Caviglia fuori asse
Il 5 agosto di quest'anno ho avuto un incidente con la moto, la mia gamba destra è rimasta incastrata tra la macchina e la moto procurandomi una frattura del terzo distale alla tibia e perone.
Dopo aver effettuato i dovuti accertamenti la gamba è stata messa in trazione per circa 3 gg, il 9 agosto ho subito il primo intervento con inserimento di chiodo emidollare e di viti, senza l'applicazioni ne di gesso ne di tutore.
Dimessa dall'ospedale sono stata sottoposta a terapia fisiatrica a casa.
A distanza di 30 gg dall'intervento, a seguito del primo controllo mensile vengo risottoposta ad un nuovo intervento per l'inserimento di una placca al perone.
Dimessa dall'ospedale sono stata sopposta a terapia fisiatrica per due mesi, la fisioterapista ha provato a rimettere a piano ritmo la gamba, ma ciò è impossibile a causa della caviglia fuori asse.
Dopo 2 mesi dal secondo intervento, alla visita di controllo in ospedale vengo ritenuta in piena via di guarigione, con la gamba un pò valva ma a sentir loro senza rimedio e con l'unica soluzione da perseguire se non quella di camminare, camminare e camminare per poi guarire completamente.
Infastidita da tanta trascuratezza sono andata chiedere un consulto ad un altro ortopedico di Ragusa. Il suo responso è stato questo: fra circa un anno quando la frattura sarà pienamente guarita si dovrà effettuare un osteosintesi per rimettere in asse la caviglia, l'unica cosa da far al momento è cercare di riacquisire, per quello che è possibile, la funzionalità della caviglia in modo tale che il gonfiore della gamba diminuisca.
Al momento sto facendo palestra mirata al rafforzamento della gamba, per cercare di recuperare la camminata, ma sono molto titubante sui risultati finali.
A questo punto approfitto della Vostra disponibilità per richiedere un secondo parere.
Grazie
Dopo aver effettuato i dovuti accertamenti la gamba è stata messa in trazione per circa 3 gg, il 9 agosto ho subito il primo intervento con inserimento di chiodo emidollare e di viti, senza l'applicazioni ne di gesso ne di tutore.
Dimessa dall'ospedale sono stata sottoposta a terapia fisiatrica a casa.
A distanza di 30 gg dall'intervento, a seguito del primo controllo mensile vengo risottoposta ad un nuovo intervento per l'inserimento di una placca al perone.
Dimessa dall'ospedale sono stata sopposta a terapia fisiatrica per due mesi, la fisioterapista ha provato a rimettere a piano ritmo la gamba, ma ciò è impossibile a causa della caviglia fuori asse.
Dopo 2 mesi dal secondo intervento, alla visita di controllo in ospedale vengo ritenuta in piena via di guarigione, con la gamba un pò valva ma a sentir loro senza rimedio e con l'unica soluzione da perseguire se non quella di camminare, camminare e camminare per poi guarire completamente.
Infastidita da tanta trascuratezza sono andata chiedere un consulto ad un altro ortopedico di Ragusa. Il suo responso è stato questo: fra circa un anno quando la frattura sarà pienamente guarita si dovrà effettuare un osteosintesi per rimettere in asse la caviglia, l'unica cosa da far al momento è cercare di riacquisire, per quello che è possibile, la funzionalità della caviglia in modo tale che il gonfiore della gamba diminuisca.
Al momento sto facendo palestra mirata al rafforzamento della gamba, per cercare di recuperare la camminata, ma sono molto titubante sui risultati finali.
A questo punto approfitto della Vostra disponibilità per richiedere un secondo parere.
Grazie
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Gentile utente,
Si tratta di un caso in cui, per dare un giudizio, è indispensabile la visita con la visione diretta delle immagini degli esami effettuati.
Se vuole un secondo parere, è necessaria quindi una visita da un secondo specialista.
Saluti cordiali.
Si tratta di un caso in cui, per dare un giudizio, è indispensabile la visita con la visione diretta delle immagini degli esami effettuati.
Se vuole un secondo parere, è necessaria quindi una visita da un secondo specialista.
Saluti cordiali.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.1k visite dal 17/01/2012.
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