Dolore articolazione sterno costale

Salve,sono un ragazzo di 27 anni, e
circa un anno (gennaio 2007) fa ho cominciato ad avere un leggero dolore nella parte alta dello sterno(in corrispondenza dell'attaccatura fra una delle costole e lo sterno) che si presentava soprattutto quando piegavo il busto in avanti. Non so esattamente quale sia stata la causa scatenante, se una gomitata presa giocando a basket o un sforzo troppo intenso , fatto sta che il problema si è acutizzato fino a quando, ad aprile 2007, mentre cervavo di svitare una ruota della mia auto ho sentito una fitta fortissima sullo sterno. In seguito a tale evento è comparso gonfiore e il fastidio che avevo prima si è trasformato in un vero e proprio dolore che mi rende difficile anche stare seduto alla scrivania (quindi non poi così piegato in avanti). Inoltre il dolore ha cominciato a presentarsi anche al minimo sforzo interessante i muscoli pettorali (es. svitando la macchinetta del caffè). Il mio medico mi ha prescritto Brufen per 10 giorni e sedute di fisioterapia nelle quali sono state eseguite :

- applicazioni di calore nella zona interessata (credo si chiamasse diatermia)
- applicazioni con dispositivo che emetteva delle onde elettromagnetiche monocromatiche (ma non so a che frequenza e che potenza)
- riabilitazione muscolare

In seguito a tale procedura (settembre 2007) il gonfiore è diminuito ma il dolore nel portare le spalle in avanti è rimasto elevato ed inconpatibile con una qualità di vita decente. Inoltre l'attaccatura della costola allo sterno (lato destro) è rimasta sensibilmente diversa rispetto a quella gemella sul lato sinistro (sembra attaccata in maniera diversa, con una leggera gobba). In virtù di ciò mi sono sottoposto nell'ordine ai seguenti esami :

1-radiografia: Non alterazioni p.p. attive rxpercepibili.Ombra cardiaca nei limiti.Mediastino superiore nei limiti.Lieve scoliosi dorsale alta snconvessa.

2-analisi del sangue e urine: nessuna alterazione.

3-ecografia: l'ecografia non ha riscontrato lesioni muscolari ne patologie di altra natura.

4-risonanza magnetica : a)indagine mirata alla valutazione dello sterno e delle articolazioni sternoclaveari: nei limiti rapporti articolari sterno claveari e costo sternali.In corrispondenza dell'articolazione tra manubrio e corpo dello sterno si evidenzia sfumata alterazione di segnale della spongiosa ossea adiacente le superfici articolari, in particolare sul versante anteriore ove è apprezzabile anche piccola disomogeneità di segnale nel contesto dell'articolazione stessa.L'alterazione di segnale si estende maggiormente verso destra ove lambisce l'articolazione sterno condrale della 2 costa senza che comunque siano apprezzabili alterazioni di segnale della cartilagine costale stessa.I reperti descritti sono compatibili con aspetti di sofferenza dell'osso subcondrale di aspetto preminentemente iperemico-edematoso come per alterazione distrofica-infiammatoria cronica, reperto che andra correlato al rilievo clinico.
b)colonna dorsale: nessun rilievo particolare (evito di scrivere)

Intanto è passato un anno , nel quale la qualità della mia vita è stata pessima , ho dovuto sospendere ogni tipo di sport (per me un grosso sacrificio) , sento dolore guidando la macchina, stando seduto al computer(che per me è fondamentale dovendo preparare la tesi di laurea) e in molti altri movimenti della quotidianità. Il mio medico mi ha prescritto ogni tipo di antinfiammatorio (uso orale) ma senza risultati mediocri e una volta finito il ciclo il problema si ripresenta inalterato.
Ho portato la risonaza ad un ortopedico della mia zona e secondo lui c' è un danneggimento della cartilagine sterno costale a seguito del quale essa fa dei micromovimenti che non dovrebbe fare e si infiamma.Mi ha fatto due infiltrazioni ma il miglioramento è stato paragonabile al giovamento che ho facendo impacchi caldi con Voltaren Gel. Mi ha detto eventualmente di provare con delle sedute di laser di potenza ma che oltre a questo non c'è molto da fare se non aspettare che l'articolazione vada in artrosi e che si saldi.

Il mio medico insiste a dirmi che non ho nulla di grave (e di questo ne sono contento)e continua a prescrivermi antinfiammatori senza consigliarmi una visita specialistica (dall'ortopedico ci sono dovuto andare di mia iniziativa così a tentoni!)o un'altra soluzione.

Sono al limite della resistenza, sopportare un dolore sempre presente e l'inattività mi hanno molto provato anche psicologicamente e non so che pesci pigliare. I mesi passano , forse non avrò nulla di grave e so che ci sono persone che purtroppo hanno problemi ben + seri ma anche la qualità della vita ha la sua importanza.Credo di avere il diritto di essere curato e preso sul serio e per questo sto pensando di cambiare medico di famiglia. Nel frattempo spero che qualcuno dei gentili dottori che offrono questo utilissimo servizio possa darmi un consiglio magari indirizzandomi ad un collega che opera nella mia zona o consigliandomi che tipo di terapia potrebbe essere adatta.

Vi ringrazio per la vostra pazienza e per il servizio che mettete a disposizione vi porgo i miei + cordiali saluti .
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Gentile utente,
il caso che lei sottopone è inusuale e nonchè di difficile (almeno per me) soluzione.
Se lei fosse un mio paziente, le proporrei un ciclo di infiltrazioni anche perchè, e sono onesto, non saprei cos'altro fare.
Se anche le infiltrazioni non hanno beneficio forse l'unica soluzione (e ribadisco il FORSE) è l'intervento chirurgico finalizzato alla denervazione della zona (tramite l'asportazione della cartilagine).

Al momento non vedo altra soluzione...
Sinceramente non saprei chi consigliarle... Forse una buona alternativa potrebbe essere il prof. Capanna in quel di Firenze. Il collega si occupa (non si spaventi) di oncologia ortopedica, e probabilmente, vista la sua esperienza, saprebbe come trattare tale lesione (che comunque di neoplastico non ha nulla).

Le faccio tanti auguri.




Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Utente
Utente
Gentile Dr. Milano,
la ringrazio per la velocità e la chiarezza con cui mi ha risposto.
Fino ad ora, nè il mio medico ,nè l'ortopedico che mi ha visitato, mi hanno parlato di una possibile soluzione chirurgica quindi non ho alcuna informazione in tal senso.Se possibile quindi vorrei porle alcune domande riguardo a tale soluzione:

-come viene effettuata? (artroscopia?)
-la cartilagine viene rimpiazzata con qualcos'altro?
-dopo l'operazione si può tornare ad una vita normale e a fare sport?
-che rischi ci sono?

Terrò certamente in considerazione anche la possibilità di rivolgermi al prof. Capanna (anche se il termine oncologia ortopedica , come lei aveva previsto, mi spaventa un pò...).

La ringrazio nuovamente per il suo interesse e rinnovo il ringraziamento a tutti i medici che forniscono questo utile servizio.
Saluti
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
l'intervento dovrebbe consistere nell'asportazione della cartilagine e, di conseguenza, nella fusione dell'articolazione. Personalmente non mi è mai capitato di eseguirlo... ma le ripeto.. lo consideri l'ultima spiaggia.
Un ciclo di infiltrazioni ben eseguite dovrebbero risolverle il problema.
Tanti auguri
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Utente
Utente
La ringrazio di nuovo per i suoi consigli.
Saluti