Distorsione caviglia recidive
Gentilissimi dottori,
ho 27 anni e pratico calcetto praticamente da sempre, almeno una volta a settimana. Vi contatto perché è ormai più di un anno che la mia caviglia dx mi tortura. Tutto è cominciato un anno e mezzo fa circa, quando giocando a calcetto senza un'apparente causa traumatologica la caviglia cominciò a farmi male e a gonfiarsi, tanto da riuscire ad appoggiare il piede a terra a malapena. A distanza di poco più di un mese dolore e gonfiore sparirono e tornai alle mie normali attività. In seguito, però, la caviglia è tornata a gonfiarsi e a duolermi dopo un contrasto di gioco. Da quel momento in poi si è ciclicamente ripetuta la storia in cui dopo l'infortunio alla stessa caviglia ho fatto crioterapia e uso di crema antinfiammatoria, riposo di qualche mese (anche se non eccessivo, dovendomi spostare) e una volta guarito sono tornato a giocare. Ma ad ogni contrasto in cui era coinvolta la mia caviglia, tornava a causarmi un dolore acuto. E questo ormai avviene da un anno e mezzo a questa parte, senza che riesca a guarire definitivamente. Ogni volta che faccio un contrasto giocando a calcio, la mia caviglia non regge e avverto un dolore acuto. L'ultimo episodio risale a pochi giorni fa. Altro contrasto, altro dolore acutissimo, fino alla zoppia attuale. Purtroppo non riesco a fare riposo totale perché durante la giornata mi sposto e ci cammino su. Forse questo impedisce una totale guarigione. Più che altro vorrei capire qual è il problema per sapere come intervenire. La radiografia che ho fatto non ha evidenziato fratture ossee. Mi chiedo se siano coinvolti i legamenti a questo punto. In attesa di recarmi dall'ortopedico, avrei piacere si sentire il vostro parere.
Grazie mille.
Saluti.
ho 27 anni e pratico calcetto praticamente da sempre, almeno una volta a settimana. Vi contatto perché è ormai più di un anno che la mia caviglia dx mi tortura. Tutto è cominciato un anno e mezzo fa circa, quando giocando a calcetto senza un'apparente causa traumatologica la caviglia cominciò a farmi male e a gonfiarsi, tanto da riuscire ad appoggiare il piede a terra a malapena. A distanza di poco più di un mese dolore e gonfiore sparirono e tornai alle mie normali attività. In seguito, però, la caviglia è tornata a gonfiarsi e a duolermi dopo un contrasto di gioco. Da quel momento in poi si è ciclicamente ripetuta la storia in cui dopo l'infortunio alla stessa caviglia ho fatto crioterapia e uso di crema antinfiammatoria, riposo di qualche mese (anche se non eccessivo, dovendomi spostare) e una volta guarito sono tornato a giocare. Ma ad ogni contrasto in cui era coinvolta la mia caviglia, tornava a causarmi un dolore acuto. E questo ormai avviene da un anno e mezzo a questa parte, senza che riesca a guarire definitivamente. Ogni volta che faccio un contrasto giocando a calcio, la mia caviglia non regge e avverto un dolore acuto. L'ultimo episodio risale a pochi giorni fa. Altro contrasto, altro dolore acutissimo, fino alla zoppia attuale. Purtroppo non riesco a fare riposo totale perché durante la giornata mi sposto e ci cammino su. Forse questo impedisce una totale guarigione. Più che altro vorrei capire qual è il problema per sapere come intervenire. La radiografia che ho fatto non ha evidenziato fratture ossee. Mi chiedo se siano coinvolti i legamenti a questo punto. In attesa di recarmi dall'ortopedico, avrei piacere si sentire il vostro parere.
Grazie mille.
Saluti.
[#1]
Gentile utente,
Potrebbe essere un problema di cartilagine sofferente, o dei ligamenti, ma non posso dirle di più in un consulto on-line. Ma perché ha aspettato così tanto prima di farsi visitare? Un anno e mezzo...
Comunque, vada dallo specialista, che le consiglierà le cose da fare, tra cui forse una risonanza magnetica.
Saluti cordiali.
Potrebbe essere un problema di cartilagine sofferente, o dei ligamenti, ma non posso dirle di più in un consulto on-line. Ma perché ha aspettato così tanto prima di farsi visitare? Un anno e mezzo...
Comunque, vada dallo specialista, che le consiglierà le cose da fare, tra cui forse una risonanza magnetica.
Saluti cordiali.
Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica
[#2]
Utente
Gentilissimo dottore,
prima di tutto grazie per aver risposto.
Purtroppo mi rendo conto di aver trascurato il problema. Non ho mai pensato a nulla di seriamente grave perché bene o male sono sempre riuscito a guarire in tempi piuttosto brevi e senza conseguenze particolari. Le continue recidive poi mi hanno spinto a parlarne con lo specialista.
Ad ogni modo questa settimana sono stato a visita da due ortopedici (le ricordo che l'ultimo infortunio mi è capitato sabato scorso). Il primo mi ha chiesto come fosse successo, mi ha fatto delle manovre particolari al piede chiedendomi se mi facesse male, mi ha toccato a livello del malleolo laterale in più punti e qui gli ho detto che era il sito che più mi facesse male, in particolar modo nella regione postero-inferiore del malleolo. Ha, alla fine, ipotizzato che si potesse trattare di un problema ai tendini del musc. peroniero e non ha escluso, su mia domanda, interessamento dei legamenti. Proprio per scoprirlo mi ha suggerito una risonanza. Intanto mi ha prescritto un antinfiammatorio da assumere per via orale per 4-5 gg.
Il secondo ortopedico, invece, primario di mia conoscenza con molta esperienza, mi ha fatto una visita molto più rapida. Ha visionato le lastre da cui non emergevano fratture, mi ha chiesto come fosse successo e quale fosse il problema e anche lui mi ha toccato a livello sello stesso malleolo, senza però eseguire le manovre del piede come aveva fatto il collega precedente. Ha escluso lesioni ai legamenti perché in tal caso il piede sarebbe dovuto essere molto più gonfio. Non mi ha consigliato le stampelle (che avevo pensato di usare soffrendo ancora di zoppia, ma cui poi ho rinunciato) e mi ha parlato di un problema di stabilità della caviglia, suggerendomi di fare una rieducazione propriocettiva, cosa che onestamente non ho mai fatto e anche in questo caso mi rendo conto di esser stato superficiale. Quindi non mi ha consigliato di fare la risonanza.
A distanza di quasi una settimana, il dolore è quasi scomparso del tutto così come la zoppia e il gonfiore. Provo solo una certa rigidità dell'articolazione. Purtroppo mi sono dovuto fermare nel bel mezzo di un torneo di calcetto cui ci tenevo molto, ecco perché vorrei cercare di guarire il prima possibile e soprattutto definitivamente.
Vorrei sapere cosa ne pensa lei.
Grazie ancora infinitamente.
Buon week end.
prima di tutto grazie per aver risposto.
Purtroppo mi rendo conto di aver trascurato il problema. Non ho mai pensato a nulla di seriamente grave perché bene o male sono sempre riuscito a guarire in tempi piuttosto brevi e senza conseguenze particolari. Le continue recidive poi mi hanno spinto a parlarne con lo specialista.
Ad ogni modo questa settimana sono stato a visita da due ortopedici (le ricordo che l'ultimo infortunio mi è capitato sabato scorso). Il primo mi ha chiesto come fosse successo, mi ha fatto delle manovre particolari al piede chiedendomi se mi facesse male, mi ha toccato a livello del malleolo laterale in più punti e qui gli ho detto che era il sito che più mi facesse male, in particolar modo nella regione postero-inferiore del malleolo. Ha, alla fine, ipotizzato che si potesse trattare di un problema ai tendini del musc. peroniero e non ha escluso, su mia domanda, interessamento dei legamenti. Proprio per scoprirlo mi ha suggerito una risonanza. Intanto mi ha prescritto un antinfiammatorio da assumere per via orale per 4-5 gg.
Il secondo ortopedico, invece, primario di mia conoscenza con molta esperienza, mi ha fatto una visita molto più rapida. Ha visionato le lastre da cui non emergevano fratture, mi ha chiesto come fosse successo e quale fosse il problema e anche lui mi ha toccato a livello sello stesso malleolo, senza però eseguire le manovre del piede come aveva fatto il collega precedente. Ha escluso lesioni ai legamenti perché in tal caso il piede sarebbe dovuto essere molto più gonfio. Non mi ha consigliato le stampelle (che avevo pensato di usare soffrendo ancora di zoppia, ma cui poi ho rinunciato) e mi ha parlato di un problema di stabilità della caviglia, suggerendomi di fare una rieducazione propriocettiva, cosa che onestamente non ho mai fatto e anche in questo caso mi rendo conto di esser stato superficiale. Quindi non mi ha consigliato di fare la risonanza.
A distanza di quasi una settimana, il dolore è quasi scomparso del tutto così come la zoppia e il gonfiore. Provo solo una certa rigidità dell'articolazione. Purtroppo mi sono dovuto fermare nel bel mezzo di un torneo di calcetto cui ci tenevo molto, ecco perché vorrei cercare di guarire il prima possibile e soprattutto definitivamente.
Vorrei sapere cosa ne pensa lei.
Grazie ancora infinitamente.
Buon week end.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.2k visite dal 22/11/2011.
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