Osteonecrosi

salve, ho 46 anni, sono alto 182 cm e peso 94 kg. lavoro in ufficio e faccio vita piuttosto sedentaria. ho problemi di ernie discali e discopatie (l'anno scorso ho subito 2 interventi di microdiscectomia l3-l4 e stenosi del canale).
quasi tutti i fine settimana percorro circa 1000 km in auto.
da circa 40 giorni soffro di coxalgia all'anca sx. ho già fatto una terapia con deflan 30 mg (10 gg), reumilase sd (20 gg), successivamente arcoxia 60 mg per 10 giorni.

il referto della risonanza all'anca eseguita l'altro giorno è il seguente:
"esame eseguito senza somministrazione di mezzo di contrasto. si segnala diffusa area di alterato segnale a carico della testa e del collo del femore fino alla linea pertrocanterica. essa appare lievemente ipointensa nelle sequenze a tr corto e iperintensa in quelle a tr lungo e con soppressione del grasso. tale reperto appare compatibile in prima ipotesi con area di iperemia ed edema della spongiosa da verosimile osteoporosi idiopatica transitoria. si associa discreta quota di versamento endoarticolare. le cartilagini di rivestimento dei capi scheletrici sono lievemente ridotte di spessore, come da iniziali fenomeni artrosici. regolari per morfologia ed intensità di segnale le principali strutture ligamentose e muscolo-tendinee".

dopo una visita specialistica mi è stato prescritto:
- bonviva 150 mg, una cp al mese x 2 mesi,
- rocaltrol 0,25 mcg, 1 al giorno x 20 giorni, da ripetere per due mesi;
- fortilase, 2 cp al giorno x 15 giorni,
- magnetoterapia tutte le notti x 2 mesi;
- riposo assoluto x 2 mesi;
- deambulazione con 2 stampelle.

chiedo: gli esami clinici fatti sono sufficienti? la terapia prescrittami può evitarmi l'ulteriore degenerarsi della testa del femore? è il caso di fare terapie alternative?

ringrazio anticipatamente.

cordiali saluti
[#1]
Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79
Caro utente,

mi sembra che tutte le precauzioni siano state adottate. Si attenga al riposo più scrupoloso, e non carichi fin quando il segnale di edema midollare alla RMN non si sarà sensibilmente ridotto. Allo scadere dei due mesi farei una RMN di controllo per valutare la progressione.
Ci tenga informati.

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

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