Meniscectomia e possibili sport
Vi scrivo per riferirVi in merito alla patologia del mio ginocchio dx, successiva ad un intervento effettuato circa un anno fa.
La diagnosi è stata la seguente:
-Rottura LCA e frattura lussazione menisco esterno irreparabile, condropatia femorale mediale.
In data 12/01/2004 sono stato sottoposto al seguente intervento:
-Meniscectomia selettiva e plastica pro LCA con BPTB e viti in artroscopia
Il chirurgo che mi ha operato mi ha vietato qualsiasi attività sportiva che implichi un carico gravo per l’articolazione, a causa della lesione cartilaginea in atto, unico sport concesso il nuoto.
Vista la mia giovane età (24 anni), desidererei avere un Suo consiglio sull’esistenza di altre possibilità curative (ad esempio autotrapianto), nonché se possibile un parere, sia esso discorde o concorde, con ciò che il mio medico mi ha prescritto.
Sicuro di una Vostra risposta, colgo l’occasione per porgerVi i più cordiali saluti.
La diagnosi è stata la seguente:
-Rottura LCA e frattura lussazione menisco esterno irreparabile, condropatia femorale mediale.
In data 12/01/2004 sono stato sottoposto al seguente intervento:
-Meniscectomia selettiva e plastica pro LCA con BPTB e viti in artroscopia
Il chirurgo che mi ha operato mi ha vietato qualsiasi attività sportiva che implichi un carico gravo per l’articolazione, a causa della lesione cartilaginea in atto, unico sport concesso il nuoto.
Vista la mia giovane età (24 anni), desidererei avere un Suo consiglio sull’esistenza di altre possibilità curative (ad esempio autotrapianto), nonché se possibile un parere, sia esso discorde o concorde, con ciò che il mio medico mi ha prescritto.
Sicuro di una Vostra risposta, colgo l’occasione per porgerVi i più cordiali saluti.
[#1]
Supponendo che si riferisca al problema cartilagineo, la via dell'autotrapianto potrebbe essere una buona scelta, ma questo trova indicazioni in casi molto selezionati (vedi dimensioni e sede della lesione cartilaginea), quindi è importante la valutazione clinica e strumentale della lesioni e di cio' che è stato fatto.
Non posso aggiungerle altro non avendo a disposizione un quadro preciso della sua situazione.
Cordiali saluti.
Non posso aggiungerle altro non avendo a disposizione un quadro preciso della sua situazione.
Cordiali saluti.
[#2]
Gentile utente,
personalmente concordo senz'altro con quanto riferitoLe dal Dr Strani. E' fondamentale, per programmare un eventuale futuro trattamento cartilagineo sapere che tipo di lesione e di quale grado è stata evidenziata a livello del Suo condilo femorale. Chiaramente nell'immediato, dal punto di vista sportivo, trovo il nuoto un'ottima soluzione. il trattamento futuro, la possibile ripresa di attività sportiva di altro genere, la monitorizzazione delle condizioni del Suo ginocchio (data anche, come Lei giustamente fa notare, la Sua giovane età) restano condizionati dal tipo di lesione.
Sono a dipsosizione per chiarimenti,
cordialmente
personalmente concordo senz'altro con quanto riferitoLe dal Dr Strani. E' fondamentale, per programmare un eventuale futuro trattamento cartilagineo sapere che tipo di lesione e di quale grado è stata evidenziata a livello del Suo condilo femorale. Chiaramente nell'immediato, dal punto di vista sportivo, trovo il nuoto un'ottima soluzione. il trattamento futuro, la possibile ripresa di attività sportiva di altro genere, la monitorizzazione delle condizioni del Suo ginocchio (data anche, come Lei giustamente fa notare, la Sua giovane età) restano condizionati dal tipo di lesione.
Sono a dipsosizione per chiarimenti,
cordialmente
Dr Simone Cigni
[#5]
La valutazione dello stato della cartilagine articolare puo' essere effettuata, con buona approssimazione, con una risonanza magnetica. In alternativa, anche se qualche collega potrebbe dissentire, potrebbe venir eseguita una nuova artroscopia, possibilmente dallo stesso chirurgo, per osservare eventuali modificazioni ed eventualmente eseguire delle perforazioni nella zona malacica in modo da favorire i processi riparativi.
Saluti.
Saluti.
[#6]
Concordo con quanto riferitoLe dal Dr Cattaneo. Aggiungo che la RM fornisce un risultato "strumentale" frutto di una ricostruzione elaborata: può dare un'idea ma non sarà mai precisa quanto l'esame diretto che si ottiene con l'artroscopia. Chiaramente prima di procedere ad un nuovo intervento è anche necessario valutare i suoi sintomi attuali. Sarebbe inoltre utile visionare la documentazione fotografica del precedente intervento. Peraltro data anche la Sua età presumo che le fosse stata prescritta una terapia condroprotettiva per via orale o infiltrativa.
Cordialità
Cordialità
[#8]
Carissimo,
nei casi come il Suo (ed alla sua età) io solitamente adotto una terapia con condroprotettori che somministro per via orale (almeno tre mesi di terapia) o tramite infiltrazione endoarticolare (5 fl che somministro a distanza di una settimana-10 gg una dall'altra).
Tale terapia,qualora naturalmente la lesione condrale non sia di grado troppo avanzato, è un utile adiuvante per il tessuto cartilagineo.
Cordialità
nei casi come il Suo (ed alla sua età) io solitamente adotto una terapia con condroprotettori che somministro per via orale (almeno tre mesi di terapia) o tramite infiltrazione endoarticolare (5 fl che somministro a distanza di una settimana-10 gg una dall'altra).
Tale terapia,qualora naturalmente la lesione condrale non sia di grado troppo avanzato, è un utile adiuvante per il tessuto cartilagineo.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 6k visite dal 03/03/2005.
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