Frattura scomposta diafisaria completa del terzo distale della tibia
Buongiorno,
sono un ragazzo di 33 anni e peso 86 kg. Il 15 febbraio cadendo sul ghiaccio mi sono procurato una frattura scomposta diafisaria completa del terzo distale della tibia.
Sono stato in trazione con kg 4 per 9 giorni per poi essere operato il 23 febbraio.
Trattamento chirurgico: riduzione cruenta di frattura di tibia e fibula con fissazione interna di placca ed 8 viti metalliche.
Doccia gessata sotto al ginocchio, divieto di carico assoluto per 30 giorni, arto sollevato e mobilizzazione dita.
12 marzo rimozione doccia gessata, calza elastica, divieto di carico assoluto, mobilizzazione dita e caviglia da solo o con fisioterapia.
26 marzo rimozione punti di sutura, calza elastica, divieto di carico assoluto, mobilizzazione ginocchio, caviglia e dita con fisioterapia.
23 aprile calza elastica, training del asso con carico sfiorante e graduale nel tempo con 2 stampelle con fisioterapia.
ad ogni controllo ho fatto un rx della tibia con esiti: controllo frattura diafisaria completa del terzo distale della tibia, trattata chirurgicamente con placca e viti metalliche in fase di consolidamento.
Nel momento in cui ho iniziato a fare fisioterapia, ho inserito anche dei cicli di magnetoterapia ma non so realmente se servano o meno.
Ad oggi non riesco ancora a piegare completamente la caviglia, specie portando il piede verso l'alto (l'intervento chirurgico non ha interessato l'articolazione in quanto la placca si ferma sul malleolo tibiale).
Volevo gentilmente sapere se la procedura ospedaliera è stata abbastanza corretta e se la riabilitazione può essere migliorata con interventi mirati oppure va bene così.
Ho sentito parlare di pedane vibranti e nuoto... io vorrei fare tutto il possibile per recuperare al meglio e quanto prima la completa funzionalità dell'arto quindi accetto consigli in merito.
La caviglia risulta essere ancora gonfia, inoltre, e malgrado cerchi anche da solo di sforzare il movimento dell'articolazione, continuo a sentire dolore e ad avere limitazioni nel completo movimento articolare. In più il dolore sta iniziando ad interessare anche il ginocchio.
Aspetto con ansia una vostra risposta in merito all'intera mia situazione.
Saluti
Francesco
sono un ragazzo di 33 anni e peso 86 kg. Il 15 febbraio cadendo sul ghiaccio mi sono procurato una frattura scomposta diafisaria completa del terzo distale della tibia.
Sono stato in trazione con kg 4 per 9 giorni per poi essere operato il 23 febbraio.
Trattamento chirurgico: riduzione cruenta di frattura di tibia e fibula con fissazione interna di placca ed 8 viti metalliche.
Doccia gessata sotto al ginocchio, divieto di carico assoluto per 30 giorni, arto sollevato e mobilizzazione dita.
12 marzo rimozione doccia gessata, calza elastica, divieto di carico assoluto, mobilizzazione dita e caviglia da solo o con fisioterapia.
26 marzo rimozione punti di sutura, calza elastica, divieto di carico assoluto, mobilizzazione ginocchio, caviglia e dita con fisioterapia.
23 aprile calza elastica, training del asso con carico sfiorante e graduale nel tempo con 2 stampelle con fisioterapia.
ad ogni controllo ho fatto un rx della tibia con esiti: controllo frattura diafisaria completa del terzo distale della tibia, trattata chirurgicamente con placca e viti metalliche in fase di consolidamento.
Nel momento in cui ho iniziato a fare fisioterapia, ho inserito anche dei cicli di magnetoterapia ma non so realmente se servano o meno.
Ad oggi non riesco ancora a piegare completamente la caviglia, specie portando il piede verso l'alto (l'intervento chirurgico non ha interessato l'articolazione in quanto la placca si ferma sul malleolo tibiale).
Volevo gentilmente sapere se la procedura ospedaliera è stata abbastanza corretta e se la riabilitazione può essere migliorata con interventi mirati oppure va bene così.
Ho sentito parlare di pedane vibranti e nuoto... io vorrei fare tutto il possibile per recuperare al meglio e quanto prima la completa funzionalità dell'arto quindi accetto consigli in merito.
La caviglia risulta essere ancora gonfia, inoltre, e malgrado cerchi anche da solo di sforzare il movimento dell'articolazione, continuo a sentire dolore e ad avere limitazioni nel completo movimento articolare. In più il dolore sta iniziando ad interessare anche il ginocchio.
Aspetto con ansia una vostra risposta in merito all'intera mia situazione.
Saluti
Francesco
[#1]
Non sappiamo se e come la frattura è consolidata, ma qualsiasi frattura scomposta viene trattata con l'osteosintesi, cui segue, a tempo debito una riabilitazione mirata.
La rigidità della caviglia può dipendere da vari fattori, non ultimo l'immobilizzazione protratta.
Se vuole "recuperare al meglio e quanto prima la completa funzionalità dell'arto" deve seguire scrupolosamente le indicazioni dell'ortopedico che L'ha seguita o del Medico Fisiatra responsabile del centro dove sta eseguendo la riabilitazione.
E' escluso che possa ricevere prescrizioni di cure o "consigli in merito", per fornire i quali è indispensabile aver visitato il paziente e aver visto le rx vecchie e recenti.
Nel dubbio può sentire un secondo parere presso un Medico Fisiatra esperto.
Cordiali saluti
.
La rigidità della caviglia può dipendere da vari fattori, non ultimo l'immobilizzazione protratta.
Se vuole "recuperare al meglio e quanto prima la completa funzionalità dell'arto" deve seguire scrupolosamente le indicazioni dell'ortopedico che L'ha seguita o del Medico Fisiatra responsabile del centro dove sta eseguendo la riabilitazione.
E' escluso che possa ricevere prescrizioni di cure o "consigli in merito", per fornire i quali è indispensabile aver visitato il paziente e aver visto le rx vecchie e recenti.
Nel dubbio può sentire un secondo parere presso un Medico Fisiatra esperto.
Cordiali saluti
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Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
il 23 maggio ho il controllo ortopedico in ospedale. che domande potrei porre all'ortopedico? potrebbero esere interessati tendini e legamenti a seguito della caduta? L'esame migliore per il controllo di tendini e legamenti è la risonanza magnetica o va bene anche un'ecografia, ed in caso di risonanza, con la placca metallica, posso farla?
[#3]
Che domande fare? tutte quelle che Le saranno venute in mente fino ad allora. Come faccio a sapere io quello che vorrà sapere Lei?
Perché si preoccupa dei tendini e dei legamenti e di che accertamenti fare? Sarà l'ortopedico a controllare clinicamente se ci sarà bisogno di fare accertamenti e a dirLe la situazione.
Si faccia confermare invece che la placca e le viti siano di titanio per escludere che questi mezzi di sintesi possano un giorno impedirLe di sottoporsi a RM.
Cordiali saluti
Perché si preoccupa dei tendini e dei legamenti e di che accertamenti fare? Sarà l'ortopedico a controllare clinicamente se ci sarà bisogno di fare accertamenti e a dirLe la situazione.
Si faccia confermare invece che la placca e le viti siano di titanio per escludere che questi mezzi di sintesi possano un giorno impedirLe di sottoporsi a RM.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.5k visite dal 16/05/2012.
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