T.a.c. colonna vertebrale


sono una signora di 72 anni, da circa 2 mesi soffro di acuti dolori nella zona lombo-sacrale che mi impediscono i più elementari movimenti; ho già fatto una cura di infiltrazioni a base di cortisone ma non hanno avuto l'esito sperato, il dolore non si è attenuato e ho dovuto sospendere anche i farmaci che prendevo per attenuare il dolore per via di una gastrite che si è accentuata.
Su suggerimento del mio medico ho eseguito una T.A.C. e a seguire vi scrivo l'esito di tale esame; la mia richiesta è se potete aiutarmi a capire quale sia il vero problema:


Scoliosi ad esse italiaca del rachide lombare.

Crollo vertrebrale di L2 che presenta avvallamento delle limitanti somatiche e deformazione a lente biconcava; integro il muro posteriore.

Nei limiti i diametri canalari.

Alterazioni spondilo – disco – artrosi diffuse.

Al passaggio L2 - L3: degenerazione gassosa del disco. Protrusione discale associata a reazione osteofitosica marginale da accompagnamento con impronta a largo raggio sul sacco durale.

Al passaggio L3 – L4 : protrusione discale, in parte calcifica, in sede mediana paramediana sn e parziale impegno intraforaminale omolaterale.

Al passaggio L3 – L5: riduzione dello spessore intersomatico. Degenerazione gassosa del disco Protrusione discale con immpronta a largo raggio sul sacco durale.

Al passaggio L4 – S1: riduzione dello spessore intersomatico. Degenerazione gassosa del disco. Irregolarità strtturali dei piatti epifisari contrapposti. Protrusione discale associata a reazione osteofitosica marginale da accompagnamento con impronta a largo raggio sul sacco durale.

Grazie per il tempo dedicatomi.

[#1]
Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68
Gentile utente,
il dolore da lei riferito può essere riconducibile al crollo vertebrale descritto dall'esame TC.
Le consiglio pertanto una visita specialistica ortopedica finalizzata alla formulazione di un'adeguata terapia per l'osteoporosi e all'eventuale utilizzo di un sostegno lombare temporaneo (busto in tela armata).

Tanti auguri

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#2]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
ai consigli fornitigli dal Collega Milano, mi consenta di consigliarLe di valutare, assieme allo specialista consultato, l'opportunità o meno di una vertebroplastica.
E' questa una particolare tecnica, poco invasiva che consiste nell'introdurre all'interno del corpo vertebrale "crollato" una sostanza, impropriamente chiamata cemento, ma che è resina acrilica.
Tale sostanza introdotta nel corpo vertebrale attraverso una piccola incisione cutanea, solidificandosi,consente, oltre a "tenere ferma" la vertebra, a farle riprendere o quasi la sua altezza normale, come avrà modo di spiegarLe meglio il collega che consulterà.

Cordiali saluti

[#3]
Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68
concordo con il collega, anche se alla vertebroplastica preferisco la cifoplastica.
La differenza è che invece di immettere direttamente questa sostanza nella vertebra, si applica prima una sorta di palloncino che viene gonfiato e che fa alzare la vertebra, e poi riempito con il cosiddetto cemento.
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