Piede torto bilaterale
gentili dottori sono una mamma in attesa del suo secondo figlio di 26 settimane di gravidanza il 3 marzo 2005 tramite ecografia morfologica gli e' stato diagniosticato piede torto bilaterale in seguito a questo ho dovuto fare un'amniocentesi per escludere malformazioni genetiche.Il risultato e' negativo ed ora io e mio marito ci chiediamo cosa dobbiamo aspettarci come si cura e se i piedini permetteranno al nostro bambino una vita normale.
Vi ringrazio moltissimo.
Vi ringrazio moltissimo.
[#1]
carissima,
ammettendo che l'ecografia morfologica sia stata eseguita da mani esperte e sia quindi attendibile (lei sa che ogni esame strumentale ha una certa percentuale di falsi positivi o negativi) la patologia in questione sarà trattabile dopo la nascita (meglio nelle mani di un esperto ortopedico pediatra). Mi permetto di esporre il mio punto di vista invece per quel che riguarda l'amniocentesi: trovo strano il "ho dovuto fare un'amniocentesi". L'esame ha una certa percentuale di complicanze (tra cui l'aborto) e non è assolutamente obbligatorio. E' una libera scelta il fatto di eseguirlo che presuppone il fatto di "prendere provvedimenti" in caso di malformazione genetica (se no perchè escludere malòformazioni genetiche?). Trovo questo, personalmente, un fatto orrendo. Mi perdoni, ma sto portando avanti su più fronti, una battaglia contro l'interruzione di gravidanza e vorrei che la gente ne sapesse di più (per esempio vedesse personalmente l'aspetto di un feto abortito per rendersi conto di come stanno le cose).
Le auguro ogni bene per la Sua gravidanza,
abbia fiducia e tutto andrà bene (anche se vi fosse il piede torto!!).
Auguroni,
cordialità
ammettendo che l'ecografia morfologica sia stata eseguita da mani esperte e sia quindi attendibile (lei sa che ogni esame strumentale ha una certa percentuale di falsi positivi o negativi) la patologia in questione sarà trattabile dopo la nascita (meglio nelle mani di un esperto ortopedico pediatra). Mi permetto di esporre il mio punto di vista invece per quel che riguarda l'amniocentesi: trovo strano il "ho dovuto fare un'amniocentesi". L'esame ha una certa percentuale di complicanze (tra cui l'aborto) e non è assolutamente obbligatorio. E' una libera scelta il fatto di eseguirlo che presuppone il fatto di "prendere provvedimenti" in caso di malformazione genetica (se no perchè escludere malòformazioni genetiche?). Trovo questo, personalmente, un fatto orrendo. Mi perdoni, ma sto portando avanti su più fronti, una battaglia contro l'interruzione di gravidanza e vorrei che la gente ne sapesse di più (per esempio vedesse personalmente l'aspetto di un feto abortito per rendersi conto di come stanno le cose).
Le auguro ogni bene per la Sua gravidanza,
abbia fiducia e tutto andrà bene (anche se vi fosse il piede torto!!).
Auguroni,
cordialità
Dr Simone Cigni
[#2]
Utente
Per cominciare vorrei ringraziarla per la sua risposta.Per quanto riguarda "ho dovuto fare" mi sono espressa male mi hanno consigliato di farla per escludere qualsiasi malformazione che non permetesse a mio figlio di avere almeno una vita autonoma e per sapere cosa mi aspettava in caso fosse stato positivo,in secondo luogo mi e' stato assicurato che l'amnio ha una sicurezza del 99% e mi creda solo quello mi ha convinta a farla.
Voglio inoltre raccontarle una cosa io sono una donna che prima che venisse diagniosticata la malformazione al bimbo non ho fatto tritest e nessun'altro esame a parte i soliti esami di routine....io al 99% sono contraria all'aborto pero' a 22 settimane di gravidanza sentirsi dire che entrambi i piedini torti aL 90% sono accompagniati a delle malformazioni genetiche molto gravi che non consentono a mio figlio una vita per lo meno autonoma non e' facile....perche' nonostante si sia contrari all'aborto ti sorgono mille e mille domande ansie paure nel senso che non sai che fare sai che se decidi di interrompere uccidi tuo figlio se non lo fai ti chiedi se gli fai del bene o del male se un giorno dovessimo mancare noi genitori che ne sara' di mio figlio e purtroppo nel 2005 ti ritrovi ancora a combattere con l'ignioranza e la cattiveria delle persone nei confronti delle persone portatrici di handicap....Mi creda nel momento che ho dovuto affrontare una cosa del genere mi hanno tolto una parte di vita ora e' arrivato anche il responso completo e mi hanno confermato che a parte i piedini e' sanissimo e che chi li ha diagniostica e' un medico molto competente anche se come ha detto lei mi auguro che sia solo uno sbaglio cordiali saluti
Voglio inoltre raccontarle una cosa io sono una donna che prima che venisse diagniosticata la malformazione al bimbo non ho fatto tritest e nessun'altro esame a parte i soliti esami di routine....io al 99% sono contraria all'aborto pero' a 22 settimane di gravidanza sentirsi dire che entrambi i piedini torti aL 90% sono accompagniati a delle malformazioni genetiche molto gravi che non consentono a mio figlio una vita per lo meno autonoma non e' facile....perche' nonostante si sia contrari all'aborto ti sorgono mille e mille domande ansie paure nel senso che non sai che fare sai che se decidi di interrompere uccidi tuo figlio se non lo fai ti chiedi se gli fai del bene o del male se un giorno dovessimo mancare noi genitori che ne sara' di mio figlio e purtroppo nel 2005 ti ritrovi ancora a combattere con l'ignioranza e la cattiveria delle persone nei confronti delle persone portatrici di handicap....Mi creda nel momento che ho dovuto affrontare una cosa del genere mi hanno tolto una parte di vita ora e' arrivato anche il responso completo e mi hanno confermato che a parte i piedini e' sanissimo e che chi li ha diagniostica e' un medico molto competente anche se come ha detto lei mi auguro che sia solo uno sbaglio cordiali saluti
[#3]
Gentile signora,
contrariamente al Collega, comprendo molto bene la sua preoccupazione per il futuro di suo figlio.
Chi, come me, lavora in ambito di ortopedia pediatrica non può non aver presente la situazione di bambini con gravi disabilità e l'effetto dirompente che possono portare all'interno di una famiglia.
Detto questo, poichè questo sito vuole offrire un servizio di consulenza medico specialistica e non un corso di etica di morale, cercherò di fornirle quelle informazioni che le potranno essere utili per prendere, con suo marito, la decisione che più le sembrerà corretta, sulla base di elementio oggettivi.
1: l'amniocentesi comporta qualche rischio, come tutti gli atti medici, ma in mani esperte (è una pratica ormai routinaria al di sopra dei 35 o 40 anni di età della madre) il rischio è estremamente basso;
2: l'affidabilità dell'esame è elevatissima;
3: consente di evidenziare non tutte le patologie, ma quelle note per le alterazioni del genoma;
4: l'ecografia morfologica è molto affidabile, anche se operatore dipendente (operatori più esperti sbagliano meno di altri con minore esperienza);
5: nel caso specifico la diagnosi di piede torto è una diagnosi che non comporta gravi limitazioni per la vita del nascituro;
6: la terapia, a seconda dell'entità della deformità, può essere di portata modestissima (semplici manipolazioni, manipolazioni e tutori, manipolazioni e gessetto seguito da tutori) o può richiedere trattamenti più impegnativi (correzione chirurgica);
7: in taluni casi (quelli più gravi) gli interventio dovranno essere ripetuti nel tempo, per seguire l'accrescimento del bambino.
Alla luce di tutto si può dedurre che la condizione non determina uno scadimento della qualità della vita significativo. Quasi tutti questi bambini crescono bene e possono svolgere una vita completamente normale.
Se desiderasse ulteriori informazioni può contattarmi telefonicamente presso la UO di ortopedia dell'Istituo per l'Infanzia "Burlo" di Trieste (tel 040 3785264) dalle 9 alle 13 di ogni giorno feriale.
Cordiali saluti
Fulvio Di Cosmo.
contrariamente al Collega, comprendo molto bene la sua preoccupazione per il futuro di suo figlio.
Chi, come me, lavora in ambito di ortopedia pediatrica non può non aver presente la situazione di bambini con gravi disabilità e l'effetto dirompente che possono portare all'interno di una famiglia.
Detto questo, poichè questo sito vuole offrire un servizio di consulenza medico specialistica e non un corso di etica di morale, cercherò di fornirle quelle informazioni che le potranno essere utili per prendere, con suo marito, la decisione che più le sembrerà corretta, sulla base di elementio oggettivi.
1: l'amniocentesi comporta qualche rischio, come tutti gli atti medici, ma in mani esperte (è una pratica ormai routinaria al di sopra dei 35 o 40 anni di età della madre) il rischio è estremamente basso;
2: l'affidabilità dell'esame è elevatissima;
3: consente di evidenziare non tutte le patologie, ma quelle note per le alterazioni del genoma;
4: l'ecografia morfologica è molto affidabile, anche se operatore dipendente (operatori più esperti sbagliano meno di altri con minore esperienza);
5: nel caso specifico la diagnosi di piede torto è una diagnosi che non comporta gravi limitazioni per la vita del nascituro;
6: la terapia, a seconda dell'entità della deformità, può essere di portata modestissima (semplici manipolazioni, manipolazioni e tutori, manipolazioni e gessetto seguito da tutori) o può richiedere trattamenti più impegnativi (correzione chirurgica);
7: in taluni casi (quelli più gravi) gli interventio dovranno essere ripetuti nel tempo, per seguire l'accrescimento del bambino.
Alla luce di tutto si può dedurre che la condizione non determina uno scadimento della qualità della vita significativo. Quasi tutti questi bambini crescono bene e possono svolgere una vita completamente normale.
Se desiderasse ulteriori informazioni può contattarmi telefonicamente presso la UO di ortopedia dell'Istituo per l'Infanzia "Burlo" di Trieste (tel 040 3785264) dalle 9 alle 13 di ogni giorno feriale.
Cordiali saluti
Fulvio Di Cosmo.
Dr. Fulvio Di Cosmo
Specialista in
Ortopedia, Chirurgia vascolare, Medicina dello sport.
Master 1° liv. in Medicina legale - Master 2° liv. in
[#4]
Al di là del parere medico (che peraltro coincide in larga misura con quello che io sostenevo) vorrei assicurare al Dr Di Cosmo che dal punto di vista morale ho le idee chiarissime. Non vedo intanto come possa dire che io non comprendo la situazione della paziente: tutt'altro!! (tanto è vero che la Signora mi ha risposto con squisita cortesia, comprendendo cosa intendessi ed espimendo i suoi dubbi con correttezza e garbo).
L'etica e la morale c'entrano eccome con il nostro lavoro (troppi se ne dimenticano, forse volutamente, e adducendo motivazioni povere e demagogiche) soprattutto riguardo ad argomenti del genere!!! Il paziente è prima di tutto una persona, non un aggeggio da analizzare, e per questo dotato di corpo e di anima che vanno curate ENTRAMBE (qual'è il concetto di Salute di alcuni?).
Quale decisione dovrebbe prendere la Signora in caso di malformazione? Forse abortire per evitare "l'effetto dirompente della disabilità del figlio"?
La vita (di qualsiasi tipo essa sia) è un dono di Dio che va rispettato (in ogni caso) ma per farlo bisogna aver conosciuto l'amore di Dio (spero che anche chi non ne ha avuto ancora l'opportunità ne abbia l'occasione in futuro). Mi scuso per avere introdotto argomenti di teologia morale che non tutti sono pronti a recepire
Per me è la base del nostro agire, in particolare nei rapporti con le persone che a noi si affidano. E' questo che ci chiedono i pazienti. Anche (e soprattutto) i più "difficili" e i più deboli (come i bambini nel ventre materno) hanno bisogno di amore.
Invito il Dr Di Cosmo a esprimere ulteriori dubbi alla mia personale e-mail onde evitare di confrontarci in sede non appropriata. Come può peraltro il medesimo essere menzionato nel sito internet P.A.S.F.A.-Assistenza Spirituale (!) alle forze armate?
Con affetto per tutti,
cordialità
L'etica e la morale c'entrano eccome con il nostro lavoro (troppi se ne dimenticano, forse volutamente, e adducendo motivazioni povere e demagogiche) soprattutto riguardo ad argomenti del genere!!! Il paziente è prima di tutto una persona, non un aggeggio da analizzare, e per questo dotato di corpo e di anima che vanno curate ENTRAMBE (qual'è il concetto di Salute di alcuni?).
Quale decisione dovrebbe prendere la Signora in caso di malformazione? Forse abortire per evitare "l'effetto dirompente della disabilità del figlio"?
La vita (di qualsiasi tipo essa sia) è un dono di Dio che va rispettato (in ogni caso) ma per farlo bisogna aver conosciuto l'amore di Dio (spero che anche chi non ne ha avuto ancora l'opportunità ne abbia l'occasione in futuro). Mi scuso per avere introdotto argomenti di teologia morale che non tutti sono pronti a recepire
Per me è la base del nostro agire, in particolare nei rapporti con le persone che a noi si affidano. E' questo che ci chiedono i pazienti. Anche (e soprattutto) i più "difficili" e i più deboli (come i bambini nel ventre materno) hanno bisogno di amore.
Invito il Dr Di Cosmo a esprimere ulteriori dubbi alla mia personale e-mail onde evitare di confrontarci in sede non appropriata. Come può peraltro il medesimo essere menzionato nel sito internet P.A.S.F.A.-Assistenza Spirituale (!) alle forze armate?
Con affetto per tutti,
cordialità
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 23.3k visite dal 09/04/2005.
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