Consigli/terapia ernia

Gentilissimo/i Dottore/i,
Vi scrivo per un consulto relativamente alla mia situazione, che descrivo di seguito:

PREMESSA:
Sono un ragazzo di 26 anni, alto 1,79 cm e peso 71 kg.
Da circa 7 anni svolgo prevalentemente una vita abbastanza sedentaria (e ricca di stress e nervosismi vari) che mi porta a stare molto tempo seduto davanti al computer per diversi motivi (studio, lavoro, svago). Durante questo periodo sono capitati eventi (partita a calcetto con amici, giochi da spiaggia durante il periodo estivo, trasporto di carichi e pesi) che peraltro in molti casi mi hanno poi portato diversi problemi evidentemente legati con la mia situazione che indicherò di seguito.
Segnalo altresì almeno un paio di anni (dal periodo 2003-2006) in cui ho praticato body building (sollevamento pesi mediante uso di stazione multifunzione ad uso domestico).
Inoltre, nel 2007 mi viene riscontrato mediante RM ENCEFALO E CERVICALE (senza contrasto), a seguito di sospette vertigini, una formazione erniaria estrusa paracentrale intraforaminale destra associata ad osteofita del margine somatico corrispondente in corrispondenza dello spazio intersomatico C3-4.

SITUAZIONE ATTUALE:
Lo scorso 3 Marzo a seguito di uno sforzo che mi ha portato a caricare/scaricare diversi pesi per un lavoro domestico che mi è stato richiesto ho subito il cosidetto "colpo della strega" che mi ha praticamente paralizzato completamente sul posto, costringendomi ad una vera e propria impresa per rientrare a casa e stendermi sul letto a totale riposo (durante tale spostamento credo di aver peggiorato ulteriormente la situazione). Dolori lancinanti con fitte tremende alla schiena e spasmi muscolari mi hanno letteralmente invalidato. Il medico generale mi ha prescritto una cura di 7 giorni a base di muscoril, voltaren e cortisone (tutte per via intramuscolare mediante iniezioni) che ho seguito stando a COMPLETO RIPOSO a letto.
A fine cura ho notato giust'appunto quel miglioramento che mi consentisse una piccola autonomia (quella necessaria per andare in bagno ad esempio), ma presentavo ancora importanti fastidi alla schiena con comparsa dopo poco anche di formicoli e dolori lungo tutta la gamba sx. Per tali motivi ho effettuato una RM
DORSO LOMBARE SACRALE e una visita ortopedica.
L'esito della visita ortopedica avvenuta in data 17 marzo è stata la seguente:
-RADICOLITE DI S1 DA DISCOPATIA L5-S1. terapia di altri 6 gg a base di nicetile, bentelan, miotens e orudis.
L'esito della RM è la seguente:
- IN CORRISPONDENZA DELLO SPAZIO INTERSOMATICO L4-5 PICCOLA FORMAZIONE ERNIARIA SOTTOLEGAMENTOSA, FOCALMENTE PROTRUSA IN SEDE POSTERIORE CENTRALE PARACENTRALE SINISTRA, CHE IMPRONTA LIEVEMENTE IL SACCO DURALE; SI ASSOCIA LIEVE IDRARTO BILATERALE; LIEVE DISCOATROSI ANCHE IN L5-S1.

DOMANDA:
Sulla base di quanto detto e descritto, è normale che dopo 19 giorni di riposo totale durante cui ho condotto 2 volte le cure a base di decontratturanti, cortisone, antinfiammatori sia ancora in uno stato di fastidio "?
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Il referto RM descrive la sofferenza di due dischi con un'ernia in L4-5 e una discoartrosi in L5-S1. A quanto risulta dalla visita i maggiori problemi derivano dalla irritazione di S1. Non è certo possibile esprimere pareri solo sulla base della Sua descrizione e sul referto della RMN.; per poterlo fare è indispensabile averLa visitata. Tuttavia se le terapie hanno avuto l'effetto di ridurre il dolore tanto da dichiarare adesso uno "stato di fastidio" direi che sono state efficaci. Tenga presente che una schiena in queste condizioni farà male spesso con ripetuti episodi di lombalgia acuta, e richiederà specifiche attenzioni nelle attività quotidiane, nel lavoro e nelle attività ricreative. Il Suo ortopedico ha gli elementi necessari per istruirla sul da farsi, sulle terapie mediche e fisiche che possono essere necessarie, che consentiranno di rendere gli episodi di lombalgia più rari, più brevi e di minore intensità.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr. Donati,
La ringrazio per la tempestiva risposta.
In merito a quanto da Lei detto, volevo chiarire a questo punto un paio di altre questioni, se è possibile ovviamente.

Le cure a base di cortisone, antinfiammatori, miotens, ecc. ecc. in dosi peraltro anche abbastanza "massiccie" non mi hanno impedito nella giornata di ieri di avere uno dei più brutti attacchi di dolore alla schiena (fitte tipo convulsioni, spasmi con livelli di dolore al limite dello svenimento da togliere il fiato per intenderci) della durata di 10 minuti...e la causa è scaturita da un banale aumento di pressione sanguigna dovuto ad una mia reazione emotiva particolare (nessuno sforzo fisico). Tenga conto che quando ho parlato di riposo totale, intendevo nel vero senso della parola, su 24 ore al giorno ne passo 23 a letto!!! e la restante ora cerco di fare qualche passo giusto per non perdere la tonicità muscolare (che però credo sia ormai persa...e questo potrebbe essere un altro grave problema per me)... a questo punto non so neanche se e cosa devo fare...lo stare in piedi e il camminare/stare seduto alla lunga mi crea affaticamento/fatica alla schiena e/o mi fa risvegliare il formicolio alla gamba, d'altro canto lo stare sempre disteso a letto mi sta ammazzando i muscoli e rischio un crampo anche per un colpo di tosse!!!
Chiaramente tale domanda la rivolgerò al prossimo controllo, ma secondo lei cosa è consigliabile fare?
Quando si ripristinerà la situazione fisiologica di normalità che avevo prima dell'incidente del 3 marzo? Devo operarmi? Devo fare fisioterapia? Devo camminare? Devo stare a completo riposo altri 5-10-15-20-30!!!!!! giorni???

Il fatto di stare in questa situazione mi rende ansioso/nervoso e mi costringe ad assumere anche tranquillanti per poter dormire la notte.

Grazie mille,
Cordiali Saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Penso di poter escludere che il dolore che descrive possa essere in relazione all'aumento di pressione arteriosa. Stare a lette 23 ore non è quasi mai la cosa più giusta.
Lo specialista che La visiterà saprà comunque darLe le risposte che cerca. In alternativa può sentire un secondo parere presso un ortopedico esperto in patologie vertebrali. In alcuni ospedali della provincia che cita nei Suoi dati (e che non ripeto per proteggere la Sua privacy) ci sono unità operative di ortopedia che si occupano anche di patologie vertebrali.
Si faccia aiutare dal Suo medico curante, se necessario.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Utente
Dr. Donati La ringrazio ancora una volta per la celere risposta, non so come ringraziarLa. La Sua risposta tuttavia mi spinge a chiarire forse l'aspetto principale che mi ha spinto a chiedere il consulto qui su medicitalia.it.
Faccio riferimento alla mia presunta associazione "aumento di pressione arteriosa"-"lombalgia acuta".
L'associazione che mi sono permesso di azzardare è giustificata da fatti a mio avviso inequivocabili.
Mercoledi 21 ho avuto un improvviso attacco di lombalgia con fitte dolorosissime immediatamente dopo una mia reazione emotiva/nervosa particolare (che non sto qui a spiegare). Era evidente che l'input che ha poi riscatenato il dolore fosse associato allo stato nervoso/emotivo/psicologico contingente di quel momento.

Peraltro stessa cosa mi successe 2 anni fa, quando feci un esame universitario mi trovai nell'imbarazzante situazione di non saper rispondere ad una domanda del mio professore: ebbene anche in quel caso fui colto da un brusco attacco di lombalgia che mi bloccò 10 min davanti a tutti, nell'imbarazzo più totale.

In entrambe i casi non ci sono stati sforzi fisici e addirittura nell'ultimo non c'erano stati traumi particolari (se non un alto livello di stress dovuto alla preparazione dell'esame).
Per cui la domanda è: esiste una associazione tra lombalgia e stato nervoso?
Potrebbe essere una complicazione neurologica?
Cosa mi consiglia?
Grazie infinite.
Cordialmente
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Ansia, depressione, stress psicologico, ecc possono rendere più sensibili alla lombalgia.
Per valutare un eventuale rapporto fra ipertensione e lombalgia occorre escludere patologie/malformazioni vascolari addominali e/o contigue alle strutture nervose. Mi pare poco probabile alla Sua età e con insorgenza così sporadica (2 volte in 2 anni) e senza un comprovato aumento della pressione arteriosa.
Ne parli con il Suo ortopedico che, avendoLa visitata, avrà maggiori possibilità di tranquillizzarLa.
Cordiali saluti