Plastica di rinforzo periferica del ginocchio tipo coker-arnold
Buon giorno.
Sono una giocatrice di pallavolo e beach, in passato agonistico ora solo per continuare nella mia passione.
Il 30 ottobre 2011 ho lesionato il legamento crociato anteriore, fatto visita privata dal dott. De Carli e operata a fine dicembre da lui al S,Andrea. Lui è nella squadra del Dott. Ferretti.
Mi hanno ricostruito il crociato anteriore con il gracile e il semi e poi applicato questa misteriosa e introvabile Plastica periferica secondo Coker Arnold. Su di essa su internet non si trova praticamente nulla se non il video pubblicato su youtube dell'operazione stessa.
A distanza di 3 mesi il ginocchio risponde bene, non ho avuto dolori, solo ora quando vado in iper estensione poggiandoci sopra scricchiola un pochino al lato o davanti, a secondo se lo spostamento è laterale o in avanti, come se si assestasse, mai ceduto e il preparatore atletico che mi stà seguendo ora dice che è normale, mentre naturalmente per l'operazione laterale non si pronuncia essendo anche per lui una cosa nuova... come per la fisioterapista che mi ha seguito prima.
Vorrei chiedere a voi cosa sapete di questo intervento di rinforzo ulteriore che ora, a distanza di 3 mesi, presenta visivamente un bozzo al lato esteriore dovuto all'operazione, e volevo chiedervi se si riassorbirà o comunque rimarrà un bozzo e anche il fatto che il ginocchio dietro presenta ancora un ematoma di colore nero, che sembra debba passare ma che in realtà rimane lì... sono una ragazza di 30 anni e alle gambe, oltre che la funzionalità motoria, ci tengo a quella visiva.
Anticipatamente vi ringrazio per l'attenzione.
Saluti
Sono una giocatrice di pallavolo e beach, in passato agonistico ora solo per continuare nella mia passione.
Il 30 ottobre 2011 ho lesionato il legamento crociato anteriore, fatto visita privata dal dott. De Carli e operata a fine dicembre da lui al S,Andrea. Lui è nella squadra del Dott. Ferretti.
Mi hanno ricostruito il crociato anteriore con il gracile e il semi e poi applicato questa misteriosa e introvabile Plastica periferica secondo Coker Arnold. Su di essa su internet non si trova praticamente nulla se non il video pubblicato su youtube dell'operazione stessa.
A distanza di 3 mesi il ginocchio risponde bene, non ho avuto dolori, solo ora quando vado in iper estensione poggiandoci sopra scricchiola un pochino al lato o davanti, a secondo se lo spostamento è laterale o in avanti, come se si assestasse, mai ceduto e il preparatore atletico che mi stà seguendo ora dice che è normale, mentre naturalmente per l'operazione laterale non si pronuncia essendo anche per lui una cosa nuova... come per la fisioterapista che mi ha seguito prima.
Vorrei chiedere a voi cosa sapete di questo intervento di rinforzo ulteriore che ora, a distanza di 3 mesi, presenta visivamente un bozzo al lato esteriore dovuto all'operazione, e volevo chiedervi se si riassorbirà o comunque rimarrà un bozzo e anche il fatto che il ginocchio dietro presenta ancora un ematoma di colore nero, che sembra debba passare ma che in realtà rimane lì... sono una ragazza di 30 anni e alle gambe, oltre che la funzionalità motoria, ci tengo a quella visiva.
Anticipatamente vi ringrazio per l'attenzione.
Saluti
Gentile utente,
Sta parlando di una plastica extraarticolare usata per ridurre il pivot-shift nelle lesioni complesse ligamentose del ginocchio, usata raramente da sola e più frequentemente in associazione ad altri interventi per dare una maggiore stabilità in alcuni particolari casi.
MacIntosh e Galway furono i primi ad usare questa tecnica nei primissimi anni settanta, ma poi altri la usarono e modificarono, tra cui Arnold.
Si prende una striscia di tratto ileo-tibiale e lo si usa come un "tirante esterno" per stabilizzare il ginocchio, attaccandolo sull'osso dopo avergli fatto fare "un pò di giri".
Per quanto riguarda l'estetica dell'intervento, le conviene chiedere a chi l'ha effettuato per capire quanto e quando recupererà.
Cordiali saluti.
Sta parlando di una plastica extraarticolare usata per ridurre il pivot-shift nelle lesioni complesse ligamentose del ginocchio, usata raramente da sola e più frequentemente in associazione ad altri interventi per dare una maggiore stabilità in alcuni particolari casi.
MacIntosh e Galway furono i primi ad usare questa tecnica nei primissimi anni settanta, ma poi altri la usarono e modificarono, tra cui Arnold.
Si prende una striscia di tratto ileo-tibiale e lo si usa come un "tirante esterno" per stabilizzare il ginocchio, attaccandolo sull'osso dopo avergli fatto fare "un pò di giri".
Per quanto riguarda l'estetica dell'intervento, le conviene chiedere a chi l'ha effettuato per capire quanto e quando recupererà.
Cordiali saluti.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

Utente
Grazie mille... sapere la storia della tecnica e la sua efficacia (se fatta a dovere naturalmente) mi ha sollevata.
Ho fatto la visita venerdì e anche nel completo riassorbimento del gonfiore, dov'è stata applicata la tecnica rimarrà una sorta di bozzo, vedremo poi l'evidenza, proprio per l'operazione da lei spiegata.
Grazie ancora.
Buon lavoro e cordiali saluti a lei.
Ho fatto la visita venerdì e anche nel completo riassorbimento del gonfiore, dov'è stata applicata la tecnica rimarrà una sorta di bozzo, vedremo poi l'evidenza, proprio per l'operazione da lei spiegata.
Grazie ancora.
Buon lavoro e cordiali saluti a lei.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 28.2k visite dal 24/03/2012.
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