Algodistrofia
Gentili dottori,
volevo chiedere un parere su una diagnosi fatta a mia cugina. Circa un mese fa ha iniziato aa avverire dei dolori forti alla gamba sinistra e in modo particolare al piede che dopo qualche giorno ha cominciato a gonfiarsi, soprattutto ai lati dei malleoli, e a diventare rosso. Nel frattempo le compare anche la febbre a 38° per cui va dal medico di base che le prescrive antibiotico (augmentin) e cortisone (deltacortene 25mg a scalare) per una settimana. Durante l'assunzione dei farmaci, la febbre scompare, così come il dolore al piede, mentre il gonfiore, seppur minore, resta; ma due giorni dopo aver interrotto il cortisone, si ripresenta il dolore forte al piede che si gonfia di nuovo, si fa rosso (soprattutto ai lati della caviglia, intorno ai malleoli) e diventa violaceo quando è abbassato. Sempre il medico di base le dice di riprendere cortisone e antibiotico e prenotare una visita ortopedica.
Andata dall'ortopedico, questi non ha voluto cambiare la cura in quanto, non ritenendo la cosa di origine ortopedica, le ha cosigliato di vedere un infettivologo il quale, a sua volta, ha escluso che potesse trattarsi di qualche malattia infettiva e le ha consigliato un'ecografia da cui è emersa una tenosinovite e due importanti versamenti.
Intanto mia cugina cerca di scalare (sotto consiglio del medico curante) il cortisone per la seconda volta e neanche questa volta ci riesce perchè il piede le si rigonfia e le ritorna la febbre (l'antibiotico non glielo hanno voluto togliere per sicurezza) per cui è costretta a riprenderlo daccapo.
Tornata dall'ortopedico, questi è sempre più convinto che non sia di sua competenza e allora mia cugina cambia medico (sono passati circa 20 giorni dall'inizio dei sintomi). Il secondo ortopedico decide di ricoverarla e le fa una risonanza magnetica senza contrasto (in tutto questo nessuno le ha mai prescritto le analisi del sangue e non glele hanno fatte fare nemmeno durante il ricovero) dalla quale emerge un'algodistrofia (10mesi fa ha avuto un incidente). Le danno la cura, le scalano il cortisone, le tolgono l'antibioico e la mandano a casa ma dopo 3 giorni le ritorna la febbre che oscilla durante il giorno fino a un massimo di 38°, le si rigonfia il piede e ritorna il dolore. Tutto quello che l'ortopedico dice è: "non è normale avere la febbre con l'algodistrofia".
Noi non sappiamo più a chi rivolgerci e cosa fare. E se stessimo sbagliando tutto? Se stessimo perdendo del tempo prezioso? E' vero che l'algodistrofia non porta la febbre? A me sembra di aver letto di si ma l'ortopedico continua a dire di no. Cosa dobbiamo fare? Da chi dovremmo andare? Ci hanno abbandonato a noi stessi. Vogliate aiutarci anche solo con qualche consiglio.
Vi ringrazio per la cortese attenzione, cordiali saluti.
volevo chiedere un parere su una diagnosi fatta a mia cugina. Circa un mese fa ha iniziato aa avverire dei dolori forti alla gamba sinistra e in modo particolare al piede che dopo qualche giorno ha cominciato a gonfiarsi, soprattutto ai lati dei malleoli, e a diventare rosso. Nel frattempo le compare anche la febbre a 38° per cui va dal medico di base che le prescrive antibiotico (augmentin) e cortisone (deltacortene 25mg a scalare) per una settimana. Durante l'assunzione dei farmaci, la febbre scompare, così come il dolore al piede, mentre il gonfiore, seppur minore, resta; ma due giorni dopo aver interrotto il cortisone, si ripresenta il dolore forte al piede che si gonfia di nuovo, si fa rosso (soprattutto ai lati della caviglia, intorno ai malleoli) e diventa violaceo quando è abbassato. Sempre il medico di base le dice di riprendere cortisone e antibiotico e prenotare una visita ortopedica.
Andata dall'ortopedico, questi non ha voluto cambiare la cura in quanto, non ritenendo la cosa di origine ortopedica, le ha cosigliato di vedere un infettivologo il quale, a sua volta, ha escluso che potesse trattarsi di qualche malattia infettiva e le ha consigliato un'ecografia da cui è emersa una tenosinovite e due importanti versamenti.
Intanto mia cugina cerca di scalare (sotto consiglio del medico curante) il cortisone per la seconda volta e neanche questa volta ci riesce perchè il piede le si rigonfia e le ritorna la febbre (l'antibiotico non glielo hanno voluto togliere per sicurezza) per cui è costretta a riprenderlo daccapo.
Tornata dall'ortopedico, questi è sempre più convinto che non sia di sua competenza e allora mia cugina cambia medico (sono passati circa 20 giorni dall'inizio dei sintomi). Il secondo ortopedico decide di ricoverarla e le fa una risonanza magnetica senza contrasto (in tutto questo nessuno le ha mai prescritto le analisi del sangue e non glele hanno fatte fare nemmeno durante il ricovero) dalla quale emerge un'algodistrofia (10mesi fa ha avuto un incidente). Le danno la cura, le scalano il cortisone, le tolgono l'antibioico e la mandano a casa ma dopo 3 giorni le ritorna la febbre che oscilla durante il giorno fino a un massimo di 38°, le si rigonfia il piede e ritorna il dolore. Tutto quello che l'ortopedico dice è: "non è normale avere la febbre con l'algodistrofia".
Noi non sappiamo più a chi rivolgerci e cosa fare. E se stessimo sbagliando tutto? Se stessimo perdendo del tempo prezioso? E' vero che l'algodistrofia non porta la febbre? A me sembra di aver letto di si ma l'ortopedico continua a dire di no. Cosa dobbiamo fare? Da chi dovremmo andare? Ci hanno abbandonato a noi stessi. Vogliate aiutarci anche solo con qualche consiglio.
Vi ringrazio per la cortese attenzione, cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
la febbre non è di solito un sintomo caratteristico della sindrome algodistrofica.
E' stata visitata da un reumatologo per escludere problemi autoimmuni? Sono stati fatti esami del sangue per forme reumatiche? Sono state escluse altre cause della febbre, provenienti da altri distretti corporei? Anche questa potrebbe essere una strada da percorrere, ma ovviamente non possiamo pretendere tramite consulto on-line di arrivare ad una diagnosi, fondamentale è la valutazione clinica del paziente, sempre.
Cordiali saluti.
la febbre non è di solito un sintomo caratteristico della sindrome algodistrofica.
E' stata visitata da un reumatologo per escludere problemi autoimmuni? Sono stati fatti esami del sangue per forme reumatiche? Sono state escluse altre cause della febbre, provenienti da altri distretti corporei? Anche questa potrebbe essere una strada da percorrere, ma ovviamente non possiamo pretendere tramite consulto on-line di arrivare ad una diagnosi, fondamentale è la valutazione clinica del paziente, sempre.
Cordiali saluti.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
[#2]
Utente
Gentile dottor Nucci,
La ringrazio per avermi risposto così velocemente. C'è da non crederci ma al momento del primo ricovero (dico primo perchè stamattina l'ortopedico l'ha fatta ricoverare di nuovo) non le hanno fatto nessun prelievo, nè tantomeno i medici che abbiamo visto precedentemente ci hanno detto di fare determinate analisi.
Stamattina, per fortuna, già si parlava di fare i controlli che Lei ha accennato... possibile che la prima volta non siano venuti in mente? E' vergognoso dimettere una paziente senza avere delle analisi in mano e non sto parlando nemmeno di un ospedaletto qualunque, ma di una clinica inserita tra le eccellenze del nord... senza parole...
Mi scusi per lo sfogo. Ora si spera che si riesca a capire qualcosa in più per risolvere definitivamente questa situazione.
Grazie ancora, cordiali saluti.
La ringrazio per avermi risposto così velocemente. C'è da non crederci ma al momento del primo ricovero (dico primo perchè stamattina l'ortopedico l'ha fatta ricoverare di nuovo) non le hanno fatto nessun prelievo, nè tantomeno i medici che abbiamo visto precedentemente ci hanno detto di fare determinate analisi.
Stamattina, per fortuna, già si parlava di fare i controlli che Lei ha accennato... possibile che la prima volta non siano venuti in mente? E' vergognoso dimettere una paziente senza avere delle analisi in mano e non sto parlando nemmeno di un ospedaletto qualunque, ma di una clinica inserita tra le eccellenze del nord... senza parole...
Mi scusi per lo sfogo. Ora si spera che si riesca a capire qualcosa in più per risolvere definitivamente questa situazione.
Grazie ancora, cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.2k visite dal 18/04/2012.
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