Fascite plantare?
Salve a tutti e Buona Pasqua, innanzituutto!
Vi scrivo perchè é un mese e mezzo che non posso più permettermi di fare una passeggiata, abitudine che ho da anni e la cosa mi sta buttando giù anche psicologicamente.
Cammino da una vita se non nuoto o faccio bici, ma avendo avuto una grave infiammazione agli psoas erano mesi che camminavo per un'ora e mezza al giorno, non potendo fare altro. Avevo gia fatto un test del passo dove risultavo supinatrice col piede sinistro, ma prima del mese di febbraio quando ho iniziato un corso di yoga, non avevo avuto mai problemi. Purtroppo l'insegnante mi ha sottoposta a delle posizioni che usavano l'equilibrio sulle piante dei piedi con lo stesso grado di difficoltà di persone che le praticavano da anni. Avevo anche ricominciato a fare un po' di palestra ma solo mezz'ora di cyclette e interno ed esterno cosce e la macchina dei polpacci, che eseguivo da scalza. Il corso di yoga era il martedì ed il giovedì, mentre ero stata in palestra mercoledì. La sera del mercoledì avevo un lieve fastidio da sovraccarico al piede sin. sotto al quale porto un plantare di rialzo di 4 mm da circa 3 mesi per via di un'asimmetria del bacino. La mattina seguente mi sono svegliata con una sensazione di crampo, che comunque mi permetteva di camminare. Purtroppo ho fatto l'errore di fare una passeggiata a passo veloce nel pomeriggio, sperando che il tutto si sarebbe sciolto e invece dopo un'ora e mezza di dolorino stazionario, improvvisamente é arrivata la fitta, simile ad uno srrrtrappo, sotto l'apneurosi che mi ha costretto a chiedere un passaggio. La stessa sera mi sono recata dal fisioterapista che mi ha cominciato subito laser ed ultrasuoni per 5 giorni e poi 12 tecar, Ma sebbene si sia ridotto moltissimo, il tutto non é passato. Cambiando scarpe la situazione é migliorata ma il fisioterapista trova sempre la pianta del piede un po' gonfia, mi ha sospeso le terapie, consigliandomi di fare degli esami. Ritenendo il radiologo inutile l'ecografia, ho fatto una risonanza dall'esito completamente negativo.
Ora non so cosa pensare, se sto a riposo il dolore sembra sparire e se esco cammino tranquillamente, ma bastano dieci minuti per risentire l'infiammazione e il formicolio. L'origine del dolore é nell'apneurosi per spostarsi all'avampiede. Le talloniere sono peggiorative, in quanto spingono e il mio piede non vuole sentire superfici rigide. Non ho alcun dolore nello stretching della pianta.
Sapreste dirmi se c'é qualche esame che vada più a fondo nel problema, vista l'inutilità della risonanza. Devo fare davvero le onde d'urto per risolvere?
Grazie per l'attenzione e vi ringrazio anticipatamente.
Vi scrivo perchè é un mese e mezzo che non posso più permettermi di fare una passeggiata, abitudine che ho da anni e la cosa mi sta buttando giù anche psicologicamente.
Cammino da una vita se non nuoto o faccio bici, ma avendo avuto una grave infiammazione agli psoas erano mesi che camminavo per un'ora e mezza al giorno, non potendo fare altro. Avevo gia fatto un test del passo dove risultavo supinatrice col piede sinistro, ma prima del mese di febbraio quando ho iniziato un corso di yoga, non avevo avuto mai problemi. Purtroppo l'insegnante mi ha sottoposta a delle posizioni che usavano l'equilibrio sulle piante dei piedi con lo stesso grado di difficoltà di persone che le praticavano da anni. Avevo anche ricominciato a fare un po' di palestra ma solo mezz'ora di cyclette e interno ed esterno cosce e la macchina dei polpacci, che eseguivo da scalza. Il corso di yoga era il martedì ed il giovedì, mentre ero stata in palestra mercoledì. La sera del mercoledì avevo un lieve fastidio da sovraccarico al piede sin. sotto al quale porto un plantare di rialzo di 4 mm da circa 3 mesi per via di un'asimmetria del bacino. La mattina seguente mi sono svegliata con una sensazione di crampo, che comunque mi permetteva di camminare. Purtroppo ho fatto l'errore di fare una passeggiata a passo veloce nel pomeriggio, sperando che il tutto si sarebbe sciolto e invece dopo un'ora e mezza di dolorino stazionario, improvvisamente é arrivata la fitta, simile ad uno srrrtrappo, sotto l'apneurosi che mi ha costretto a chiedere un passaggio. La stessa sera mi sono recata dal fisioterapista che mi ha cominciato subito laser ed ultrasuoni per 5 giorni e poi 12 tecar, Ma sebbene si sia ridotto moltissimo, il tutto non é passato. Cambiando scarpe la situazione é migliorata ma il fisioterapista trova sempre la pianta del piede un po' gonfia, mi ha sospeso le terapie, consigliandomi di fare degli esami. Ritenendo il radiologo inutile l'ecografia, ho fatto una risonanza dall'esito completamente negativo.
Ora non so cosa pensare, se sto a riposo il dolore sembra sparire e se esco cammino tranquillamente, ma bastano dieci minuti per risentire l'infiammazione e il formicolio. L'origine del dolore é nell'apneurosi per spostarsi all'avampiede. Le talloniere sono peggiorative, in quanto spingono e il mio piede non vuole sentire superfici rigide. Non ho alcun dolore nello stretching della pianta.
Sapreste dirmi se c'é qualche esame che vada più a fondo nel problema, vista l'inutilità della risonanza. Devo fare davvero le onde d'urto per risolvere?
Grazie per l'attenzione e vi ringrazio anticipatamente.
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Gentile signora si rivolga ad un medico specialista ortopedico per farsi curare, veda se sia il caso di una ecografia ;
Fatta una diagnosi chiara e precisa, se vi è una fascite plantare veramente esegua della fisochinesiterapia appropriata guidata da uno specialista Fisiatra.
Cordiali saluti
Fatta una diagnosi chiara e precisa, se vi è una fascite plantare veramente esegua della fisochinesiterapia appropriata guidata da uno specialista Fisiatra.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 08/04/2012.
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