi quali esami e/o terapie potrei tentare per vedere di sistemare questo psoas…non ci sono esami pià specifici in grado di dire il perché questo muscolo si è contratto?
Ci tengo a precisare che ho anche fatto tutti gli esami posturali del caso (pedana barpodometrica, valutazione appoggio podalico etc…)
[#1]
Gentile utente,
Non possiamo purtroppo aiutarla molto tramite consulto on-line.
Si tratta di patologie (se di questo si tratta) al limite con il "non medico", spesso trattate e diagnosticate non da medici ma da figure scientificamente discutibili.
Prima di tutto, escludere cause locali: una cruralgia da contrattura dello psoas? Mah... Sono state escluse cause lombari o dell'anca?
Rigidità al collo da alterazioni funzionali del bacino? Tutto da dimostrare.
Spesso è utile ricominciare daccapo, senza tener conto delle diagnosi (o presunte tali) precedenti, con uno specialista esperto.
Saluti cordiali.
Non possiamo purtroppo aiutarla molto tramite consulto on-line.
Si tratta di patologie (se di questo si tratta) al limite con il "non medico", spesso trattate e diagnosticate non da medici ma da figure scientificamente discutibili.
Prima di tutto, escludere cause locali: una cruralgia da contrattura dello psoas? Mah... Sono state escluse cause lombari o dell'anca?
Rigidità al collo da alterazioni funzionali del bacino? Tutto da dimostrare.
Spesso è utile ricominciare daccapo, senza tener conto delle diagnosi (o presunte tali) precedenti, con uno specialista esperto.
Saluti cordiali.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
[#2]
Ex utente
La ringrazio per avermi risposto; nelle varie visite ortopediche mi hanno escluso possibili problemi derivanti dall'anca o dalla colonna vertebrale che a detta degli specialisti non hanno niente di anomalo o particolarmente rilevante da far ipotizzare anche la minima possibilità di un intervento, fatto sta che il bacino mi si è torto in pochissimo tempo in concomitanza con forti bruciori alle caviglie e ai talloni.
E' molto probabile che il collo si sia irrigidito proprio per alterazioni funzionali del bacino come lei ha supposto, visto che i problemi al collo sono stati successivi a quelli lombari, tuttavia mi viene proposto sempre il solito iter terapeutico; rieducazione posturale.
Ora; o sono particolarmente sfortunato nell'aver trovato sempre fisioterapisti non preparati oppure (cosa che secondo me è molto più probabile) le varie mezieres, souchard e rpg su di me non sortono gli effetti desiderati.
Potrebbe essere un problema di natura podologica collegato ad un vizio dinamico pià che statico del movimento? (la mia ovviamente è solo un ipotesi...non mi voglio sostituire adi dottori...ci mancherebbe).
Come detto in precedenza ho fatto un test su pedana baropodometrica, però si è trattato di un esame statico e non dinamico con analisi della camminata.
Mi permetta un'ultima domanda, ma quale sarebbe la figura medico di riferimento a cui dovermi affidare? Quando vado dagli ortopedici mi vengono fatti i classici test alla colonna lombare e all'anca ma non viene accento ad esami posturali e mi viene detto di fare attenzione a bite, plantari etc... che molto spesso vengono messi con troppa superficialità e costitusicono solo un business che fa girare molti soldi...se vado da un posturologo mi viene fatto il test posturale ma poi mi viene detto che il posturologo in se non è una figura riconosciuta e quindi dovrei fare molta attenzione, idem per il kinesiologo...non voglio fare polemiche ma mi sento un pò lasciato me stesso e non so più di chi potermi fidare.
E' molto probabile che il collo si sia irrigidito proprio per alterazioni funzionali del bacino come lei ha supposto, visto che i problemi al collo sono stati successivi a quelli lombari, tuttavia mi viene proposto sempre il solito iter terapeutico; rieducazione posturale.
Ora; o sono particolarmente sfortunato nell'aver trovato sempre fisioterapisti non preparati oppure (cosa che secondo me è molto più probabile) le varie mezieres, souchard e rpg su di me non sortono gli effetti desiderati.
Potrebbe essere un problema di natura podologica collegato ad un vizio dinamico pià che statico del movimento? (la mia ovviamente è solo un ipotesi...non mi voglio sostituire adi dottori...ci mancherebbe).
Come detto in precedenza ho fatto un test su pedana baropodometrica, però si è trattato di un esame statico e non dinamico con analisi della camminata.
Mi permetta un'ultima domanda, ma quale sarebbe la figura medico di riferimento a cui dovermi affidare? Quando vado dagli ortopedici mi vengono fatti i classici test alla colonna lombare e all'anca ma non viene accento ad esami posturali e mi viene detto di fare attenzione a bite, plantari etc... che molto spesso vengono messi con troppa superficialità e costitusicono solo un business che fa girare molti soldi...se vado da un posturologo mi viene fatto il test posturale ma poi mi viene detto che il posturologo in se non è una figura riconosciuta e quindi dovrei fare molta attenzione, idem per il kinesiologo...non voglio fare polemiche ma mi sento un pò lasciato me stesso e non so più di chi potermi fidare.
[#3]
Lei ha ragione, e hanno ragione i medici che dicono che spesso il business entra anche troppo in queste cose.
Dovrebbe trovare uno specialista, di solito fisiatra, che possa valutarla da capo a piedi in una ottica riabilitativa e posturale, per capire se i dolori che riferisce possano avere una causa comune, ed anteporre sempre prima di tutto le terapie dimostrate a quelle che rientrano nella medicina non convenzionale.
Saluti cordiali.
Dovrebbe trovare uno specialista, di solito fisiatra, che possa valutarla da capo a piedi in una ottica riabilitativa e posturale, per capire se i dolori che riferisce possano avere una causa comune, ed anteporre sempre prima di tutto le terapie dimostrate a quelle che rientrano nella medicina non convenzionale.
Saluti cordiali.
[#4]
Ex utente
Seguirò il suo consiglio e mi metto subito alla ricerca di un buon medico fisiatra operante nella mia zona di residenza.
Vorrei chiedere un'ultima cosa; secondo il fisioterapista che mi ha fatto le sedute di mezieres i miei problemi ai bicipiti femorali, alle caviglie e ai talloni sono causati dal fatto che ho un appoggio podalico molto supinato e quindi alcuni muscoli delle gambe, in particolar modo il bicipite femorale, si stressano molto durante il movimento per mantenere stabile il ginocchio.
Sempre secondo il fisioterapista potrebbe essere avvenuto un cambiamento nel mio appoggio podalico susseguente un incidente agli arti inferiori avuto pochi anni fa ,(incidente in moto), che piano piano stà influendo sulla mia postura causandomi tutti questi problemi.
Ammesso la veridicità di questa teoria ed in mancanza di dati strumentali, relativi all'appoggio podalico, antecedenti l'incidente esistono test, esami da poter fare per vedere se il tutto sia realmente riconducibile a questa teoria-diagnosi?
Come scritto nel precedente messaggio ho già fatto un test su pedana baropodometrica, però l'esame fotografava lo stato posturale di adesso quindi come faccio a capire se l'attuale appoggio podalico è realmente la causa dei miei problemi o se invece questo è semplicemente la miglior risposta che i miei piedi stanno dando per compensare altri problemi muscolo-scheletrici?
Mi rendo conto che una domanda del genere è come chiedere se è nato prima l'uovo o la gallina però vorrei evitare di mettere dei costosi plantari che magari sono pure dannosi perché non sono i piedi il mio problema.
Vorrei chiedere un'ultima cosa; secondo il fisioterapista che mi ha fatto le sedute di mezieres i miei problemi ai bicipiti femorali, alle caviglie e ai talloni sono causati dal fatto che ho un appoggio podalico molto supinato e quindi alcuni muscoli delle gambe, in particolar modo il bicipite femorale, si stressano molto durante il movimento per mantenere stabile il ginocchio.
Sempre secondo il fisioterapista potrebbe essere avvenuto un cambiamento nel mio appoggio podalico susseguente un incidente agli arti inferiori avuto pochi anni fa ,(incidente in moto), che piano piano stà influendo sulla mia postura causandomi tutti questi problemi.
Ammesso la veridicità di questa teoria ed in mancanza di dati strumentali, relativi all'appoggio podalico, antecedenti l'incidente esistono test, esami da poter fare per vedere se il tutto sia realmente riconducibile a questa teoria-diagnosi?
Come scritto nel precedente messaggio ho già fatto un test su pedana baropodometrica, però l'esame fotografava lo stato posturale di adesso quindi come faccio a capire se l'attuale appoggio podalico è realmente la causa dei miei problemi o se invece questo è semplicemente la miglior risposta che i miei piedi stanno dando per compensare altri problemi muscolo-scheletrici?
Mi rendo conto che una domanda del genere è come chiedere se è nato prima l'uovo o la gallina però vorrei evitare di mettere dei costosi plantari che magari sono pure dannosi perché non sono i piedi il mio problema.
[#5]
Gentile utente,
Le domande che lei si fa denotano intelligenza e capacità critica, che spesso chi crede di saper "lavorare sulla postura" non ha, instradando il paziente in circoli inutili e costosi.
Solo l'esperienza e una visita accurata permettono al professionista (medico!) di capire cosa sia meglio per il paziente. È difficile, se non impossibile, che degli incidenti cambino la forma dei piedi e il loro lavoro sulla terra, a meno che non ci siano state delle gravi fratture a caviglia-piede-gamba-etc che abbiano modificato l'anatomia della zona.
Esistono dei test su pedana, non validati pienamente dalla comunità scientifica, per stabilire la primarietà podalica, oculare, occlusale, etc... Ma questo in un contesto funzionale dove già si sono escluse cause locali e meccaniche, (nonché psicologiche), cose molto più frequenti.
Cordialità.
Le domande che lei si fa denotano intelligenza e capacità critica, che spesso chi crede di saper "lavorare sulla postura" non ha, instradando il paziente in circoli inutili e costosi.
Solo l'esperienza e una visita accurata permettono al professionista (medico!) di capire cosa sia meglio per il paziente. È difficile, se non impossibile, che degli incidenti cambino la forma dei piedi e il loro lavoro sulla terra, a meno che non ci siano state delle gravi fratture a caviglia-piede-gamba-etc che abbiano modificato l'anatomia della zona.
Esistono dei test su pedana, non validati pienamente dalla comunità scientifica, per stabilire la primarietà podalica, oculare, occlusale, etc... Ma questo in un contesto funzionale dove già si sono escluse cause locali e meccaniche, (nonché psicologiche), cose molto più frequenti.
Cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 16.7k visite dal 20/05/2012.
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