Dolore tallone

Salve, sono un ragazzo di 22 anni e da circa 13 mesi ho un notevole fastidio al tallone destro, precisamente nella zona di appoggio verso l'interno, che si manifesta con una costante sensazione di gonfiore (più accentuata al mattino ma tuttavia sempre presente) quando il piede si trova sotto carico, dolore alla palpazione nella zona inferiore-interna e non raramente con fitte dolorose durante la camminata, sintomi che non mi consentono di camminare "normalmente" al fine di evitare l'appoggio del tallone a terra. Il problema si è verificato dopo essere atterrato, in seguito ad un salto, sul tacchetto posteriore interno della scarpetta da calcio che mi si è "conficcato" nel tallone. Al momento ho sentito un dolore molto intenso e subito lo zona si è gonfiata parecchio; il giorno seguente, dopo l'applicazione di ghiaccio e creme locali, la situazione era già molto migliorata e sottovalutando il problema ho giocato a calcio per circa altre tre settimane quando una nuova fitta dolorosa mi ha reso impossibile proseguire; da quel momento ho cessato ogni attività fisica che coinvolgesse il piede. Qualche mese dopo, notando come il dolore non si fosse attenuato, mi sono sottoposto a sedute fisioterapiche (laser, ultrasuoni, ionoforesi) senza risultati, ho così deciso di sottopormi ad RX sotto carico dalla quale non è emerso nulla e di recarmi da un ortopedico il quale mi ha diagnosticato una borsite per curare la quale ho fatto due infiltrazioni di cortisone anche queste senza alcun beneficio. Lo stesso ortopedico mi ha consigliato l'utilizzo di plantari che scaricassero la zona interessata dal dolore, i quali mi permettono di camminare un pò meglio ma certo non sono una soluzione definitiva al problema e comunque non mi permettono di correre senza avvertire dolore e gonfiore. Successivamente mi sono sottoposto ad RM dalla quale non sono state evidenziate borsiti ma si apprezza focalità ipointensa a carico del corpo astragalico, compatibile con isola di sclerosi ossea e un corpo osseo posteriormente all'astragalo con fenomeni sclerotici, modesti segni di edema intraspongioso e minimo versamento adiacente (riportando le parole del referto). Ultimamente mi sono sottoposto ad ecografia dalla quale non risulta nulla e sono stato da un osteopata senza risolvere nulla. Lo specialista mi ha consigliato onde d'urto che non ho ancora fatto. In sostanza fino ad oggi non ho risolto nulla e a volte mi sembra addirittura che il dolore vada intensificandosi, non sembra correlato a nessun movimento o attività particolare, varia a seconda dei giorni in maniera apparentemente casuale e ultimamente mi sembra di sentire all'interno come delle piccole vibrazioni quando il piede è scarico. Sarei molto grato se mi potesse essere suggerito qualche esame aggiuntivo o altre possibili diagnosi da discutere con lo specialista. Vorrei infine sapere se le onde d'urto possano risolvere il problema.
Grazie.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. ragazzo, solo visitando attentamente il suo piede e la sua caviglia si può dire qualcosa di concreto e valida, esaminando gli accertamenti diagnostici già eseguiti.
Mi sembra che l'ortopedico sino adesso lo abbia ben curato;
Non serve a nulla l'osteopata in tale caso clinico, si rivolga magari anche ad uno specialista Fisiatra per un trattamento idoneo di fisiochinesiterapia, più completo e continuo, e poi per stabilire la necessità o meno delle onde d'urto.

















alessandrocaruso.me@katamail.com

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -