Conflitto sub-acromiale ,come prevenire future degenerazioni?

Salve,
ringrazio anticipatamente gli specialisti che eventualmente vorranno darmi una risposta.

Ho 29 anni ,e circa 3 anni ,in seguito a delle radiografie eseguite a scopo precauzionale per via di un trauma,mi fu diagnosticato un conflitto sub-acromiale alla spalla destra e una riduzione della rima articolare a sinistra.
La fisiatra a cui mi rivolsi ,mi disse che c'era si il conflitto ma non era sintomatico quindi di stare tranquilla e di cominciare a praticare nuoto e pilates.
Un 'ortopedico ed un fisioterapista invece mi dissero che non c'era proprio il conflitto e che, il fatto che la radiografia presentasse una mancanza dello spazio articolare, dipendeva dalla posizione in cui mi ero posizionata io al momento della foto. L'ecografia alla cuffia dei rotatori non mostro' anomalie.

Aggiungo che comunque, è su questo tutti quanti sono d'accordo , ho una rotoscoliosi dorso-lombare sx convessa ,non grave ,che non mi causa dolori ,ma che pero ,esteticamente ,mi provoca un disagio ,perchè ho un fianco piu sporgente rispetto ad un altro.

Fino ad oggi mi sono limitata a fare nuoto in piscina nei mesi estivi e qualche lezione di pilates sporadica , mai avuto disturbi al braccio,fino a una settimana fa,quando ho cominciato ad avvertire dei disturbi a collo e braccio, proprio all'altezza dell'articolazione scapolo -omerale .
Ricordandomi di aver un conflitto ,allarmata sono tornata dal fisioterapista-osteopata , il quale mi ha tranquillizzata dicendo che il disturbo al braccio è correlato ai disturbi che ho al collo,quindi alla cervicale (lui ha anche parlato di problemi all'ATM ma io nno ho mai avuto sintomi). Quindi mi ha fatto delle manovre di osteopatia .Oggi son tutta ''ammaccata'' dopo la seduta di ieri e il disturbo al braccio c'è ancora ,nonostante abbia preso un'antinfiammatorio .
Non si tratta di un vero e proprio dolore,ma di un senso di formicolio ,quasi come delle scosse.
Comunque il disturbo lo avverto quando il braccio è fermo , nno ho limiti nel movimento .

Vorrei sapere,qual'è la prassi in questi casi ,se occorre rifare un'eco alla cuffia dei rotatori e come intervenire tempestivamente ,onde evitare una degenerazione in future artrosi.

C'E' UN MODO PER FAR AUMENTARE LO SPAZIO ARTICOLARE IN CASO DI CONFLITTO ,SPECIE SE SI INTERVIENE TEMPESTIVAMENTE?

Puo essere utile eseguire delle sedute con la pancafyt ?

Ma, sopratutto , com'è possibile che ci sia un referto radiografico che parla di conflitto e dei ''luminari '' che invece dicano che il conflitto nno c'è ? Possibile che non ci sia uno specialista, che esami alla mano ,mi dia lo stesso parere di un'altro?


Spero che qualcuno mi illumini ,perchè sono veramente confusa e, soprattutto , non vorrei far trascorrere del tempo invano ,quando magari potrei intervenire tempestivamente e risolvere.

Grazie, cordialità..
[#1]
Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64
Gentile signorina,
la patologia della spalla è molto complessa ed è per questo motivo che può capitare di non avere stessi pareri sulla diagnosi. C'è poi da dire che v sono delle differenze sostanziali nella stessa definizione di "Sindrome da conflitto".
La sindrome da conflitto sub-acromiale (dolore alla spalla che riduce i movimenti fino al blocco totale del braccio) riconosce due cause che stabiliscono la classificazione in due quadri:
1. OUTLET IMPINGEMENT - SINDROME DA CONFLITTO SUBACROMIALE (OS = Outlet Sindrome)
o sindrome da alterato defilé del sovraspinoso (uno dei tendini della cuffia dei rotatori); è caratterizzata dalla presenza di un’alterazione del “tunnel” in cui scorre il muscolo sovraspi­noso causata dal profilo dell’osso acromiale che risulta curvo oppure uncinato.
2. NON OUTLET IMPINGEMENT (NOS)
o sindrome da defilé conservato; in questo caso la patologia da conflitto è dovuta ad alterazioni della struttura muscolo-tendinea della spalla. In questi casi il profilo dell’ acromion risulta del tutto “NORMALE”.
Come vde già questo pone molti spunti di discussione.
La sintomatologia della sindrome da conflitto sub­acromiale varia in rapporto allo stadio di gravità ed è caratterizzata da dolori continui alla spalla, disabiltà progressiva e limitazione fun­zionale importante. Si parte da uno stadio iniziale:
· 1° STADIO -> di solito, si manifesta ad un’età inferiore ai 25 anni ed in genere consegue all’uso prolungato del braccio oppure dopo un trauma acuto. In questo stadio le lesioni sono reversibili.
· 2° STADIO -> il dolore si fa più grave e con ulteriore riduzione dei movimenti della spalla. In questo stadio le lesioni possono non essere più reversibili. Infine
· 3° STADIO -> le lesioni tendinee sono complete ed accompagnate da degrado articolare sia osseo che legamentoso. L’ età tipica è sopra i 40 anni.
Il suo è un caso di una certa difficoltà poichè ci scrive " ... senso di formicolio ,quasi come delle scosse..." e questo potrebbe essere un sintomo di appartenenza alla colonna vertebrale.
Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un CHIRURGO DELLA SPALLA per definire una volta per tutte se lei soffre o no di sindrome da conflitto, quindi se così non fosse passare la mano allìortopedico oppure al chirurgo vertebrale.
AUguri

Dr. Luigi Grosso - Ortopedico Master Spalla Gomito Polso Mano
Busto Arsizio (VA) - Rapallo (GE) - Napoli
www.luigigrosso.net

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la risposta tempestiva.
Devo aggiungere che ,nel mio caso , è stato proprio il referto radiografico a parlare di conflitto sub-acromiale spalla dx e riduzione rima articolare spalla sx.
Il radiologo ,nel momento in cui mi consegno' il referto ,mi spiego' che c'erano due ossa in '' conflitto '' tra loro ,precisamente la testa dell'omero e la cavità glenoidea della scapola , cioè lo spazio che in genere dovrebbe esser presente nell'articolazione scapolo -omerale ,nel mio caso è totalmente assente.
Per conflitto ,lui e di conseguenza anche io, ho sempre intenso questo,la vicinanza cioè tra le due ossa,non credo si riferisse alla situazione muscolo tendinea ,che tra l'altro credo la radiografia non sia in grado di rilevare.


In ogni caso ,ripeto ,l'ecografia alla cuffia dei rotatori non mostro' anomalie.
Questo succedeva 3 anni fa ,ma mai fino alla settimanaa scorsa,ho avvertito disagi ( da qui la diagnosi di conflitto sub-acromiale non sintomatico ).

Oggi ,dopo una settimana e una seduta osteopatica ( l'osteopata ha trattato la zona cervicale e non il braccio perchè ritiene che i disturbi si originassero da li' ) il dolore è quasi passato ,segno che ,come suppone anche Lei , il disagio probabilmente era dovuto ai miei disturbi cervicali . Le chiedo ,Se dovesse passare del tutto e non ripresentarsi,mi consiglia comunque di rivolgermi ad uno specialista della spalla ? Il fatto che questo disturbo stia cessando potrebbe escludere la presenza di un conflitto? Voglio dire ,In caso di conflitto , il dolore è continuo e incessante, o ,puo succedere che emerga in modo acuto ed improvviso ,per poi tornare silente per lunghi periodi prima di ripresentarsi? Aggiungo che non ho problemi di mobilità alla spalla e nessun disturbo nei movimenti.

Un'altra domanda,ma perchè un chirurgo vertebrale? Dice per eventualmente prendere in considerazione un'intervento chirurgico per bloccare l'evoluzione della scoliosi?

Un professone primario di ortopedia di Milano , mi ha rassicurato sul fatto che la mia scoliosi non è grave e che in età adulta la scoliosi si stabilizza ( nel senso che non peggiora ulteriormente ).
Io non se ne sono sicura ,anche perchè ho 29 anni e nessuna gravidanza ,non so se tra 10 0 20 anni e qualche figlio la scoliosi sarà sempre allo stesso punto...........di sicuro la cifosi peggiora, mia mamma ne soffre e adesso ,rispetto a 20 anni fa è peggiorata parecchio.
Ho gia un disagio estetico ,perchè un fianco sporge rispetto ad un altro ,non oso immaginare se la scoliosi dovesse peggiorare ancora, sto anche prendendo in considerazione l'idea di fare delle seduta di pancafyt con un posturologo ,per potenziare la muscolatura addominale e cercare ,per quanto possibile ,di correggere un minimo la postura e riallineare i fianchi.

Ancora grazie per i preziosi consigli e
soprattutto ,scusi se mi sono dilungata.
[#3]
Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64
Rispondo alle sue domande:
1.Se dovesse passare del tutto e non ripresentarsi,mi consiglia comunque di rivolgermi ad uno specialista della spalla ? > se la sua sintomatologia dovesse "scomparire" non vedo perchè fare una visita dal chirurgo della spalla (SI nel caso se si riproponesse la sintomatologia)
2.Il fatto che questo disturbo stia cessando potrebbe escludere la presenza di un conflitto? > No
3.In caso di conflitto , il dolore è continuo e incessante, o ,puo succedere che emerga in modo acuto ed improvviso ,per poi tornare silente per lunghi periodi prima di ripresentarsi? Quando c'è un conflitto ...c'è! Possono esserci periodi di benessere intervallati a periodi di sofferenza ... ma il conflitto resta.
4.perchè un chirurgo vertebrale? Dice per eventualmente prendere in considerazione un'intervento chirurgico per bloccare l'evoluzione della scoliosi? > nel caso di esclusione di una SIndrome da Conflitto Sub Acromiale ed il dolore persiste vanno prese in considerazione tutte le altre ipotesi
Rinnovo gli auguri ... compresi quelli di Buon Natale.
[#4]
Utente
Utente
Grazie ancora Dottore per le risposte chiare e dettagliate.

Aggiungo che ieri ,nella seconda e spero ultima seduta ,l'osteopata mi ha parlato di blocco del muscolo sottoioideo ,come causa ,a suo avviso ,del disturbo da me accusato.

Scusi ma un'ultima domanda devo porgliela: Lei ritiene che la scoliosi possa peggiorare anche in età adulta?
In quali casi puo essere consigliabile eseguire un intervento chirurgico per bloccarne l'evoluzione, solo in casi gravi ?

Ancora grazie e buone feste .
[#5]
Dr. Luigi Grosso Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Ortopedico, Algologo 2.4k 64
Nella mia esperienza posso dire che la scoliosi subisce delle modificazioni strutturali durante tutto il percorso della propria vita. In questo percorso è molto probabile che si vengano a creare delle condizioni sfavorenti ( leggasi peggioramento).
Solo in casi molto selezionati è consigliato l'intervento chirugico. Ma tale indicazione terapeutica credo che la possa dare solo il Chirrgo Vertebrale.
Auguri