Lesione semitendinoso da oltre un anno
Salve,
a novembre 2010 giocando a calcio ho riportato una lesione al semitendinoso.
Ad oggi tale lesione non risulta ancora guarita.Vi riporto i risultati delle diagnosi e terapie effettuate sperando possiate consigliarmi al meglio per poter porre fine a questo calvario.
Nella prima ecografia effettuata veniva riportato il semimembranoso,mentre nelle successive il semitendinoso.
Prima ecografia:
Area di ipoanecogenicità interessante la regione distale tendinea del semimembranoso di verosimile significato traumatico.
A seguito di questo referto ho effettuato 10 sedute di tecar senza tuttavia trarne giovamento.
Seconda ecografia eseguita in comparativa con risonanza magnetica:
Eco: Banda fluida periferica alla giunzione miotendinea distale del semitendinoso di destra in presenza di lesione subtotale.
RM:Ampia subtotale lesione alla giunzione miotendinea distale del semitendinoso di destra con modica retrazione del ventre muscolare e persistenza di circoscritta falda fluida perilesionale.
A seguito di questi referti effettuo 10 sedute di tecar e 10 di ultrasuoni.Dopo circa un mese inizio ad effettuare un blando allenamento in piscina concordato con l'ortopedico.
Terza ecografia:
Poplite semitendinoso ispessito ed ipoecogeno con alone fluido esile come in esiti di parziale cicatrizzazione.
A questo punto il mio ortopedico curante mi dice di continuare con la piscina e di iniziare anche un po' di palestra dicendo che dovrei poter tornare a giocare a calcio a inizio aprile.
Proseguo con la piscina e la palestra e per precauzione attendo fine aprile per provare a fare una partitella tranquilla con degli amici,purtroppo appena effettuo un tiro sento una fitta fortissima dietro la coscia paragaonabile a quella di novembre.
Premetto che sia dopo la prima lesione di novembre che dopo la ricaduta di aprile non ho avvertito dolori tranne qualche fastidio in palestra oppure in caso di contraccolpi o movimenti innaturali.Potevo però tranquillamente correre e saltare senza apparenti fastidi.
Dopo la lesione di aprile non mi sono più recato dall'ortopedico e mi sono sfiduciato perchè ho speso soldi e tempo senza alcun giovamento.
Da aprile a settembre ho interrotto qualsiasi attività fisica.
Da settembre mi reco in palestra senza effettuare esercizi che coinvolgano le gambe furchè cyclette e tapis roulant.
Ad un anno di distanza effettuo una nuova ecografia.
Quarta ecografia Novembre 2011:
A livello del III inferiore del m semitendinoso si visualizza area di interruzione della struttura lineare delle dimensioni di 3x1 cm circa con modesta componente edematosa.
Chiedendo consiglio mi è stato detto che forse mi può essere di aiuto un fisiatra.
Spero che voi possiate consigliarmi su cosa fare tenendo presente che il mio unico desiderio è quello di poter giocare a calcio al più presto,vorrei sapere anche se chirurgicamente si può risolvere il mio problema in tempi rapidi.L'unica cosa che desidero è non perdere ulteriore tempo senza frutti.
Grazie mille
a novembre 2010 giocando a calcio ho riportato una lesione al semitendinoso.
Ad oggi tale lesione non risulta ancora guarita.Vi riporto i risultati delle diagnosi e terapie effettuate sperando possiate consigliarmi al meglio per poter porre fine a questo calvario.
Nella prima ecografia effettuata veniva riportato il semimembranoso,mentre nelle successive il semitendinoso.
Prima ecografia:
Area di ipoanecogenicità interessante la regione distale tendinea del semimembranoso di verosimile significato traumatico.
A seguito di questo referto ho effettuato 10 sedute di tecar senza tuttavia trarne giovamento.
Seconda ecografia eseguita in comparativa con risonanza magnetica:
Eco: Banda fluida periferica alla giunzione miotendinea distale del semitendinoso di destra in presenza di lesione subtotale.
RM:Ampia subtotale lesione alla giunzione miotendinea distale del semitendinoso di destra con modica retrazione del ventre muscolare e persistenza di circoscritta falda fluida perilesionale.
A seguito di questi referti effettuo 10 sedute di tecar e 10 di ultrasuoni.Dopo circa un mese inizio ad effettuare un blando allenamento in piscina concordato con l'ortopedico.
Terza ecografia:
Poplite semitendinoso ispessito ed ipoecogeno con alone fluido esile come in esiti di parziale cicatrizzazione.
A questo punto il mio ortopedico curante mi dice di continuare con la piscina e di iniziare anche un po' di palestra dicendo che dovrei poter tornare a giocare a calcio a inizio aprile.
Proseguo con la piscina e la palestra e per precauzione attendo fine aprile per provare a fare una partitella tranquilla con degli amici,purtroppo appena effettuo un tiro sento una fitta fortissima dietro la coscia paragaonabile a quella di novembre.
Premetto che sia dopo la prima lesione di novembre che dopo la ricaduta di aprile non ho avvertito dolori tranne qualche fastidio in palestra oppure in caso di contraccolpi o movimenti innaturali.Potevo però tranquillamente correre e saltare senza apparenti fastidi.
Dopo la lesione di aprile non mi sono più recato dall'ortopedico e mi sono sfiduciato perchè ho speso soldi e tempo senza alcun giovamento.
Da aprile a settembre ho interrotto qualsiasi attività fisica.
Da settembre mi reco in palestra senza effettuare esercizi che coinvolgano le gambe furchè cyclette e tapis roulant.
Ad un anno di distanza effettuo una nuova ecografia.
Quarta ecografia Novembre 2011:
A livello del III inferiore del m semitendinoso si visualizza area di interruzione della struttura lineare delle dimensioni di 3x1 cm circa con modesta componente edematosa.
Chiedendo consiglio mi è stato detto che forse mi può essere di aiuto un fisiatra.
Spero che voi possiate consigliarmi su cosa fare tenendo presente che il mio unico desiderio è quello di poter giocare a calcio al più presto,vorrei sapere anche se chirurgicamente si può risolvere il mio problema in tempi rapidi.L'unica cosa che desidero è non perdere ulteriore tempo senza frutti.
Grazie mille
[#1]
Gentile utente,
Si tratta di una patologia non grave ma spesso fastidiosa e di lunga evoluzione, con frequenti recidive e ricadute.
Una visita fisiatrica potrebbe aiutare per sviluppare un programma di stretching mirato e altre terapie che potrebbero aiutare a far formare una cicatrice stabile.
Solo raramente si rende necessario un intervento, che non sempre è risolutivo.
Saluti cordiali.
Si tratta di una patologia non grave ma spesso fastidiosa e di lunga evoluzione, con frequenti recidive e ricadute.
Una visita fisiatrica potrebbe aiutare per sviluppare un programma di stretching mirato e altre terapie che potrebbero aiutare a far formare una cicatrice stabile.
Solo raramente si rende necessario un intervento, che non sempre è risolutivo.
Saluti cordiali.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9k visite dal 03/12/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.