Lassità legamentosa
Gentili Medici,
Mi è stato detto che probabilmente ho un po' di lassità legamentosa, volevo sapere inanzitutto se è possibile capire da sè senza fare particolari esami almeno grosso modo se si è in presenza di questa lassità legamentosa.
Mi hanno anche detto che chi ha lassità legamentosa deve stare attento a cavigli e ginocchia in quanto è soggetto a un maggiore rischio di slogatura. Se è così come mai? Di solito si dice che chi è più elastico dovrebbe prevenire meglio questo genere di infortuni.
C'è qualche rimedio a questa condizione?
Mi è stato detto che probabilmente ho un po' di lassità legamentosa, volevo sapere inanzitutto se è possibile capire da sè senza fare particolari esami almeno grosso modo se si è in presenza di questa lassità legamentosa.
Mi hanno anche detto che chi ha lassità legamentosa deve stare attento a cavigli e ginocchia in quanto è soggetto a un maggiore rischio di slogatura. Se è così come mai? Di solito si dice che chi è più elastico dovrebbe prevenire meglio questo genere di infortuni.
C'è qualche rimedio a questa condizione?
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Per lassità ligamentosa si intende una abnorme motilità articolare legata ad una incapacità dei legamenti a stabilizzare l'articolazione nei movimenti in carico nello spazio. Va da sè che se una articolazione è + mobile vada incontro maggiormente a rischio di distorsioni o "slogature". Normalmente la diagnosi è di tipo clinico, ossia è sufficiente visitare e valutare la stabilità articolare con opportune manovre. Instabile non vuol dire essere elastico in quanto la elasticità è essenzialmente di pertinenza muscolare ed è per questo che anche se un soggetto è affetto da lassità è di norma sufficiente avere un buon tono muscolare per non avere problemi nell'attività motoria. Se ha dei dubbi consulti un Ortopedico o un Fisiatra che le confermeranno come comportarsi. Cordiali saluti.
Dr. Silvio BOER
Specialista ORTOPEDIA e TRAUMATOLOGIA
Ex Medico Sociale Hockey Club ValPellice
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Non è sicuramente una manovra scientifica e sicuramente molto empirica. Inoltre valuta unicamente l'articolazione temporo-mandibolare che nel tuo caso vedo essere affetto da una terza classe e potrebbe essere una concausa x una variazione nel grado di apertura. Se non vi sono sintomi o dolori particolari soprassederei dal fare delle "autodiagnosi" rischiando di lussarsi la mandibola, se la cosa ti preoccupa sentirei come già consigliato in prima istanza il proprio Medico di Famiglia.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.6k visite dal 14/03/2012.
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