Patologia degenerativa delle unità disco-somatiche

Gentili dottori, a seguito di persistenti dolori avvertiti alla bassa schiena e ai glutei, ho eseguito RM lombo-sacrale, così come suggerito dal medico urologo al quale mi ero rivolto per disturbi perineali. Quest'ultimo ipotizzava una prostatite, non correlabile a suo giudizio con i disturbi alla schiena.
Riporto di seguito il referto della RM:
Esame condotto con tecnica FSE;immagini pesate in T1 e T2 secondo piani di scansione sagittale ed assiali.
Ridotto grado della fisiologica lordosi con tendenza alla rettilineizzazione, in clinostatismo.
Patologia degenerativa di gradi lieve delle unità disco-somatiche:
a livello L5-S1,il disco intersomatico,di spessore lievemente ridotto,presenta accentuazione della convessità del margine posteriore;il sacco durale appare improntato.
A livello L4-L5 è presente protusione ad ampio raggio del margine posteriore discale con impegno foraminale,a sinistra;tale reperto impronta il sacco durale.
In L3-L4 è presente bulging discale simmetrico.
Canale vertebrale di dimensioni nei limiti della norma.
Cono midollare in fisiologica posizione e con normale intensità di segnale.
Mi sono quindi rivolto al medico ortopedico, il quale ha rilevato la necessità di un trattamento FKT con esercizi di allungamento della catena posteriore,flessori,quadricipiti,ileo-psoas,tricipiti surali; mi ha inoltre raccomandato di continuare tali esercizi anche dopo la fisioterapia.
Dopo aver effettuato 11 sedute e concluso il trattamento, avverto ancora oggi dolori diffusi ai glutei, che si accentuano da seduto o talvolta rimanendo a lungo in posizione eretta. Accuso anche intorpidimento, formicolio, sensazione di muscoli contratti e rigidità. Inoltre se con le dita esercito pressione sul tratto lombare della colonna, avverto dolore in corrispondenza di una vertebra.
Gradirei un Vostro cortese parere in merito alla terapia fino ad ora effettuata e ad eventuali ulteriori suggerimenti per risolvere il mio problema (ad es. altre visite specialistiche,trattamenti chirurgici e non) che, come precedentemente palesato, non è stato ancora del tutto risolto.
In particolare sarei interessato alla Vostra opinione in merito alla relazione tra quanto emerso dalla risonanza e i miei disturbi, e se questa sintomatologia può essere riconducibile anche ad altre diagnosi e problematiche, non per ultima quella uro-genitale.
Vi ringrazio anticipatamente e resto in attesa di una Vostra cortese risposta.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Va premesso che la RMN non ha nessun significato clinico da sè sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla Sua storia clinica, alla descrizione dei Suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa. Non è quindi possibile esprimere un parere sulla relazione tra i Suoi disturbi e quanto emerso dalla RM: per la precisione, quanto descrive è ben compatibile con quanto descritto nel referto, ma per accertarlo è indispensabile la visita diretta perché qui abbiamo la descrizione dei sintomi ma ovviamente manca tutto quanto può emergere dalla visita specialistica.
Pareri sulla terapia, per lo stesso motivo, non è possibile darne: la terapia dipende strettamente dalla diagnosi, e questa si può ottenere solo con la visita diretta. Senza contare che "FKT" vuol dire "fisio-Kinesi-terapia" ma non indica quali terapie fisiche abbia fatto, a parte gli esercizi.
Le consiglio di tornare dal Fisiatra e di esporgli il poco esito delle cure perché possa rivalutare il caso, oppure di sentire un secondo parere presso un altro Fisiatra. Va detto comunque che la patologia discale non si può risolvere e che quindi le terapie fisiche consentono di avere periodi di dolore di minore entità e/o per periodi più brevi e/o più diradati nel tempo.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it