Dolore al ginocchio da sindrome femoro rotulea
gentili dottori, scrivo qui per chiedere un consiglio relativo ad un problema che ho al ginocchio destro.
premetto che ho 25 anni, sono alto circa 180cm e peso 71kg
l'anno scorso, dicembre2010, ho iniziato ad avere un dolore al ginocchio destro che nonostante ghiaccio e antidolorifici (ibuprofene e simili) non spariva. allora feci una risonanza magnetica che fu sostanzialmente negativa evidenziando tra l'altro anche profili cartilaginei regolari. l'unica cosa che si notò fu una "modesta sublussazione rotulea". il radiologo mi spiegò che le mie rotule si trovano leggermente più in alto del normale e quindi durante la flessione tendono ad andare verso l'esterno (assumendo la gamba diritta a 0°, a 90° si vede la rotula destra andare verso destra e la sinistra andare verso sinistra)
da allora ho sentito 4 ortopedici tra cui notissimi specialisti del ginocchio romani. su questa diagnosi sono stati tutti d'accordo nel senso che oggettivamente la rotula è un po' alta e quindi nella flessione va verso l'esterno. tutti mi hanno sconsigliato l'intervento chirurgico e mi hanno consigliato fisioterapia con potenziamento vasto mediale obliquo, stretching, potenziamento flessori e polpacci.
la fisioterapia ha dato modesti risultati che sono leggermente migliorati quando ho intensificato la parte di stretching.
uno solo degli ortopedici che ho visto ha però ragionato su una differenza sostanziale tra le 2 ginocchia: per quanto identiche ed entrambe con questo problema rotuleo, il destro mi fa male ma il sinistro no.
riflettendo sulla storia del mio ginocchio destro ho ricordato 2 cose: la prima è un trauma di giugno 2009 (correvo giocando a pallone e mi stoppai bruscamente avvertendo un dolore sulla rotula del ginocchio destro); la seconda è che nel dicembre 2010 (quando ho iniziato ad avvertire i dolori) mi stavo duramente allenando tutti i giorni sulla tavola propriocettiva con intenso squat per recuperare da una distorsione alla caviglia sinistra.
allora il dottore mi disse che questi 2 episodi mi avevano procurato la sindrome della plica mediopatellare nel ginocchio destro. a supporto di questa tesi fece schioccare qualcosa nel mio ginocchio con le sue dita che mi provocò dolore e mi disse che era la plica.
allora mi propose un'indagine artroscopica per rimuovere la plica.
a questo punto io chiedo:
è possibile che si sia rotta la plica ? è possibile che la rinonanza magnetica non abbia individuato nulla ? non esiste un esame strumentale per accertarsi di questo problema prima di intervenire chirurgicamente ?
grazie per l'attenzione
premetto che ho 25 anni, sono alto circa 180cm e peso 71kg
l'anno scorso, dicembre2010, ho iniziato ad avere un dolore al ginocchio destro che nonostante ghiaccio e antidolorifici (ibuprofene e simili) non spariva. allora feci una risonanza magnetica che fu sostanzialmente negativa evidenziando tra l'altro anche profili cartilaginei regolari. l'unica cosa che si notò fu una "modesta sublussazione rotulea". il radiologo mi spiegò che le mie rotule si trovano leggermente più in alto del normale e quindi durante la flessione tendono ad andare verso l'esterno (assumendo la gamba diritta a 0°, a 90° si vede la rotula destra andare verso destra e la sinistra andare verso sinistra)
da allora ho sentito 4 ortopedici tra cui notissimi specialisti del ginocchio romani. su questa diagnosi sono stati tutti d'accordo nel senso che oggettivamente la rotula è un po' alta e quindi nella flessione va verso l'esterno. tutti mi hanno sconsigliato l'intervento chirurgico e mi hanno consigliato fisioterapia con potenziamento vasto mediale obliquo, stretching, potenziamento flessori e polpacci.
la fisioterapia ha dato modesti risultati che sono leggermente migliorati quando ho intensificato la parte di stretching.
uno solo degli ortopedici che ho visto ha però ragionato su una differenza sostanziale tra le 2 ginocchia: per quanto identiche ed entrambe con questo problema rotuleo, il destro mi fa male ma il sinistro no.
riflettendo sulla storia del mio ginocchio destro ho ricordato 2 cose: la prima è un trauma di giugno 2009 (correvo giocando a pallone e mi stoppai bruscamente avvertendo un dolore sulla rotula del ginocchio destro); la seconda è che nel dicembre 2010 (quando ho iniziato ad avvertire i dolori) mi stavo duramente allenando tutti i giorni sulla tavola propriocettiva con intenso squat per recuperare da una distorsione alla caviglia sinistra.
allora il dottore mi disse che questi 2 episodi mi avevano procurato la sindrome della plica mediopatellare nel ginocchio destro. a supporto di questa tesi fece schioccare qualcosa nel mio ginocchio con le sue dita che mi provocò dolore e mi disse che era la plica.
allora mi propose un'indagine artroscopica per rimuovere la plica.
a questo punto io chiedo:
è possibile che si sia rotta la plica ? è possibile che la rinonanza magnetica non abbia individuato nulla ? non esiste un esame strumentale per accertarsi di questo problema prima di intervenire chirurgicamente ?
grazie per l'attenzione
[#1]
Gentile utente
Le pliche mediopatellari non sono di facile diagnosi nè clinica nè con RM e spesso sono un reperto artroscopico del tutto occasionale.
A volte però sono effettivamente fonte di dolore.
Se il suo ginocchio non ottiene risultati con la fisioterapia è pensabile programmare un intervento in artroscopia per valutare le cause del dolore e nello stesso momento valutare la possibilità di trattare la rotula che sembrerebbe non lavorare in asse.
Le consiglio di affidarsi ad un solo ortopedico che catturi la sua fiducia e seguire i suoi consigli piuttosto che provare a cambiare continuamente specialista.
Cordiali saluti
Le pliche mediopatellari non sono di facile diagnosi nè clinica nè con RM e spesso sono un reperto artroscopico del tutto occasionale.
A volte però sono effettivamente fonte di dolore.
Se il suo ginocchio non ottiene risultati con la fisioterapia è pensabile programmare un intervento in artroscopia per valutare le cause del dolore e nello stesso momento valutare la possibilità di trattare la rotula che sembrerebbe non lavorare in asse.
Le consiglio di affidarsi ad un solo ortopedico che catturi la sua fiducia e seguire i suoi consigli piuttosto che provare a cambiare continuamente specialista.
Cordiali saluti
Antonio Mattei
[#2]
Ex utente
gentile dottore,
innanzitutto la ringrazio per la risposta.
ho deciso di sentire più di un medico perchè l'operazione mi spaventa, anche se mi rendo conto che l'artroscopia non è una operazione eccessivamente invasiva. quindi prima di operarmi ho preferito sentire più di un parere.
a questo punto vorrei chiederle cosa intende per "valutare la possibilità di trattare la rotula".
la ringrazio ancora per la disponibilità
saluti
innanzitutto la ringrazio per la risposta.
ho deciso di sentire più di un medico perchè l'operazione mi spaventa, anche se mi rendo conto che l'artroscopia non è una operazione eccessivamente invasiva. quindi prima di operarmi ho preferito sentire più di un parere.
a questo punto vorrei chiederle cosa intende per "valutare la possibilità di trattare la rotula".
la ringrazio ancora per la disponibilità
saluti
[#4]
Ex utente
gentile dottore, la ringrazio per la disponibilità
tuttavia detta così non è chiara... in sede artroscopica il chirurgo valuta la possibilità di un riallineamento ? in base a cosa ? e interviene durante la stessa artroscopia oppure il riallineamento richiede un altro tipo di operazione (incisione, apertura del ginocchio "a cielo aperto") ?
la ringrazio per l'attenzione
saluti
tuttavia detta così non è chiara... in sede artroscopica il chirurgo valuta la possibilità di un riallineamento ? in base a cosa ? e interviene durante la stessa artroscopia oppure il riallineamento richiede un altro tipo di operazione (incisione, apertura del ginocchio "a cielo aperto") ?
la ringrazio per l'attenzione
saluti
[#5]
Durante l'intervento di artroscopia si può valutare direttamente il grado di malallineamento dell'articolazione e il grado di iperpressione esterna della rotula.
Nella stessa seduta e in artroscopia si può compiere un primo gesto chirurgico che si chiama "lateral release" che se il grado di malallineamento non è grave in genere riesce a dare un buon risultato clinico.
Spero ora di essere stato abbastanza chiaro.
Cordiali saluti
Nella stessa seduta e in artroscopia si può compiere un primo gesto chirurgico che si chiama "lateral release" che se il grado di malallineamento non è grave in genere riesce a dare un buon risultato clinico.
Spero ora di essere stato abbastanza chiaro.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.5k visite dal 17/12/2011.
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