Ricostruzione legamenti ginocchio con tecnica all inside

Un saluto a tutti i medici dello staff, mi ritrovo a riscrivere in merito alì mio ginocchio.... ho fatto di recente una visita perche è tornato a darmi fastidi dopo trauma pluri legamentoso avvenuto 4 anni fa e il dottore molto bravo e competente, mi ha proposto la ricostruzione combinata LCA + LCP con tecnica all inside, dice che è una tecnica moderna e mini invasiva che non apre le corticali... non ho capito molto bene, potete spiegarmi vantaggi e svantaggi di questa tecnica? e in cosa consite e in cosa si differenzia dalle altre tenciche in uso per al ricostruzione dei legamenti?

il dottore me l'ha spiegato, ma non ho ben capito, per questo vorrei raccogliere altri pareri.
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Dr. Roberto Simonetta Ortopedico 108 7
Gentile utente,
La tecnica allinside è una tecnica nuova e mininvasiva in quanto permette di creare dei fori nella corticale (la parte esterna e più resistente dell'osso) di pochi millimetri a fronte dei 9-10 mm della tecnica tradizionale con un vantaggio in termini di risparmio osseo e teoricamente sul dolore post-operatorio. Di contro però è una tecnica molto più complessa con tempi operatori più lunghi.
Personalmente la utilizzo esclusivamente in pazienti molto giovani in cui è fondamentale preservare le cartilagini di accrescimento e non per una ricostruzione di lca/lcp in cui spesso si associa anche una plastica periferica dove preferisco usare la tecnica artroscopica tradizionale.
All inside o meno la cosa più importante è che questo tipo di intervento venga effettuato da chirurghi ultra specializzati in questo tipo di chirurgia!
In bocca al lupo

Dr. Roberto Simonetta
Specialista in Chirurgia del Ginocchio
Specialista in Chirurgia della Spalla

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Utente
Utente
La ringrazio dottor Simonetta, per la Sua cortese risposta.

ma a prescindere dal dolore post operatorio, è una tecnica "sicura" come stabilità di trapianto?perche il fatto che mi parli di fori ossei di pochi millimetri, da profano mi dà come ò'idea che i legamenti non siano fissati bene!però ripeto è una cosa che dico da profan, senza alcun riscontro scientifico....inoltre il tempo operatorio piu lungo aumenta i rischi di infezione, tromboflebite, ecc?

Ne approfitto anche per chiederLe una cosa proprio sulle struture periferiche....di due dottori che mi han visitato, uno dà per totto anche l punto dangolo postero sterno e ricostrirebbe anch quello e un altro invece no.il primo mi ha cercato il movimento di cassetto postero laterale (a pancia in su, ha afferrato la coscia e cercva di spostare la tibia lateralmente)in leggera flesione e c'era e da questo sosteneva che era rotto, il secondo l'ha fatto in estensione e secondo lui nn è rotto, comunque uno ei doloir piu frequenti che ho è proprio della cavità poplitea. potrebbe essere segno di insufficen del PAPE?

e la Sua risposta, dottore, mi suggerisce anche un'altra cosa da chiederLe....quando dice che bisogna cercare chirurghi ultraspecializzat in questo tipo di ricostruzione mi dà un'ulteriore conferma che dovrò affrontare una operazione alquanto complessa e rara in chirurgia.

Ecco io Le dico x esperienza indiretta che ho 3 o 4 amici/conoscenti che si ono operati di solo LCA, e di questi c'è chi è tornato "come prima", c'è chi nvece ha residuato alcuni problemini e doloretti vari che comunque gli ha nfatto apendere le scarpe al chiod come si suol dire.... non essendo un grande sportivo, mi interessa poco o no la ripresa spotiva, ma in tutta franchezza Le vorei chiedere, da un'operazione cosi complessa (LCA - LCP - eventualmente PAPE)quanta percentuale di "ritorno alla normalità" posso aspettarmi dal mio ginocchio?anche nel lungo periodo? ^ che documentandomi ho letto che gia ad esempio la ricostruzione del LCP puo residruare problemi di cassetto anche se minimo......e non Le nascondo che sno molto preoccupato.

di solito ai Suoi pazienti quando permette di abbandonare stampelle e tutore e tornare a camminare e guidare?

La ringrazo ancora se mi vorrà rspondere e Le invio un caro saluto.




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Dr. Roberto Simonetta Ortopedico 108 7
Gentile utente,
Vedo dalle sue domande che si è giustamente ben documentato sul suo problema...
Beh, la tecnica all inside prevede un fissaggio sicuro del trapianto ma comunque diverso da quello tradizionale, a livello scientifico esistono poche pubblicazioni "serie" in merito e cmq non nel lungo termine...
Sul fatto che sia un intervento importante non ci sono dubbi.. Non è certo paragonabile ad una semplice ricostruzione di lca. È come se ad un tavolo dovessimo sistemare un piedino o 3... Non è la stessa cosa! E anche la stabilità finale della struttura non può essere la stessa...
Però non deve spaventarsi è un intervento che le garantirá una stabilitá articolare migliore di quella attuale sufficiente anche per una moderata attività fisica.
Per quel che riguarda i dolorini vari quelli dipenderanno oltre che dalla bontà dell'intervento da possibili danni associati meniscali e cartilaginei che influenzeranno anche il futuro della sua articolazione.
È raro trovare una lesione combinata di acl/pcl senza interessamento di strutture periferiche, ma il dolore popliteo non è un segno di insufficienza del pape.
Cordialmente

[#4]
Utente
Utente
LA ringrazio ancora dottore.....

diciamo che in effetti quello chemi preoccupa e su cui non ho avuto rispsote cete è proprio il futuro dell'articolazione.....se mi opero, cosi come ora ho preso la decisione di operarmi, è scuramente per porre fini ai fastidi che ho di instabolità soggettiva e soprattuto di dolore (che nei primi anni erano molto rari), ma anche come investimento per evitare un'artrosi precoce futura.....però anche su questo i pareri che mi son stati dati e quelli recepiti da me son comunque discordanti...

c'è che mi dice che un ginocchio instabile (tanto piu se l'instabilità e antero posteriore) può dar inizio a un'artrosi nel giro di 15-20 anni o anche meno (anche se non si fa sport e si usa il ginocchio solo per"caminare" ), c'è invece chi dice in tutta franchezza che anche un ginocchio operato può comunque dare inizio ad artrosi, forse la rallenta, ma comunque essendo il ginocchio un'articolazione motlo complessa e delicata, andandoci a "smucinare" (per usare un simpatico slang romano che forse conoscerà) chirurgicamente rappresenta comunque un costo biologico che si farà sentire nel tempo....quindi devo rassegnarmi comunque che a 50 o 60 anni dovrò farmi una bella protesi? so che non mi può rispondere in termini certi, il mio è piu che altro uno "sfogo", niente di piu.....

una cosa però gliela vorrei chiedere (sono gia tante le cose che Le ho chiesto e a cui mi ha dat orisposta a dir la verità e spero di non abusare troppo della Sua pazienza, ma sa, a volte mi tornano piu utili uesi confronti on line e le documentazioni raccolt autonomamente che le certezze apprese dalle visite che ho fatto)....sempre in un'ottica piu oggetiva di massimizzazione del profitto di un'operazione dki questo genere, che soggettiva per quelle che sono le mie aspirazioni (come le dicevo il ritorno allo sport è l'ultimo dei miei problemi, e quindi diciamo che l'unico vantaggio che posso trarre da questa brutta disavventura è che non mi pongo obietivi molto elevati e difficili e incerti da ragiungere)....

...il Suo paragone co i piedini del tavolo è sato tanto semplice quanto efficace ed esauriente....e quando poi mi parla di "modesta attività fisica" Le chiedo, da quello che mi risulta chi s opera di solo LCA di solito gli viene consenita un ritorno a quasi tutte le attività sportive, anche pesanti e anche a livelo agonistico (previa un ottimo impegno nella riabilitazione, ovviamente), quali calcio, rugby, arti marziali, ecc. chi si fa un "tagliand completo" di questo genere, camba molto la musica come aspettativa di ritorno alo sport agonistico? ci sono degli sport o dei livelli d intensià di uno stesso sport che sono consentiti a chi si fa solo LCA e sono vietati o sconsigliati a chi si fa LCA/LCP/PAPE, ecc?

i tempi di recupero per una vita di relazione e una indipendenza (cioè poter tornare almeno a caminare e guidare) a quanto ammontano?

Grazie ancora per la Sua professionalità e disponibilità!


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Dr. Roberto Simonetta Ortopedico 108 7
E allora..
1) artrosi:mi trovo piú d'accordo con il collega che sostiene che l'intervento può rallentarne la progressione...ma in questo ha un ruolo fondamentale l'eventuale asportazione dei menischi o i danni cartilaginei che 4 anni di articolare hanno potuto provocare
2)sport: esistono calciatori di massima serie che sono tornati a giocare dopo infortuni altrettanto importanti! Non è la regola ma con un pò di fortuna e tanta voglia di recuperare niente è precluso a priori. Poi è facile intuire come sport che non hanno stress torsionali (es. nuoto e ciclismo) sono da preferire...
3)post op: per camminare senza ausili e guidare direi realisticamente tra 45 e 60 gg

È un piacere risponderle (tempo permettendo) vista la sua ottima conoscenza della materia!
Cordialmente
[#6]
Utente
Utente
La ringrazio dottore doppiamente, per la Sua paziente risposta e per il complimento, anche un Suo collega me ne fece uno simile, scherzando disse che ero il paziente piu "preparato" che gli fosse capitato in 20 anni di attività professionale, e a momenti ero piu preparato io dei suoi studenti dell'ISEF ahahah!

Ma in effetti tanta documentazione da me raccolta e studiata ha i suoi pro e i contro, questi ultimi son rappresentai ad esempio dal fatto che rischio di farmi piu paranoie che il resto..... un po' come quando un paziente legge le controindicazioni di una normale medicina (tipo aulin, ecc)e magari son riportate avvertenze catastrofiche (cefale,a perdita dei sensi, coma ecc)che potrebbero impressionarlo, oppure ricordo come quando mi venne la varicella che avevo 10 anni mi misi a consultare la vecchia "encicolpedia medica Curcio" che avo a casa, e mi misi a piangere leggendo le possibili complicanze (polmonite, e altre) e dovette consolarmi mia mamma minimizzando e ironizzando sulle mie paure....ed evidentemente a distanza di 20 anni sto brutto vizio non l'ho perso, ahimè! scusi per questa divagazione, era tantoper fare due chiacchiere in tono colloquiale e amichevole, se posso permettermi un complimento (cosi siamo pari!), pur senza conoscerLa di persona mi sembra uno di quei dottori, che sa accostare alla professionalità anche una buona dose di umanità, gentilezza e simpatia, e queste purtroppo sono doti non sempre riscontrabili...

tornando a noi,sul fatto dei menischi, stranamente, sembrano rimasti intatti, fors l'unica parte rimasta sana del ginocchio, ahahah, sia alle risonanze, sia alle "manovre cliniche" ...mi è stata fatta piu volte sia quella di pressione con le dita dell'ortopedico che stringono lateralmente il ginocchio, sia quella di torsione a destra e a sinistra della tibia (mi pare si chiami test di Mc Murray,ma nn vorrei dì eresie!, Lei sicuramente avrà capito..)ma nessun "grido meniscale" non avvertivo nulla.....

riguardo le cartilagini è a mio parere l'incognita piu grande..... l'ultima risonanza fatta (a fine marzo di quest'anno proprio x monitorare la situazione, quindi si puo dire 4 anni dopo,il trauma avvenne il 07/05/2007 e chi se lo scorda??!!), a buona definizione (1,5 tesla)a livello cartilagineo riporta solo un segnale a livello rotuleo, questo il testo del referto in merito:

"La rotula è in asse. Si documentano iniziali segni di condropatia: è presente una lieve irregolarità del segnale della spongiosa ossea subcondrale della facetta artiolare laterale della rotula".... ma il dottorech mi segue ha detto che non era nulla di preocupant (ragguardandomi comunque ancora una volta sulla utilità di un intervento x evitare anche di queste seccature condropatiche a cui è esposto un ginocchio come il mio)...

sibillino invece mi appare il referto della RX...da precisare che al momento del trauma, al pronto soccorso nemmeno me la fecro liquidandomi con un po di ghiaccio e qualche antidolorifico....l'ho voluta fare io, sempre a marzo di quest'anno, insieme alla RMN....

"iniziale riduzione di ampiezza dell'emirima articolare femoro tibiale interna bilateralmente e nella valutazione comparativa sotto carico.
Non lesioni ossee focali.
Non calcificazioni perarticolari.
Addensamento della spongiosa ossea della faccetta articolare rotulea. Utile completamento con risonanza magnetica"...

la frase del primo capoverso io l'ho interpretata come un inizio di artrosi femoro tibiale interna, ma anche su questo il dottore mi ha rassicurato dicendo che non c'è artrosi, e men che meno la risonazna (piu precisa) parla di degenerazioni meniscali o cartilaginee femoro tibiali, tanto piu che cita "bilaterlamente" ovvero anche sul ginocchio sano.....lui la interpeta come l'effetto di carico delle mie ginocchia, che sono leggermente vare (a livello estetico non si vede nulla, grazie a dio nn ho le ginocchia a cavallerizzo) e di non darci toppa importanza....lui (che comunque ha una buona esperienza in fatto di ginocchia e anche di traumi complessi, è il dott Volpi di Milano, ex medico dell'inter)è sicuro che ricostruento LCA e LCP trarrò un grande giovamento.

Spero solo che, ecco, in atrtroscopia, non escano sgradite sorprese (ho sentito di persone che andando a operarsi di legamenti, soto i ferri saltano fuori sorprese poco piacevoli a livello cartilagineo, e spuntava fuori qualche buco/lesione di 4° grado,che la RMN citava solo come "segnale di sofferenza"....

La mia "sofferenza" maggiore invece è a livello algico in due punti maggiormente localizzata. come Le dicevo la cavità poplitea e, la zona posteriroe opposta, ovvero quella postero interna (la zampa d'oca??dove in pratica diparte il semitendinoso), ma nn capisco se si tratti di infiammazioni tendinee croniche o cartilaginee.