Spalla dx dolorante
Buonasera, dopo un percorso di sette mesi la spalla dx mi fa ancora male, anche se solo in un movimento adesso, e vorrei capire se devo abituarmi o posso sperare che passi.
In settembre, a seguito di un movimento brusco per evitare una scivolata nella vasca, mi sono fatta male la spalla: a dir la verità ha cominciato a farmi male il giorno dopo e non sono riuscita a muovere il braccio per tre giorni (qualsiasi movimento, notti in bianco). Nell’arco di una decina di giorni sembrava tutto a posto e sono tornata in piscina dopo tre settimane, avvertendo dolore solo a dorso. Ad un mese e mezzo dall’infortunio ero in grado di nuotare senza problemi, ma, il giorno dopo l’ultima nuotata, mi sono svegliata con la spalla di nuovo dolorante. Per paura di ritrovarmi con il braccio bloccato, mi sono rivolta all’ortopedico: tendinopatia del sovraspinoso, riposo, FANS, poi esercizi di rinforzo della cuffia. A fine novembre la spalla continuava a fare male e i movimenti erano limitati: abduzione dolorosa tra 70 e 90 gradi, elevazione, extrarotazione, portare la mano dietro la schiena. A dicembre ho fatto la RMN e subito dopo la TAC:
Referto RMN: Normorappresentato appare lo spazio di scorrimento sottoacromiale. Non si dimostrano alterazioni morfostrutturali a carico dei tendini del sovraspinato, del sottospinato e del sottoscapolare. Integro ed in sede appare il tendine del capolungo del bicipite.
Non evidenti alterazioni di spessore e segnale a carico del labbro glenoideo. Non falde fluide intrarticolari.
L'attenzione viene richiamata dalla presenza di una piccola immagine ovalare a margini netti (diametro massimo di circa 12mm), localizzata livello del versante postero-laterale della testa omerale, iperintensa nelle sequenze dipendenti dal T2, con margini netti ed alcune minute aree puntiformi contestuali di aspetto verosimilmente calcifico; tale reperto risulta di non univoca interpretazione diagnostica (encondroma?
Altro?) Si consiglia approfondimento diagnostico con TC.
Il referto della TAC ha solo confermato l’encondroma, ma dalle immagini sono emerse due piccole calcificazioni nel tendine del sovraspinato.
Referto della visita: sindrome periartritica della spalla destra. Attualmente non segni di instabilità. RMN e TAC sostanzialmente negative per patologie tendinee acute anche se sono presenti microcalcificazioni in corrispondenza del sopraspinato. Consiglio: sospendere al momento gli esercizi di rinforzo della cuffia dei rotatori e iniziare ciclo di onde d’urto.
Dopo la visita e prima delle onde d’urto sono caduta sul gomito, ma, a parte un pò di indolenzimento, la spalla non mi ha fatto più male del solito tanto da dimenticarmene per due mesi. Oltre ai movimenti dolorosi già citati, si è aggiunta l’impossibilità di stare appoggiata sul braccio causa dolore intenso in sede anteriore e sotto acromion.
Con le onde d’urto sono stata bene per una settimana tra la terza e la quarta seduta, poi tutto è tornato come prima. A fine ciclo ho ripreso a fare gli esercizi, anche se non riuscivo più a farli come prima, e ho provato a nuotare una volta: dolore con tutti gli stili.
Ho fatto un secondo ciclo di onde d’urto con scarsi risultati: finita la tregua di 48 ore post-seduta, il dolore tornava puntuale. Ho provato di nuovo con gli antinfiammatori senza alcun miglioramento.
In accordo con ortopedico e fisioterapista, sono andata da un fisiatra con questo risultato:
Sindrome da conflitto sottoacromiale dx in pz con encondroma calcifico in sede posterolaterale testa omerale.
All’EO: spalla anteposta con testa omerale elevata, ciò crea precoce conflitto nei movimenti di abduzione, elevazione, extrarotazione ed intrarotazione. Ha fatto terapia con onde d’urto senza risultati. Esiti di caduta sul gomito. Dolore in sede anteriore e sul trochite omerale.
Ho finito le sedute ieri, ma la spalla va già molto meglio da dopo la terza, nel senso che la mano dietro la schiena arriva quasi alla stessa altezza dell’altra, riesco a stare appoggiata, l’abduzione è normale. Nonostante le ultime tre sedute siano state incentrate su questo problema, l’unico movimento che continua ad essere doloroso è l’elevazione attorno ai 130 gradi e, se ho il braccio fermo da un pò, anche il gesto di bere fa male appena provo ad alzare il braccio.
Mi sono stati insegnati degli esercizi per rinforzare il trapezio da fare a casa e tra 2-3 settimane posso provare ad andare in piscina, anche se mi è stato consigliato di fare soprattutto rana all’inizio.
Da cosa potrebbe dipendere questo dolore? Posso sperare che passi o mi rassegno ed imparo a conviverci? Grazie!!
Cordiali saluti
In settembre, a seguito di un movimento brusco per evitare una scivolata nella vasca, mi sono fatta male la spalla: a dir la verità ha cominciato a farmi male il giorno dopo e non sono riuscita a muovere il braccio per tre giorni (qualsiasi movimento, notti in bianco). Nell’arco di una decina di giorni sembrava tutto a posto e sono tornata in piscina dopo tre settimane, avvertendo dolore solo a dorso. Ad un mese e mezzo dall’infortunio ero in grado di nuotare senza problemi, ma, il giorno dopo l’ultima nuotata, mi sono svegliata con la spalla di nuovo dolorante. Per paura di ritrovarmi con il braccio bloccato, mi sono rivolta all’ortopedico: tendinopatia del sovraspinoso, riposo, FANS, poi esercizi di rinforzo della cuffia. A fine novembre la spalla continuava a fare male e i movimenti erano limitati: abduzione dolorosa tra 70 e 90 gradi, elevazione, extrarotazione, portare la mano dietro la schiena. A dicembre ho fatto la RMN e subito dopo la TAC:
Referto RMN: Normorappresentato appare lo spazio di scorrimento sottoacromiale. Non si dimostrano alterazioni morfostrutturali a carico dei tendini del sovraspinato, del sottospinato e del sottoscapolare. Integro ed in sede appare il tendine del capolungo del bicipite.
Non evidenti alterazioni di spessore e segnale a carico del labbro glenoideo. Non falde fluide intrarticolari.
L'attenzione viene richiamata dalla presenza di una piccola immagine ovalare a margini netti (diametro massimo di circa 12mm), localizzata livello del versante postero-laterale della testa omerale, iperintensa nelle sequenze dipendenti dal T2, con margini netti ed alcune minute aree puntiformi contestuali di aspetto verosimilmente calcifico; tale reperto risulta di non univoca interpretazione diagnostica (encondroma?
Altro?) Si consiglia approfondimento diagnostico con TC.
Il referto della TAC ha solo confermato l’encondroma, ma dalle immagini sono emerse due piccole calcificazioni nel tendine del sovraspinato.
Referto della visita: sindrome periartritica della spalla destra. Attualmente non segni di instabilità. RMN e TAC sostanzialmente negative per patologie tendinee acute anche se sono presenti microcalcificazioni in corrispondenza del sopraspinato. Consiglio: sospendere al momento gli esercizi di rinforzo della cuffia dei rotatori e iniziare ciclo di onde d’urto.
Dopo la visita e prima delle onde d’urto sono caduta sul gomito, ma, a parte un pò di indolenzimento, la spalla non mi ha fatto più male del solito tanto da dimenticarmene per due mesi. Oltre ai movimenti dolorosi già citati, si è aggiunta l’impossibilità di stare appoggiata sul braccio causa dolore intenso in sede anteriore e sotto acromion.
Con le onde d’urto sono stata bene per una settimana tra la terza e la quarta seduta, poi tutto è tornato come prima. A fine ciclo ho ripreso a fare gli esercizi, anche se non riuscivo più a farli come prima, e ho provato a nuotare una volta: dolore con tutti gli stili.
Ho fatto un secondo ciclo di onde d’urto con scarsi risultati: finita la tregua di 48 ore post-seduta, il dolore tornava puntuale. Ho provato di nuovo con gli antinfiammatori senza alcun miglioramento.
In accordo con ortopedico e fisioterapista, sono andata da un fisiatra con questo risultato:
Sindrome da conflitto sottoacromiale dx in pz con encondroma calcifico in sede posterolaterale testa omerale.
All’EO: spalla anteposta con testa omerale elevata, ciò crea precoce conflitto nei movimenti di abduzione, elevazione, extrarotazione ed intrarotazione. Ha fatto terapia con onde d’urto senza risultati. Esiti di caduta sul gomito. Dolore in sede anteriore e sul trochite omerale.
Ho finito le sedute ieri, ma la spalla va già molto meglio da dopo la terza, nel senso che la mano dietro la schiena arriva quasi alla stessa altezza dell’altra, riesco a stare appoggiata, l’abduzione è normale. Nonostante le ultime tre sedute siano state incentrate su questo problema, l’unico movimento che continua ad essere doloroso è l’elevazione attorno ai 130 gradi e, se ho il braccio fermo da un pò, anche il gesto di bere fa male appena provo ad alzare il braccio.
Mi sono stati insegnati degli esercizi per rinforzare il trapezio da fare a casa e tra 2-3 settimane posso provare ad andare in piscina, anche se mi è stato consigliato di fare soprattutto rana all’inizio.
Da cosa potrebbe dipendere questo dolore? Posso sperare che passi o mi rassegno ed imparo a conviverci? Grazie!!
Cordiali saluti
[#1]
Buongiorno,
Leggendo la sua storia clinica, con il limite di non poterla visitare, mi orienterei verso una diagnosi di capsulite adesiva post-traumatica.
E' una patologia che spesso non ha alterazioni evidenti ad un esame Tc o RMN, si estrinseca con una limitazione dolorosa dell'articolarita della spalla e si giova di un trattamento fisioterapico.
Mi sembra che nel suo caso gli elementi ci siano tutti.
Credo che la sua spalla possa ulteriormente migliorare col tempo.
Le auguro una buona domenica.
Leggendo la sua storia clinica, con il limite di non poterla visitare, mi orienterei verso una diagnosi di capsulite adesiva post-traumatica.
E' una patologia che spesso non ha alterazioni evidenti ad un esame Tc o RMN, si estrinseca con una limitazione dolorosa dell'articolarita della spalla e si giova di un trattamento fisioterapico.
Mi sembra che nel suo caso gli elementi ci siano tutti.
Credo che la sua spalla possa ulteriormente migliorare col tempo.
Le auguro una buona domenica.
Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com
[#2]
Utente
Buongiorno, grazie per la risposta e la buona notizia che la mia spalla potrebbe migliorare con il tempo. Sono andata a leggere qualcosa sulla capsulite adesiva e, effettivamente, c'è una notevole somiglianza con la mia situazione. Ho anche letto che spesso ci vogliono mesi per uscirne: è rischioso o può essere persino utile andare in piscina fra 2-3 settimane come mi ha detto il fisioterapista? Si è raccomandato di dedicarmi soprattutto a rana e, se provo dorso o stile, di non fare la bracciata completa. Ho una gran voglia di tornare a nuotare, ma non vorrei peggiorare la situazione, intanto sto facendo tutti i giorni gli esercizi che mi sono stati insegnati:
-con una corda per alzare passivamente il braccio dx usando il sx
-con un cuscino da spingere contro il muro con il gomito abbassando ed alzando il braccio
-con un bastone dietro la schiena muovendo avanti ed indietro le spalle
-con un elastico da tirare in basso con le braccia flesse
Potrei provare a fare qualche esercizio per il trapezio anche in palestra o è meglio che continui con questi più dolci e senza pesi?
La prescrizione "decriptata" del fisiatra era questa:
Terapia manuale osteopatica 1/2 volte a settimana x 6 sedute
-portare in posteriorità testa omerale (spalla anteposta con testa omerale in anteriorità ed elevata)
- allungamento miofasciale muscoli pettorali
-tecniche miotensive
-emidiaframma dx
progressivamente insegnare esercizi rinforzo trapezio inferiore
Grazie e buona domenica anche a lei!!
-con una corda per alzare passivamente il braccio dx usando il sx
-con un cuscino da spingere contro il muro con il gomito abbassando ed alzando il braccio
-con un bastone dietro la schiena muovendo avanti ed indietro le spalle
-con un elastico da tirare in basso con le braccia flesse
Potrei provare a fare qualche esercizio per il trapezio anche in palestra o è meglio che continui con questi più dolci e senza pesi?
La prescrizione "decriptata" del fisiatra era questa:
Terapia manuale osteopatica 1/2 volte a settimana x 6 sedute
-portare in posteriorità testa omerale (spalla anteposta con testa omerale in anteriorità ed elevata)
- allungamento miofasciale muscoli pettorali
-tecniche miotensive
-emidiaframma dx
progressivamente insegnare esercizi rinforzo trapezio inferiore
Grazie e buona domenica anche a lei!!
[#5]
Utente
Buongiorno, ho una domanda, ma prima la aggiorno sull'andamento. Fino al 19 maggio ho fatto gli esercizi tutti i giorni e sono anche andata a nuotare un paio di volte, facendo soprattutto rana come mi aveva suggerito il fisioterapista. Ho provato a fare anche qualche vasca a stile (facendo la bracciata dolcemente tutto bene, un po' di dolore se forzo) e a dorso (doloroso). Sono rimasta soddisfatta durante e dopo le nuotate, ma dopo un paio di giorni si è riacutizzato il dolore per due giorni, soprattutto la prima volta. Un po' di dolore c'è sempre nell'alzare il braccio piegato sia frontalmente che lateralmente. Poi il terremoto ha sconvolto la vita e la quotidianità di tanti paesi dell'Emilia (il mio è a pochi km dall'epicentro della scossa del 20 maggio), per due settimane ho abbandonato gli esercizi perchè non erano la mia priorità e non ho ancora avuto il coraggio di tornare in piscina perchè sono sempre in allerta. Dopo qualche notte passata sul divano, ho fatto ritorno nel mio letto, rigorosamente vestita e pronta a qualsiasi evenienza: essendo il letto contro il muro, l'unica via di fuga è a destra e per forza dormo sul lato della spalla malmessa tutta la notte. In quel momento sono troppo tesa, ma non mi pare che mi faccia male, però quando mi sveglio è indolenzita e dolorante: questo può peggiorare la situazione?
Prima dello sconvolgimento alternavo: una notte su un fianco e una sull'altro, ma adesso non riesco proprio ed è già un buon segno riuscire a dormire..
Cordiali saluti
Prima dello sconvolgimento alternavo: una notte su un fianco e una sull'altro, ma adesso non riesco proprio ed è già un buon segno riuscire a dormire..
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4.1k visite dal 20/04/2012.
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