Artrosi iniziale gleno-omerale con calcificazioni
Buongiorno,
sono un giovane sportivo di 34 anni. Da anni ormai ho sofferto di sublussazioni recidivanti alla spalla sinistra a seguito di un trauma che si è sovrapposto ad una lieve lassita capsulare congenita. A breve (aprile 2012) sarò sottoposto ad artoscopia per la riparazione del cercine glenoideo che spero risolverà il problema definitvamente. Il motivo del mio consulto riguarda tuttavia la spalla destra, atraumatica e asintomatica fino a pochi mesi fa. Durante l'esecuzione di flessioni a pavimento nel mese di Agosto 2011 ho sentito un dolore trafittivo riferito alla zona del tricipite, scomparso immediatamente. Sospeso l'allenamento, nei giorni successivi è rimasta una dolenzia della spalla che, con il riposo (sono andato in ferie in concomitanza) e una blanda assunzione di FANS, è sparita. Dopo circa un mese la dolenzia riprendeva, soprattutto durante i movimenti di abduzione-extrarotazione. Il dolore era localizzato al deltoide medio-posteriore e contemporaneamente sono comparsi fastidiosi (anche se non dolorosi) scrosci e scatti articolari. Sotto consiglio del medico curante ho eseguito un Rx con questo risultato:
"Trofismo osseo nella norma. Presenza di alterazioni artrosico-degenerative a carico dei capi gleno-omerali anche con lieve riduzione del relativo spazio articolare. Spazo sub-acromiale conservato. Al margine inferiore del collo omerale presenza di due nuclei calcari di cui uno configurato a coccarda."
Ho eseguito quindi una visita fisiatrica che ha avuto come diagnosi: esiti distrattivi della spalla destra con conseguente tendinite del sovraspinoso in conflitto sub-acromiale e artrosi iniziale (ROM completo senza dolore, testi di Neer positivo, Palm-UP test debolmente positivo, punto dolente al tatto in sede deltoidea media). Mi sono stati prescritti gli esercizi di potenziamento della cuffia (che tuttavia eseguo regolarmente già da mesi a causa della spalla sinistra) e terapia laser + TENS che dovrei cominciare la prossima settimana. Al momento la sintomatologia è data dal dolore (lieve-moderato, comunque sopportabile) al deltoide e agli scrosci scatti.
Sono una persona molto emotiva (purtroppo) e sono molto preoccupato, per non dire depresso, sul quadro di artrosi che mi è stato riscontrato vista anche la mia giovane età anche perché, da quanto ho capito, rappresenta una via a senso unico verso la progressiva distruzione dell'articolazione con conseguenti pesanti interventi negli anni a venire. Anche la presenza delle due calcificazioni "atipiche", mi è stato detto presumibilmente di origine condrale, mi hanno messo in forte pensiero anche perché, al momento, non hanno causa certa.
Volevo gentilmente sapere quale tipo di prognosi presenta, tipicamente, un caso come il mio e se ci sono controindicazioni all'intervento sull'altra spalla vista la relativa prossimità dell'operazione (ovviamente ne parlerò con il chirurgo al momento dell'intervento).
Grazie della cortese attenzione e saluti.
sono un giovane sportivo di 34 anni. Da anni ormai ho sofferto di sublussazioni recidivanti alla spalla sinistra a seguito di un trauma che si è sovrapposto ad una lieve lassita capsulare congenita. A breve (aprile 2012) sarò sottoposto ad artoscopia per la riparazione del cercine glenoideo che spero risolverà il problema definitvamente. Il motivo del mio consulto riguarda tuttavia la spalla destra, atraumatica e asintomatica fino a pochi mesi fa. Durante l'esecuzione di flessioni a pavimento nel mese di Agosto 2011 ho sentito un dolore trafittivo riferito alla zona del tricipite, scomparso immediatamente. Sospeso l'allenamento, nei giorni successivi è rimasta una dolenzia della spalla che, con il riposo (sono andato in ferie in concomitanza) e una blanda assunzione di FANS, è sparita. Dopo circa un mese la dolenzia riprendeva, soprattutto durante i movimenti di abduzione-extrarotazione. Il dolore era localizzato al deltoide medio-posteriore e contemporaneamente sono comparsi fastidiosi (anche se non dolorosi) scrosci e scatti articolari. Sotto consiglio del medico curante ho eseguito un Rx con questo risultato:
"Trofismo osseo nella norma. Presenza di alterazioni artrosico-degenerative a carico dei capi gleno-omerali anche con lieve riduzione del relativo spazio articolare. Spazo sub-acromiale conservato. Al margine inferiore del collo omerale presenza di due nuclei calcari di cui uno configurato a coccarda."
Ho eseguito quindi una visita fisiatrica che ha avuto come diagnosi: esiti distrattivi della spalla destra con conseguente tendinite del sovraspinoso in conflitto sub-acromiale e artrosi iniziale (ROM completo senza dolore, testi di Neer positivo, Palm-UP test debolmente positivo, punto dolente al tatto in sede deltoidea media). Mi sono stati prescritti gli esercizi di potenziamento della cuffia (che tuttavia eseguo regolarmente già da mesi a causa della spalla sinistra) e terapia laser + TENS che dovrei cominciare la prossima settimana. Al momento la sintomatologia è data dal dolore (lieve-moderato, comunque sopportabile) al deltoide e agli scrosci scatti.
Sono una persona molto emotiva (purtroppo) e sono molto preoccupato, per non dire depresso, sul quadro di artrosi che mi è stato riscontrato vista anche la mia giovane età anche perché, da quanto ho capito, rappresenta una via a senso unico verso la progressiva distruzione dell'articolazione con conseguenti pesanti interventi negli anni a venire. Anche la presenza delle due calcificazioni "atipiche", mi è stato detto presumibilmente di origine condrale, mi hanno messo in forte pensiero anche perché, al momento, non hanno causa certa.
Volevo gentilmente sapere quale tipo di prognosi presenta, tipicamente, un caso come il mio e se ci sono controindicazioni all'intervento sull'altra spalla vista la relativa prossimità dell'operazione (ovviamente ne parlerò con il chirurgo al momento dell'intervento).
Grazie della cortese attenzione e saluti.
[#1]
Nella mia personale esperienza ho visitato pazienti che mi esibivano delle RM a dir poco drammatiche ma che alla visita clinica risultavano con una mobiltà articolare praticamente entro certi limiti della "normalità". Altre volte ho visitato pazienti che pur esibendo una RM negativa avevano problematiche abbastanza importanti alla visita clinica. Questo per dirle che non deve prestare molta attenzione e soprattutto preoccupazione per quanto è venuto fuori dal referto RM che ha effettuato. Piuttosto ne parli con il chirurgo della spalla che la tiene in cura per monitorare nel tempo (attuando un protocollo terapeutico) l'evoluzione di queste problematiche.
AUguri
AUguri
Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio per la risposta che mi ha molto tranquillizzato. In effetti la mia preoccupazione nasceva proprio dal fatto che la spalla sinistra, plurimartoriata negli anni, non presenti nessuna nota strumentale di danno cartillagineo (nella sequela di Rx, TAC e RM con e senza contrasto eseguite nel tempo) mentre quella destra "sana" si. Devo desumere che rientri quindi in un certo grado di "fisiologicità patologica" (mi passi il termine, non so se appropriato) anche perche' suppongo che al di là della tendinite del sovraspinato, evidente come semeiotica e diagnosticata dagli specialisti che ho consultato, la situazione soggiacente fosse già lì forse da anni e al riguardo ero (e sono) totalmente asintomatico (ROM completo senza dolori, forza buona). Ovviamente in futuro, nella vita e nello sport, vedrò di non stressare eccessivamente le spalle, cosa che comunque non ho mai fatto.
Grazie mille ancora e saluti
la ringrazio per la risposta che mi ha molto tranquillizzato. In effetti la mia preoccupazione nasceva proprio dal fatto che la spalla sinistra, plurimartoriata negli anni, non presenti nessuna nota strumentale di danno cartillagineo (nella sequela di Rx, TAC e RM con e senza contrasto eseguite nel tempo) mentre quella destra "sana" si. Devo desumere che rientri quindi in un certo grado di "fisiologicità patologica" (mi passi il termine, non so se appropriato) anche perche' suppongo che al di là della tendinite del sovraspinato, evidente come semeiotica e diagnosticata dagli specialisti che ho consultato, la situazione soggiacente fosse già lì forse da anni e al riguardo ero (e sono) totalmente asintomatico (ROM completo senza dolori, forza buona). Ovviamente in futuro, nella vita e nello sport, vedrò di non stressare eccessivamente le spalle, cosa che comunque non ho mai fatto.
Grazie mille ancora e saluti
[#3]
Utente
Buongiorno Dottore,
scrivo a molti mesi di distanza per aggiornamento del quadro.
Sono stato operato alla spalla sinistra con metodo di Latarjet per via artroscopica; sia l'intervento che la degenza sono proseguiti ottimamente e, ormai al 4° mese, sono in procinto di terminare la riabilitazione (sto potenziando le extrarotazioni, mi mancano pochi gradi per il ROM completo). Al controllo post-op la stabilità è apparsa ripristinata ottimamente, quindi tutto ok.
Per quanto concerne la spalla destra, ho avuto commenti variabili: un chirurgo ha minimizzato dicendomi che all'esame TC (eseguito preoperativamente anche sulla spalla sana per quantificazione del bone-loss glenoideo, metodo PICO) la cartilagine è presente e che dunque le alterazioni refertate dall'RX non sono rilevanti; un secondo mi ha invece parlato di artrosi iniziale, di origine ignota, che ha causato un'iniziale osteofitosi e la presenza dei due corpi mobili. Secondo il suo parere nei prossimi anni potrà rendersi necessario un debridement artroscopico in caso di dolore. Quello che mi rende perplesso è: se l'esame TC ha evidenziato una buona conservazione della cartilagine, cos'ha causato le alterazioni ossee e il distacco dei corpi mobili? E' possibile che si formino reazioni simili magari in seguito a piccoli traumi misconosciuti? Purtroppo continuo ad essere molto preoccupato per questa spalla e riconosco di starla caricando troppo di ansia cosa che non giova di certo.
Nel ringraziarla ancora della disponibilità, porgo distinti saluti
scrivo a molti mesi di distanza per aggiornamento del quadro.
Sono stato operato alla spalla sinistra con metodo di Latarjet per via artroscopica; sia l'intervento che la degenza sono proseguiti ottimamente e, ormai al 4° mese, sono in procinto di terminare la riabilitazione (sto potenziando le extrarotazioni, mi mancano pochi gradi per il ROM completo). Al controllo post-op la stabilità è apparsa ripristinata ottimamente, quindi tutto ok.
Per quanto concerne la spalla destra, ho avuto commenti variabili: un chirurgo ha minimizzato dicendomi che all'esame TC (eseguito preoperativamente anche sulla spalla sana per quantificazione del bone-loss glenoideo, metodo PICO) la cartilagine è presente e che dunque le alterazioni refertate dall'RX non sono rilevanti; un secondo mi ha invece parlato di artrosi iniziale, di origine ignota, che ha causato un'iniziale osteofitosi e la presenza dei due corpi mobili. Secondo il suo parere nei prossimi anni potrà rendersi necessario un debridement artroscopico in caso di dolore. Quello che mi rende perplesso è: se l'esame TC ha evidenziato una buona conservazione della cartilagine, cos'ha causato le alterazioni ossee e il distacco dei corpi mobili? E' possibile che si formino reazioni simili magari in seguito a piccoli traumi misconosciuti? Purtroppo continuo ad essere molto preoccupato per questa spalla e riconosco di starla caricando troppo di ansia cosa che non giova di certo.
Nel ringraziarla ancora della disponibilità, porgo distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 20/02/2012.
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