Dismetria della porzione dx del bacino posta più in alto della controlaterale di circa cm 1,4
Gentili medici.
Sono un ragazzo di diciannove anni al quale è stata diagnosticata una dismetria del bacino come da oggetto della domanda, oltre ad una schisi vertebrale in s1 ed una rotoscoliosi della stessa. Mi rivolgo a voi per ricevere informazioni le quali non mi sono state date dai tanti medici che mi hanno avuto tra le mani, mani che mi hanno solo provocato l'acutizzarsi dei miei dolori alla schiena e la mia fatica a praticare arti marziali. Mi è stato prescritto un rialzino di cm 0,8 circa 6 mesi fa perché ancora la dismetria era solo di cm 0,9. Tralascio i dolori che mi ha causato questo rialzino che sembra essere quasi in legno e che mi costò 10 euro (cosa che mi lasciò perplesso) oggi sono arrivato a cm 1,4 di dismetria. Inoltre io non presento alcuna differenza di lunghezza degli arti inferiori cosa che mi fa pensare male dell'adozione di un rialzino.
Dunque scrivo qui per ricevere informazioni le quali non mi sono state date ancora oggi.
Scrivo qui perché ho bisogno di risposte adeguate al mio problema e non un rimando da un ortopedico, fisiatra o contadino che sia. Magari sì potreste pure mandarmi da uno specialista, però carico delle informazioni che mi permettono di essere critico al momento del controllo e rendermi conto se mi troverò dinanzi ad un bravo medico oppure il solito calzolaio di turno.
Chiedo scusa per la mia durezza nei confronti di voi medici, tra l'altro futuri miei colleghi, però l'esperienza ha indurito la mia tolleranza agli errori. Cito un remoto accaduto per farvi capire il perché di questa mia osticità: soffrivo di piede cavo in entrambi i piedi, degli ortopedici mi operarono all'età di 9 anni, risolvendo apparentemente il problema nel giro di 5 anni, oggi mi ritrovo costretto ad inciampare spesso ed assistere al cedere delle mie gambe a causa della perdita dei miei schemi mentali del movimento, cosa che non potrò più riacquisire a causa della mia età.
In definitiva chiedo chiarimenti sulla mia patologia, metodi di intervento, e quanto più possa essermi utile.
I miei ossequi.
Sono un ragazzo di diciannove anni al quale è stata diagnosticata una dismetria del bacino come da oggetto della domanda, oltre ad una schisi vertebrale in s1 ed una rotoscoliosi della stessa. Mi rivolgo a voi per ricevere informazioni le quali non mi sono state date dai tanti medici che mi hanno avuto tra le mani, mani che mi hanno solo provocato l'acutizzarsi dei miei dolori alla schiena e la mia fatica a praticare arti marziali. Mi è stato prescritto un rialzino di cm 0,8 circa 6 mesi fa perché ancora la dismetria era solo di cm 0,9. Tralascio i dolori che mi ha causato questo rialzino che sembra essere quasi in legno e che mi costò 10 euro (cosa che mi lasciò perplesso) oggi sono arrivato a cm 1,4 di dismetria. Inoltre io non presento alcuna differenza di lunghezza degli arti inferiori cosa che mi fa pensare male dell'adozione di un rialzino.
Dunque scrivo qui per ricevere informazioni le quali non mi sono state date ancora oggi.
Scrivo qui perché ho bisogno di risposte adeguate al mio problema e non un rimando da un ortopedico, fisiatra o contadino che sia. Magari sì potreste pure mandarmi da uno specialista, però carico delle informazioni che mi permettono di essere critico al momento del controllo e rendermi conto se mi troverò dinanzi ad un bravo medico oppure il solito calzolaio di turno.
Chiedo scusa per la mia durezza nei confronti di voi medici, tra l'altro futuri miei colleghi, però l'esperienza ha indurito la mia tolleranza agli errori. Cito un remoto accaduto per farvi capire il perché di questa mia osticità: soffrivo di piede cavo in entrambi i piedi, degli ortopedici mi operarono all'età di 9 anni, risolvendo apparentemente il problema nel giro di 5 anni, oggi mi ritrovo costretto ad inciampare spesso ed assistere al cedere delle mie gambe a causa della perdita dei miei schemi mentali del movimento, cosa che non potrò più riacquisire a causa della mia età.
In definitiva chiedo chiarimenti sulla mia patologia, metodi di intervento, e quanto più possa essermi utile.
I miei ossequi.
[#1]
Caro utente,
leggo nelle Sue parole grande rancore nei confronti della categoria, che è tipico(e comprensibile) in pazienti affetti da patologie molto gravi. Ma nel Suo caso, abbiamo la fortuna di sperare che il Suo problema non sia affatto grave, e abbiamo buone speranze di risolverlo. Il presupposto però è di affrontare l'iter diagnostico-terapeutico con un pochino di serenità.
Non ho idea di che tipo di intervento abbia subito ai piedi, e sinceramente non ho idea di come questo possa influire sui suoi "schemi motori".
Quanto al timore di farsi rispondere da un calzolaio, La rassicuro. Io non sono un calzolaio, e non ho nessuna competenza tipica del calzolaio, figura professionalemolto rispettabile e al giorno d'oggi rarissima a trovarsi.
Il calzolaio è la figura professionale indicata se vuole farsi confezionare un rialzino migliore, e -se il problema fosse questo- io non saprei come aiutarLa, quindi si rassereni: non è di questo che Le voglio parlare.
Quanto alla "dismetria", apprenderà presto dai Suoi studi di medicina che dis- metria significa "lunghezza sbagliata".
Evidentemente chi Le ha suggerito un rialzo (calzolaio, ortopedico, medico di base o contadino che sia) ha pensato che Lei avesse una "dis-metria", cioè una "lunghezza sbagliata".
Il rialzo serve a correggere la lunghezza sbagliata.
Ma Lei sostiene di non avere differenze di lunghezza negli arti inferiori.
Da cosa lo desume? Che tipo di esami ha effettuato per misurare quegli 1,4 mm? Chi glieli aveva prescritti, e nel sospetto di quale patologia?
Distinti saluti
leggo nelle Sue parole grande rancore nei confronti della categoria, che è tipico(e comprensibile) in pazienti affetti da patologie molto gravi. Ma nel Suo caso, abbiamo la fortuna di sperare che il Suo problema non sia affatto grave, e abbiamo buone speranze di risolverlo. Il presupposto però è di affrontare l'iter diagnostico-terapeutico con un pochino di serenità.
Non ho idea di che tipo di intervento abbia subito ai piedi, e sinceramente non ho idea di come questo possa influire sui suoi "schemi motori".
Quanto al timore di farsi rispondere da un calzolaio, La rassicuro. Io non sono un calzolaio, e non ho nessuna competenza tipica del calzolaio, figura professionalemolto rispettabile e al giorno d'oggi rarissima a trovarsi.
Il calzolaio è la figura professionale indicata se vuole farsi confezionare un rialzino migliore, e -se il problema fosse questo- io non saprei come aiutarLa, quindi si rassereni: non è di questo che Le voglio parlare.
Quanto alla "dismetria", apprenderà presto dai Suoi studi di medicina che dis- metria significa "lunghezza sbagliata".
Evidentemente chi Le ha suggerito un rialzo (calzolaio, ortopedico, medico di base o contadino che sia) ha pensato che Lei avesse una "dis-metria", cioè una "lunghezza sbagliata".
Il rialzo serve a correggere la lunghezza sbagliata.
Ma Lei sostiene di non avere differenze di lunghezza negli arti inferiori.
Da cosa lo desume? Che tipo di esami ha effettuato per misurare quegli 1,4 mm? Chi glieli aveva prescritti, e nel sospetto di quale patologia?
Distinti saluti
Dr. Emanuele Caldarella
Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it
[#2]
Utente
Grazie della tempestiva risposta.
Dunque: Non l'ho dedotto io di non avere differenza negli arti, bensì il fisioterapista che lavora all'interno della palestra nella quale io pratico ginnastica posturale.
L'esame per riscontrare quei 1,4 mm è stata una semplice radiografia, che come ben saprà le radiografie rendono bidimensionale il nostro corpo e dunque non permettono di osservare con precisione la rotazione dell'anca che comporta (nel caso in cui non ci sia differenza di lunghezza degli arti) il (chiamiamolo così) dislivello dell'anca.
Il tutto è stato diagnosticato nel sospetto non di una vera e propria patologia ma di un acuto dolore nella zona più dell'anca più "bassa". Ma anche per una capacita articolare differente tra le due gambe. La gamba che è connessa alla zona più "bassa" dell'anca è più propensa ad effettuare stretching e rotazioni (vedi calci delle arti marziali) rispetto alla controlaterale che sembra essere, a causa del dislivello, più rigida.
Concludo dicendo che il fisiatra che mi prescrisse il rialzino non mi parlò né di differenza degli arti né di altro.
Distinti saluti
Dunque: Non l'ho dedotto io di non avere differenza negli arti, bensì il fisioterapista che lavora all'interno della palestra nella quale io pratico ginnastica posturale.
L'esame per riscontrare quei 1,4 mm è stata una semplice radiografia, che come ben saprà le radiografie rendono bidimensionale il nostro corpo e dunque non permettono di osservare con precisione la rotazione dell'anca che comporta (nel caso in cui non ci sia differenza di lunghezza degli arti) il (chiamiamolo così) dislivello dell'anca.
Il tutto è stato diagnosticato nel sospetto non di una vera e propria patologia ma di un acuto dolore nella zona più dell'anca più "bassa". Ma anche per una capacita articolare differente tra le due gambe. La gamba che è connessa alla zona più "bassa" dell'anca è più propensa ad effettuare stretching e rotazioni (vedi calci delle arti marziali) rispetto alla controlaterale che sembra essere, a causa del dislivello, più rigida.
Concludo dicendo che il fisiatra che mi prescrisse il rialzino non mi parlò né di differenza degli arti né di altro.
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 11.3k visite dal 24/10/2011.
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