Ortopedia del piede
Faccio una breve storia del mio problema. Io soffro di un certo grado di piattismo a i piedi che mi ha portato circa 10 anni fa a fare uso di plantari. Il motivo era che non riuscivo a stare a lungo in piedi o a correre per lunghe distanze senza avere poi dopo dolore alle caviglie.
Ho fatto anche delle competizioni amatoriali disputando anche due mezzemaratone.
Nel giugno del 2007 durante una partitella a calcio tra amici effettuando un’accelerazione laterale sento un lieve dolore alla caviglia destra superficialmente nell’area interna del malleolo.
Mi fermo, vado a bordo campo comincio a guardare la caviglia e a parte questo lieve dolore non compare ne gonfiore ne tumefazione. Ciononostante man mano che mi raffreddo il dolore interessa sempre piu’ la caviglia e devo tornare zoppicando a casa.
L’indomani vado in ospedale e dalle radiografie non si riesce a vedere nulla. Cosi’ mi applicano una sorta di ingessatura semirigida da portare per 10 giorni e fare uso di antinfiammatori.
Mi dicono comunque di poggiare gradualmente il piede a terra e cercare di camminare normalmente.
Dopo i dieci giorni faccio della fisioterapia, della ginnastica propiocettiva, ma tutto cio’ non mi toglie un dolore insistente sempre nello stesso punto. Riesco a correre ma mi devo portare dietro questo dolore.
Allora cerco di stare a riposo una settimana e nel we provare a fare 3-4 km di corsa. L’effetto è che all’inizio mi fa un po male, poi mi passa ma quando finisco a freddo il dolore è piu’ forte.
Questa situazione si trascina per quasi un mese (correvo solo nel we). Decido cosi’ di allungare il periodo di riposo. Cio’ non porta a nessun beneficio la situazione sembra peggiorare, perché se da un lato la caviglia riacquista maggiore mobilità dal’altro ho l’impressione che il carico non venga preso correttamente. Cioe’ mi sembra che i plantari non riescono piu’ a sorreggere a sufficienza. Adotto allora per qualche giorno degli spessori di cartone da aggiungere a i plantari e la situazione sembra migliorare. Appena tolgo il cartone la situazione peggiora nuovamente.
Mi decido di andare in una clinica, faccio una visita e mi prescrivono una risonanza magnetica ( sono passati nel frattempo sei mesi dall’incidente).
Dalla risonanza magnetica non si riesce a vedere nulla di rilevante, se non una cicatrice su un tendine che “forse” ingrossandosi crea fastidio a qualcosa di adiacente.
Il medico decide di praticare un’iniezione di corticostedoidi e nel giro di quattro settimane ricostruire i plantari.
Se tutto cio’ non dovesse funzionare si ricorrerebbe ad un intervento.
Sono in procinto di fare i plantari, ma dopo quattro settimane il dolore che avevo è rimasto.
Che devo fare per tornare a correre come una volta?
Grazie anticipatamente per la risposta
Ho fatto anche delle competizioni amatoriali disputando anche due mezzemaratone.
Nel giugno del 2007 durante una partitella a calcio tra amici effettuando un’accelerazione laterale sento un lieve dolore alla caviglia destra superficialmente nell’area interna del malleolo.
Mi fermo, vado a bordo campo comincio a guardare la caviglia e a parte questo lieve dolore non compare ne gonfiore ne tumefazione. Ciononostante man mano che mi raffreddo il dolore interessa sempre piu’ la caviglia e devo tornare zoppicando a casa.
L’indomani vado in ospedale e dalle radiografie non si riesce a vedere nulla. Cosi’ mi applicano una sorta di ingessatura semirigida da portare per 10 giorni e fare uso di antinfiammatori.
Mi dicono comunque di poggiare gradualmente il piede a terra e cercare di camminare normalmente.
Dopo i dieci giorni faccio della fisioterapia, della ginnastica propiocettiva, ma tutto cio’ non mi toglie un dolore insistente sempre nello stesso punto. Riesco a correre ma mi devo portare dietro questo dolore.
Allora cerco di stare a riposo una settimana e nel we provare a fare 3-4 km di corsa. L’effetto è che all’inizio mi fa un po male, poi mi passa ma quando finisco a freddo il dolore è piu’ forte.
Questa situazione si trascina per quasi un mese (correvo solo nel we). Decido cosi’ di allungare il periodo di riposo. Cio’ non porta a nessun beneficio la situazione sembra peggiorare, perché se da un lato la caviglia riacquista maggiore mobilità dal’altro ho l’impressione che il carico non venga preso correttamente. Cioe’ mi sembra che i plantari non riescono piu’ a sorreggere a sufficienza. Adotto allora per qualche giorno degli spessori di cartone da aggiungere a i plantari e la situazione sembra migliorare. Appena tolgo il cartone la situazione peggiora nuovamente.
Mi decido di andare in una clinica, faccio una visita e mi prescrivono una risonanza magnetica ( sono passati nel frattempo sei mesi dall’incidente).
Dalla risonanza magnetica non si riesce a vedere nulla di rilevante, se non una cicatrice su un tendine che “forse” ingrossandosi crea fastidio a qualcosa di adiacente.
Il medico decide di praticare un’iniezione di corticostedoidi e nel giro di quattro settimane ricostruire i plantari.
Se tutto cio’ non dovesse funzionare si ricorrerebbe ad un intervento.
Sono in procinto di fare i plantari, ma dopo quattro settimane il dolore che avevo è rimasto.
Che devo fare per tornare a correre come una volta?
Grazie anticipatamente per la risposta
[#1]
gentile utente,
i plantari possono servire solo per alleviare la sintomatologia, ma non per risolvere il problema. L'espediente che lei usa (posizionare del cartone sotto) non fa altro che mettere ulteriormente a riposo i tendini peronieri, probabilmente responsabili del fastidio che lei riferisce.
A questo punto la visita è fondamentale per comprendere se tale tendine funziona in modo ottimale.
Faccia pertanto riferimento al collega ortopedico che l'ha in cura.
Tanti auguri
i plantari possono servire solo per alleviare la sintomatologia, ma non per risolvere il problema. L'espediente che lei usa (posizionare del cartone sotto) non fa altro che mettere ulteriormente a riposo i tendini peronieri, probabilmente responsabili del fastidio che lei riferisce.
A questo punto la visita è fondamentale per comprendere se tale tendine funziona in modo ottimale.
Faccia pertanto riferimento al collega ortopedico che l'ha in cura.
Tanti auguri
Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#4]
Utente
Mi dispiace ma la devo ancora una volta tediare con la mia caviglia.
Due domande. Ho fatto i plantari sento meno dolore.
Mi hanno detto di ricominciare molto gradualmente a fare attività sportiva, posso tornare a correre? Quali esercizi sarebbero consigliabili nella mia situazione.
Se a lungo andare dovesse persistere o tornare ancora piu' forte questo dolore sarebbe veramente consigliabile un'operazione come mi hanno prospettato? Se si quando me ne dovrei "rendere conto"? In che cosa consisterebbe? Come faccio a sapere che non peggiorero' la situazione dopo l'operazione?
Lo so sono un po' pauroso ma l'idea di dover ricorrere ad un'operazione mi terrorizza.
Ancora Grazie e buona giornata
Due domande. Ho fatto i plantari sento meno dolore.
Mi hanno detto di ricominciare molto gradualmente a fare attività sportiva, posso tornare a correre? Quali esercizi sarebbero consigliabili nella mia situazione.
Se a lungo andare dovesse persistere o tornare ancora piu' forte questo dolore sarebbe veramente consigliabile un'operazione come mi hanno prospettato? Se si quando me ne dovrei "rendere conto"? In che cosa consisterebbe? Come faccio a sapere che non peggiorero' la situazione dopo l'operazione?
Lo so sono un po' pauroso ma l'idea di dover ricorrere ad un'operazione mi terrorizza.
Ancora Grazie e buona giornata
[#5]
Gentile utente, le chiedo scusa per il ritardo, ma ho avuto un virus sul pc (anche i computer si ammalano).
Veniamo alle sue domande:
- le consiglierei di rimandare la corsa per un po'... non esageri nel recupero
- se dovesse persistere il dolore (per oltre sei mesi) potrebbe occorrerre una soluzione diversa (chiururgica) ma in questo caso non me la sento di sbilanciarmi in quanto non posso visitarla (la visita è fondamentale)
Veniamo alle sue domande:
- le consiglierei di rimandare la corsa per un po'... non esageri nel recupero
- se dovesse persistere il dolore (per oltre sei mesi) potrebbe occorrerre una soluzione diversa (chiururgica) ma in questo caso non me la sento di sbilanciarmi in quanto non posso visitarla (la visita è fondamentale)
[#6]
Utente
Volevo solo aggiornarla sull'evoluzione del mio problema.
Ho ricevuto il consiglio di fare un esercizio semplice, provare a rimanere in equilibrio su un piede solo.
All'inizio è stato doloroso. Ora sento meno dolore e se non cammino molto veloce non sento dolore e riesco a stare in equilibrio senza dolore. Sto guarendo? Continuo cosi'?
Sto lentamente provando anche con una tavola per l'equilibrio.
Grazie anticipatamente per la risposta
Ho ricevuto il consiglio di fare un esercizio semplice, provare a rimanere in equilibrio su un piede solo.
All'inizio è stato doloroso. Ora sento meno dolore e se non cammino molto veloce non sento dolore e riesco a stare in equilibrio senza dolore. Sto guarendo? Continuo cosi'?
Sto lentamente provando anche con una tavola per l'equilibrio.
Grazie anticipatamente per la risposta
[#7]
Direi proprio di si.
L'esercizio che lei sta facendo serve a far riacquistare la propriocettività ovvero la capacità non volontaria che ognuno di noi ha di mantenere l'equilibrio. Tale capacità si perde facilmente con l'immobilizzazione.
Continui così. Potrebbe anzi migliorare ancora di più (ma si faccia seguire da un fisioterapista) utilizzando una tavoletta per esercizi di propriocettività
Tanti auguri
L'esercizio che lei sta facendo serve a far riacquistare la propriocettività ovvero la capacità non volontaria che ognuno di noi ha di mantenere l'equilibrio. Tale capacità si perde facilmente con l'immobilizzazione.
Continui così. Potrebbe anzi migliorare ancora di più (ma si faccia seguire da un fisioterapista) utilizzando una tavoletta per esercizi di propriocettività
Tanti auguri
[#8]
Utente
Bene volevo solo aggiornare la mia situazione.
Prima di tutto devo ringraziarla ancora perchè la situazione sta migliorando, lentamente ma sta migliorando.
Dopo quasi un mese a fare esercizi a stare in equilibrio sulla caviglia dolorante e provare a fare piegamenti su un solo piede, adesso il dolore in condizioni normali è quasi sparito.
Posso camminare a lungo senza problemi e anche senza plantari la situazione sta migliorando.
Ho cominciato a provare a correre (con i plantari) e a parte un lieve dolore iniziale che poi scompare dopo 200 m circa, poi riesco a fare un 5 km a ritmo di 7 km /min.
Il giorno dopo di solito non ho dolore alla caviglia.
Vorrei sapere se è il caso di rinunciare ancora per un po' alla corsa o se posso proseguire. Inoltre esistono degli esercizi specifici o qualcosa da fare per togliere questo lieve fastidio che ancora ho?
Prima di tutto devo ringraziarla ancora perchè la situazione sta migliorando, lentamente ma sta migliorando.
Dopo quasi un mese a fare esercizi a stare in equilibrio sulla caviglia dolorante e provare a fare piegamenti su un solo piede, adesso il dolore in condizioni normali è quasi sparito.
Posso camminare a lungo senza problemi e anche senza plantari la situazione sta migliorando.
Ho cominciato a provare a correre (con i plantari) e a parte un lieve dolore iniziale che poi scompare dopo 200 m circa, poi riesco a fare un 5 km a ritmo di 7 km /min.
Il giorno dopo di solito non ho dolore alla caviglia.
Vorrei sapere se è il caso di rinunciare ancora per un po' alla corsa o se posso proseguire. Inoltre esistono degli esercizi specifici o qualcosa da fare per togliere questo lieve fastidio che ancora ho?
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 5.4k visite dal 11/01/2008.
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