Bruciore gamba destra

SALVE,
VORREI CHIEDERVI DELLE INFORMAZIONI IN MERITO A QUANTO MI STA SUCCEDENDO ORMAI DA PARECCHIO TEMPO.
ESATTAMENTE AD OTTOBRE 2004 HO SENTITO DI NOTTE IMPROVVISAMENTE UN FORTISSIMO BRUCIORE ALLA GAMBA DESTRA E' DURATO CIRCA 1 MINUTO SUCCESSIVAMENTE IL BRUCIORE ALLA GAMBA DESTRA LATO ESTERNO E' DIVENTATO SEMPRE VIA VIA PIU' CONTINUO ED ADESSO IL BRUCIORE E' FISSO E MI DA ANCHE MOLTO FASTIDIO SOPRATTUTTO DI NOTTE.
INFATTI IL BRUCIORE E' SIMILE AD UNA SCOTTATURA E MI BRUCIA TANTISSIMO INOLTRE HO NOTATO CHE LA GAMBA DESTRA E' DIVENTATA LIEVEMENTE MENO SENSIBILE RISPETTO A QUELLA SINISTRA ED INOLTRE LA PELURIA E' INFERIORE RISPETTO ALLA GAMBA SINISTRA E SE FACCIO PRESSIONE SULLA GAMBA IN ALCUNI PUNTI MI BRUCIA DA MORIRE, IL MIO DOTTORE HA DETTO CHE EVIDENTEMENTE PUO' ESSERE DOVUTO AD UN LIEVE SOVRAPPESO OPPURE A QUALCHE ERNIA, VORREI SAPERE DA VOI CHE TIPO DI ESAMI DOVREI EFFETTUARE PER POTER RISOLVERE QUESTO MIO FASTIDIOSISSIMO PROBLEMA.
GRAZIE A TUTTI VOI PER I VOSTRI OTTIMI CONSULTI.
AUGURI DI BUON ANNO
[#1]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. sig. Angelo, la sua descrizione molto vaga e generica non permette una minima ipotesi, comunque non c'entra un'ernia o il sovrappeso con il bruciore alla gamba.
Bisogna valutare ispettivamente e clinicamente la sua colonna vertebrale e l' arto inferiore dx.
Ha lombalgia, ha una dolore lungo la coscia e la gamba ?
Come mai da tre anni non ha consultato nessun medico?
Si faccia visitare da un collega ortopedico ed una radiografia al rachide lombare, sono le prime cose da fare; anzi è già in notevole ritardo.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico Traumatologo//Fisiatra
Messina

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

[#2]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. Signor Angelo,
pur concordando con i consigli fornitigli dal prof. Caruso, mi permetto di farLe notare che il disturbo da Lei riferito sembrerebbe potersi identificare con la cosiddetta "meralgia parestesica" dovuta a una sofferenza del nervo femorocutaneo laterale che decorre nella zona inguinale.
Possono essere responsabili di questa sofferenza del nervo anche piccoli banali e ripetuti traumi come urtare lo spigolo di un tavolo ecc.,ma anche l'obesità ovvero un addome particolarmente voluminoso e pesante può schiacciare il nervo contro il ligamento inguinale e infiammarlo.
Per avvalorare questa ipotesi diagnostica, oltre a un accurato esame specialistico, può essere dirimente un esame elettromiografico e...un generoso calo ponderale!

Cordialmente
Dr. Giovanni Migliaccio
Specialista in Neurochirurgia
Milano
[#3]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. sig. Angelo, confermo quanto già le ho detto nel post precedente : appunto di eseguire un consulto specialistico ortopedico, poichè sarà lo specialista che avendo un quadro completo clinico stabilirà o farà un’ipotesi di diagnosi con i ragionevoli e specifici accertamenti diagnostici.
L'elettromiografica in genere è l'ultimo esame diagnostico da eseguire: si esegue se necessario, solo dopo accertamenti diagnostici più semplici e più ragionevoli, e solo dopo l’esame clinico e solo dopo aver avuto con fondatezza clinica dei sospetti per un deficit neurologico periferico o anche di una sofisticata neuropatia sensitiva periferica.
Infatti L’EMG è una pratica invasiva che si esegue inserendo degli aghi - elettrodi, collegati ad un monitor come base strumentale, su singoli muscoli, prevalentemente degli arti, per valutarne sia l’attività elettrica a riposo e durante attivazione massimale. Ancorché meno indicato, ma proprio in ultimissima analisi nel sospetto di un caso simile di patologia di un nervo sensitivo, cioè che non da movimento.
Nel caso clinico del sig. Angelo non si evince per nulla tale quadro della neuropatia periferica di Hutchinson che sospetta in maniera acuta ma erroneamente il collega neurochirurgo, avventandosi in maniera profonda tecnicamente in cose molto complesse e difficili, per i non “ superaddetti ai lavori “ per lui suggestionanti, ma tra l’altro non certo comprensibili per il paziente o per chi ci legge.
Ma per chiarezza e per correttezza devo intervenire .
Infatti la " Meralgia parestesia di Hutchinson " è una patologia certamente dovuta alla sofferenza ed al coinvolgimento del nervo femoro-cutaneo laterale che decorre nella zona inguinale, ma non corrisponde a quella patologia del sig. Angelo.
Ma la “ Meralgia parestesica di Hutchinson “, da interessamento del nervo femoro cutaneo laterale, cui in maniera dotta ipotizza il collega neurochirurgo, non corrisponde però minimamente come distribuzione metamerica clinica, come disturbi e sintomi a quelli descritti e riferiti dal sig. Angelo. Infatti il sig. Angelo parla di disturbi alla gamba, bruciori notturni alla gamba, mentre la meralgia parestesia di Hutchinson o del nervo femoro cutaneo laterale è un’ algo-parestesia della superficie cutanea della natica e della regione antero-laterale della coscia; non va oltre la coscia.
La meralgia parestesica di Hutchinson infatti è una mono-neuropatia che coinvolge il nervo femoro-cutaneo o nervo cutaneo laterale della coscia, ed è caratterizzata da riduzione della sensibilità, alterazione delle sensazioni soggettive cutanee, come il freddo o il caldo, la pressione sulla pelle, sensazioni soggettive tipo formicolio e, negli stadi avanzati, anche algie senso di dolore che possono andare dalla natica alla regione anterolaterale della coscia sino al ginocchio .
Il dolore spesso si mescola con il formicolio, per cui si parla di algo-parestesie. Il nervo cutaneo laterale della coscia prende origine dalla schiena si dirige in basso ed in fuori contenuto dentro i muscoli, poi all’altezza del bacino diventa più superficiale, sottocutaneo, da cui appunto il suo nome , e si distribuisce con rami nervosi alla pelle della natica, alla cute della faccia antero-laterale della coscia, estendendosi in basso fino quasi al ginocchio.
Il formicolio, il bruciore, e qualsiasi turba della sensibilità va dal rachide lombare, alla natica, alla regione laterale della coscia sino al ginocchio. Il nervo femoro cutaneo laterale non OLTREPASSA LA ZONA DEL GINOCCHIO, per cui non ha nessuna relazione con i disturbi alla gamba riferiti dal sig. Angelo.
Volendo proprio dire qualcosa per fare un’ipotesi verosimilmente ragionevole, si potrebbe azzardare ad una patologia data da turbe sensitive del nervo s.p.e. , ovvero lo sciatico-polpliteo esterno, che è il nervo che decorre nella zona dei fastidi del sig. Angelo o ai nervi peronieri, ma ci sarebbero altre disturbi ed altri sintomi.
Comunque, già è tanto per noi , collega Migliaccio, avere fatto on line tali ipotesi e dato tanti e tali suggerimenti così’tecnici,specifici ed approfonditi al sig. Angelo.
Ma è tutto da appurare e da valutare con un approfondito esame specialistico ortopedico, come appunto ho consigliato.
L’esame clinico specialistico è sempre l’atto principale e determinante di ogni diagnosi .
Ogni altra cosa, se adeguata e necessaria, anche se valida ed idonea è subordinata e complementare dell’esame e della diagnosi o sospetta diagnosi clinica.
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico Traumatologo//Fisiatra
Messina


[#4]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Apprezzo la dotta esposizione del collega, (troppo didattica però per il paziente...!)ma nei consulti on-line si va per vaghe ipotesi tenendo conto anche delle incomplete e inesatte decrizioni dei sintomi fornite dai pazienti.
Solitamente i pazienti definiscono gamba prevalentemente la coscia non potendo conoscere le distinzioni anatomiche degli addetti ai lavori.
In questo caso, pur nei limiti della comunicazione a distanza, l'idea diagnostica più suggestiva potrebbe essere appunto la meralgia.
I disturbi riferiti sono di quel tipo o vagamente di quel tipo e comunque rappresentano una alterazione della sensibilità...a cos'altro si potrebbe pensare avendo difronte solo uno schermo?

Cordiali saluti
Giovanni Migliaccio
Specialista Neurochirurgo
Milano
[#5]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135

EGR. SIG. ANGELO, SPERO DI ESSERE STATO COMPRENSIBILE PERCHE', CERTO DIDATTICAMENTE MA SOPRATUTTO TECNICAMENTE E PRATICAMENTE, IN MANIERA A VOLTE PIU' SEMPLICE POSSIBILE, BISOGNA SPIEGARE CERTE ANOMALIE, CERTE INESATTEZZE, QUALCHE TERMINE DIFFICILE , QUALCHE " PAROLA DIFFICILE COME MERALGIA PARESTESICA "..... .
COME CREDO DI ESSERCI SEMPRE RIUSCITO, STANDO A QUANTO RICEVO DA SEMPRE DI RISPOSTE DAI PAZIENTI UTENTI.

COLLEGA, MA NON ADDENTRIAMOCI TROPPO IN IPOTESI IPERTECNICHE, A VOLTE FANTASIOSE O SUGGESTIVE, ANCHE SE QUALCHE VOLTA POSSIBILE, CHE PERO' DEPISTANO O CREANO ALLARMISMI NEI PAZIENTI, PIU' ANGOSCIA CHE ALTRO.
ECCO PERCHE' CONSIGLIO SEMPRE IN CASI CLINICI NON SEMPLICI O COMUNI, IL CONSULTO SPECIALISTICO ORTOPEDICO, SENZA FARE LE TANTE, VAGHE IPOTESI POSSIBILI, ANCHE RAGIONEVOLI, CHE SOLO UN'ESAME CLINICO PUO' INDIRIZZARE; ALTRIMENTI BISOGNA SPIEGARE OGNI COSA DIDATTICAMENTE,MA TECNICAMENTE, IN MANIERA COMPRENSIBILE.
E QUINDI SENZA GIA' INDIRIZZARE APRIORISTICAMENTE E DI ROUTINE VERSO CERTI ACCERTAMENTI NON SEMPLICI, MA FASTIDIOSI,COMPLESSI E INVASIVI OLTRE CHE BUROCRATICAMENTE COMPLICATI E NON FACILMENTE ESEGUIBILI OVUNQUE, COME L'ELETTROMIOGRAFIA .
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico Traumatologo//Fisiatra
Messina



[#6]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Condivido abbastanza la replica, caro Caruso, ma se in un servizio on-line come questo dobbiamo in qualche modo orientare il paziente in modo che questi successivamente ne parli o col proprio medico o con lo specialista,una pur minima ipotesi o argomentazione diagnostica va pur fatta, altrimenti dovremmo limitarci a rispondere:< caro utente Le consigliamo di rivolgersi a..> e chiuso! Allora che finalità avrebbe tale servizio?
E' importante il modo come si risponde, certo, senza allarmismi, ma non credo che una EMG impaurisca il paziente e che sia ritenuta un esame invasivo e difficile da attuarsi, almeno in gran parte dell'Italia.
L'impossibilità ovvia di non poter visitare il paziente non può esimerci da un, ripeto, pur vago sospetto diagnostico, liquidando la risposta come sopra.
Sempre con sensi di stima per il prof. Caruso e cordiali saluti al nostro utente.
Giovanni Migliaccio
[#7]
Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
No, l'elettromiografia, come l'esame cocleovestibolare, anche se quest'ultimo meno, è un esame sia invasivo che poco accetto o mal accetto dal paziente, sempre ovviamente possibilemnete tutto subito e senza alcun dazio, al contrario di rx, tac, rmn ed altro.
Oltre che non facilmente praticabile materialmente sempre ed ovunque, senza lunghe file di attesa in tutta Italia.
Per gli altri argomenti sono d'accordissimo con te !
Ma non dedurre su cose che non ho mai ho detto: ossia di non parlare o non spiegare qualcosa, non dare suggerimenti o indicazioni plausibili e razionali. Tutt'altro!!!!
Anzi a volte ho stigmatizzato il contrario.
Ma dire di non addentrarsi in meandri contorti di sofisticate ipotesi tecniche senza la razionalità e la base di un minimo di esame clinico, è tutt'altra cosa!!!
Ma, scusami la perifrasi, se invece di....nuotare o andare un metro,due metri sott'acqua quanto basta a sufficienza per vedere e consigliare ed indirizzare giustamente e correttamente un paziente, sempre in un suggerimento on line, ci avventuriamo negli abbissi dello scibile,... se scendiamo,senza poi alcun senso, troppo .........in profondità, con il rischio di restare giù, ossia di non finire mai, ci vogliono........ i palombari, caro Migliaccio, per comprendere me e te.
Cordiali saluti con altrettanta stima e buon lavoro al Collega Migliaccio!!!
Al sig. Angelo, tanti saluti sperando che questa dotta e profonda disamina tecnica tra uno specialista ortopedico ed un neurochirurgo sia stata a lui gradita e utile, come lo sono state altre simili per i signori pazienti.
Alessandro Caruso
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