Algodistrofia collo piede

Buongiorno,
scrivo per avere conforto circa un problema che mi sta facendo andare veramente in crisi.
Premesso che sono o, almeno lo ero , fino a qualche tempo fa un discreto runner ed ho partecipato anche a qualche mezza maratona.
Proprio l'anno scorso dopo la mezza martaona di Napoli , portata a termine tra grandi sofferenze, ho accusato un forte dolore alla caviglia destra con rigonfiamento.
E' imutile dirlo che mi sono fermato dall'attività per un pò ed ho iniziato a fare una serie di visite ed accertamenti ed ogni volta , passato il dolore dopoo le cure del caso, ricominciavo a correre ed allenarmi ed ogni volta il dolore ricompariva di nuovo.
L'ultima visita che ho fatto a settembre scorso mi è stata diagnosticata un'algoneurodistrofia del collo del piede , post traumatica.
Ho fatto un cura a base di iniezioni ( Clody) ed in più mi sono sottoposto ad una RMN. Queata è la diagnosi :
"Non evidenti alterazioni focali del segnale midollare, da riferire ad edema intraspongioso post traumatico , a carico dei segmenti scheletrici esaminati.
Tenosinovite del tibiale posteriore. Regolari per spessore ed intensità di segnale i tebdini dei comparti mediali e laterale della caviglia e il tendine d'Achille. Integri i legamenti. conservata ampiezza del seno del tarso , con normale aspetto del legamento interosseo."
Dopo la cura è ovvio , ho ripreso a correre tra l' altro cn un plantare nella scarpetta consigliatomi da un altro ortopedico ma, ogni volta dopo la corsa, il dolore si ripresenta e con esso sto notando sempre di più un forte rigonfiamento osseo sotto la caviglia lato interno piede.
Sono disperato e non so più cosa fare , continuare ad allenarmi e proseguire nello sport che amo ( quest'anno ho saltato già diverse maratone ) o fermarmi definitivamente, rinunciando per sempre ed appendendo le scarpette al chiodo ?
Grazie anticipatamente per la vs cortese idagnosi e per i Vs preziosi consigni.
Salvatore
Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68
Caro Salvatore,
il mio consiglio è appendere le scarpe al chiodo, come dice lei, non per sempre, ma per un periodo abbastanza lungo (almeno 3-4 mesi)
e poi ricominciare in maniera GRADUALE l'attività. Dalla RMN infatti emerge una tenosinovite che, cronicizzata, diventerebbe veramente un vero problema.
Tanti auguri.

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Allora temo che la tenosinovite si sia cronicizzata perchè ripeto , ogni volta che provo a ri-correre , provo un dolore alla caviglia che dura per tre quattro giorni poi scompare.Noto altresì ripeto , un forte rigonfiamento osseo come se avessi una "doppia caviglia " lato interno piede.Ieri ad esempio ,il dolore si estendeva per tutta la lunghezza dell'alluce.
In ogni caso quali sarebbero i sintomi di questa cronicizzazione se presente ed , in tal caso , cosa fare ?

Ad ogni modo penso che seguirò i suoi consigli e, magari , dopo tante serate passate ad allenarmi e, tante domeniche passate fuori casa, ricomincerò un pò a godermi la mia famiglia con la speranza che possa guarire e ricominciare tra qualche mese...........

Grazie ancora.

Salvatore
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68
la cronicizzazione si realizza quando il dolore perdura malgrado la terapia per almeno 6 mesi.
Si prenda il tempo necessario
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Si ,ma quanto tempo necessario dovro prendermi ?
Nel frattempo devo fare qualche cura? Sinceramente , quando potrò ritornare non dico a gareggiare ma almeno, ad allenarmi ?
Può verificarsi l'ipotesi che debba essere operato ? La mia preoccupazione è proprio questa !

Grazie mille per i Suoi preziosi suggerimenti.

Salvatore
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68
Gentile Salvatore,
credo di aver risposto a quelli che possono essere i tempi di recupero.
Non credo sia necessario un intervento, ma la certezza può darla solo il suo ortopedico.

Tanti auguri
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