Dolore coccige e nevralgie
Gentili dottori, provo a riassumere brevemente i tormenti dell'ultimo mese. Mi affido a voi in quanto all'estero, e non posso quindi fare visite se non all'ospedale.
Allora:
- il 15 gennaio cado sullo snowboard e sbatto forte il coccige
- dolorini del tutto sopportabili alla schiena e collo per una settimana
- dopo 7/8 giorni, sento i primi dolori al nervo sciatico (parte posteriore gamba destra e polpaccio), dopo attività in piedi anche brevi (mezz'ora)
- dopo una visita all'ospedale, dove si sono assicurati che non avessi dolori lungo la spina dorsale, che muovessi senza dolore collo e busto, che non avessi mancanze di sensibilità in determinate zone della gamba, mi hanno rispedito a casa, "prescrivendomi" una cura di 3 giorni con paracetamolo.
- al termine della cura, circa 2 settimane dopo la caduta, i dolori alla gamba si sono attenuati. Un amico ortopedico italiano, ovviamente senza visitarmi, ha ipotizzato un'ernia del disco L5 S1 che provoca una radicolopatia del nervo sciatico.
- in seguito, ho sentito per una settimana fastidi (come se avessi fatto l'anestesia) alla parte destra del corpo (pancia/gola/viso/occhio)
- sono poi tornati i fastidi alla gamba, più intensi e lunghi, quasi come bruciore (ho notato che il bruciore aumentava, o addirittura nasceva, a causa del freddo)
- lo stesso bruciore l'ho sentito anche al braccio destro, per 2/3 giorni.
Dal 15 gennaio, siamo finalmente arrivati ad oggi, 13 febbraio. Riassumendo l'ultimo mese, ho avuto fastidi più o meno intensi, e più o meno lunghi, esclusivamente sulla parte destra del corpo.
Il medico di famiglia, dopo aver letto questa lista, mi ha diagnosticando una lombosciatalgia, prescrivendomi una cura di una settimana a base di oki in gocce e muscoril, che ho cominciato venerdì scorso.
A questo quadro, si aggiungono una vita molto sedentaria, e un periodo ad alto livello di ansia e stress.
Ma negli ultimi giorni ho accusato i dolori più preoccupanti (a mio avviso), ed è per questo che vi scrivo:
- da giovedì pomeriggio fino a venerdì sera, ho avuto entrambe le gambe e braccia stanchissime. Ma soprattutto le gambe: sembrava che avessi fatto la maratona. Così, dal nulla, gambe pesanti. Tuttavia, avevo ottima coordinazione (scale di corsa, per esempio) e la pesantezza non aumentava. Mi metteva davvero pensiero fare un passo, anche se poi alla fine, nonostante tutto, ho camminato tantissimo questi 2 giorni. Ho avuto anche nausea (tipo vertigini/poco equilibrio).
- da sabato fino ad oggi, la pesantezza è passata. Tuttavia, mi sembra di avere il passo molto incerto (anche se cammino senza inciampare/cadere), e le gambe un po' più deboli del solito. Inoltre, noto una certa tensione muscolare sull'area collo/trapezio. Infine, il coccige fa ancora molto male se premo sulla parte dove ho sbattuto.
Ecco, infine, qualche domanda:
- è tutto riconducibile alla caduta (anche i vari dolori alle braccia)?
- mi consigliate una visita neurologica?
Grazie mille!
Allora:
- il 15 gennaio cado sullo snowboard e sbatto forte il coccige
- dolorini del tutto sopportabili alla schiena e collo per una settimana
- dopo 7/8 giorni, sento i primi dolori al nervo sciatico (parte posteriore gamba destra e polpaccio), dopo attività in piedi anche brevi (mezz'ora)
- dopo una visita all'ospedale, dove si sono assicurati che non avessi dolori lungo la spina dorsale, che muovessi senza dolore collo e busto, che non avessi mancanze di sensibilità in determinate zone della gamba, mi hanno rispedito a casa, "prescrivendomi" una cura di 3 giorni con paracetamolo.
- al termine della cura, circa 2 settimane dopo la caduta, i dolori alla gamba si sono attenuati. Un amico ortopedico italiano, ovviamente senza visitarmi, ha ipotizzato un'ernia del disco L5 S1 che provoca una radicolopatia del nervo sciatico.
- in seguito, ho sentito per una settimana fastidi (come se avessi fatto l'anestesia) alla parte destra del corpo (pancia/gola/viso/occhio)
- sono poi tornati i fastidi alla gamba, più intensi e lunghi, quasi come bruciore (ho notato che il bruciore aumentava, o addirittura nasceva, a causa del freddo)
- lo stesso bruciore l'ho sentito anche al braccio destro, per 2/3 giorni.
Dal 15 gennaio, siamo finalmente arrivati ad oggi, 13 febbraio. Riassumendo l'ultimo mese, ho avuto fastidi più o meno intensi, e più o meno lunghi, esclusivamente sulla parte destra del corpo.
Il medico di famiglia, dopo aver letto questa lista, mi ha diagnosticando una lombosciatalgia, prescrivendomi una cura di una settimana a base di oki in gocce e muscoril, che ho cominciato venerdì scorso.
A questo quadro, si aggiungono una vita molto sedentaria, e un periodo ad alto livello di ansia e stress.
Ma negli ultimi giorni ho accusato i dolori più preoccupanti (a mio avviso), ed è per questo che vi scrivo:
- da giovedì pomeriggio fino a venerdì sera, ho avuto entrambe le gambe e braccia stanchissime. Ma soprattutto le gambe: sembrava che avessi fatto la maratona. Così, dal nulla, gambe pesanti. Tuttavia, avevo ottima coordinazione (scale di corsa, per esempio) e la pesantezza non aumentava. Mi metteva davvero pensiero fare un passo, anche se poi alla fine, nonostante tutto, ho camminato tantissimo questi 2 giorni. Ho avuto anche nausea (tipo vertigini/poco equilibrio).
- da sabato fino ad oggi, la pesantezza è passata. Tuttavia, mi sembra di avere il passo molto incerto (anche se cammino senza inciampare/cadere), e le gambe un po' più deboli del solito. Inoltre, noto una certa tensione muscolare sull'area collo/trapezio. Infine, il coccige fa ancora molto male se premo sulla parte dove ho sbattuto.
Ecco, infine, qualche domanda:
- è tutto riconducibile alla caduta (anche i vari dolori alle braccia)?
- mi consigliate una visita neurologica?
Grazie mille!
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Ha già aperto numerosi consulti sullo stesso argomento e mi pare che quello che Le è stato già scritto sia tutto quello che a distanza si poteva dire.
Se è all'estero risulta tuttavia che abbia un medico di famiglia che Le ha prescritto delle terapie. Parli con lui perché solo lui può decidere, in base a quanto riscontra dalla visita, se occorra una visita specialistica e di che tipo. E' possibile che anche un supporto psicologico possa risultarLe utile.
Cordiali saluti
Se è all'estero risulta tuttavia che abbia un medico di famiglia che Le ha prescritto delle terapie. Parli con lui perché solo lui può decidere, in base a quanto riscontra dalla visita, se occorra una visita specialistica e di che tipo. E' possibile che anche un supporto psicologico possa risultarLe utile.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.8k visite dal 13/02/2012.
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