Edema midollare della spongiosa del condilo femorale interno
Buongiorno,
a distanza di circa 1 settimana da una banale caduta in cui ho battuto il ginocchio ho iniziato a sentire dolore per cui sono andato dal medico e dopo una diagnosi di sospetta lesione al legamento colleterale mediale mi ha prescritto una RMN. L'esito di questa è stato "Ampia area di edema midollare della spongiosa del condilo femorale interno la cui notevole estensione, in assenza di significativo trauma diretto, è indicativa di algodistrofia-osteoporosi transitoria migrante; iniziale irregolarità del profilo della convessità del femore di aspetto osteonecrotico. Concomitante edema dei tessuti capsulari del versante interno e piccolo versamento articolare e sovrarotuleo. Non immagini di fratture meniscali. Legamenti crociati e collaterali integri. Normale aspetto dell'apparato estensore." Ho prenotato una visita ortopedica, nel frattempo mi sto curando con OKI (1 bustina/die), riposo e ghiaccio ma senza apprezzabili risultati. C'è altro che posso fare? Grazie per la cortese risposta.
Saluti
a distanza di circa 1 settimana da una banale caduta in cui ho battuto il ginocchio ho iniziato a sentire dolore per cui sono andato dal medico e dopo una diagnosi di sospetta lesione al legamento colleterale mediale mi ha prescritto una RMN. L'esito di questa è stato "Ampia area di edema midollare della spongiosa del condilo femorale interno la cui notevole estensione, in assenza di significativo trauma diretto, è indicativa di algodistrofia-osteoporosi transitoria migrante; iniziale irregolarità del profilo della convessità del femore di aspetto osteonecrotico. Concomitante edema dei tessuti capsulari del versante interno e piccolo versamento articolare e sovrarotuleo. Non immagini di fratture meniscali. Legamenti crociati e collaterali integri. Normale aspetto dell'apparato estensore." Ho prenotato una visita ortopedica, nel frattempo mi sto curando con OKI (1 bustina/die), riposo e ghiaccio ma senza apprezzabili risultati. C'è altro che posso fare? Grazie per la cortese risposta.
Saluti
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verosimilmente lei ha riportato una frattura in compressione della regione ossea del femore indicata dalla RMN. Consiglio di fare uso di due bastoni canadesi e di farsi valutare dall'ortopedico che potrebbe anche decidere di fare un gesso o proseguire con il divieto di carico fino a quando la frattura sarà guarita.
Distinti saluti.
Distinti saluti.
Dr. Vinicio Perrone,
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
www.vinicioperrone.com
Roma, Lecce, Sava, Mesagne, Manduria,
cel 347 0028688
[#2]
Utente
Buonasera Dottore,
innanzitutto la ringrazio per la pronta risposta. Ieri sono stato visitato dall'ortopedico che dalla visita e dalla RM propende più per la algodistrofia-osteoporosi migrante e mi ha prescritto una terapia a base di ARCOXIA 120 (5 compresse 1/die) e CLODRON (6 fiale 1/die per 6 giorni e 6 1/settimana) mi ha poi prescritto TAC e RX oltre a delle sedute di magnetoterapia. La visita in se è stata semplicemente il piegamento del ginocchio da disteso, il resto solo dalle immagini della RM. Le volevo chiedere se la terapia è a suo modo di vedere corretta.
La ringrazio in anticipo per la sua cortese risposta e cordialmente la saluto.
PS. Proprio in questi giorni il mio medico mi ha fatto sospendere l'assunzione di PANTORC che prendevo quotidianamente (da 2 anni) per problemi all'esofago adducendo come motivazione il fatto che un utilizzo prolungato porta ad una carenza di vitamina D. Ci potrebbe essere un nesso con l'algodistrofia?
innanzitutto la ringrazio per la pronta risposta. Ieri sono stato visitato dall'ortopedico che dalla visita e dalla RM propende più per la algodistrofia-osteoporosi migrante e mi ha prescritto una terapia a base di ARCOXIA 120 (5 compresse 1/die) e CLODRON (6 fiale 1/die per 6 giorni e 6 1/settimana) mi ha poi prescritto TAC e RX oltre a delle sedute di magnetoterapia. La visita in se è stata semplicemente il piegamento del ginocchio da disteso, il resto solo dalle immagini della RM. Le volevo chiedere se la terapia è a suo modo di vedere corretta.
La ringrazio in anticipo per la sua cortese risposta e cordialmente la saluto.
PS. Proprio in questi giorni il mio medico mi ha fatto sospendere l'assunzione di PANTORC che prendevo quotidianamente (da 2 anni) per problemi all'esofago adducendo come motivazione il fatto che un utilizzo prolungato porta ad una carenza di vitamina D. Ci potrebbe essere un nesso con l'algodistrofia?
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La terapia appare adeguata, ma va supportata ASSOLUTAMENTE dallo scarico completo con due stampelle per almeno 30 giorni.
La RMN è sufficiente per visualizzare un edema subcondrale che giustifichi questo trattamento, e non capisco perchè il collega Le abbia prescritto una TC; forse perché sospetta che la frattura da compressione ci sia e la vuole visualizzare meglio... Comunque, in ogni caso, il riposo assoluto è la terapia principale. Quanto al pantoprazolo, non credo possa essere in relazione con il Suo disturbo al ginocchio, che è di evidente origine traumatica, con una possibile base da sovraccarico (molto comune alla Sua età).
La sospensione del farmaco gastroprotettore è stata valutata dal medico evidentemente tenendo conto dei pro e dei contro della sospensione: un farmaco non va sospeso solo perché alla lunga "fa male".
Bisogna chiedersi: "fa peggio sospendere, o fa peggio continuare"?
Se Lei riesce a dominare i sintomi da iperacidità e/o reflusso con dei banali antiacidi, potrà anche sospendere il pantoprazolo. A patto però che si tenga controllato periodicamente con esami endoscopici al fine di valutare le condizioni del Suo esofago, in quanto non trattare adeguatamente un reflusso può portare a conseguenze anche gravissime.
Distinti saluti
La RMN è sufficiente per visualizzare un edema subcondrale che giustifichi questo trattamento, e non capisco perchè il collega Le abbia prescritto una TC; forse perché sospetta che la frattura da compressione ci sia e la vuole visualizzare meglio... Comunque, in ogni caso, il riposo assoluto è la terapia principale. Quanto al pantoprazolo, non credo possa essere in relazione con il Suo disturbo al ginocchio, che è di evidente origine traumatica, con una possibile base da sovraccarico (molto comune alla Sua età).
La sospensione del farmaco gastroprotettore è stata valutata dal medico evidentemente tenendo conto dei pro e dei contro della sospensione: un farmaco non va sospeso solo perché alla lunga "fa male".
Bisogna chiedersi: "fa peggio sospendere, o fa peggio continuare"?
Se Lei riesce a dominare i sintomi da iperacidità e/o reflusso con dei banali antiacidi, potrà anche sospendere il pantoprazolo. A patto però che si tenga controllato periodicamente con esami endoscopici al fine di valutare le condizioni del Suo esofago, in quanto non trattare adeguatamente un reflusso può portare a conseguenze anche gravissime.
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.9k visite dal 07/01/2012.
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