Incidente stradale

Buongiorno desideravo chiedere alcuni chiarimenti. Lo scorso Settembre ho subito un incidente stradale a bordo della mia macchina mentre ero fermo ad un segnale di "dare precedenza" un veicolo mi ha violentemente tamponato da dietro, affermando di non avere proprio frenato perchè distratto dalla sua radio. Inizialmente avevo solo un pò di fastidio al collo, lo sentivo come "imballato" passatemi il termine, e percepivo un certo fastidio nella parte bassa della schiena, ma ho pensato che dipendesse dallo spavento o dal movimento improvviso che avevo fatto in avanti con il busto. Mi sono recato all'ospedale per fare alcuni controlli mi hanno prescritto il collare per 15 giorni. I giorni successivi ho cominciato ad accusare nausea e dolori cervicali sono andato dal fisiatra che mi ha prescritto una serie di terapie per il collo che ho iniziato a fare. Circa 10 giorni dopo il sinistro stradale ho iniziato ad avvisare un fastidio alla gamba sinistra che è andato aumentando, nei giorni successivi, premetto che in quei giorni di collare, ovviamente, avevo interrotto qualsiasi tipo di attività fisica. Continuavo a percepire il dolore alla schiena che si irradiava alla gamba, con un formicolio alla pianta del piede che arrivava ad intermittenza, sono andato da un neurologo abbastanza spaventato. E dopo la sua visita forse lo ero ancora di più: al tocco del suo martelletto non rispondevo in alcuni punti della gamba, non vi dico la sensazione che si prova nel vedere che una gamba si muove al tocco del martelletto e l'altra nello stesso punto non da segni. Mi viene detto che ho il nervo achilleo è assente e non risponde alle sollecitazioni. Mi consiglia di fare una TAC per indagare. La faccio una settimana dopo e mi viene riscontrata un'ernia lombare "nel versante posteriore sinistro con una modica riduzione dello spazio tra due dischi L5-S1". Morale: ad oggi ho speso quasi 1300 euro di terapie tra cervicale e ernia discale e mentre per il collo i fastidi sono meno continui per la schiena non ho pace e non ho ancora risolto il problema. L'ortopedico mi ha anche consigliato delle punture di ozono da praticare direttamente tra i due dischi chiamate peridurali o qualcosa del genere (abbiate pazienza ma non ricordo i termini medici) che costano la "modica" somma di 115 euro l'una quando ti va bene. Ora girando per il forum leggo che le ernie discali non vengono nemmeno risarcite e non si capisce perchè.... allora le domande che vorrei portare alla vostra attenzione sono queste: 1) se queste punture che mi hanno consigliato a base di ozono possono servire a risolvere il mio problema (ne ho già fatta una serie ma a livello superficiale con degli aghi molto più piccoli di quelli utilizzati per le punture che mi hanno consigliato) 2) se rischio di spendere una fortuna in tutte queste terapie che, al momento, mi stanno aiutando ma di fatto non hanno risolto il problema, per poi non essere nemmeno risarcito!!! Della serie "cornuto e mazziato" !!!!!!! Per completezza vi informo che il medico legale ha valutato il mio danno biologico nell'ordine del 4-5% ora immagino che dovrà vedermi anche il medico della controparte giusto?. Un sincero grazie a chi avrà la gentilezza di chiarirmi le idee.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

provo a dare risposta al Suo secondo quesito, mentre per il primo ritengo opportuno un videat degli specialisti in Ortopedia e Traumatologia, e a tal fino sposto il quesito nell'apposita disciplina.

Relativamente al sinistro che lei ha subìto, è necessario innnazi tutto stabilire le lesioni che sono direttamente conseguenti ad esso, attraverso l'analisi del nesso di causalità materiale fra l'evento lesivo e le conseguenze cliniche lamentate.
In questo senso, il Medico Legale a cui Lei si è rivolto, presa visione delle documentazione ed effettuata una visita medica diretta, potrà stabilire se esiste una relazione fra il trauma da Lei subìto e l'insorgenza della patologia erniaria lombo-sacrale. Solo se tale nesso è ammissibile, applicando la criteriologia medico-legale corrente, il danno derivante dalle lesioni potrà essere risarcibile.
Aggiungo infine che le spese sostenute per cure e riabilitazione in seguito alle lesioni riportate, per poter essere giudicate congrue dalla controparte assicurativa, devono essere relative a trattamenti prescritti dallo specialista durante il periodo di inabilità e convalescenza: pertanto verifichi il possesso di tali prescrizioni.

Distinti Saluti.


Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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Utente
Utente
Grazie dottore è stato molto gentile. Volevo precisarle che tutte le mie terapie sono state prescritte da diversi specialisti come lei scrive (Fisiatra, Neurologo...) e il Medico Legale, come lei scrive, nella sua relazione ha stabilito l'effettivo nesso causale. La mia domanda è che: se di fatto, come leggevo nel forum in altri post, si parte dal presupposto, sempre e comunque, che l'ernia sia qualcosa che era già presente prima del sinistro, come si fa ad ottenere il rimborso delle terapie ad essa connessa? La ringrazio anticipatamente
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

se l'ernia è preesistente al sinistro, non è possibile ottenere il rimborso delle spese mediche sostenute per il trattamento, a meno che non sia dimostrabile (e per ciò potrebbe essere utile, se disponibile, un esame per immagini eseguito poco tempo prima dell'incidente) che il trauma riportato nel sinistro ha comportato un aggravamento della condizione anatomica e clinica.
In ogni caso, la preesistenza comporta una riduzione del risarcimento rispetto alla stessa lesione riportata da un soggetto integro.

Distinti Saluti.
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Utente
Utente
Forse non mi sono spiegato bene. Certo se è preesistente al sinistro siamo d'accordo e ci mancherebbe anche che fosse il contrario. Io le chiedevo un'altra cosa: se in via generale a livello assicurativo si parte sempre dal presupposto che l'ernia c'era già prima del sinistro(questo ho letto nei diversi post nel forum) la persona che l'ha accusata in seguito al sinistro può dimostrare che prima non ne soffriva solo se ha delle lastre precedenti al sinistro. Ma se, come nel mio caso, prima non ne soffrivo e ad oggi in seguito al sinistro ne soffro e non ho delle lastre precedenti "vengo messo anch'io nel calderone" di quelli che ne soffrivano già da prima, mi spiego? Questo ovviamente non è giusto....ecco il perché del mio primo post....
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 234
Spett.le Utente,

se l'ernia non è preesistenta al sinistro, e può essere stabilito un nesso causale fra il trauma e l'insorgenza dell'ernia (con i criteri che la metodologia medico-legale richiede: cronologico, topografico, di sufficienza od efficienza lesiva, di continuità fenomenologica, di esclusione) sono risarcibili sia il danno biologico, sia l'inabilità temporanea assoluta e parziale, sia l'eventuale inabilità specifica, sia i costi sostenuti per i trattamenti medici e riabilitativi che siano prescritti dai sanitari e correlati all'evento traumatico.

Ancora Distinti Saluti.