Uncoartrosi e apofisi
Gentili dottori, ho 51 anni, 100 kg di peso da alcuni mesi in TAO per TEP con TVP a seguito di operazione al menisco. Ancor prima dell’operazione al menisco notavo che gli arti si “addormentavano” se ero steso sul divano e ora la sera a volte ho dolore alla schiena. Ho eseguito RX colonna cervicale e RX colonna lombosacrale: “L’esame radiologico del rachide cervicale e lombosacrale è stato eseguito nelle due proiezioni ortogonali. Iniziale uncoartrosi dei metameri cervicali distali. Non alterazioni strutturali. Spazi intersomatici cervicali di ampiezza nei limiti. Riduzione di ampiezza degli spazi intersomatici L4-L5 e L5-S1. Apofisi persistente del processo trasverso di D1”
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie
[#1]
I referti descrivono la presenza di artrosi al rachide cervicale nel tratto inferiore e la sofferenza dei due dischi lombari L4-5 e L5-S1.
Occorre ricordare che qualsiasi esame radiologico (Rx, TAC, RMN, ecc) non ha nessun significato clinico da sè solo ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla Sua storia clinica, alla descrizione dei Suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa.
E' possibile che i dischi disidratati sporgano fino a irritare le radici nervose che innervano gli arti inferiori, ma per saperlo è indispensabile che consulti un ortopedico o un medico fisiatra per una valutazione clinica diretta, indispensabile per poter avere una diagnosi, e, di conseguenza, una terapia appropriata.
Cordiali saluti
Occorre ricordare che qualsiasi esame radiologico (Rx, TAC, RMN, ecc) non ha nessun significato clinico da sè solo ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica, andandosi ad aggiungere alla Sua storia clinica, alla descrizione dei Suoi sintomi e ai segni clinici che possano essere emersi dalla visita stessa.
E' possibile che i dischi disidratati sporgano fino a irritare le radici nervose che innervano gli arti inferiori, ma per saperlo è indispensabile che consulti un ortopedico o un medico fisiatra per una valutazione clinica diretta, indispensabile per poter avere una diagnosi, e, di conseguenza, una terapia appropriata.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Gentile dottor Donati, grazie per la sua pronta risposta. In effetti leggendo le sue sagge indicazioni ho capito che avevo semplificato un po’ troppo il mio pensiero. In effetti a luglio ho avuto il blocco del ginocchio e la diagnosi di uscita è stata “ lesione menisco arteno degenerato. Condropatia 2°-3° grado FT 20gg ginocchio scarico “. Dopo pochi giorni è sopravvenuta la TEP causata (molto probabilmente) da una TVP ed è cominciata la TAO con coumadin . Solo il 1 settembre dopo i controlli vascolari necessari ho potuto rimettere il piede a terra usando una calza monocollant (che porterò per alcuni mesi ancora) ora l’ultima TAC con contrasto tranquillizza sulla situazione del polmone, l’ortopedico diceva che il ginocchio è sempre stato a posto dopo l’operazione ma che per l’artrosi non devo fare sforzi eccessivi, tentare di dimagrire, meglio la bicicletta o il nuoto che lunghe camminate. L’angiologo e il medico di base dicono che finché sono in TAO è meglio non rischiare e quindi vanno bene le camminate e non altro. Adesso ho svolto le rx cervicale e lombosacrale del primo messaggio. Ho timore che l’ortopedico o il fisiatra leggano il referto e mi dicano di non fare nulla finché uso il monocollant e sono in TAO e quindi non capisco se è il caso di andare a parlarne con sollecitudine o di attendere un po’ e di tamponare la situazione perché in effetti l’”addormentamento” non è fastidioso e i dolori alla schiena (in basso a dx) non sono così intensi e frequenti. Spero di averle fatto un quadro più completo.
Grazie per tutto.
Grazie per tutto.
[#3]
Il problema vero non deve essere "Ho timore che l’ortopedico o il fisiatra leggano il referto e mi dicano ..."
In realtà l'ortopedico o il fisiatra la devono VISITARE, che è tutt'un'altra cosa da "leggere il referto". Se ha dei disturbi questi vanno analizzati e inquadrati nella situazione generale, dopo di che si decide come e quando affrontarli. Non so come Lei pensi di "tamponare la situazione" visto che per prescrivere accertamenti e terapie occorre comunque una diagnosi , e questa bisogna che qualcuno la faccia.
Cordiali saluti
In realtà l'ortopedico o il fisiatra la devono VISITARE, che è tutt'un'altra cosa da "leggere il referto". Se ha dei disturbi questi vanno analizzati e inquadrati nella situazione generale, dopo di che si decide come e quando affrontarli. Non so come Lei pensi di "tamponare la situazione" visto che per prescrivere accertamenti e terapie occorre comunque una diagnosi , e questa bisogna che qualcuno la faccia.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 07/11/2011.
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