Colonna lombosacrale

Vado per i 40 anni e nell'estate scorsa sono rimasto piegato con la schiena. Finora avevo avuto qualche fastidio, ma niente più, questa era la prima volta che succedeva in modo così deciso.
Con l'aiuto di una fascia elastica e di alcune sedute dal fisioterapista la rigidità mi si è sciolta, ma la cosa non è mai rientrata completamente, nonostante lo stretching che ho continuato a fare anche a casa e nonostante abbia sospeso qualche seduta saltuaria di jogging, tantochè mi è risuccesso dopo alcuni mesi anche se con intensità inferiore.
Io l'avevo valutata come una lombocruralgia, in quanto in alcuni momenti il dolore si irradiava anche verso l'inguine e perchè la prima volta che mi successe avevo forzato un pò nel fare gli addominali.
Certo che poi, una bimba piccola a volte da sollevare, non aiuta a questo fine.
Avverto i sintomi nella parte destra, in particolare se contraggo la zona sacrale. A livello di movimenti non sono impedito più o meno in niente, ma la cosa è ositca a regredire, quindi il medico mi ha prescritto RM senza contrasto i cui esiti riporto:

Ridotta la lordosi lombare. Non alterazioni focali a carico del cono midollare.
Il disco intersomatico L5 -S1 i presenta ridotto di spessore con segni di degenerazione - disidratazione del nucleo polposo. Si riconosce una protrusione discale con aspetto di piccola focalità erniaria mediana - paramediana destra che determina impronta moderata sulla parete anteriore del sacco durale e sul tratto preforaminale intrarachideo della radice S1 di destra. Iniziali e limitati aspetti ipertrofico - degenerativi dei massicci articolari. Note di ipertrofia della muscolatura delle logge paravertebrali al passaggio lombosacrale.

Chiedo gentilmente Vs. parere e consigli sul da farsi.
Grazie.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Il referto descrive la sofferenza del disco L5-S1, che è disidratato , sporge nel canale vertebrale e presenta una piccola ernia del disco che prende contatto con la radice S1.
Tuttavia occorre ricordare ancora una volta che la RMN non ha nessun significato clinico da sè sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla Sua storia clinica, alla descrizione dei Suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa.
Consulti un medico fisiatra ( e non un fisioterapista, che non essendo medico non può visitare né prescrivere terapie mediche o fisiche) per una attenta valutazione del Suo stato e la visione delle immagini. Questa è l'unico modo per avere "consigli sul da farsi"
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it