Esiti meniscectomia
Salve Dott.ri Durante una partita a calcio, 2 settembre, atterrando male con la gamba sinistra ho avvertito un forte crack ed il ginocchio è andato il blocco e si è gonfiato, effettuata RNM l'esito è stato :
Lesione complessa del menisco esterno con caratteristiche di frattura a manico di secchio e con flap meniscale ribaltato sul cono posteriore e verso la gola. Meniscosi del corno posteriore del menisco mediale senza interruzioni dei profili articolari. Modicamente inspessita la plica infrapatellare. Abbondante versamento articolare che si raccoglie nel comparto anteriore e nel recesso sottoquadricipitale, inibizione edematosa dei tessuti pericapsulari sul versante esterno.
No alterazioni del tendine rotuleo, dei legamenti nè dei collaterali. Edema midollare per lesione da impatto.
Dopo circa 15g sono stato operato di meniscectomia menisco esterno, e successivamente ho iniziato la riabilitazione. Da subito ho iniziato ad avvertire dei fastidi al ginocchio durante i piegamenti, sentivo come un scatto della rotula sia nella deambulazione, un tac ad ogni passo, sia da seduto quando con la coscia a 90° alzo il piede a martello sento la rotula che si muove e scatta, il problema maggiore lo avverto quando faccio le scale, avverto un forte fastidio come un flash di dolore nel centro del ginocchio.
Dopo circa 2 mesi ritorno dall'ortopedico che mi estrae 2 siringhe di liquido ed effuttuo 2 infiltrazioni di Hyalgan, subito dopo sono ritornato nuovo non accusavo più nessun fastidio e per la prima volta dopo 3 mesi ho iniziato ad aumentare l'attività sulla gamba per aumentare il tono ma dopo 15g i dolori sono ritornati ed ho effettuato la seconda RNM:
Esiti di meniscectomia parziale esterna con fenomei degenerativi (meniscosi) del residuo meniscale specie corno anteriore senza identificazioni di nuove lesioni. Piccola area di alterato segnale dalla spongiosa ossea della porzione antero-esterna del condilo femorale laterale, iperintensa nella sequenza a tratto lungo da edema midollare della spongiosa ossea. Si conferma meniscosi del cono posteriore del menisco MEDIALE senza interruzione dei profili articolari e modico ispessimento della plica infrapatellare. Assottigliata LA CARTILAGINE articolare della superficie di carico del condilo femorale esterno senza risentimenti ischemici, discreto versamento articolare nei comparti anteriori e nel recesso sottoquadricipitale. No alterazioni del tendine rotuleo del legamenti crociati e collaterali.
L'ortopedico dopo altre 2 infiltrazioni, che mi hanno dato meno beneficio mi ha detto " se il dolore non passa dobbiamo intervenire sulla cartilagine" ( che prima non mi aveva mai dato problemi ) il suo fisioterapista mi ha consigliato un ciclo di tecar perchè per lui risento di una forte infiammazione al ginocchio, il mio fisioterapista invece un ciclo di laser.....
Sono molto confuso è gradirei maggiori consigli
Grazie anticipatamente.
Lesione complessa del menisco esterno con caratteristiche di frattura a manico di secchio e con flap meniscale ribaltato sul cono posteriore e verso la gola. Meniscosi del corno posteriore del menisco mediale senza interruzioni dei profili articolari. Modicamente inspessita la plica infrapatellare. Abbondante versamento articolare che si raccoglie nel comparto anteriore e nel recesso sottoquadricipitale, inibizione edematosa dei tessuti pericapsulari sul versante esterno.
No alterazioni del tendine rotuleo, dei legamenti nè dei collaterali. Edema midollare per lesione da impatto.
Dopo circa 15g sono stato operato di meniscectomia menisco esterno, e successivamente ho iniziato la riabilitazione. Da subito ho iniziato ad avvertire dei fastidi al ginocchio durante i piegamenti, sentivo come un scatto della rotula sia nella deambulazione, un tac ad ogni passo, sia da seduto quando con la coscia a 90° alzo il piede a martello sento la rotula che si muove e scatta, il problema maggiore lo avverto quando faccio le scale, avverto un forte fastidio come un flash di dolore nel centro del ginocchio.
Dopo circa 2 mesi ritorno dall'ortopedico che mi estrae 2 siringhe di liquido ed effuttuo 2 infiltrazioni di Hyalgan, subito dopo sono ritornato nuovo non accusavo più nessun fastidio e per la prima volta dopo 3 mesi ho iniziato ad aumentare l'attività sulla gamba per aumentare il tono ma dopo 15g i dolori sono ritornati ed ho effettuato la seconda RNM:
Esiti di meniscectomia parziale esterna con fenomei degenerativi (meniscosi) del residuo meniscale specie corno anteriore senza identificazioni di nuove lesioni. Piccola area di alterato segnale dalla spongiosa ossea della porzione antero-esterna del condilo femorale laterale, iperintensa nella sequenza a tratto lungo da edema midollare della spongiosa ossea. Si conferma meniscosi del cono posteriore del menisco MEDIALE senza interruzione dei profili articolari e modico ispessimento della plica infrapatellare. Assottigliata LA CARTILAGINE articolare della superficie di carico del condilo femorale esterno senza risentimenti ischemici, discreto versamento articolare nei comparti anteriori e nel recesso sottoquadricipitale. No alterazioni del tendine rotuleo del legamenti crociati e collaterali.
L'ortopedico dopo altre 2 infiltrazioni, che mi hanno dato meno beneficio mi ha detto " se il dolore non passa dobbiamo intervenire sulla cartilagine" ( che prima non mi aveva mai dato problemi ) il suo fisioterapista mi ha consigliato un ciclo di tecar perchè per lui risento di una forte infiammazione al ginocchio, il mio fisioterapista invece un ciclo di laser.....
Sono molto confuso è gradirei maggiori consigli
Grazie anticipatamente.
[#1]
Gentile Utente
Purtroppo dopo una meniscectomia totale del menisco esterno il recupero dell'articolazione è molto lungo e difficoltoso.
Il menisco esterno infatti agisce come importante stabilizzatore dell'articolazione e quindi la sua assenza deve essere compensata dalle strutture rimanenti.
Il lavoro da eseguire è molto lungo e spesso i primi mesi sono costellati da frequesti sintomi di dolore e instabilità.
Le consiglio di proseguire la sua attività di recupero fuunzionale, avere molta pazienza e usare farmaci quali antiinfiammatori ed eventualmente infiltrazioni di acido ialuronico.
Cordiali saluti.
Purtroppo dopo una meniscectomia totale del menisco esterno il recupero dell'articolazione è molto lungo e difficoltoso.
Il menisco esterno infatti agisce come importante stabilizzatore dell'articolazione e quindi la sua assenza deve essere compensata dalle strutture rimanenti.
Il lavoro da eseguire è molto lungo e spesso i primi mesi sono costellati da frequesti sintomi di dolore e instabilità.
Le consiglio di proseguire la sua attività di recupero fuunzionale, avere molta pazienza e usare farmaci quali antiinfiammatori ed eventualmente infiltrazioni di acido ialuronico.
Cordiali saluti.
Antonio Mattei
[#2]
Ex utente
Salve dr. Mattei, intanto grazie per la pronta cortese risposta, vorrei chiederle inoltre:
- la mia è stata una meniscectomia parzialeanche per questa sorgono le problematiche da lei esposte
- lo scatto che sento quando cammino e da seduto allungando la gamba, è da considerarsi un normale fenomeno passeggero
- per lei è più indicata la laser terapia o la tecar
- non mi sono mai stati prescritti antiinfiammatori pensa sia utile prenderli anche adesso dopo 4 mesi dall'intervento, quanto infiltrazioni è consigliabile effettuare.
Grazie del tempo dedicatomi.
- la mia è stata una meniscectomia parzialeanche per questa sorgono le problematiche da lei esposte
- lo scatto che sento quando cammino e da seduto allungando la gamba, è da considerarsi un normale fenomeno passeggero
- per lei è più indicata la laser terapia o la tecar
- non mi sono mai stati prescritti antiinfiammatori pensa sia utile prenderli anche adesso dopo 4 mesi dall'intervento, quanto infiltrazioni è consigliabile effettuare.
Grazie del tempo dedicatomi.
[#3]
Purtroppo quando si realizza il manico di secchia il menisco residuo è di piccola entità.
Si parla di meniscectomia parziale ma è come se fosse una meniscectomia totale.
Lo scatto che avverte dovrebbe essere temporaneo e comunque se non crea dolore non rappresenta motivo di preoccupazione.
Laser e tecar possono essere effettuati ma a scopo antalgico.
Io consiglierei anche la terapia con campi magnetici pulsati (ditta Igea di Carpi Modena) in particolare l'aparecchio I-ONE.
Nelle condropatia è risultato abbastanza efficace.
Le infiltrazioni se sono con acido ialuronico ad alto peso molecolare in genere sono in numero di 3.
Tutte queste informazioni le confronti con il suo ortopedico di fiducia.
Cordiali saluti
Si parla di meniscectomia parziale ma è come se fosse una meniscectomia totale.
Lo scatto che avverte dovrebbe essere temporaneo e comunque se non crea dolore non rappresenta motivo di preoccupazione.
Laser e tecar possono essere effettuati ma a scopo antalgico.
Io consiglierei anche la terapia con campi magnetici pulsati (ditta Igea di Carpi Modena) in particolare l'aparecchio I-ONE.
Nelle condropatia è risultato abbastanza efficace.
Le infiltrazioni se sono con acido ialuronico ad alto peso molecolare in genere sono in numero di 3.
Tutte queste informazioni le confronti con il suo ortopedico di fiducia.
Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
Salve Dr. Mattei la ringrazio per le preziose spiegazioni, spesso l'abitudine di alcuni medici li rende aridi di consigli, spiegazioni e rassicurazioni.
Ho già contattato la ditta di carpi vorrei sapere secondo lei quale sia la durata della terapia da effettuare possono bastare 30 giorni o servono almeno 2/3 mesi di terapia?
grazie ancora
Ho già contattato la ditta di carpi vorrei sapere secondo lei quale sia la durata della terapia da effettuare possono bastare 30 giorni o servono almeno 2/3 mesi di terapia?
grazie ancora
[#5]
La terapia con i CMP in genere ha la durata di 30 gg. che però possono essere rinnovati fino ad un massimo di 3 mesi anche perchè oltre i 3 mesi non si ottengono ulteriori benefici.
Alla fine del primo mese valuti i risultati ottenuti e di conseguenza, consigliandosi con il suo ortopedico di fiducia, giudichi se è necessario e consigliabile continuare.
Cordiali saluti
Alla fine del primo mese valuti i risultati ottenuti e di conseguenza, consigliandosi con il suo ortopedico di fiducia, giudichi se è necessario e consigliabile continuare.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 7.2k visite dal 05/02/2012.
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