Distorsione cervicale, protrusioni c4-c5, osteofitosi c5-c6, lesione parziale del tendine sovraspino
Buongiorno, la situazione inizia a novembre del 2010 a seguito di un incidente stradale come passeggero con cintura di sicurezza, colpiti dietro mentre eravamo fermi in attesa di precendenza.
al P.S. mi è stato diagnoticato trauma cervicale e dorsale senza alcuna radiografia con alcuni giorni in prognosi. dopo un paio di giorni il dolore alla spalla dx e al collo diventano più forti limitando sempre di più il movimento, il medico mi suggerisce riposo ma il dolore è insopportabile anche di notte e chiedo un consulto ortopedico che richiede ecografia spalla dx: 21-12-2010Rottura parziale sul versante articolare in sede inserzionale del t. sovraspinato con piccola irregolarità corticale omerale nella sede della lesione tendinea. modesto versamento intra-articolare.
effettuato un ciclo di fisiokinesiterapia senza esito positivo mi veniva richiesta la RM (smdc)spalla dx:10-2-2011riduzione ampiezza spazio subacromiale, ispessimento del legamento coraco-acromiale, t. sovraspinato inserito ma in degenerazione tendinosica a livello inserzionale e preinserzionale, iniziale riduzione di trofismo del ventre muscolare. inserito ma anch'esso tendinosico il t. sottospinato, diffusa tendinosi al sottoscapolare con slaminamento intratendineo in sede preinserzionale e perdita di parte dei filamenti in corrispondenza della doccia bicipitale, piccola reazione geodica del tronchide omerale. falda di versamento articolare e falda liquida nella borsa sottodeltoida. Ripresa la fisioterapia annessa a laser e ultrasuoni senza esito. mi viene richiesta Artro RM (cmdc) il 1-4-2011 che conferma l'esame già fatto e mi viene aggiunta una TAC al rachide per verificare associazione movimento spalla al collo e che rileva sospette ernie e il neurochirugo mi chiede RM: 23-2-2012 c4-c5 discopatia degenerativa, protrusione discale mediana paramediana bilaterale con prevalenza a sinistra. osteofitosi marginale uncartosi satelliti con stenosi bilateraledei forami di coniugazione; c5-c6 osteofitosi marginale, uncartosi, stenosi del forame di coniugazione sx; c6-c7 minima protruzione e ostefitosi discale mediana. Effettuo ciclo di infiltrazioni al cortisone, un terzo ciclo di fisio + con laser ad alta potenza e vengo indirizzata all'idrofisioterapia che però viene sospesa a causa di forti dolori al rachide con nausee e vertigini, quindi procedo con la fisioterapia a "secco" e agopuntura per il dolore. 8-2-2012 visita: articolarità scapolo-omerale: flessione 160°abduzione 70° intrarotazione mano lombare con dolore, mano alla nuca con anteposizione gomito R.cervicale: rotazione limitata 2/3 dx. contrattura paraventrebale dx e parascapolare dx. Sospetta calcificazione ed effettuo ecografia: 14-3-2012 t. sovraspinoso disomogeneo con assottigliamento inserzionale compatibile con quadro di lesione parziale. in sede inserzionale del t. sovraspinoso calcificazione di 2mm, ispessimento con disomogeneità strutturale del t. capolungo del bicipide. Onde d'urto e successiva riabilitazione? grazie
al P.S. mi è stato diagnoticato trauma cervicale e dorsale senza alcuna radiografia con alcuni giorni in prognosi. dopo un paio di giorni il dolore alla spalla dx e al collo diventano più forti limitando sempre di più il movimento, il medico mi suggerisce riposo ma il dolore è insopportabile anche di notte e chiedo un consulto ortopedico che richiede ecografia spalla dx: 21-12-2010Rottura parziale sul versante articolare in sede inserzionale del t. sovraspinato con piccola irregolarità corticale omerale nella sede della lesione tendinea. modesto versamento intra-articolare.
effettuato un ciclo di fisiokinesiterapia senza esito positivo mi veniva richiesta la RM (smdc)spalla dx:10-2-2011riduzione ampiezza spazio subacromiale, ispessimento del legamento coraco-acromiale, t. sovraspinato inserito ma in degenerazione tendinosica a livello inserzionale e preinserzionale, iniziale riduzione di trofismo del ventre muscolare. inserito ma anch'esso tendinosico il t. sottospinato, diffusa tendinosi al sottoscapolare con slaminamento intratendineo in sede preinserzionale e perdita di parte dei filamenti in corrispondenza della doccia bicipitale, piccola reazione geodica del tronchide omerale. falda di versamento articolare e falda liquida nella borsa sottodeltoida. Ripresa la fisioterapia annessa a laser e ultrasuoni senza esito. mi viene richiesta Artro RM (cmdc) il 1-4-2011 che conferma l'esame già fatto e mi viene aggiunta una TAC al rachide per verificare associazione movimento spalla al collo e che rileva sospette ernie e il neurochirugo mi chiede RM: 23-2-2012 c4-c5 discopatia degenerativa, protrusione discale mediana paramediana bilaterale con prevalenza a sinistra. osteofitosi marginale uncartosi satelliti con stenosi bilateraledei forami di coniugazione; c5-c6 osteofitosi marginale, uncartosi, stenosi del forame di coniugazione sx; c6-c7 minima protruzione e ostefitosi discale mediana. Effettuo ciclo di infiltrazioni al cortisone, un terzo ciclo di fisio + con laser ad alta potenza e vengo indirizzata all'idrofisioterapia che però viene sospesa a causa di forti dolori al rachide con nausee e vertigini, quindi procedo con la fisioterapia a "secco" e agopuntura per il dolore. 8-2-2012 visita: articolarità scapolo-omerale: flessione 160°abduzione 70° intrarotazione mano lombare con dolore, mano alla nuca con anteposizione gomito R.cervicale: rotazione limitata 2/3 dx. contrattura paraventrebale dx e parascapolare dx. Sospetta calcificazione ed effettuo ecografia: 14-3-2012 t. sovraspinoso disomogeneo con assottigliamento inserzionale compatibile con quadro di lesione parziale. in sede inserzionale del t. sovraspinoso calcificazione di 2mm, ispessimento con disomogeneità strutturale del t. capolungo del bicipide. Onde d'urto e successiva riabilitazione? grazie
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Le onde d'urto hanno più senso su grosse tendinopatie calcifiche;
E' comunque necessario visitarla e visionare gli esami citati oltre a correlarli ai disturbi odierni, cui Lei non accenna, per valutare la possibilità di una artroscopia della spalla che tratti la lesione della cuffia dei rotatori;
mi tenga informato
cordiali saluti
E' comunque necessario visitarla e visionare gli esami citati oltre a correlarli ai disturbi odierni, cui Lei non accenna, per valutare la possibilità di una artroscopia della spalla che tratti la lesione della cuffia dei rotatori;
mi tenga informato
cordiali saluti
Matteo Bianchi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.5k visite dal 18/03/2012.
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