Vorrei farmi solo un idea di cosa potrebbe essere in quanto il medico di famiglia e l'ortopedico
Salve,
vi scrivo per un consulto in attesa di una risonanza magnetica (4 mesi di attesa).
Mio padre di 40 anni, altezza 175 cm e pesa all'incirca 80 kg, da quasi un anno soffre di gonalgia a tutte e due le ginocchia. Di professione è massaggiatore e recentemente ha smesso di lavorare per motivi che i dolori non gli permettono di stare allungo in piedi. All'inizio il suo problema è stato sotto valutato in quanto mettendo una ginocchiera elastica il dolore passava, ma da circa sei mesi ha difficoltà nel camminare(zoppica e alcune volte sembra proprio che stia per cadere). Spesso la mattina si sveglia con tutte e due le ginocchia gonfie, le massaggia per circa mezz'ora e durante la giornata il gonfiore si attenua. Ha eseguito delle radiografie anche con il ginocchio sotto carico e dalle lastre non è stato riscontrato niente, ha fatto anche le analisi del sangue(emocromo, VES e fattore reumatoide) risultato tutto nei limiti. Dall'ultima visita ortopedica il dottore non ha fatto alcuna diagnosi ma ha prescritto una risonanza magnetica solo al ginocchio destro. Premetto anche che 4 anni fa ha sofferto di lombo-sciatalgia con un ernia del disco, nessun intervento, si è curato da solo con stretching, massaggi ed elettroforesi. Vorrei farmi solo un idea di cosa potrebbe essere in quanto il medico di famiglia e l'ortopedico non hanno fatto alcuna diagnosi. Vi ringrazio anticipatamente, Maria.
vi scrivo per un consulto in attesa di una risonanza magnetica (4 mesi di attesa).
Mio padre di 40 anni, altezza 175 cm e pesa all'incirca 80 kg, da quasi un anno soffre di gonalgia a tutte e due le ginocchia. Di professione è massaggiatore e recentemente ha smesso di lavorare per motivi che i dolori non gli permettono di stare allungo in piedi. All'inizio il suo problema è stato sotto valutato in quanto mettendo una ginocchiera elastica il dolore passava, ma da circa sei mesi ha difficoltà nel camminare(zoppica e alcune volte sembra proprio che stia per cadere). Spesso la mattina si sveglia con tutte e due le ginocchia gonfie, le massaggia per circa mezz'ora e durante la giornata il gonfiore si attenua. Ha eseguito delle radiografie anche con il ginocchio sotto carico e dalle lastre non è stato riscontrato niente, ha fatto anche le analisi del sangue(emocromo, VES e fattore reumatoide) risultato tutto nei limiti. Dall'ultima visita ortopedica il dottore non ha fatto alcuna diagnosi ma ha prescritto una risonanza magnetica solo al ginocchio destro. Premetto anche che 4 anni fa ha sofferto di lombo-sciatalgia con un ernia del disco, nessun intervento, si è curato da solo con stretching, massaggi ed elettroforesi. Vorrei farmi solo un idea di cosa potrebbe essere in quanto il medico di famiglia e l'ortopedico non hanno fatto alcuna diagnosi. Vi ringrazio anticipatamente, Maria.
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Cara amica,
Dagli esami che lei ha comunicato le posso dire che suo padre non ha un'artrosi conclamata (le rx sono negative) e non ha una malattia reumatica ( indici negativi) mi chiedo solo se ha eseguito anche la valutazione degli acidi urici per inquadrare un caso di gotta. Esclusa questa penso che il quadro sia quello di un' artrosi iniziale con degenerazione meniscale; la Rmn sarà comunque ll' esame dirimente.
Saluti
Dagli esami che lei ha comunicato le posso dire che suo padre non ha un'artrosi conclamata (le rx sono negative) e non ha una malattia reumatica ( indici negativi) mi chiedo solo se ha eseguito anche la valutazione degli acidi urici per inquadrare un caso di gotta. Esclusa questa penso che il quadro sia quello di un' artrosi iniziale con degenerazione meniscale; la Rmn sarà comunque ll' esame dirimente.
Saluti
Dr. Leonardo Donati
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua risposta, nel frattempo sono arrivati anche i referti delle RM nelle quali sinceramente ho capito ben poco, le trascrivo qui di seguito:
Esame Rm del ginocchio destro:
L'esame è stato eseguito secondo i piani assiale, saggitale e coroniale, in tecnica SE, FSE e GE STIR con soppressione del segnale del tessuto adiposo.
In corrispondenza del corno posteriore del menisco mediale si riconosce una stria di alterato segnalea decorso orizzontale-obliquo compatibile coa lesione, associato a condropatia femoro-tibiale di gradi II, con esteso edema della spongiosa ossea della porzione posteriore del condilo tibiale mediale.
Degenerazione del corno posteriore del menisco laterale nel cui contesto non si può escludere la presenza di una lesione focale.
Lieve ispessimento e disomogeneità del segnale del legamento crociato anteriore da esiti distrattive delle sue fibre con conservata la continuità legamentosa.
Regolari per morfologia e segnale il legamento crociato posteriore, i legamenti collaterali, il tendine rotuleo e l'inserzione patellare del quadricipite.
Minima quota di versamento intra-articolare in sede retro-patellare, in sede intercondiloidea, tra le strutture del pivot centrale e nel punto d'angolo postero-esterno.
Condromalacia femoro-patellare di grado I-II sul versante mediale.
Esame Rm del ginocchio sinistro:
L'esame è stato eseguito secondo i piani assiale, saggitale e coroniale, in tecnica SE, FSE e GE STIR con soppressione del segnale del tessuto adiposo.
In corrispondenza del corno posteriore del menisco mediale si segnala una stria di alterato segnale a decorso orizzontale-obliquo compatibile coa lesione, associato a condropatia femoro-tibiale e a sofferenza ossea subcondrale della porzione posteriore del condilo tibiale mediale nel cui contesto si rilevano delle cavità geodiche.
Frattura tangenziale del corno anteriore e posteriore del menisco laterale che non sembra aprirsi sulla superficie articolare.
Lieve ispessimento e disomogeneità del segnale del legamento crociato anteriore da esiti distrattive delle sue fibre con conservata la continuità legamentosa.
Regolari per morfologia e segnale il legamento crociato posteriore, i legamenti collaterali, il tendine rotuleo e l'inserzione patellare del quadricipite.
Minima quota di versamento intra-articolare in sede retro-patellare, in sede intercondiloidea mediale, tra le strutture del pivot centrale e nel punto d'angolo postero-esterno con distensione fluida della guaina del tendine del muscolo popliteo.
Condromalacia di grado I-II sul versante mediale.
Lieve ispessimento dei tessuti molli nella regione pre-rotulea.
Vorrei capire di cosa si tratta e quali cure consiglia. Fino ad ora hanno consigliato intervento chirurgico, lei è dello stesso parere? E potrebbe consigliare qualcosa da fare per non aggravare la situazione (magari mettere fascia elastica) prima di una visita ortopedica visto che l'appuntamento è tra 15 gg. La ringrazio per la sua attenzione, Maria
Esame Rm del ginocchio destro:
L'esame è stato eseguito secondo i piani assiale, saggitale e coroniale, in tecnica SE, FSE e GE STIR con soppressione del segnale del tessuto adiposo.
In corrispondenza del corno posteriore del menisco mediale si riconosce una stria di alterato segnalea decorso orizzontale-obliquo compatibile coa lesione, associato a condropatia femoro-tibiale di gradi II, con esteso edema della spongiosa ossea della porzione posteriore del condilo tibiale mediale.
Degenerazione del corno posteriore del menisco laterale nel cui contesto non si può escludere la presenza di una lesione focale.
Lieve ispessimento e disomogeneità del segnale del legamento crociato anteriore da esiti distrattive delle sue fibre con conservata la continuità legamentosa.
Regolari per morfologia e segnale il legamento crociato posteriore, i legamenti collaterali, il tendine rotuleo e l'inserzione patellare del quadricipite.
Minima quota di versamento intra-articolare in sede retro-patellare, in sede intercondiloidea, tra le strutture del pivot centrale e nel punto d'angolo postero-esterno.
Condromalacia femoro-patellare di grado I-II sul versante mediale.
Esame Rm del ginocchio sinistro:
L'esame è stato eseguito secondo i piani assiale, saggitale e coroniale, in tecnica SE, FSE e GE STIR con soppressione del segnale del tessuto adiposo.
In corrispondenza del corno posteriore del menisco mediale si segnala una stria di alterato segnale a decorso orizzontale-obliquo compatibile coa lesione, associato a condropatia femoro-tibiale e a sofferenza ossea subcondrale della porzione posteriore del condilo tibiale mediale nel cui contesto si rilevano delle cavità geodiche.
Frattura tangenziale del corno anteriore e posteriore del menisco laterale che non sembra aprirsi sulla superficie articolare.
Lieve ispessimento e disomogeneità del segnale del legamento crociato anteriore da esiti distrattive delle sue fibre con conservata la continuità legamentosa.
Regolari per morfologia e segnale il legamento crociato posteriore, i legamenti collaterali, il tendine rotuleo e l'inserzione patellare del quadricipite.
Minima quota di versamento intra-articolare in sede retro-patellare, in sede intercondiloidea mediale, tra le strutture del pivot centrale e nel punto d'angolo postero-esterno con distensione fluida della guaina del tendine del muscolo popliteo.
Condromalacia di grado I-II sul versante mediale.
Lieve ispessimento dei tessuti molli nella regione pre-rotulea.
Vorrei capire di cosa si tratta e quali cure consiglia. Fino ad ora hanno consigliato intervento chirurgico, lei è dello stesso parere? E potrebbe consigliare qualcosa da fare per non aggravare la situazione (magari mettere fascia elastica) prima di una visita ortopedica visto che l'appuntamento è tra 15 gg. La ringrazio per la sua attenzione, Maria
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 15/01/2012.
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