"Bernoccolo" sulla tibia
Buonasera,
dopo un pomeriggio di sci, torno a casa ed incomincio a sentire un dolore (sopportabilissimo) localizzato al di sotto del ginocchio.
Noto infatti che, circa 8-10 cm al di sotto della rotula, c'è una specie "bernoccolo", una lieve deformazione , il dolore è inoltre molto simile a quello di una semplice "botta", e non compromette il movimento, c'è solo un dolore non troppo pronunciato quando sforzo l'arto (es flettendomi)
Eppure non ricordo di aver preso botte in quella sede, la mia paura infatti (probabilmente fondata dall'essermi "informato" su internet) è quella che si tratti di un osteosarcoma (se non si era già capito, sono abbastanza ipocondriaco..)
Quali possono essere le cause diò che ho appena descritto?
Grazie in anticipo
Buona serata
dopo un pomeriggio di sci, torno a casa ed incomincio a sentire un dolore (sopportabilissimo) localizzato al di sotto del ginocchio.
Noto infatti che, circa 8-10 cm al di sotto della rotula, c'è una specie "bernoccolo", una lieve deformazione , il dolore è inoltre molto simile a quello di una semplice "botta", e non compromette il movimento, c'è solo un dolore non troppo pronunciato quando sforzo l'arto (es flettendomi)
Eppure non ricordo di aver preso botte in quella sede, la mia paura infatti (probabilmente fondata dall'essermi "informato" su internet) è quella che si tratti di un osteosarcoma (se non si era già capito, sono abbastanza ipocondriaco..)
Quali possono essere le cause diò che ho appena descritto?
Grazie in anticipo
Buona serata
[#1]
Gentile utente, in prima istanza il suo racconto fa pesnare ad un sovraccarico di pressione focale sulla tibia legata alla scarpa da sci con la quale forse ha anche camminato non poco tenendola magari aperta.
Si tratta di una pura supposizione.
senza poterla visitare non e' possibile comunque fugare del tutto ogni altra ipotesi ricordandole comunque che quella da lei citata visto anche il meccanismo di insorgenza del dolore appare quantomeno improbabile.
Cordiali saluti,
Si tratta di una pura supposizione.
senza poterla visitare non e' possibile comunque fugare del tutto ogni altra ipotesi ricordandole comunque che quella da lei citata visto anche il meccanismo di insorgenza del dolore appare quantomeno improbabile.
Cordiali saluti,
[#2]
Utente
Gentile dottor Leo, la ringrazio innanzitutto per la risposta e per la disponibilità.
La linguetta dello scarpone arriva più sotto rispetto alla sede descritta (localizzata a circa 2-3 cm sotto al tubercolo tibiale), il dolore comunque è simile a quando (succedeva con i miei vecchi scarponi da sci) la linguetta premeva troppo sulla tibia, specie se esageravo le gobbe o i salti, anche se si localizzava più in basso.
Ho dimenticato di dire che il suddetto "bernoccolo" ha consistenza dura, come l'osso.
La linguetta dello scarpone arriva più sotto rispetto alla sede descritta (localizzata a circa 2-3 cm sotto al tubercolo tibiale), il dolore comunque è simile a quando (succedeva con i miei vecchi scarponi da sci) la linguetta premeva troppo sulla tibia, specie se esageravo le gobbe o i salti, anche se si localizzava più in basso.
Ho dimenticato di dire che il suddetto "bernoccolo" ha consistenza dura, come l'osso.
[#5]
Utente
Tra l'altro venerdì (giorno il cui tardo pomeriggio è iniziato il dolore, che rimane a tutt'oggi non persistente, ma solamente sotto sforzo), ho utilizzato la linguetta tibiale più morbida; solitamente infatti utilizzo quella un pò più rigida, ma quel giorno ho voluto provare quella più morbida (per "linguetta" intendo quella bianca indicata dalla freccia nell'immagine, http://desmond.imageshack.us/Himg11/scaled.php?server=11&filename=dlbll.jpg&res=medium )
Questa può avere influito in tutto ciò?
Grazie mille
Questa può avere influito in tutto ciò?
Grazie mille
[#6]
senza una visita insisto che non mi e' possibile dirle nulla di piu' a parle la ipotesi precedentemente formulata.
a rigor di logica le consiglio poi di sottoporsi prima a visita e poi ad eventuale accertamento strumentale (rx o eco) solo se la sintomatologia dovesse permanere ancora per altri 7 giorni
Cordiali saluti
a rigor di logica le consiglio poi di sottoporsi prima a visita e poi ad eventuale accertamento strumentale (rx o eco) solo se la sintomatologia dovesse permanere ancora per altri 7 giorni
Cordiali saluti
[#7]
Utente
Grazie!
Ad oggi il dolore, sembra essere leggermente diminuito, quasi impercettibile salendo-scendendo le scale, viene evocato specialmente "piegandomi sulle ginocchia", a mò di squat.
Non so se possa giovare, ma in questi giorni mettevo voltaren 2 volte al giorno.
Spero sia niente di grave, voglio tornare presto a sciare!
Grazie ancora per la disponibilità!
Ad oggi il dolore, sembra essere leggermente diminuito, quasi impercettibile salendo-scendendo le scale, viene evocato specialmente "piegandomi sulle ginocchia", a mò di squat.
Non so se possa giovare, ma in questi giorni mettevo voltaren 2 volte al giorno.
Spero sia niente di grave, voglio tornare presto a sciare!
Grazie ancora per la disponibilità!
[#8]
Utente
Ora il dolore sembra quasi sparito, c'è solo, lieve, se premo il "bernoccolo" o se sforzo molto l'arto (flettendomi su una sola gamba)
Nel week end ho sciato (con cautela), (utilizzando la lunguetta più rigida, che ho sempre usato tranne che per il giorno in cui è iniziato tutto) senza alcun problema o dolore ) se non per il "blocco psicologico" di poter aggravare la situazione
A Suo parere, conviene aspettare ancora un pò per vedere se la situazione si risolverà completamente, prima di farmi visitare del medico di base e all'occorrenza fare gli accertamenti strumentali? Il voltaren, che ho continuato a mettere, è inutile o addirittura dannoso a lungo andare?
Grazie, e scusi per la mia "insistenza"
[#9]
Utente
Mi son fatto visititare dal medico di base, mi ha prescritto un rx alla gamba, indicando una possibile contusione, (pensava anche ad un esostosi)
Può andare per iniziare ad avere un idea della situazione? E magari escludere le patologie gravi che riguardano direttamente l'osso? O è meglio una risonanza magnetica?
Grazie
Può andare per iniziare ad avere un idea della situazione? E magari escludere le patologie gravi che riguardano direttamente l'osso? O è meglio una risonanza magnetica?
Grazie
[#11]
Utente
Buongiorno,
a distanza di quasi un anno ormai, non ho risolto il mio problema.
Dopo una RX, una RMN , una TAC e varie visite, farmaci e cerotti antiinfiammatori, 10 sedute di tecar+laser, 5 sedute di onde d'urto... sono sempre lì.. il dolore riposando passa, e finchè non faccio affondi col ginocchio o non sforzo particolarmente, vado bene; anche se un pò di dolore/fastidio altrimenti mi torna il dolore da capo, e mi dura per circa 2 settimane.
La risonanza segnalava "E' stato effettuato un complesso di ricostruzioni assiali, coronali e sagittali con uso di sequenza T1, T2 pesate e Stir.
Si rileva fine irregolarità del profilo corticale in corrispondenza della tuberosità tibiale anteriore per possibili sequele di pregressa malattia Osgood-Schlatter, con ispessimento reattivo dei tessuti superficiali che non presentano comunque alterazioni dell'intensità del segnale.
I rapporti articolari femorotibiali e femoropatellari sono regolari.
Non si rilevano altre alterazioni dei tessuti esaminati"
Le visite hanno definito il mio problema come un apofisite tibiale/entesite tibiale/tendinopatia inserzionale rotulea.. credo siano tutti bene o male sinonimi..
All'ultima l'ortopedico mi ha solamente segnalato di rinforzare il quadricipite, che ormai a causa del riposo, è ipotrofico.
Volevo chiederle, a titolo informativo, giusto per sapere se ho ancora delle speranze di recupero.... a questo punto, quali possono essere le soluzioni? Esistono interventi, anche chirurgici, che possano risolvere un entesite che non guarisce?
a distanza di quasi un anno ormai, non ho risolto il mio problema.
Dopo una RX, una RMN , una TAC e varie visite, farmaci e cerotti antiinfiammatori, 10 sedute di tecar+laser, 5 sedute di onde d'urto... sono sempre lì.. il dolore riposando passa, e finchè non faccio affondi col ginocchio o non sforzo particolarmente, vado bene; anche se un pò di dolore/fastidio altrimenti mi torna il dolore da capo, e mi dura per circa 2 settimane.
La risonanza segnalava "E' stato effettuato un complesso di ricostruzioni assiali, coronali e sagittali con uso di sequenza T1, T2 pesate e Stir.
Si rileva fine irregolarità del profilo corticale in corrispondenza della tuberosità tibiale anteriore per possibili sequele di pregressa malattia Osgood-Schlatter, con ispessimento reattivo dei tessuti superficiali che non presentano comunque alterazioni dell'intensità del segnale.
I rapporti articolari femorotibiali e femoropatellari sono regolari.
Non si rilevano altre alterazioni dei tessuti esaminati"
Le visite hanno definito il mio problema come un apofisite tibiale/entesite tibiale/tendinopatia inserzionale rotulea.. credo siano tutti bene o male sinonimi..
All'ultima l'ortopedico mi ha solamente segnalato di rinforzare il quadricipite, che ormai a causa del riposo, è ipotrofico.
Volevo chiederle, a titolo informativo, giusto per sapere se ho ancora delle speranze di recupero.... a questo punto, quali possono essere le soluzioni? Esistono interventi, anche chirurgici, che possano risolvere un entesite che non guarisce?
[#12]
Il suo caso e' indubbiamente "difficile" da trattare anche per i colleghi che la hanno visitata realmente mentre per noi che non possiamo ne visitarla ne osservare la RMN e' pressoche' impossibile
Prendendo per buona la diagnosi che le e' stata fatta proverei con onde d'urto focali
Cordiali saluti
Prendendo per buona la diagnosi che le e' stata fatta proverei con onde d'urto focali
Cordiali saluti
[#13]
Utente
La ringrazio della risposta, le onde d'urto che ho effettuato erano appunto focali, (sull'osso..che dolore! )
Ma considerando il quadro, e che il dolore mi passa (mi rimane solo un lieve fastidio a premo con il dito la zona) fino a che non faccio quei 3-4 affondi (dopodichè ..tak! ricomincia di colpo da capo).. è ipotizzabile una causa meccanica che mi faccia tornare i dolori?
Per quanto riguarda gli interventi chirurgici, esisterebbero qualora non si riuscisse a risolvere non cruentemente?
Il tutto sempre in maniere approssimativa e molto ipotetica, so che, come Lei afferma più volte giustamente, a distanza e senza vedere gli esami non Le è possibile fare ipotesi di certezza.
Grazie ancora
Ma considerando il quadro, e che il dolore mi passa (mi rimane solo un lieve fastidio a premo con il dito la zona) fino a che non faccio quei 3-4 affondi (dopodichè ..tak! ricomincia di colpo da capo).. è ipotizzabile una causa meccanica che mi faccia tornare i dolori?
Per quanto riguarda gli interventi chirurgici, esisterebbero qualora non si riuscisse a risolvere non cruentemente?
Il tutto sempre in maniere approssimativa e molto ipotetica, so che, come Lei afferma più volte giustamente, a distanza e senza vedere gli esami non Le è possibile fare ipotesi di certezza.
Grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 24.4k visite dal 25/02/2012.
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