Contropatia di secondo e terzo grado.
Buongiorno a tutti.
In data 27/02/2012, a seguito di un intervento in atroscopia al ginocchio sx per rottura del menisco mediale, mi è stata riscontrata una condropatia del condilo mediale di secondo e terzo grado. premetto che poco più di un anno fa, a seguito di un forte trauma al ginocchio, ho fatto la RM che però non parlava di condropatia ma di rottura del menisco. Ho fatto 13 sedute di fisiochinesiterapia ma credetemi faccio fatica a piegare il ginocchio, arrivo a fine giornata che zoppico. Il chirurgo non mi ha parlato della condropatia, sono venuto a conoscenza solo attraverso la visione della cartella clinica. Vi chiedo come mi devo comportare con la condropatia e se potete spigarmi meglio di cosa si tratta.
Vi ringrazio tanto.
In data 27/02/2012, a seguito di un intervento in atroscopia al ginocchio sx per rottura del menisco mediale, mi è stata riscontrata una condropatia del condilo mediale di secondo e terzo grado. premetto che poco più di un anno fa, a seguito di un forte trauma al ginocchio, ho fatto la RM che però non parlava di condropatia ma di rottura del menisco. Ho fatto 13 sedute di fisiochinesiterapia ma credetemi faccio fatica a piegare il ginocchio, arrivo a fine giornata che zoppico. Il chirurgo non mi ha parlato della condropatia, sono venuto a conoscenza solo attraverso la visione della cartella clinica. Vi chiedo come mi devo comportare con la condropatia e se potete spigarmi meglio di cosa si tratta.
Vi ringrazio tanto.
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Una condropatia di 2° e 3° grado, secondo la classificazione di Outerbridge, consiste in una particolare sofferenza della cartilagine ( può vedere le immagini al link: http://www.luigigrosso.net/artiinferioridoloreginocchio.htm ). Diciamo che una condropatia di 2° grado è rilevabile soprattutto durante un intervento artroscopico mentre una di 3° grado si potrebbe anche "vedere" a seguito di una RM. In questi casi alcuni autori propongono delle infiltrazioni endoarticolari di acido ialuronico ad alto peso molecolare che tradotto in termini comprensibili vorrebbe significare che si inietta nell'articolazione un sostanza che aiuta alla formazione di una sorta di tessuto sostitutivo della cartilagine atto a riempire i "buchi" che si sono formati nella cartilagine del ginocchio ma anche a "nutrire" la cartilagine stessa.
A tale terapia si aggiunge anche una terapia farmacologica generale.
Auguri
A tale terapia si aggiunge anche una terapia farmacologica generale.
Auguri
Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net
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