Algia plantare
Buongiorno.
Dal mese di agosto soffro di un'algia plantare provocata da una corsa sportiva praticata con scarpe da ginnastica inadatte (=che non ammortizzavano l'impatto col suolo) e da allora ho fastidi ogni volta che mi alzo non solo dal letto la mattina, ma anche dalla sedia durante la giornata.
Le radiografie non hanno evidenziato spine calcaneali, l'ecografia (che risale alla fine dell'anno scorso) invece parla di bursite bilaterale e fascite bilaterale.
Oltre a terapie con FANS effettuate nel primo periodo, ho fatto un primo ciclo di 4 onde d'urto nel mese di novembre ed un altro ciclo di 3 onde d'urto nel mese di febbraio 2012.
Dalla fine dell'anno scorso, uso scarpe piu' comode (con alzatacco in lattice) nella vita di tutti i giorni e faccio esercizi di allungamento dei tendini.
Ad oggi (10 aprile 2012), tuttavia, sto al punto di partenza o quasi: corsa sportiva non ne faccio dalla data dell'infortunio, il dolore non e' acuto come allora ma c'e' sempre, e se premo il dito contro l'inserzione dei tendini sui talloni il dolore si acuisce.
L'unica cosa che sembra darmi un po' di miglioramento e' lo streching quotidiano per allungare i tendini, ma basta che interrompo tali esercizi per una settimana ed ecco che il problema si ripresenta uguale a prima.
Sono quindi ovviamente molto scoraggiato e non so come comportarmi, cos'altro tentare o conviverci.
Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
Dal mese di agosto soffro di un'algia plantare provocata da una corsa sportiva praticata con scarpe da ginnastica inadatte (=che non ammortizzavano l'impatto col suolo) e da allora ho fastidi ogni volta che mi alzo non solo dal letto la mattina, ma anche dalla sedia durante la giornata.
Le radiografie non hanno evidenziato spine calcaneali, l'ecografia (che risale alla fine dell'anno scorso) invece parla di bursite bilaterale e fascite bilaterale.
Oltre a terapie con FANS effettuate nel primo periodo, ho fatto un primo ciclo di 4 onde d'urto nel mese di novembre ed un altro ciclo di 3 onde d'urto nel mese di febbraio 2012.
Dalla fine dell'anno scorso, uso scarpe piu' comode (con alzatacco in lattice) nella vita di tutti i giorni e faccio esercizi di allungamento dei tendini.
Ad oggi (10 aprile 2012), tuttavia, sto al punto di partenza o quasi: corsa sportiva non ne faccio dalla data dell'infortunio, il dolore non e' acuto come allora ma c'e' sempre, e se premo il dito contro l'inserzione dei tendini sui talloni il dolore si acuisce.
L'unica cosa che sembra darmi un po' di miglioramento e' lo streching quotidiano per allungare i tendini, ma basta che interrompo tali esercizi per una settimana ed ecco che il problema si ripresenta uguale a prima.
Sono quindi ovviamente molto scoraggiato e non so come comportarmi, cos'altro tentare o conviverci.
Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
[#1]
Buonasera,
il suo racconto sembra evidenziare una tendinopatia cronica. Lei parla dei tendini che si inseriscono sui talloni e presumo si tratti dei tandini d'achille.
Normalmente, a meno di grosse calcificazioni, le radiografie non danno utili informazioni in questo genere di patologie, molto meglio eseguire un'ecografia e dopo consultare uno specialista per avere una diagnodi ed una terapia.
un cordiale saluto
il suo racconto sembra evidenziare una tendinopatia cronica. Lei parla dei tendini che si inseriscono sui talloni e presumo si tratti dei tandini d'achille.
Normalmente, a meno di grosse calcificazioni, le radiografie non danno utili informazioni in questo genere di patologie, molto meglio eseguire un'ecografia e dopo consultare uno specialista per avere una diagnodi ed una terapia.
un cordiale saluto
Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com
[#2]
Ex utente
Si', grazie, intendevo i tendini d'Achille.
E se, come penso, l'eco evidenzi ancora bursite e fascite plantare? dopo 2 cicli di onde d'urto secondo lei e' ancora il caso di insistere con questo trattamento? si puo' tentare qualcos'altro o devo abituarmi a questo fastidio?
grazie mille per la disponibilita'.
E se, come penso, l'eco evidenzi ancora bursite e fascite plantare? dopo 2 cicli di onde d'urto secondo lei e' ancora il caso di insistere con questo trattamento? si puo' tentare qualcos'altro o devo abituarmi a questo fastidio?
grazie mille per la disponibilita'.
[#3]
Le onde d'urto hanno un effetto soprattutto sulle calcificazioni, che nel suo caso non sono presenti.
Probabilmente sarà il caso di cambiare tipo di fisioterapia, ma e' difficile ragionare su ipotesi senza un riscontro strumentale.
Esegua la Ecografia e poi, se vorrà, ne riparliamo.
Buona domenica.
Probabilmente sarà il caso di cambiare tipo di fisioterapia, ma e' difficile ragionare su ipotesi senza un riscontro strumentale.
Esegua la Ecografia e poi, se vorrà, ne riparliamo.
Buona domenica.
[#5]
Ex utente
Buonasera, dottore,
la aggiorno sul risultato dell'ecografia di oggi 16/5/12:
"Lieve fascite plantare, dx e sx.
Bilateralmente, stria calcifica a livello dell'inserzione tendinea achillea; concomita piccola falda liquida sotto-tendinea come per borsite di grado lieve.
Non sono presenti formazioni espansive.
regolare rappresentazione delle strutture muscolari".
Quindi, sono presenti calcificazioni ora che nemmeno la radiografia e l'ecografia del 31/10/11 evidenziavano: e questo nonostante le 4 onde d'urto di novembre scorso e le 3 di questo febbraio, ed è proprio questo che mi lascia spiazzato.
Cosa posso fare alla luce di questa nuova eco?
Grazie mille.
la aggiorno sul risultato dell'ecografia di oggi 16/5/12:
"Lieve fascite plantare, dx e sx.
Bilateralmente, stria calcifica a livello dell'inserzione tendinea achillea; concomita piccola falda liquida sotto-tendinea come per borsite di grado lieve.
Non sono presenti formazioni espansive.
regolare rappresentazione delle strutture muscolari".
Quindi, sono presenti calcificazioni ora che nemmeno la radiografia e l'ecografia del 31/10/11 evidenziavano: e questo nonostante le 4 onde d'urto di novembre scorso e le 3 di questo febbraio, ed è proprio questo che mi lascia spiazzato.
Cosa posso fare alla luce di questa nuova eco?
Grazie mille.
[#6]
Ex utente
Buongiorno, dottore, la aggiorno sulla mia situazione che è pressoché invariata.
Dal mese di agosto 2011 soffro di un'algia plantare provocata da una corsa sportiva praticata con scarpe da ginnastica inadatte (=che non ammortizzavano l'impatto col suolo) e da allora ho fastidi ogni volta che mi alzo non solo dal letto la mattina, ma anche dalla sedia durante la giornata.
Dopo un po' di tempo in piedi, poi, avverto il bisogno di sedermi od almeno appoggiarmi al muro.
Le radiografie non avevano evidenziato spine calcaneali, l'ecografia (che risale alla fine dell'anno scorso) invece parla di bursite bilaterale e fascite bilaterale.
Oltre a terapie con ghiaccio e FANS effettuate nel primo periodo, ho fatto un primo ciclo di 4 onde d'urto nel mese di novembre ed un altro ciclo di 3 onde d'urto nel mese di febbraio 2012.
Dalla fine dell'anno scorso, uso scarpe piu' comode (con alzatacco in lattice) nella vita di tutti i giorni.
Dopo l'ecografia di maggio (che mostrava la persistenza di fascite e bursite, più strie calcifiche in prossimità del tendine achilleo che prima non c’erano), ho fatto allora una settimana di TECARterapia e l'ecografia successiva, fatta dallo stesso ecografista, ha rilevato la scomparsa di bursite e fascite da entrambi i piedi, e presenza di calcificazioni puntiformi.
Si è deciso allora di effettuare un terzo ciclo di onde d'urto di 4 sessioni per tallone, tuttavia il problema persiste; anzi, nell'ultima seduta il fisioterapista con la sonda dell'apparecchio ha toccato la pianta del piede, ed alla mia reazione di grande dolore mi ha detto che la fascite secondo lui c'è ancora.
Ad oggi (27 agosto 2012), sto al punto di partenza o quasi: corsa sportiva non ne faccio dalla data dell'infortunio, il dolore non e' acuto come allora ma c'e' sempre, e se premo il dito contro l'inserzione dei tendini sui talloni il dolore si acuisce.
Un altro sintomo che ho, e che non ho scritto prima, è che dopo un po' di tempo in piedi, poi, avverto il bisogno di sedermi od almeno appoggiarmi al muro.
La ringrazio in anticipo per la risposta.
Dal mese di agosto 2011 soffro di un'algia plantare provocata da una corsa sportiva praticata con scarpe da ginnastica inadatte (=che non ammortizzavano l'impatto col suolo) e da allora ho fastidi ogni volta che mi alzo non solo dal letto la mattina, ma anche dalla sedia durante la giornata.
Dopo un po' di tempo in piedi, poi, avverto il bisogno di sedermi od almeno appoggiarmi al muro.
Le radiografie non avevano evidenziato spine calcaneali, l'ecografia (che risale alla fine dell'anno scorso) invece parla di bursite bilaterale e fascite bilaterale.
Oltre a terapie con ghiaccio e FANS effettuate nel primo periodo, ho fatto un primo ciclo di 4 onde d'urto nel mese di novembre ed un altro ciclo di 3 onde d'urto nel mese di febbraio 2012.
Dalla fine dell'anno scorso, uso scarpe piu' comode (con alzatacco in lattice) nella vita di tutti i giorni.
Dopo l'ecografia di maggio (che mostrava la persistenza di fascite e bursite, più strie calcifiche in prossimità del tendine achilleo che prima non c’erano), ho fatto allora una settimana di TECARterapia e l'ecografia successiva, fatta dallo stesso ecografista, ha rilevato la scomparsa di bursite e fascite da entrambi i piedi, e presenza di calcificazioni puntiformi.
Si è deciso allora di effettuare un terzo ciclo di onde d'urto di 4 sessioni per tallone, tuttavia il problema persiste; anzi, nell'ultima seduta il fisioterapista con la sonda dell'apparecchio ha toccato la pianta del piede, ed alla mia reazione di grande dolore mi ha detto che la fascite secondo lui c'è ancora.
Ad oggi (27 agosto 2012), sto al punto di partenza o quasi: corsa sportiva non ne faccio dalla data dell'infortunio, il dolore non e' acuto come allora ma c'e' sempre, e se premo il dito contro l'inserzione dei tendini sui talloni il dolore si acuisce.
Un altro sintomo che ho, e che non ho scritto prima, è che dopo un po' di tempo in piedi, poi, avverto il bisogno di sedermi od almeno appoggiarmi al muro.
La ringrazio in anticipo per la risposta.
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