Dolore alla deambulazione
Gerntili dottori,
piu' di un anno fa ruppi l'astragalo,distacco parcellare,poi ebbi una lenta ripresa della deambulazione in quanto avevo dei forti dolori che mi rendevano zoppo,finchè non si evidenzio' una osteopenia che mi impediva di andare in punta di piede e sostenere correttamente il carico nella fase"propulsiva": una volta guarito da quel dolore se ne è presentato col tempo uno diverso, direi piu' insidioso. Anzitutto noto che nella fase di "atterraggio"dal passo, quando cioè il tallone poggia a terra,non riesco col piede malato ad ammortizzare, cioè non sono morbido e progressivo nel mettere giu' la pianta,io dico che ho l'ammortizzatore del piede senza aria...
a piede scalzo o con mocassini soffro abbastanza, meglio con scarpe da ginnastica,anche se dopo un po' anche con quelle, sento una scossa con una sorta di "crik"che mi si irradia, o almeno io avverto cosi',al dito anulare,google mi dice si chiami pondulo...Oggi invece ho delle scarpe diverse,dei mezzi stivaletti stile inglese con suola in gomma ed elastico alla caviglia,e dopo dieci minuti avverto dolore alla deambulazione su tutta la pianta,anche un po'al tallone, e anche col piede in scarico permane un indolensimento,togliendo la scarpa migliora e mi rimane solo da provvedere al prurito, il fresco del pavimento da sollievo...è più di un anno che ne soffro e penso che ormai sia passato abbastanza tempo per asserire che ho un qualche problema...per l'esperienza avuta non mi pare un dolore osseo o riferibile e simile a quello dell'osteopenia. Puo' essere che la lenta guarigione e il camminare in condizioni di impauperimento osseo mi abbia causato una sofferenza a qualche nervo? Il timorer principale è di fare indagini senza avere un riscontro del dolore, per l'osteopenia ci sono volute tre radiografie e tre mesi per avere la soddisfazione di capire cosa avessi. Vorrei un indirizzo per chiedere al mio medico di base di fare l'esame x y con lo specialista giusto per questo tipo di sintomatologia,non so se fisiatra ortopedico o chi altri....Aggiungo che causa deambulazione forzata con zoppia, un anno fa ho avuto episodi ravvicinatri di lombalgia acuta che mi lasciavano completamente bloccato, con successivo riscontro di due ernie discali l5s1 ed l2l3, che attualemente non mi danno piu'0 di tanto noia, se non delle parestesie abbastnza frequenti...Ne soffrivo n po' anche prima dato che ho anche familiarità per problemi di circolazione...
Sperando di essere stato abbastanza chiaro nel descrivere i sintomi attendo un cortese riscontro, grazie
piu' di un anno fa ruppi l'astragalo,distacco parcellare,poi ebbi una lenta ripresa della deambulazione in quanto avevo dei forti dolori che mi rendevano zoppo,finchè non si evidenzio' una osteopenia che mi impediva di andare in punta di piede e sostenere correttamente il carico nella fase"propulsiva": una volta guarito da quel dolore se ne è presentato col tempo uno diverso, direi piu' insidioso. Anzitutto noto che nella fase di "atterraggio"dal passo, quando cioè il tallone poggia a terra,non riesco col piede malato ad ammortizzare, cioè non sono morbido e progressivo nel mettere giu' la pianta,io dico che ho l'ammortizzatore del piede senza aria...
a piede scalzo o con mocassini soffro abbastanza, meglio con scarpe da ginnastica,anche se dopo un po' anche con quelle, sento una scossa con una sorta di "crik"che mi si irradia, o almeno io avverto cosi',al dito anulare,google mi dice si chiami pondulo...Oggi invece ho delle scarpe diverse,dei mezzi stivaletti stile inglese con suola in gomma ed elastico alla caviglia,e dopo dieci minuti avverto dolore alla deambulazione su tutta la pianta,anche un po'al tallone, e anche col piede in scarico permane un indolensimento,togliendo la scarpa migliora e mi rimane solo da provvedere al prurito, il fresco del pavimento da sollievo...è più di un anno che ne soffro e penso che ormai sia passato abbastanza tempo per asserire che ho un qualche problema...per l'esperienza avuta non mi pare un dolore osseo o riferibile e simile a quello dell'osteopenia. Puo' essere che la lenta guarigione e il camminare in condizioni di impauperimento osseo mi abbia causato una sofferenza a qualche nervo? Il timorer principale è di fare indagini senza avere un riscontro del dolore, per l'osteopenia ci sono volute tre radiografie e tre mesi per avere la soddisfazione di capire cosa avessi. Vorrei un indirizzo per chiedere al mio medico di base di fare l'esame x y con lo specialista giusto per questo tipo di sintomatologia,non so se fisiatra ortopedico o chi altri....Aggiungo che causa deambulazione forzata con zoppia, un anno fa ho avuto episodi ravvicinatri di lombalgia acuta che mi lasciavano completamente bloccato, con successivo riscontro di due ernie discali l5s1 ed l2l3, che attualemente non mi danno piu'0 di tanto noia, se non delle parestesie abbastnza frequenti...Ne soffrivo n po' anche prima dato che ho anche familiarità per problemi di circolazione...
Sperando di essere stato abbastanza chiaro nel descrivere i sintomi attendo un cortese riscontro, grazie
[#1]
Buonasera,
Dal suo racconto non e' facile, senza poterla visitare, capire quale possa essere il suo problema.
Sicuramente una visita ortopedica sarebbe opportuna e, se dovessi consigliarle un esame, l consiglierei una baropodometria, cioè un esame computerizzato che analizza il passo e le zone di carico sulla pianta del piede.
Penso che la frattura dell'astragalo sia stata secondaria ad un importante trauma distorsivo, per cui non e' da escludere che sia residuata una certa instabilità dell'articolazione, alla quale lei rimedia con un alterato modo di camminare.
La mia e' solo un'ipotesi, giusto per instradarla verso possibili spiegazioni.
Un cordiale saluto.
Dal suo racconto non e' facile, senza poterla visitare, capire quale possa essere il suo problema.
Sicuramente una visita ortopedica sarebbe opportuna e, se dovessi consigliarle un esame, l consiglierei una baropodometria, cioè un esame computerizzato che analizza il passo e le zone di carico sulla pianta del piede.
Penso che la frattura dell'astragalo sia stata secondaria ad un importante trauma distorsivo, per cui non e' da escludere che sia residuata una certa instabilità dell'articolazione, alla quale lei rimedia con un alterato modo di camminare.
La mia e' solo un'ipotesi, giusto per instradarla verso possibili spiegazioni.
Un cordiale saluto.
Dr. Paolo Sailis
paolo.sailis@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 06/04/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Osteoporosi
L'osteoporosi è una malattia dell'apparato scheletrico che provoca il deterioramento delle ossa. Come si riconosce, quali sono i fattori di rischio e come si cura?