Riallineamento rotuleo con effetto maquet
Salve.
sono stato sottoposto a un intervento chirurgico di condroplastica per abrasione e meniscectomia mediale selettiva in artroscopia del ginocchoi.
Mi è stato poi riferito che dovrei eseguire in futuro anche un Riallineamento rotuleo con effetto maquet.
Vorrei delle informazioni su questo intervento chirurgico.
Una volta eseguito questo intervento il beneficio ottenuto sarà permanente?
Quali sono i tempi di recupero?
Ci sono alternative?
Grazie.
sono stato sottoposto a un intervento chirurgico di condroplastica per abrasione e meniscectomia mediale selettiva in artroscopia del ginocchoi.
Mi è stato poi riferito che dovrei eseguire in futuro anche un Riallineamento rotuleo con effetto maquet.
Vorrei delle informazioni su questo intervento chirurgico.
Una volta eseguito questo intervento il beneficio ottenuto sarà permanente?
Quali sono i tempi di recupero?
Ci sono alternative?
Grazie.
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Dr. Antonio Mattei
Ortopedico, Geriatra
943 50
Gentile utente
l'intervento proposto consiste nel rimettere nel giusto asse la sua rotula e il suo tendine rotuleo distaccandolo dall'inserzione tibiale (cioè quella distale) e reinserendolo facendo "allontanare" la rotula dalla superficie del femore. In altre parole aumentando lo spazio di scorrimento tra rotula e femore.
I tempi di recupero sono legati al tempo necessario per ottenere una guarigione della frattura procurata al livello dell'inserzione distale del tendine rotuleo e cioè di circa 45 giorni.
Questo tipo di intervento si può considerare definitivo fermo restando però il problema relativo alla sua potologia di base e cioè la lesione della cartilagine.
Questa non regredisce e l'intervento ha il solo scopo di evitare la veloce progressione in senso degenerativo.
In altre parole l'intervento si pone come obiettivo quello di far lavorare meglio la rotula (in modo biomeccanicamente piu corretto) e quindi diminuire l'usura della stessa.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Cordiali saluti
l'intervento proposto consiste nel rimettere nel giusto asse la sua rotula e il suo tendine rotuleo distaccandolo dall'inserzione tibiale (cioè quella distale) e reinserendolo facendo "allontanare" la rotula dalla superficie del femore. In altre parole aumentando lo spazio di scorrimento tra rotula e femore.
I tempi di recupero sono legati al tempo necessario per ottenere una guarigione della frattura procurata al livello dell'inserzione distale del tendine rotuleo e cioè di circa 45 giorni.
Questo tipo di intervento si può considerare definitivo fermo restando però il problema relativo alla sua potologia di base e cioè la lesione della cartilagine.
Questa non regredisce e l'intervento ha il solo scopo di evitare la veloce progressione in senso degenerativo.
In altre parole l'intervento si pone come obiettivo quello di far lavorare meglio la rotula (in modo biomeccanicamente piu corretto) e quindi diminuire l'usura della stessa.
Spero di essere stato abbastanza chiaro.
Cordiali saluti
Antonio Mattei
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.9k visite dal 14/11/2011.
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