Trauma astragalo piede sx.

In data 09/10/2011 dopo una caduta in arrampicata ho riportato un distacco parcellare del domo astragalico. In data 14/10/2011 mi confezionanano un gambaletto in VTR da portare per 20gg senza carico.Il 04/11/11 mi rimuovono il gambaletto ed eseguono un rx in cui si segnala irregolarità del profilo mediale astragalico,da valutare clinicamente.Eseguo la visita ortopedica in cui mi viene consigliata una cavigliera elastica per 10gg,un carico progressivo e fisioterapia. Inizio la fisioterapia in data 10/11/11 per circa 2 mesi con buoni risultati a parte un continuo gonfiore che risolvo con l'utizzo di una calza elastica. Continuo a sentire un certo dolore,soprattutto nella parte sopra del piede ma non mi impedisce di svolgere attività sportiva come bici e corsa che riprendo dalla metà di marzo 2012. Il fastidio nella parte sopra del piede persiste, la caviglia non gonfia anche dopo la pratica della corsa ma il piede non si distende come il dx. Il 18/05/2012 eseguo RM il cui esito è il seguente:

Sofferenza edematosa della spongiosa midollare del collo e della testa dell' astragalo,con associata alterazione lineare della spongiosa sub-corticale,compatibile con esiti di pregressa frattura astragalica,non cosolidata.
Nel piano sagittale,si evidenzia ispessimento post-traumatico con sofferenza edematosa residua del complesso capsulo-legamentoso astragalo-navicolare,sul versante dorsale.
Non può essere formalmente esclusa l'ipotesi di un piccolo distacco osseo(legamento astragalo-navicolare dorsale).
Si suggerisce un completamento diagnostico con esame TC del retro-medio piede per valutazione della rima di frattura della testa astragalica,del navicolare e delle superfici articolari astragalo-navicolare.
Condropatia astragalo-navicolare, con microfocolai di sofferenza edamatosa sul versante postero-laterale del navicolare.
Minima sofferenza edematosa focale del calcagno, sul versante antero-mediale,di natura meccanica.

E' mia intezione andare dal mio medico curante per farmi prescivere la TC ed eseguire un visita ortopedica non appena avrò gli esiti,ma nel frattempo devo sospendere qualsiasi attività sportiva? Se la frattura non è consolidata devo immobilizzare di nuovo il piede? Esiste una terapia farmacologica per ridurre l'edema?Ma soprattutto ho già creato danni irreversibili continuando a sforzare il piede con la corsa?Aggiungo che durante la corsa non avverto alcun dolore.

Ringraziando per ogni altro eventuale suggerimento porgo distinti saluti.
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Dr. Gabriele Vasario Ortopedico, Medico osteopata 114 3
Buonasera,

Ho letto con attenzione quanto da lei riportato. Faccia quanto prima TAC e la porti a visionare ad uno specialista: la cosa più temibile, al di là della non guarigione della fattura,e la necrosi dell'astragalo. Possibile con alcuni tipi di frattura fino anche a 15 mesi dal trauma . Questo perché la vascolarizzazione dell'astragalo e di tipo terminale, e molto precaria. Nel frattempo il mio consiglio è quello di sospendere tutte le attività. Per quanto riguarda l'edema, vi sono prodotti in commercio in grado di ridurre questo fenomeno, ma non è possibile dare prescrizioni on-line.

Cordialità

Dr. Vasario Gabriele, Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Chirurgia della Spalla
gabrielevasario.com

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta,nel frattempo ho sospeso tutte le attività. Domani eseguirò la TAC e giovedì una visita specialistica ortopedica. A risentirci per eventuali aggiornamenti. Buona giornata.
[#3]
Utente
Utente
Buonasera,oggi ho eseguito la TAC e il risultato dice:

Non segni di diastasi della pinza tibio-peroneo-astragalica.
Regolare e conservata l'interlinea articolare tibio-peronea-astragalica ed il mortaio tibiale e la cupola astragalica.
Irregolarità strutturale in corrispondenza della testa dell'astragalo a livello dell'articolazione astragalo-scafoidea con segni di sclerosi e area di ipodensità lineare in un quadro riferibile a frattura dell'astragalo in corrispondenza dell'articolazione astragalo-scafoidea in scarsa consolidazione.
Irregolarità e sclerosi del margine articolare dello scafoide senza segni di lesioni traumatiche.
Micro distacchi sono evidenziabili in corrispondenza del margine dorsale dell'astragalo in corrispondenza del seno del tarso.
Il legamento a siepe ,all'esame TC appare conservato.
Conservata l'interlinea articolare sottoastragalica anteriore e posteriore, l'anteriore appare lievemente irregolare sul margine astragalico ma conservata.
Presenza di sperone calcaneale posteriore.

In riferimento al quadro di RM e TAC,vi è un rischio di necrosidell'astragalo se non intervengo in qualche modo? Dovrò immobilizzare nuovamente l'arto e per quanto tempo? O vi può essere una soluzione chirurgica? Sono molto preoccupato in questo senso.

Ringraziando per ogni altro eventuale suggerimento porgo distinti saluti.
[#4]
Dr. Gabriele Vasario Ortopedico, Medico osteopata 114 3
Buonasera,



Da quello che dice il referto non sembrano esserci segnidi necrosi, sebbene di frattura non ancora consolidata. Tenga comunque presente che la necrosi è sempre possibile anche a distanza di tempo, anche se presumo a questo punto, nel suo caso, improbabile. Direi che il suo specialista ortopedico, dal quale mi sembrava di aver capito lei si sta facendo seguire, le consiglierà il modo migliore, chirurgico o non chirurgico, per affrontare questanon completa saldatura della frattura. Non avendo visto le immagini, non ho idea se sia necessario interrompere ogni attività, ma presumo di no, siccome aveva già ripreso l'attività sportiva. Solo perla. Riguardo a quest'ultima, forse ci andrei un pochino piano. Ma le ripeto, queste indicazioni è meglio se le faccia fornire da uno specialista che abbia accesso sia alle immagini che al suo piede.



Cordialità
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Utente
Utente
Buongiorno e grazie per le indicazioni fornite.
L'ortopedico al quale mi sono rivolto mi ha detto che la frattura all'astragalo esiste e che in questo momento non vi è possibilità di intervento chirugico ne di immobilizzazione ulteriore.Meglio, l'unico intervento possibile è quello di artodesi che,essendo invalidante,si farà solo nel caso in cui il dolore non mi permetterà un adeguato stile di vita. Per ora mi consiglia magnetoterapia a bassa frequenza per almeno un mese, utilizzo di plantari ortopedici per un anno o più e l'esonero per 6 mesi dall'utilizzo di scarpe antinfortunistiche, dopodichè si vedrà l'evoluzione che se è negativa me ne accorgerò dal dolore e si procederà con l'intervento di cui sopra. Ho già fatto le impronte in gesso per i plantari e mi sto informando per acquisto o affitto del''apparecchio per magnetoterapia e sarà mia cura rivolgermi ad un fisiatra per un ulteriore consiglio,sbaglio?.Non mi ha proibito l'attività sportiva ,chiaramente con limitazione a corsa e arrampicata...va beh proverò con la bicicletta ma qualche bella passeggiata in montagna me la posso pur fare(con i plantari)!! La mia delusione maggiore sta nel fatto che ,da quello che mi dice lo specialista,questa frattura è dovuta quasi certamente al trauma di ottobre e siccome non è visibile da RX avrebbe dovuto essere eseguita una TAC che nei casi di lesione dell'astragalo dovrebbe essere fatta subito dopo RX per escludere proprio questo genere di fratture e trattata con immobilizzazione di 90gg. anzichè i miei 25gg., é plausibile? A me non è mai stata fatta ne tantomeno consigliata,perchè? Io ho sicuramente sbagliato ad aspettare così tanto tempo ad eseguirla ma mi sono sempre detto che il piede è sempre in carico,l'articolazione delicata e il tempo avrebbe messo a posto le cose, e anche il fisioterapista non si è mai allarmato più di tanto per il gonfiore e il recupero graduale...ma forse non è neanche il suo compito.Scusi lo sfogo ma sono amareggiato dalla situazione che si è venuta a creare.
Tutto questa mia esperienza negativa può essere messa a disposizione di chi in futuro subirà una lesione simile alla mia e prevenire tutto questo.Provo comunque ad essere ottimista e a concentrarmi sul 50% di possibilità datemi che le cose vadano nella direzione migliore.

Ringraziando per le informazioni e per l'utile servizio che svolgete porgo distinti saluti.