Operazione menisco rotto discoide
Salve, due giorni fà sono stato operato al ginocchio destro.
Inizialmente l'ortopedico avrebbe dovuto rimuovere solo una piccola porzione di cartilagine deteriorata invece quando è entrato nel ginocchio in artroscopia (praticando due fori piuttosto che tre per ridurre l'impatto invasivo) ha trovato un menisco rotto e affetto da una patologia congenita che prende il nome di "menisco discoide". Ha dunque proceduto alla rimozione della parte rotta dell'osso e ha levigato lo stesso cercando di correggere la malformazione.
Non so di quale menisco si tratta, forse può esservi utile sapere che mentre mi operava ha detto che il mio menisco invece che avere una forma ad "u" aveva una forma discoidea per l'appunto.
Credo sia importante aggiungere che ho iniziato ad avere dolore al ginocchio a gennaio (corrente anno) dopo un allenamento di Rugby (sport che pratico da 7 anni) durante il quale ho sbattuto il ginocchio dx a destra molto violentemente. Per due settimane sono stato male al punto da andare a lavoro con una ginocchiera ma poi ho recuperato e ho addirittura finito la stagione a giugno senza problemi. I dolori più forti si sono fatti sentire dopo un periodo di inattività e proprio questi hanno portato poi ad effettuare una risonanza magnetica che avevo mostrato i sintomi di una "condropatia meniscale".
Al di là che come si è visto poi avevo a che fare con un menisco rotto l'ortopedico mi ha informato che qual'ora mi avesse dovuto rimuovere un pò di cartilagine avrebbe poi proceduto con delle infiltrazioni di acido ialuronico per tentare di ripristinare la fluidità del ginocchio ma ha anche detto che l'efficacia di questo trattamento lascia molto a desiderare e che molti pazienti preferiscono consultare un fisiatra per un diverso trattamento, meno invasivo.
Qual'ora lasciasse a me la scelta quale strada mi conviene scegliere?
Aggiungo che in questo periodo sto praticando nuovo libero 2 volte a settimana.
Inizialmente l'ortopedico avrebbe dovuto rimuovere solo una piccola porzione di cartilagine deteriorata invece quando è entrato nel ginocchio in artroscopia (praticando due fori piuttosto che tre per ridurre l'impatto invasivo) ha trovato un menisco rotto e affetto da una patologia congenita che prende il nome di "menisco discoide". Ha dunque proceduto alla rimozione della parte rotta dell'osso e ha levigato lo stesso cercando di correggere la malformazione.
Non so di quale menisco si tratta, forse può esservi utile sapere che mentre mi operava ha detto che il mio menisco invece che avere una forma ad "u" aveva una forma discoidea per l'appunto.
Credo sia importante aggiungere che ho iniziato ad avere dolore al ginocchio a gennaio (corrente anno) dopo un allenamento di Rugby (sport che pratico da 7 anni) durante il quale ho sbattuto il ginocchio dx a destra molto violentemente. Per due settimane sono stato male al punto da andare a lavoro con una ginocchiera ma poi ho recuperato e ho addirittura finito la stagione a giugno senza problemi. I dolori più forti si sono fatti sentire dopo un periodo di inattività e proprio questi hanno portato poi ad effettuare una risonanza magnetica che avevo mostrato i sintomi di una "condropatia meniscale".
Al di là che come si è visto poi avevo a che fare con un menisco rotto l'ortopedico mi ha informato che qual'ora mi avesse dovuto rimuovere un pò di cartilagine avrebbe poi proceduto con delle infiltrazioni di acido ialuronico per tentare di ripristinare la fluidità del ginocchio ma ha anche detto che l'efficacia di questo trattamento lascia molto a desiderare e che molti pazienti preferiscono consultare un fisiatra per un diverso trattamento, meno invasivo.
Qual'ora lasciasse a me la scelta quale strada mi conviene scegliere?
Aggiungo che in questo periodo sto praticando nuovo libero 2 volte a settimana.
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Caro utente,
non è affatto detto che un trattamento sia necessario: al termine del recupero riabilitativo, Lei si approccerà gradualmente al Suo sport. Solo se dovessero permanere dei sintomi si renderanno necessari ulteriori trattamenti. In genere si può partire dal meno invasivo e via via passare in caso di insuccesso a trattamenti più impegnativi.
Le infiltrazini con acido ialuronico possono essere utili, ma personalmente le ritengo consigliabili solo se proprio necessarie.
Distinti saluti
non è affatto detto che un trattamento sia necessario: al termine del recupero riabilitativo, Lei si approccerà gradualmente al Suo sport. Solo se dovessero permanere dei sintomi si renderanno necessari ulteriori trattamenti. In genere si può partire dal meno invasivo e via via passare in caso di insuccesso a trattamenti più impegnativi.
Le infiltrazini con acido ialuronico possono essere utili, ma personalmente le ritengo consigliabili solo se proprio necessarie.
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.9k visite dal 03/12/2011.
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