Tunnel tarsale al piede sinistro (e al polpaccio)
Ne soffro da circa tre mesi, a sinistra. All'inizio sentivo solo un intorpidimento, come se fossero addormentati, insensibili. Col passare delle settimane ho iniziato ad avvertire anche scosse, fitte, crampi, sensazioni di caldo-freddo, che stia in piedi, che cammini, che stia seduto, sempre. Ho come un'impressione di scomodità, di instabilità, soprattutto nella deambulazione. Mi sembra di trascinarmi, quasi di zoppicare. Voglio prima fare una premessa. Sono affetto dalla sindrome di Klippel-Trenaunay, e in passato ho subito anche un intervento chirurgico, ma non credo che c'èntri qualcosa, innanzitutto perchè la mia è una forma lieve, non avendo mai sofferto della sintomatoglia tipica (dolorabilità, pesantezza, stanchezza, sanguinamenti ecc. Sanguinamenti si, per qualche tempo, ma solo come conseguenza dell'intervento a cui sono stato sottoposto), in secondo perchè l'angiologo (che è anche il chirurgo che mi ha operato) mi ha visitato ha settembre dicendomi che è tutto ok. Dal dopler risulta che la situazone è stabile, tale e quale a 5 anni fa quando mi ha operato. Gli ho parlato della parestesia e, solo per sicurezza, mi ha detto di fare un rx per indagare su una possibile dismetria degli arti inferiori (la quale avrebbe potuto spiegare il sintomo). Dagli esami è risultata un asimettria fisiologica (7mm) e il mio medico generico ha escluso che possa provocarmi una parestesia. Ultimamente, una visita ortopedica ha, a quanto pare, dato una risposta a tutto questo: sindrome del tunnel tarsale. Mi è stata prescritta una terapia farmacologica-infiltrativa a base di Lyrica e Depo-Medrol da seguire per circa due mesi. L'ho iniziata da circa 10 giorni, alternandomi tra sollievo e soliti fastidi, nella speranza di evitare un intervento chirurgico (eventualità che mi è stata prospettata). Le domande alle quali desidererei dare risposta sono le seguenti:
1) Cosa può aver provocato la sindrome del tunnel tarsale (su internet ho letto un'eziologia infinita, tra cui varici, delle quali soffro per via della KT,e traumi, che mi fanno pensare a un'attività sportiva eccessiva che effettivamente ho fatto)?
2) Se la terapia non dovesse andare bene, con l'intervento risolverei?
3) La dismetria di cui sopra (7mm) davvero non c'èntra nulla coi sintomi che avverto?
4) Quando fui operato, mi legarono una fistola artero-venosa. Questo significa che non ci sono più collegamenti tra sistema venoso e arterioso?
Grazie.
1) Cosa può aver provocato la sindrome del tunnel tarsale (su internet ho letto un'eziologia infinita, tra cui varici, delle quali soffro per via della KT,e traumi, che mi fanno pensare a un'attività sportiva eccessiva che effettivamente ho fatto)?
2) Se la terapia non dovesse andare bene, con l'intervento risolverei?
3) La dismetria di cui sopra (7mm) davvero non c'èntra nulla coi sintomi che avverto?
4) Quando fui operato, mi legarono una fistola artero-venosa. Questo significa che non ci sono più collegamenti tra sistema venoso e arterioso?
Grazie.
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Via internet non e' possibile fare diagnosi di alcun tipo.
Posso solo fornirle alcune informazioni di carattere generale in relazione alle sue domande.
1) Cosa può aver provocato la sindrome del tunnel tarsale (su internet ho letto un'eziologia infinita, tra cui varici, delle quali soffro per via della KT,e traumi, che mi fanno pensare a un'attività sportiva eccessiva che effettivamente ho fatto)?
- Non si puo' dire, va visitato per poter porre le basi di una diagnosi differenziale.
2) Se la terapia non dovesse andare bene, con l'intervento risolverei?
- Dipende dalla diagnosi. Se la diagnosi e' di una VERA sindrome del tunnel tarsale, allora l'intervento puo' essere una valida opzione.
3) La dismetria di cui sopra (7mm) davvero non c'entra nulla coi sintomi che avverto?
- Assolutamente nulla. Esistono differenze di lunghezza maggiori nella popolazione italiana totalmente asintomatiche.
4) Quando fui operato, mi legarono una fistola artero-venosa. Questo significa che non ci sono più collegamenti tra sistema venoso e arterioso?
- Per QUELLA fistola no. Se ne comparissero altre andranno rivalutate di volta in volta.
Colgo l'occasione per porgerle i migliori auguri di un buon Natale e di un felice Anno nuovo.
Dr. A. Valassina
Posso solo fornirle alcune informazioni di carattere generale in relazione alle sue domande.
1) Cosa può aver provocato la sindrome del tunnel tarsale (su internet ho letto un'eziologia infinita, tra cui varici, delle quali soffro per via della KT,e traumi, che mi fanno pensare a un'attività sportiva eccessiva che effettivamente ho fatto)?
- Non si puo' dire, va visitato per poter porre le basi di una diagnosi differenziale.
2) Se la terapia non dovesse andare bene, con l'intervento risolverei?
- Dipende dalla diagnosi. Se la diagnosi e' di una VERA sindrome del tunnel tarsale, allora l'intervento puo' essere una valida opzione.
3) La dismetria di cui sopra (7mm) davvero non c'entra nulla coi sintomi che avverto?
- Assolutamente nulla. Esistono differenze di lunghezza maggiori nella popolazione italiana totalmente asintomatiche.
4) Quando fui operato, mi legarono una fistola artero-venosa. Questo significa che non ci sono più collegamenti tra sistema venoso e arterioso?
- Per QUELLA fistola no. Se ne comparissero altre andranno rivalutate di volta in volta.
Colgo l'occasione per porgerle i migliori auguri di un buon Natale e di un felice Anno nuovo.
Dr. A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
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Ex utente
Innanzitutto grazie di aver risposto Dr. Valassina e un augurio di buone feste anche a lei.
Le riassumo un attimo la visita ortopedica. Inizialmente l'ortopedico pensava che i sintomi lamentati fossero collegati a un discorso di scarsa circolazione, di diminuito afflusso venoso, molto probabilmente ricollegabile al vecchio intervento cui sono stato sottoposoto. Mi ha detto di stendermi, prima faccia in alto poi pancia in giù, mi ha stirato gambe e collo e ha controllato la sensibilità dei riflessi col martelletto, chiedendomi ogni volta se avvertivo formicolii o altri di quei sintomi che ho elencato sopra. Fino a un certo punto niente, non sentivo nulla. Quando invece mi ha colpito col martelletto su un certo punto del piede (che mi sembra si chiami segno di Tinel) è partita come una scossa, dai piedi fino alla schiena, dolorosissima, e lì si è convinto che si trattasse di tunnel tarsale. Mi ha prescritto la terapia aggiungendo che, con molta probabilità, la mia situazione venosa e circolatoria non ha a che vedere col tunnel. Dopo qualche tempo, leggendo in rete, mi venne in mente il fatto che sono un corridore, anche se non costante, e quando faccio attività spesso esagero con il chilometraggio, chilometraggio che comunque reggo per quanto riguarda la respirazione, forse un pò meno sotto altri aspetti (tendineo, articolare, muscolare). Ho sofferto per qualche tempo di alcuni fastidi al ginocchio (dolorabilità nella deambulazione, come il salire le scale), tuttavia assolutamente sopportabili. Avendo appurato che i traumi possono essere all'origine del tunnel, ho ipotizzato un collegamento con lo sport. In particolare una quantità e qualità di allenamento scorretti, oppure l'indossare calzature inadeguate (l'ortopedico infatti mi ha detto che quelle che utilizzo non vanno bene e di metterci un tacchetto). La cosa comunque che più mi "incuriosisce" è quell'assenza di senso di posizione, di equilibrio, come se zoppicassi, se mi trascinassi. Non vuole proprio passare. Che ne pensa? In ultimo un chiarimento sulla KT. Le varici venose, che ho naturalmente per via di essa, sono per caso dovute a quelle fistole artero-venose che avevo detto prima? Cioè, le vene sarebbero ingrossate appunto perchè ci sono questi canali, questi ponti di collegamento tra sistema venoso e arterioso? Dunque, oltre quella che hanno legato durante l'intervento, ce ne sono altre? Per il resto tutto chiaro.
Grazie.
Le riassumo un attimo la visita ortopedica. Inizialmente l'ortopedico pensava che i sintomi lamentati fossero collegati a un discorso di scarsa circolazione, di diminuito afflusso venoso, molto probabilmente ricollegabile al vecchio intervento cui sono stato sottoposoto. Mi ha detto di stendermi, prima faccia in alto poi pancia in giù, mi ha stirato gambe e collo e ha controllato la sensibilità dei riflessi col martelletto, chiedendomi ogni volta se avvertivo formicolii o altri di quei sintomi che ho elencato sopra. Fino a un certo punto niente, non sentivo nulla. Quando invece mi ha colpito col martelletto su un certo punto del piede (che mi sembra si chiami segno di Tinel) è partita come una scossa, dai piedi fino alla schiena, dolorosissima, e lì si è convinto che si trattasse di tunnel tarsale. Mi ha prescritto la terapia aggiungendo che, con molta probabilità, la mia situazione venosa e circolatoria non ha a che vedere col tunnel. Dopo qualche tempo, leggendo in rete, mi venne in mente il fatto che sono un corridore, anche se non costante, e quando faccio attività spesso esagero con il chilometraggio, chilometraggio che comunque reggo per quanto riguarda la respirazione, forse un pò meno sotto altri aspetti (tendineo, articolare, muscolare). Ho sofferto per qualche tempo di alcuni fastidi al ginocchio (dolorabilità nella deambulazione, come il salire le scale), tuttavia assolutamente sopportabili. Avendo appurato che i traumi possono essere all'origine del tunnel, ho ipotizzato un collegamento con lo sport. In particolare una quantità e qualità di allenamento scorretti, oppure l'indossare calzature inadeguate (l'ortopedico infatti mi ha detto che quelle che utilizzo non vanno bene e di metterci un tacchetto). La cosa comunque che più mi "incuriosisce" è quell'assenza di senso di posizione, di equilibrio, come se zoppicassi, se mi trascinassi. Non vuole proprio passare. Che ne pensa? In ultimo un chiarimento sulla KT. Le varici venose, che ho naturalmente per via di essa, sono per caso dovute a quelle fistole artero-venose che avevo detto prima? Cioè, le vene sarebbero ingrossate appunto perchè ci sono questi canali, questi ponti di collegamento tra sistema venoso e arterioso? Dunque, oltre quella che hanno legato durante l'intervento, ce ne sono altre? Per il resto tutto chiaro.
Grazie.
[#3]
Le varici sono dilatazioni che, se in superficie, sono visibili per la loro grossolana tortuosita', ma compaiono quando il bambino inizia a deambulare e sono collegate al disordine AV locale.
Sulla sensazione di "assenza della posizione" a volte, nelle compressioni delle strutture nervose periferiche che coinvolgono la pianta del piede, e' possibile.
Sulla sensazione di "assenza della posizione" a volte, nelle compressioni delle strutture nervose periferiche che coinvolgono la pianta del piede, e' possibile.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.4k visite dal 16/12/2011.
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