Il neuroma di morton può aggravarsi se non operato
Buongiorno,
Sono un impiegato di 33 anni e ad agosto del 2011 tramite visita ortopedica mi è stato diagnosticato un neuroma di morton al piede dx (lamentavo fastidio da alcuni mesi). L'ortopedico mi ha consigliato di acquistare dei plantari specifici che ho indossato fin da subito. Ad oggi il fastidio non è cambiato. In realtà non sento alcun dolore seduto o sdraiato, ne di notte. Il fastidio è dato solo a piedi nudi oppure indossando calzature (che con i plantari è più attenuato). Le mie domande sono queste: in casa non potendo usare i plantari, esistono delle "ciabatte" indicate?. E' il caso di ricorrere all'intervento chirurgico visto e considerato che non accuso un forte dolore ma solo fastidio? Il neuroma di morton può aggravarsi se non operato? Grazie mille per l'attenzione. Saluti.
Sono un impiegato di 33 anni e ad agosto del 2011 tramite visita ortopedica mi è stato diagnosticato un neuroma di morton al piede dx (lamentavo fastidio da alcuni mesi). L'ortopedico mi ha consigliato di acquistare dei plantari specifici che ho indossato fin da subito. Ad oggi il fastidio non è cambiato. In realtà non sento alcun dolore seduto o sdraiato, ne di notte. Il fastidio è dato solo a piedi nudi oppure indossando calzature (che con i plantari è più attenuato). Le mie domande sono queste: in casa non potendo usare i plantari, esistono delle "ciabatte" indicate?. E' il caso di ricorrere all'intervento chirurgico visto e considerato che non accuso un forte dolore ma solo fastidio? Il neuroma di morton può aggravarsi se non operato? Grazie mille per l'attenzione. Saluti.
[#1]
Gentile utente,
potrebbe spiegare meglio la sua sintomatologia? ha eseguito degli accertamenti?
Non esistono delle ciabatte indicate, a meno che non mette i plantari all'interno di uno zoccolo. Per l'indicazione al trattamento chirurgico è solitamente il paziente che non sopportando più la sintomatologia richiede di essere operato. Comunque lo stimolo meccanico continuo che si ha con la deambulazione può peggiorare la sintomatologia anche indossando quotidianamente i plantari. In merito alle terapie disponoibili per questa affezione le devo segnalare la possibilità di infiltrazioni con cortisonici, non è una terapia accettata da tutti i medici ma molto spesso è efficace.
Cordiali saluti
potrebbe spiegare meglio la sua sintomatologia? ha eseguito degli accertamenti?
Non esistono delle ciabatte indicate, a meno che non mette i plantari all'interno di uno zoccolo. Per l'indicazione al trattamento chirurgico è solitamente il paziente che non sopportando più la sintomatologia richiede di essere operato. Comunque lo stimolo meccanico continuo che si ha con la deambulazione può peggiorare la sintomatologia anche indossando quotidianamente i plantari. In merito alle terapie disponoibili per questa affezione le devo segnalare la possibilità di infiltrazioni con cortisonici, non è una terapia accettata da tutti i medici ma molto spesso è efficace.
Cordiali saluti
Dr. Federico Maria Sacchetti
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore,
innanzitutto la ringrazio per le risposte. I sintomi che accuso da circa 10 mesi sono: fastidio localizzato tra il terzo e quarto metatarso del piede dx (solo deambulando). Premendo la zona interessata il fastidio aumenta. L'ortopedico (specialista in ortopedia del piede) visitandomi ha diagnosticato il neuroma di morton (era presenta una leggera "scossa" al quarto dito del piede se premuta la zona interessata). Non ho poi eseguito altri accertamenti. A tal proposito le chiedo se è più indicata un'ecografia o una risonanza. E una volta accertata la patologia quali sono i rischi dell'intervento? Perchè se non ho capito male sia i farmaci che le infiltrazioni sarebbero solo una soluzione temporanea e non risolverebbero definitivamente il problema. Grazie ancora per la sua disponibilità. Cordiali Saluti.
innanzitutto la ringrazio per le risposte. I sintomi che accuso da circa 10 mesi sono: fastidio localizzato tra il terzo e quarto metatarso del piede dx (solo deambulando). Premendo la zona interessata il fastidio aumenta. L'ortopedico (specialista in ortopedia del piede) visitandomi ha diagnosticato il neuroma di morton (era presenta una leggera "scossa" al quarto dito del piede se premuta la zona interessata). Non ho poi eseguito altri accertamenti. A tal proposito le chiedo se è più indicata un'ecografia o una risonanza. E una volta accertata la patologia quali sono i rischi dell'intervento? Perchè se non ho capito male sia i farmaci che le infiltrazioni sarebbero solo una soluzione temporanea e non risolverebbero definitivamente il problema. Grazie ancora per la sua disponibilità. Cordiali Saluti.
[#3]
gentile utente,
la sintomatologia che descrive e' compatibile con il neuroma di morton, spesso la visita è sufficiente a confermare il sospetto, io preferisco far eseguire un esame ecografico ai miei pazienti. E' vero che il trattamento con farmaci od infiltrazioni da un sollievo solo temporaneo, io lo propongo ai pazienti che rifiutano l'intervento chirurgico. L'intervento non è scevro da complicanze ma l'esperienza clinica e la letteratura riportano risultati buoni in più del'80% dei casi. Le complicanze più frequenti sono parestesie (ossia formicolii) nello spazio interdigitale ed alle dita (più raramente) e la recidiva del neuroma.
Cordiali saluti
la sintomatologia che descrive e' compatibile con il neuroma di morton, spesso la visita è sufficiente a confermare il sospetto, io preferisco far eseguire un esame ecografico ai miei pazienti. E' vero che il trattamento con farmaci od infiltrazioni da un sollievo solo temporaneo, io lo propongo ai pazienti che rifiutano l'intervento chirurgico. L'intervento non è scevro da complicanze ma l'esperienza clinica e la letteratura riportano risultati buoni in più del'80% dei casi. Le complicanze più frequenti sono parestesie (ossia formicolii) nello spazio interdigitale ed alle dita (più raramente) e la recidiva del neuroma.
Cordiali saluti
[#5]
Gentile utente,
l'alcolizzazione è una tecnica descritta in letteratura che ha dei buoni risultati, non la conosco in modo approfondito poiché personalmente non la utilizzo. Non conico la neurolisi poiché a mio avviso una volta eseguita l'incisione chirurgica è piuù indicato rimuovere il neuroma (neurectomia).
Cordiali saluti
l'alcolizzazione è una tecnica descritta in letteratura che ha dei buoni risultati, non la conosco in modo approfondito poiché personalmente non la utilizzo. Non conico la neurolisi poiché a mio avviso una volta eseguita l'incisione chirurgica è piuù indicato rimuovere il neuroma (neurectomia).
Cordiali saluti
[#7]
Gentile utente,
non vi sono attualmente evidenze scientifiche che dimostrino l'efficacia dell'ozono terapia nel trattamento del neuroma di morton. Nel caso in cui aspettasse nel fare l'intervento la problematica più rilevante è il peggioramento della sintomatologia, dal punto di vista chirurgico se il neuroma aumenta notevolmente di dimensioni è tecnicamente più complessa la rimozione con una maggiore probabilità di avere delle complicanze.
Cordiali Saluti
non vi sono attualmente evidenze scientifiche che dimostrino l'efficacia dell'ozono terapia nel trattamento del neuroma di morton. Nel caso in cui aspettasse nel fare l'intervento la problematica più rilevante è il peggioramento della sintomatologia, dal punto di vista chirurgico se il neuroma aumenta notevolmente di dimensioni è tecnicamente più complessa la rimozione con una maggiore probabilità di avere delle complicanze.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 34k visite dal 07/01/2012.
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