Condropatia ginocchio sx?
Buonasera, sono una ragazza di 26 anni e da quasi 2mesi (esattamente dal 4 settembre) provo un dolore al ginocchio, inizialmente, soprattutto scendendo le scale e in discesa. nelle ultime settimane, la notte, sentivo un gran calore nella parte interessata, in posizione prona provavo dolore al solo contatto con il materasso e anche nei cambi di posizione per mettermi in decubito laterale soprattutto nell'attimo in cui il ginocchio è in "sospensione". Quindi, dopo aver passato un paio di notti insonni, decido di andare dal mio medico di base (fisiatra), visitandomi e attuando tutte le manovre possibili per escludere danni meniscali e altro, mi dice che sospetta una condropatia e che crede necessario (a seguito delle mie esortazioni) fare una RX. Radiografia effettuata, in attesa del referto, faccio intanto vedere la lastra ad amici medici, fkt e il fisiatra medico di base; tutti notano una lieve infiammazione, la rotula rialzata e leggermente lateralizzata con riduzione della rima articolare. Il fisiatra mi liquida prescrivendomi il celebrex e ricordandomi di fare il ghiaccio. Il referto RX non evidenzia nessuna patologia degna di nota, tutto nella norma...(??). Comunque con il celebrex il dolore sembra attenuato, perlomeno di notte. Decido infine di testa mia, di effettuare anche una RM per vederci chiaro,"ecco di seguito il referto della risonanza...
"Iperpressione della faccetta patellare esterna rispetto alla troclea femorale, si associano segni di discreta condropatia della cartilagine articolare femoro-rotulea, concomitano evidenti fenomeni infiammatori nel vertice superiore del triangolo adiposo di Hoffa.
Regolare profilo e spessore di entrambe le fibro-cartilagini meniscali.
Tenue ispessimento cicatriziale del collaterale mediale, integno il LCL.
Lievi fenomeni reattivo-sinoviali peri-tendinei del LCA che tuttavia conserva il suo spessore e le sue inserzioni.
Conservate le angolazioni e le inserzioni del LCP
Assenza di significativo versamento sinoviale intra-articolare."
Detto ciò mi chiedevo se posso eventualmente continuare una settimana di celebrex (1cp die) qualora il dolore persistesse.
Ho notato, che eseguendo esercizi per il potenziamento del quadricipite, il dolore è lievemneto migliorato e non ho più la sensazione che il ginocchio cede, vorrei dunque sapere se posso continuare a fare un minimo di esrecizio fisico oppure è controproducente. Inoltre mi chiedevo se era il caso di ricorrere ad eventuali terapie fisiche/riabilitative...insomma, cosa devo fare per tornare alla normalità???
Rigrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali saluti
"Iperpressione della faccetta patellare esterna rispetto alla troclea femorale, si associano segni di discreta condropatia della cartilagine articolare femoro-rotulea, concomitano evidenti fenomeni infiammatori nel vertice superiore del triangolo adiposo di Hoffa.
Regolare profilo e spessore di entrambe le fibro-cartilagini meniscali.
Tenue ispessimento cicatriziale del collaterale mediale, integno il LCL.
Lievi fenomeni reattivo-sinoviali peri-tendinei del LCA che tuttavia conserva il suo spessore e le sue inserzioni.
Conservate le angolazioni e le inserzioni del LCP
Assenza di significativo versamento sinoviale intra-articolare."
Detto ciò mi chiedevo se posso eventualmente continuare una settimana di celebrex (1cp die) qualora il dolore persistesse.
Ho notato, che eseguendo esercizi per il potenziamento del quadricipite, il dolore è lievemneto migliorato e non ho più la sensazione che il ginocchio cede, vorrei dunque sapere se posso continuare a fare un minimo di esrecizio fisico oppure è controproducente. Inoltre mi chiedevo se era il caso di ricorrere ad eventuali terapie fisiche/riabilitative...insomma, cosa devo fare per tornare alla normalità???
Rigrazio anticipatamente per l'attenzione.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
l'ortopedia è un campo in cui i spesso medici di base sono (a torto o a ragione) poco ferrati. Spesso, per questo motivo, a volte l'iter diagnostico risulta scorretto o ridondante.
In questo caso, invece, tutto è andato per il verso giusto: il fisiatra Le ha fatto una diagnosi clinica che è del tutto compatibile con la Sua sintomatologia, e Le ha correttamente prescritto una terapia anti-infiammatoria e il ghiaccio.
La radiografia (che tra l'altro sembra in effetti confermare la diagnosi clinica), nel Suo specifico caso è poco significativa, in quanto la diagnosi di iperpressione femoro-rotulea esterna è soprattutto clinica.
Quanto alla risonanza, sinceramente io non l'avrei prescritta affatto, a meno che non avessi avuto il dubbio che oltre all'iperpressione ci fosse un problema di natura diversa.
Difatti l'esame che ha eseguito non ci fornisce nessun elemento nuovo rispetto alla diagnosi radiologica (che a ben vedere non aggiungeva nulla, a sua volta, alla diagnosi clinica).
La terapia farmacologica può essere d'aiuto, ma andrebbe sempre assunta in accordo col Suo medico curante.
Le confermo che la terapia più importante è la ginnastica isometrica per il quadricipite femorale: se avrà cura di continuarla indefinitamente, anche solo pochi minuti al giorno, ridurrà al minimo la probabilità che il problema si ripresenti.
Quanto al fatto che si sia sentita "liquidata" dal Suo medico, forse è solo un problema di comunicazione tra voi, perché mi sembra che dal punto di vista diagnostico-terapeutico si sia comportato irreprensibilmente.
Distinti saluti
l'ortopedia è un campo in cui i spesso medici di base sono (a torto o a ragione) poco ferrati. Spesso, per questo motivo, a volte l'iter diagnostico risulta scorretto o ridondante.
In questo caso, invece, tutto è andato per il verso giusto: il fisiatra Le ha fatto una diagnosi clinica che è del tutto compatibile con la Sua sintomatologia, e Le ha correttamente prescritto una terapia anti-infiammatoria e il ghiaccio.
La radiografia (che tra l'altro sembra in effetti confermare la diagnosi clinica), nel Suo specifico caso è poco significativa, in quanto la diagnosi di iperpressione femoro-rotulea esterna è soprattutto clinica.
Quanto alla risonanza, sinceramente io non l'avrei prescritta affatto, a meno che non avessi avuto il dubbio che oltre all'iperpressione ci fosse un problema di natura diversa.
Difatti l'esame che ha eseguito non ci fornisce nessun elemento nuovo rispetto alla diagnosi radiologica (che a ben vedere non aggiungeva nulla, a sua volta, alla diagnosi clinica).
La terapia farmacologica può essere d'aiuto, ma andrebbe sempre assunta in accordo col Suo medico curante.
Le confermo che la terapia più importante è la ginnastica isometrica per il quadricipite femorale: se avrà cura di continuarla indefinitamente, anche solo pochi minuti al giorno, ridurrà al minimo la probabilità che il problema si ripresenti.
Quanto al fatto che si sia sentita "liquidata" dal Suo medico, forse è solo un problema di comunicazione tra voi, perché mi sembra che dal punto di vista diagnostico-terapeutico si sia comportato irreprensibilmente.
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
[#2]
Utente
ripensando a tutta la vicenda, credo Lei abbia ragione. ma avevo bisogno di vedere qualcosa di "scritto" riguardo la mia situazione, (visto che il medico radiologo non aveva evinto nulla dall'RX) non solo diagnosi a voce e supposizioni, seppur fortunantamente esatte.
Una domanda..immagino siano sconsigliate escursioni in montagna..(soprattutto per la discesa)..mi chiedevo se dovrò proprio abolirle o magari posso vicariare con un tutore.
La ringrazio nuovamente per la gentile risposta
Una domanda..immagino siano sconsigliate escursioni in montagna..(soprattutto per la discesa)..mi chiedevo se dovrò proprio abolirle o magari posso vicariare con un tutore.
La ringrazio nuovamente per la gentile risposta
[#3]
Diciamo che le passeggiate in discesa innescano il problema... non sono da abolire per sempre ed in senso assoluto, ma di sicuro fintantoché il Suo ginocchio rimane sucettibile al problema.
L'uso del tutore (del tipo con foro da centramento rotuleo) può essere di qualche aiuto, anche se io sinceramente ci credo poco.
Molto meglio allenare il ginocchio con tanti esercizi innocui, introducendo poi solo gradualmente e con il tempo gli esercizi via via più impegnativi per la femoro-rotulea, avendo cura di rimanere sempre sotto la soglia del dolore.
Se fa una fisioterapia ben fatta, non escludo che riesca a tornare alle passeggiate in montagna già questa primavera.
Distinti saluti
L'uso del tutore (del tipo con foro da centramento rotuleo) può essere di qualche aiuto, anche se io sinceramente ci credo poco.
Molto meglio allenare il ginocchio con tanti esercizi innocui, introducendo poi solo gradualmente e con il tempo gli esercizi via via più impegnativi per la femoro-rotulea, avendo cura di rimanere sempre sotto la soglia del dolore.
Se fa una fisioterapia ben fatta, non escludo che riesca a tornare alle passeggiate in montagna già questa primavera.
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.7k visite dal 31/10/2011.
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