Plastica della regione malleolare

Buongiorno, mi chiamo Michele e abito a Cremona.
Lo scorso febbraio mi sono infortunato per la terza volta alla caviglia sinistra giocando a pallacanestro; il primo infortunio (distorsione con lesione dei legamenti) risale al 1998; il secondo infortunio al 2002.
Tutti gli infortuni sono capitati nel medesimo modo: impattando col terreno dopo un salto.
L'unica differenza fra i primi due infortuni e questo è che le prime due volte (1998 e 2002), la caviglia ha fatto un movimento anomalo laterale, mentre l'ultima volta ho sentito un dolore lancinante al malleolo senza che la caviglia facesse nessun movimento strano (premetto che dal 1998 in poi ho sempre giocato con un tutore alla caviglia).
Dopo aver fatto la risonanza magnetica il medico specialista ortopedico mi ha detto che il problema sono i tendini peronieri e mi ha spiegato che bisogna costruire una sede artificiale per questi tendini che partono dal muscolo del perone e vanno a fissarsi in varie zone del piede passando dietro al malleolo (in parole povere mi ha spiegato che bisogna segare il malleolo e riposizionarlo tramite una vite, andando a creare una sede artificiale dove far scorrere i tendini); l’operazione a cui mi dovrei sottoporre si chiama “ plastica della regione malleolare “.
Devo aggiungere che durante la prima visita il medico specialista mi ha parlato di una rottura della guaina dei tendini ( non avendo più questa guaina i tendini escono dalla loro sede ), mentre dopo aver visionato la risonanza magnetica mi ha in vece detto che i tendini, sin dalla nascita, non hanno mai avuto una sede naturale ( praticamente un difetto congenito ).
Ho provato a ricominciare a giocare ma mi sono reso conto che è impossibile in quanto ad ogni movimento del piede sento questi tendini che si "spostano" ( “saltano” ) e mi impediscono di muovermi normalmente (non capita solo quando faccio sport ma anche nella vita di tutti i giorni se solo il piede fa un movimento anomalo o anche camminando normalmente).
Vorrei gentilmente sapere, visto che voglio continuare a giocare a pallacanestro, se questa operazione è necessaria oppure se il problema si può risolvere diversamente.
Di seguito riporto i referti delle risonanze magnetiche a cui mi sono sottoposto dopo i vari infortuni.
Mi scuso da subito se sono stato troppo prolisso.
Grazie.


1° infortunio alla caviglia nel settembre 1998: ricadendo dopo un salto, nell’impatto col terreno la caviglia fa un movimento laterale ( il malleolo si piega fortemente verso l’esterno ).
Ho portato il gesso per 20 giorni.
Da quel momento in poi ho sempre giocato con un tutore alla caviglia.

Esame effettuato il 19/10/98

Risonanza magnetica tibio tarsica sx

Modesta componente liquida intrarticolare.
Infarcimento post-contusivo della spongiosa subcondrale del corpo astragalico prevalente nel settore mediale, normale superficie cartilaginea della cupola astragalica, non evidenti distacchi.
Il legamento peroneo astragalico anteriore appare tumefatto con edema diffuso per lesione legamentosa ( grado I I ).
Normale l’articolazione sottoastragalica.
Diffuso assottigliamento del legamento interosseo astragalo-calcaneare.
Normali le strutture capsulo-legamentose nel compartimento interno.
Normali le strutture tendinee.


2° infortunio alla caviglia nel giugno 2002: nonostante il tutore, ricadendo dopo un salto, nell’impatto col terreno la caviglia mi si piega ancora verso l’esterno.

Esame effettuato il 20/08/02

Risonanza magnetica caviglia sx

Indagine eseguita con tecnica FSE e GRE, senza e con soppressione elettronica del segnale del tessuto adiposo, in sezioni assiali, sagittali e coronali pesate in T 1 e T 2.
Lesione completa non recente del legamento peroneo-astragalico anteriore con aspetto ipointenso in tutte le sequenze del tessuto adiposo circostante da riferire a reazione fibrotica loco-regionale.
I rimanenti fasci del legamento collaterale esterno sono nei limiti della norma.
Aspetto assottigliato del legamento interosseo a siepe del “ sinus tarsi “, verosimile esito di lesione distrattiva.
Le strutture capsulo-legamentose mediali sono normali.
Nella regione sotto-malleolare esterna è presente tessuto solido ipointenso in tutte le sequenze, probabilmente di natura fibrotica, che coinvolge il tessuto adiposo sotto-cutaneo e avvolge i tendini peronieri.
Le strutture tendinee periarticolari mostrano sede, morfologia, segnale e decorso regolari.
Non versamento intra-articolare.
Non aree focali di alterato segnale midollare delle componenti ossee esaminate.
L’articolazione sotto-astragalica è normale.


3° infortunio alla caviglia in data 2 febbraio 2005: ricadendo dopo un salto ( sempre con indosso il tutore ), la caviglia non fa nessun movimento anomalo, ma nell’impatto col terreno sento un dolore lancinante al malleolo come se mi avessero dato una stilettata.
Premetto che in quest’ultimo esame si parla di “ tendini peronei in sede ”, il fatto è che questi tendini escono dalla sede quando il piede è in movimento ( provocandomi dolore ) e muovendo un po’ il piede rientrano nella loro sede. Normalmente questi tendini sono in sede ( come il giorno dell’esame ).

Esame effettuato il 19/02/05

Risonanza magnetica caviglia sx

Indagine eseguita con tecnica FSE e GRE, senza e con soppressione elettronica del segnale del tessuto adiposo, in sezioni assiali, sagittali e coronali pesate in T 1 e T 2.
I tendini peronei sono in sede, nel segmento retro-malleolare presentano segnale alterato, da danno parziale appaiono circondati da versamento.
I capi articolari della tibio-tarsica non mostrano alterazioni significative, minimo versamento articolare.
Il legamento peroneo-astragalico anteriore è assottigliato, in esiti di danno parziale.
Regolare il complesso articolare sotto-astragalico.



Distinti saluti.
[#1]
Prof. Carmine Naccari Carlizzi Ortopedico, Medico dello sport 6
il suo caso di distorsione recidivante della tibiotarsica o secondo quanto diagnosticato dal suo medico lussazione dei peronieri merita un trattamento chirurgico da definirsi solo dopo accurata visita.
saluti

Dr. carmine naccari carlizzi

www.carminenaccari carlizzi

[#2]
Dr. Marco Strani Ortopedico 26
Gentile utente , dalla sua dettagliata descrizione dell'infortunio e dagli esami strumentali allegati,ne deduco che i tendini peronei hanno cominciato a "saltare"dopo il primo infortunio(prima del trauma distorsivo aveva sempre giocato senza problemi?), quindi credo che sia necessario l'intervento chirurgico che però, secondo il mio parere, puo' risolvere solo il problema tendineo e non quello della stabilita' della caviglia che e' altrettanto importante se non il piu'importante per il prosieguo dell'attivita' di cestista. L'uso della cavigliera e'sicuramente necessario ma permane comunque una microinstabilita'articolare che a lungo termine puo' provocare danni cartilaginei,piu' difficili da trattare se importanti e con tempi di ripresa piu'lunghi. Tutto cio' che le ho scritto dovrebbe essere comunque accompagnato da una attenta valutazione clinica. Distinti saluti.

[#3]
Attivo dal 2005 al 2010
Ex utente
Innazitutto voglio ringraziare il Prof. Naccari Carlizzi e il Dott. Strani e rispondo al quesito di quest'ultimo:
- I tendini hanno cominciato a saltare soltanto dopo l'ultimo infortunio.
- Dopo il primo infortunio del settembre 1998 ho sempre giocato con la cavigliera e non ho mai avuto problemi(utilizzavo una cavigliera con stecche laterali)anche se poi,ogni tanto,il piede mi doleva.
Grazie.